Title | Esercizi di tutto il corso di innovazione e produzione industriale |
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Course | Innovazione e produzione industriale |
Institution | Università degli Studi di Brescia |
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Capitolo: la progettazione del prodottoCaso specifico: un produttore di telefoni cellulari sta sviluppando un nuovo modello (VidPhone X70) che verrà lanciato sul mercato non appena il processo di progettazione sarà completato. Nonostante il contenuto innovativo del prodotto, l’azienda è tuttavia pre...
Capitolo: la progettazione del prodotto Caso specifico: un produttore di telefoni cellulari sta sviluppando un nuovo modello (VidPhone X70) che verrà lanciato sul mercato non appena il processo di progettazione sarà completato. Nonostante il contenuto innovativo del prodotto, l’azienda è tuttavia preoccupata dei costi, dei tempi e delle vendite future del nuovo modello. A questo proposito le tabelle riportate di seguito sintetizzano:
Le stime in merito alle principali voci di costo e previsioni di vendita
Costi di ramp-up: costi relativi alla messa a punto del processo, previsione di vendita articolata su tre anni (anno 3, anno 4, anno 5)
Diagramma di Gantt
Nel termine il progetto, l’azienda vuole dare risposta ad alcuni quesiti: 1.
A quanto ammontano i flussi di cassa annuali e i rispettivi valori attesi (scontati al 12%) per questo progetto? Qual è il valore attuale netto del progetto? (valore attuale netto = valore ad oggi di tutti i flussi di cassa)
Scenario del caso base (valori in migliaia) scenario base = nessuna ipotesi, alla luce di tutte le informazioni che
portare a
avevamo disponibili inizialmente. Per trovarlo dobbiamo costruire una tabella, il risultato finale sarà come la tabella a lato. Analizziamo la tabella nel dettaglio: Scriviamo tutti i flussi di cassa ripartiti per ogni anno (diviso per 1000 per semplificare i dati) Es: due milioni per costi di sviluppo articolati in due anni un milione per anno 1 e un milione per anno 2 (scrivo 1000 per semplificare) Attività di ramp-up si concentra nell’anno 2 (flusso negativo) Marketing e supporto: da anno 2 (dove non si dice nulla, i prezzi di marketing partono dall’anno dopo il primo) Produzione e vendita: da anno 3 a anno 5 (piano di vendita triennale) Costo di produzione unitario: da anno 3 (quando effettivamente parte la produzione dei prodotti) Costo di produzione totale = produzione e vendita * costo di produzione unitario (negativo perché il costo di produzione unitario è negativo) Volume di vendita e prezzo unitario di vendita fornito dal testo Attesa di fatturato per anni 3 – 4 – 5: anni in cui prevedo di vendere il prodotto. Fatturato che stimo = volume di vendita * prezzo unitario di vendita (flusso positivo = ricavo) Flusso di cassa netto = somma algebrica di tutti i costi relativi a un anno (sommo le colonne verticalmente) Valore attualizzato (VA) all’anno 1: siamo in un’ottica di investimento fondamentale applicare l’attualizzazione dei valori (anno di riferimento = anno 1 va riportato così com’è). Come procedere all’attualizzazione? (FC = flusso di cassa)
Valore attuale netto del progetto = somma di tutti i valori attualizzati Nel caso avessimo più progetti si sceglie il progetto con il VAN più elevato Il tasso di attualizzazione generalmente deve incorporare alcune condizioni principalmente collegate al rischio associato a un determinato settore, a un determinato prodotto … (in questo esempio ci viene dato, ma solitamente viene trovato dopo un’attenta analisi relativa al mercato a cui si fa riferimento) (rischio = quanta probabilità c’è che le stime che ho fatto siano corrette oppure no) (generalmente
l’innovazione del prodotto abbassa il livello di rischio). Lo stesso vale per le vendite, è difficile riuscire a stimare correttamente quanto il prodotto verrà effettivamente venduto (oggi più facile stimarlo per la grande quantità di big data che si possiedono) Abbiamo valutato lo scenario del caso base, ora vediamo cosa succede se si va oltre il caso base e si aggiungono delle ipotesi = scenari possibili. 1.
Quale sarebbe l’impatto sull’azienda se le previsioni di vendita fossero errate, per eccesso o per difetto, del 20%? 2. Quale sarebbe l’impatto se il costo di produzione fosse pari a 85 euro?
Riduzione delle previsioni di vendita del 20% procedo sempre con la solita tabella di marcia, non cambia molto rispetto al caso precedente:
Costi di sviluppo, costi di ramp-up, costi di marketing e supporto rimangono invariati Il volume della produzione subisce un calo del 20% costo di produzione totale varia Il volume di vendita subisce un calo del 20%, il prezzo unitario rimane invariato cambia il fatturato atteso (perché il volume di vendita è cambiato) Il flusso di cassa netto per i primi due anni non cambia, per l’anno 3, 4 e 5 varia I valori attualizzati sono differenti (per anno 3, 4 e 5) Il VAN del progetto è 378 (avendo ridotto i volumi attesi, il VAN del progetto rimane positivo ma subisce un calo non indifferente) Analisi what if: vale la pena continuare il progetto (nel caso di visione più pessimistica)? In questo caso sì, il VAN rimane comunque positivo Aumento delle previsioni di vendita del 20% VAN di 2607: esercizio a casa Aumento dei costi unitari di produzione (da 75 a 85) VAN di 564: esercizio a casa Scenario più complesso: cambiamenti nella strategia di sviluppo
1.
L’azienda ritiene di riuscire a dimezzare i tempi per lo sviluppo del nuovo prodotto investendo 1,5 milioni di euro in più nel processo di sviluppo. Se il prodotto venisse lanciato con un anno di anticipo, avrebbe ancora una vita di 3 anni, le previsioni di vendita relative agli anni 2,3 e 4 sarebbero rispettivamente di 48.000, 60.000 e 50.000 unità. In tal caso, conviene all’azienda investire questa somma addizionale nel processo di sviluppo?
I dati inziali sono:
La tabella finale sarà:
Tutto questo esercizio ci mostra il valore del progetto per il prodotto che vogliamo lanciare e ci mostra anche come varia la valutazione del progetto al variare degli scenari.
Capitolo: progettazione e selezione dei processi nella produzione industriale Un’azienda manufatturiera ha individuato le seguenti opzioni per ottenere un componente:
Può comprare il pezzo a 200 euro per unità (materiali inclusi); Può costruire il pezzo con tornio semiautomatico a controllo numerico a 75 euro per unità (materiali inclusi); Può costruire il prezzo con un centro di lavoro a 15 euro per unità (materiali inclusi).
Acquistare l’articolo ha costi fissi trascurabili: il tornio semiautomatico costa 800.000 euro, il centro di lavoro costa 200.000 euro. Posto che il pezzo viene venduto a 300 euro, si valuti, attraverso il modello del “punto di equilibrio”, il rischio economico legato alle differenti scelte del processo. Per eseguire l’analisi, confronto i processi a coppia calcolo del BEP (Break Even Point) dei due processi
BEP=
Costi fissi CF = mdc Margine dicontribuzione
Prima slide: di quanto cambia il volume di pareggio passando da un processo all’altro Grafico: costi totali della generalista e della specialistica nel caso di aumento di costi fissi, il BEP si sposta a destra
Calcolo di BEP per determinare il punto di indifferenza tra le due tecnologie (indifferente scegliere una piuttosto che l’altra tecnologia)
CT = CF + CV (costi totali = costi fissi + costi variabili) Graficamente:
Se la mia aspettativa è produrre 2000 unità la scelta della tecnologia è indifferente, se voglio produrre più di 2000 unità conviene che io compri la specialista (riesco a coprire i costi con dei maggiori
guadagni), se produco meno di 2000 unità conviene comprare la generalista (i guadagni non sono sufficienti per coprire i costi che avrei speso comprando la specialista). Calcolo dei profitti in corrispondenza di uno specifico volume (es: 1000 unità)
Profitti = totale dei ricavi – totale dei costi Per 1000 unità conviene comprare la tecnologia generalista Capitolo: strategia della supply chain
Capitolo: just in time e lean system Esercizio svolto 13.1: stabilire la quantità di cartellini kanban La Arvin Automotive, produttore di marmitte per le Big Three (GM, Ford e Chrysler) si affida a un sistema kanban per prelevare il materiale lungo le sue celle di produzione. La Arvin ha concepito ogni cella in mdod da fabbricare una specifica “famiglia” di marmitte. Per fabbricare una marmitta occorre tagliare e sagomare delle porzioni di tubo, che vengono poi saldate a un silenziatore e a un catalizzatore. Il flusso di silenziatori e catalizzatori viene gestito in logica pull, in base alla domanda corrente. I catalizzatori vengono costruiti in una cella specializzata. I catalizzatori vengono costruiti in lotti da 10 unità e trasferiti con appositi carrelli a mano alle celle di fabbricazione. La cella di produzione dei catalizzatori è progettata per costruirvi diversi tipi di prodotto, con tempi di riattrezzaggio virtualmente nulli. La cella può far fronte all’ordine di un lotto di catalizzatori in circa quattro ore. Poiché questa cella è proprio accanto a quella di assemblaggio delle marmitte, il tempo di trasporto è praticamente zero. Mediamente, la cella di assemblaggio delle marmitte è in grado di montare otto unità all’ora. Ogni unità montata utilizza lo stesso catalizzatore. Stante una certa variabilità di processo, si è deciso di avere scorte di sicurezza pari al 10% delle scorte necessarie a far fronte alla domanda media. Quanti cartellini servono per gestire l’intero ciclo di reintegro dei catalizzatori? Numero di cartellini kanban si calcola nel seguente modo:
k=
Domanda attesadurante il lead time+ Scortadi sicurezza DL(1+ S) = Quantità standard del contenitore C
Ovvero:
k = numero di cartellini kanban D = domanda media in unità di periodo L = lead time necessario al reintegro di un ordine (espresso nella stessa unità di tempo utilizzata per la domanda) S = scorta di sicurezza espressa come percentuale della domanda durante il lead time (il calcolo può basarsi sul livello di servizio desiderato) C = quantità standard (lotto) del contenitore
I dati forniti dal testo ci dicono che:
L = 4 ore D = 8 pz/ora S = 10% C = 10 unità
Applicando la formula (si arrotonda chiaramente per eccesso):
k=
DL(1+S ) 8∗4 (1+0,1) = =3,52=4 cartellini/contenitori C 10
Capitolo: pianificazione aggregata delle vendite e delle operations
Esercizio: esempio di cut and try
Piani che andremo a valutare:
Piano 1: produrre per soddisfare l’esatto fabbisogno mensile di produzione usando il normale orario di otto ore, variando la dimensione della forza lavoro.
Calcoliamo quindi il fabbisogno di produzione ai fini della pianificazione aggregata: Scorte iniziali (SI)
Domanda prevista Scorta di sicurezza (SS) Fabbisogno di produzione
Scorte finali
Gennaio 400
1800 25% della domanda prevista 25% di 1800 = 450 Domanda prevista + SS – SI 1800 + 480 – 400 = 1850 SI + Fabb. di prod. – domanda prevista 400 + 1850 – 1800 = 450
Febbraio 450 (scorte finali del periodo precedente) 1500
Marzo 375
Aprile 275
Maggio 225
Giugno 275
1100
900
1100
1600
375
275
225
275
400
1425
1000
850
1150
1725
375
275
225
275
400
Il piano 1 rispecchia la strategia produzione esatta e forza lavoro variabile, graficamente: Tipologie di costo che emergono in questo caso:
Costi di assunzione Costi di licenziamento (Costi dell’orario ordinario)
Sono quindi i costi legati al trade off di l i
Fabbisogno di produzione Ore di produzione necessarie
Giorni lavorativi per mese Ore mensili per addetto
Addetti necessari
Nuovi addetti assunti Costi di assunzione Addetti licenziati Costi di licenziamento
Costo dell’orario ordinario
Gennaio 1850
Febbraio 1425
Marzo 1000
Aprile 850
Maggio 1150
Giugno 1725
Fabb di prod x ore necessarie per 1 unità 1850 x 5 = 9250 22
7125
5000
4250
5750
8625
19
21
21
22
20
gg lavorativi x h lavorative in un giorno 22 x 8 = 176 h di prod. necessarie / h mensili per addetto 9250 / 176 = 53 0
19 x 8 = 452
168
168
176
160
47
80
25
33
54
0
0
0
8
21
0
0
0
0
6
17
5
21 x 200 = 4200 0
5800
0
8 x 200 = 1600 0
0
Addetti licenziati x costo di licenziam. 6 x 250 = 1800 4 x 7125 = 28.500
4250
1250
0
0
7000
20.000
17.000
23.000
34.500
160.000
Costo h ordinario x h di produzione necessarie 4 x 9250 = 37.000
COSTO TOTALE
TOT
172.800
Piano 2: forza lavoro costante con scorte e stock-out variabili
Graficamente, possiamo rappresentare il piano 2 nel seguente modo:
Tipologie di costo che emergono in questo caso:
Costi di manodopera Costi di mantenimento delle scorte (Costi dell’orario ordinario)
Per prima cosa è necessario calcolare il numero medio di addetti necessari per far fronte al fabbisogno medio: n °medio addetti=
Scorte iniziali (SI)
Giorni lavorativi per mese Ore di produzione disponibili
Produzione effettiva
Domanda prevista Scorte finali (SF)
Costi di mancanza scorte Scorte di sicurezza (SS)
fabb. tot ∙ t standard di produzione 8000 ∙ 5 h/unità 40000 = =40 = t lavoro atteso per addetto nel periodo 125∙ 8 h /giorno 1000 Gennaio 400
Febbraio
8 (scorte finali del periodo precedente)
Marzo -276
Aprile -32
Maggio 412
Giugno 720
22
19
21
21
22
20
gg lavorativi per mese x 8 h/g x 40 addetti 22 x 8 x 40 = 7040 h produttive disponibili / 5h/unità 7040/5 = 1408 1800
6080
6720
6720
7040
6400
1216
1344
1344
1408
1280
1500
1100
900
1100
1600
SI + prod effettiva – dom. prevista 400 + 1408 – 1800 = 8 0
-276
-32
412
720
400
276 x 5 =1380
160
0
0
0
450
375
275
225
275
400
TOT
1540
Unità a scorte
Costi di manutenzione scorte Costo dell’orario ordinario
SF – SS 8 – 450 = -442 Valore negativo si considera nullo 0 0
0
0
412 – 225 = 187
445
0
0
0
667,5 668
0
948
7040 x 4 = 28.160
6080 x 4 = 24.320
26.880
187 x 1,5 = 280,5 281 26.880
28.160
25.600
160.000
COSTO TOTALE
162.488
Piano 3: forza lavoro costante minima; subforniture
Graficamente, possiamo rappresentare il piano 3 nel seguente modo:
Tipologie di costo che emergono in questo caso:
Costi di subfornitura (Costi dell’orario ordinario)
Per prima cosa è necessario calcolare il numero minimo di addetti per far fronte al fabbisogno di aprile: n °minimo addetti=
850 ∙5 4250 fabb . di aprile∙ 5 h/unità = = =25 giornate disponibili ad aprile ∙ 8 h/ giorno 21 ∙8 168
In questo piano sfrutteremo anche il fabbisogno di produzione (già calcolato nel piano 1) Fabbisogno di produzione Giorni lavorativi per mese Ore di produzione disponibili
Produzione
Gennaio 1850
Febbraio 1425
Marzo 1000
Aprile 850
Maggio 1150
Giugno 1725
22
19
21
21
22
20
gg lavorativi per mese x 8 h/g x 25 addetti 22 x 8 x 25 = 4400 h produttive
3800
4200
4200
4400
4000
760
840
840
880
800
TOT
effettiva
Unità acquisite in subfornitura
Costo di subfornitura Costo dell’orario ordinario
disponibili / 5h/unità 4400/5 = 880 Fabb. di prod. – produzione effettiva 1850 – 880 = 970 20 x 970 = 19.400 4400 x 4 = 17.600
665
160
10
270
925
13.300
3200
200
5400
18.500
60.000
15.200
16.800
16.800
17.600
16.000
100.000
COSTO TOTALE
160.000
Piano 4: forza lavoro costante; straordinari
Graficamente, possiamo rappresentare il piano 4 nel seguente modo:
Tipologie di costo che emergono in questo caso:
Costi di mantenimento delle scorte (periodo di decremento delle vendite) Costi dello straordinario (periodo di incremento delle vendite) (Costi dell’orario ordinario)
In questo caso abbiamo un numero di addetti predefinito, che non dobbiamo calcolare ma che deriva dall’applicazione di tecniche di ottimizzazione in cui l’obiettivo è quello di minimizzare i costi di mantenimento delle scorte. Il numero di addetti ci è quindi dato. n ° addetti=38 Scorte iniziali Giorni lavorativi per mese Ore di produzione disponibili Produzione su turni ordinari Domanda prevista Unità disponibili
Gennaio 400 22
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
19
21
21
22
20
22 x 8 x 38 = 6688
5776
6384
6384
6688
6080
1338
1155
1277
1277
1338
1216
1800
1500
1100
900
1100
1600
-62
-345
177
554
792
408
TOT
prima degli straordinari Unità prodotte durante gli straordinari Costo degli straordinari Scorte di sicurezza Unità a scorta Costo di mantenimento scorte Costo dell’orario ordinario
62
375
0
0
0
0
1860
10.350
0
0
0
0
450
375
275
225
275
400
0 0
0 0
0 0
329 494
517 776
8 12
1282
26.752
23.104
25.536
25.536
26.752
24.320
152.000
COSTO TOTALE
12.210
165.491
Capitolo: controllo delle scorte
Modelli a quantità fissa
Per capire la quantità ottimale, de...