Esercitazione Panofsky. Iconografia e iconologia PDF

Title Esercitazione Panofsky. Iconografia e iconologia
Course Filosofia delle arti e dei processi simbolici
Institution Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
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Domande e risposte su Iconografia e Iconologia di Panosky. Una selezione di queste domande sarà oggetto d'esame....


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Domande aperte su E. Panoksky, Iconografia e iconologia 1) Che cos’è per Panoksky l’iconologia? Qual è il suo campo d’indagine e in cosa si differenzia dall’iconografia? Per P. l’iconologia studia il significato dell’opera d’arte mentre l’iconografia studia gli schemi convenzionali con cui sono rappresentati personaggi e situazioni classificando le immagini. (fissare le date, stabilire la provenienza, assicurare autenticità dell’opera cioè fornisce informazioni necessarie) Distingue, infatti, tre livelli d’indagine. Al primo livello c’è una descrizione preiconografica effettuata attraverso l’esperienza pratica; al secondo livello c’è un’analisi iconografica che consente di individuare i temi dell’opera grazie alla conoscenza di fonti orali o letterarie; ed, infine, l’interpretazione iconologica che permette di cogliere il significato dell’opera grazie alle conoscenze della cultura di un epoca. 2) Che cos’è per Panofsky il “soggetto primario o naturale” di un’immagine artistica? Come facciamo a comprenderlo? E a quale livello di descrizione corrisponde? Il soggetto primario o naturale corrisponde al primo livello d’indagine cioè quello pre- iconografico. Il soggetto primario o naturale è diviso in fattuale (cioè le linee, i colori, i blocchi di bronzo o pietra ecc.) ed espressivo cioè noto in quello che vedo (il soggetto fattuale che rappresenta qualcosa una pianta, un oggetto, un uomo ecc.) una qualità espressiva es. una posa che esprime dolore. Per riuscire a vedere questo soggetto è necessaria l’esperienza. 3) Che cos’è per Panofsky il “soggetto secondario o convenzionale” di un’immagine artistica? Come facciamo a comprenderlo? E quale disciplina deve analizzarlo? Il soggetto secondario o convenzionale viene analizzato dall’iconografia. Questo soggetto connette i motivi artistici e le combinazioni di motivi artistici che compongono immagini, allegorie e storie. Per comprenderlo è necessario conoscere il contesto in cui il soggetto è inserito. 4) Che cos’è per Panofsky il “significato intrinseco o contenuto” di un’immagine artistica? Come facciamo a comprenderlo? E quale disciplina deve interpretarlo? Il soggetto intrinseco o contenuto è interpretato dall’iconologia che rivela il significato dell’opera. Quello, cioè, che sta dietro all’opera e spiega l’evento visibile e determina la forma in cui l’evento visibile si configura. I principi di fondo che vendono interpretati rivelano anche l’atteggiamento di una nazione, di un periodo, di una classe, di una concezione religiosa o filosofica condensati in un’opera. 5) Che cosa sono i “correttivi” di cui parla Panofsky? Spiega quali correttivi possono avere rispettivamente la descrizione pre-iconografica, l’analisi iconografica e l’interpretazione iconologica. I correttivi sono degli accorgimenti indicati da Panofky che permettono di fare un lavoro d’indagine corretto ad ogni livello. Il correttivo della descrizione pre- iconografica è la storia dello stile che corregge e guida la nostra esperienza pratica. Il correttivo dell’analisi iconografica è la storia dei tipi perché non basta applicare indiscriminatamente le conoscenze letterarie dei motivi. Il correttivodell’interpretazione iconologica, infine, èlo studio del modo in cui, mutando le condizioni storiche muta anche la maniera in cui le tendenze generali ed essenziali dello spirito umano sono espresse attraverso temi e concetti specifici cioè la storia dei sintomi culturali o simboli in generale. L’elemento correttivo che è comune ai tre livelli d’indagine è la tradizione intesa come studio dell’insieme dei processi storici. 6) Che rapporti ci sono tra la concezione dell’iconologia proposta da Warburg e la concezione che ne

propone Panofsky? Warburg prende parte al congresso internazionale di storia dell’arte del 1912 e presenta una relazione che segna l’atto di nascita dell’iconologia moderna (arte italiana e astrologia internazionale nel Palazzo Schifanoia di Ferrara). W. Introduce alcune novità: la relazione tra l’arte e l’astrologia per cui lo studio del soggetto o del tema risulta decisivo per comprendere lo sviluppo stilistico della pittura italiana. L’idea della sopravvivenza dell’antico nell’arte rinascimentale, per capire gli affreschi studiati da W. È necessario risalire alla metamorfosi iconografica delle divinità tardo egizie, latine, arabe ecc. l’analisi iconologica non deve essere rinchiusa ma è deve esserci interdisciplinarietà. E, infine, l’idea di una stretta interdipendenza della tradizione testuale con quella pittorica. Il pensiero di W. Influenza le idee di P. che cerca di riferire gli sviluppi dell’arte all’interno della concezione della vita e del mondo culturale di un periodo storico. Infatti per W. L’immagine ha un carattere ambivalente che nasce dal bisogno dei sensi di affermarsi in modo tangibile e dalla facoltà di riflessione si astrarre in forme il sensibile per renderlo tipico e permanente. Lo storico, infatti, indaga le peculiarità di un epoca. 7) Per cosa si caratterizza, secondo Panofsky, il significato dell’immagine artistica? Si tratta di un significato al singolare o al plurale? Argomentare la risposta.

8) Che conseguenze possiamo trarre, sul piano didattico-pedagogico, dalla riflessione di Panofsky sui molteplici livelli di significato presenti in un’immagine?...


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