Fabio DEI - Nel quadro delle moderne scienze dell\'educazione l\'antropologia gioca un ruolo - Cultura, scuola, educazione: la prospettiva antropologica PDF

Title Fabio DEI - Nel quadro delle moderne scienze dell\'educazione l\'antropologia gioca un ruolo - Cultura, scuola, educazione: la prospettiva antropologica
Author Gianclaudia Di Giacomo
Course Etnologia
Institution Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro
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Summary

Nel quadro delle moderne scienze dell'educazione l'antropologia gioca un ruolo cruciale. È infatti la disciplina che più da vicino studia i processi di inculturazione e gli aspetti socio-culturali che influiscono (accanto a quelli psicopedagogici) sulla formazione della soggettività dei discenti.


Description

FABIO DEI CAPITOLO 1 1.1 Antropologia come scienze dell’educazione Il concetto di Scienze dell'educazione prende il posto del concetto di pedagogia , utilizzato per fare riferimento ai saperi della professione di insegnante . con il termine scienze dell'educazione si rimanda ad una concezione più articolata, tra queste importante e l'antropologia culturale in cui assume importanza il concetto di cultura stessa .ovviamente per cultura si devono intendere anche quegli atteggiamenti che per noi sono immediati e normali . per gli etnologi e antropologi atteggiamenti che noi sono considerati normali , per loro sono oggetto di studio (come gesticoliamo come mangiamo come ci guardiamo ). ed interessante appare appunto il processo di naturalizzazione : ovvero far apparire tratti propri della nostra cultura come qualcosa di naturale ed intrinseco . la cultura e costitutiva dell'uomo così come la psicologia . 1.2 Il tema della diversità la diversità è sempre esistita , che sia di genere di classe o di qualsiasi altro tipo di differenza. non esistono differenze culturali che agiscono come recenti e non esistono culture etnie o identità che definiscono l'essenza di un soggetto . la diversità è spesso sinonimo di diseguaglianza che derivano da disparità sociale di classe e di capitale culturale. 1.3 Approccio comparativo L'antropologia ha proposto un approccio comparativo ai problemi dell educazione dell apprendimento e dei ruoli dei bambini delle diverse società . la cultura è un tratto distintivo dell'essere umano e non è disgiunto da quello di inculturazione . cos'è il inculturazione ? e quel processo tramite il quale un bambino apprende la cultura del gruppo :il linguaggio le abilità le gestualità le tradizioni . e un tipo di approccio comparativo può aiutare a capire quali sono i tratti umani da quelli che dipendono dalle varie culture . riferendoci a quest'ultimo punto, Possiamo ricollegarci agli studi dell' antropologa Meed, la quale ha analizzato l'adolescenza presso i samoa paragonandola a quella degli Stati Uniti . Malinwoski, invece, ricollegandosi a Freud ha analizzato il rapporto di ogni maschio con la propria mamma in un contesto indigeno . e ha potuto affermare come il rapporto edipico non sia applicabile ad una società indigena quanto esclusivamente ad una Vienna freudiana dove abbiamo un tipo di famiglia nucleare (il potere alle figure maschili ). presso i popoli indigeni studiati invece vi era il cosiddetto Matrilignaggio, ovvero i rapporti più importanti non erano quelli tra marito e moglie ma quelli tra fratello e sorella , in quanto il padre apparteneva ad un nucleo familiare diverso . si apparteneva dunque il gruppo familiare della mamma. 1.4 Etnografia della scuola un approccio più diretto ed integrato sui processi e le pratiche del fare scuole e non sull'istituzione scolastica insieme. possiamo citare il ruolo delle sedie dei banchi all'interno del contesto scolastico europeo , e della sedia come oggetto di potere. Come dice Faucault l’l'anatomia politica che produce corpi docili e culturalmente condizionati .

1.5 tattiche e rituali Alessandro Simonicca, attua il metodo etnografico con l’osservazione partecipante in alcune classi di scuola elementare: E come guardare la scuola al microscopio , si può cogliere ogni aspetto anche più sottile

che permette di capire molto più a fondo cosa sta succedendo . e come.se il metodo etnografico ci ponesse all'interno di una sfera più vera che sfugge, normalmente, alla nostra attenzione di soggetti che partecipano all iterazione sociale . gli insegnanti operano in un contesto che credono di conoscere, ma del cui funzionamento ne sono in parte consapevoli . dovendo guardare la scuola come attraverso un microscopio andiamo ad analizzare rito e rituale: Con il termine rito indichiamo attività standardizzate e ricorrenti. Lucilla Stefani , identifica e descrive pratiche di questo tipo: fare l'appello ,la lettura delle regole della classe . mentre le trasgressioni dei bambini si manifestano ritualmente. per loro avere atteggiamenti di trasgressione e quindi non seguire le regole e un atteggiamento normale ,quindi non ricollegato all iperattivismo oh alla mancanza di attenzione , ma per loro fare le boccacce camminare fra i banchi e parlare mentre l'insegnante sta parlando possono essere comportamenti rituali .  Veronica Lo Destro, invece, Considera rituali gli spostamenti del corpo del maestro dalla cattedra (luogo di partenza ed autorevolezza ), alla lavagna, ai banchi dei bambini per aiutarli e per controllare che stiano facendo il loro dovere in maniera esaustiva. Questo passaggio aiuta i bambini e fa maturare loro una sicurezza nelle proprie capacità intellettuali . invece , la gestualità del maestro crea uno stile l'insegnamento persuasivo e protettivo e un clima di classe comunitaristico. 1.6 Oggetti e doni nel manuale di Robbins abbiamo analizzato il dono , tramite il saggio sul dono di Mauss per i Kula e il potlatch. ora andiamo ad analizzare il dono da un’ottica di un bambino . lo scambio di doni va ad aumentare il prestigio sociale e aiuta nella costruzione di nuovi rapporti, e allo stesso tempo opta anche verso un' esclusione. i bambini sono impegnati dunque a convertire i propri beni materiali a cui sono estremamente legati . ma allo stesso tempo sono estremamente desiderose di dare loro oggetti in prestito , il dono può essere considerato provvisorio . e come se succedesse una componente di noi stessi che vuole tornare da dove è venuta . ovviamente può sedere oggetti belli interessanti aumenta il prestigio e allo stesso tempo di ostentazione azione verso gli altri. un altro aspetto da analizzare in un ambiente scolastico e il furto che crea un clima di sfiducia e di rottura delle relazioni . 1.8 Scuola ed egemonia culturale Ed è giusto che andiamo ad analizzare anche il ruolo che hanno gli insegnanti. da sempre sono stati i mediatori , ma oggi giorno non è più così . viviamo in una società in cui il consenso non passa più da intellettuali o dagli insegnanti , ma passa attraverso il leader politico. quindi scuola e cultura rimangono al margine del sistema politico e della produzione e diffusione dei valori etici, degli stili di vita e dei comportamenti . oggi gli insegnanti non esprimono i valori dei ceti dominanti per questo si sentono poco considerati e in scarsa sintonia con i valori dominanti, quasi ‘’sommersi’. vivono il loro ruolo piuttosto come una questione di resistenza rispetto ai grandi meccanismi del industria culturale .

CAPITOLO 3 3.1 Metodo etnografico E il metodo introdotto da Malinowki, a seguito delle ricerche condotte presso le isole trobriand, isole della melanesia. in cosa consiste questo metodo ? è fondato sulla neutralità, ed implica l'immersione totale da

parte dell' osservante nella vita di tutti i giorni della comunità studiata , attraverso prolungati periodi di lavoro e basato sul empatia . consta di interviste formali ed informali strutturate e non strutturate , osservazione diretta che permette di carpire anche puoi di atteggiamenti che per noi sono considerati normali . l'osservazione partecipante cerca di far emergere il punto di vista del nativo , attraverso un particolare equilibrio tra distacco e coinvolgimento del ricercatore . e il punto di vista del nativo e definito emic, a cui si contrappone il punto di vista del narratore etic. questi termini sono stati coniati da Pike. gli etnografi inoltre non studiano animali in gabbia ma cercano di creare un clima amichevole, come detto precedentemente basato sul empatia. 3.2 L’etnografia della scuola Uno dei contesti più proliferi per analizzare le forme culturali e sicuramente la scuola . ora dobbiamo fare una differenza: la ricerca in ambito psicologico e pedagogico è legata al reperimento di tecniche specifiche per favorire l'apprendimento e porta verso una progressiva standardizzazione della figura dello studente. L'Etna grafia invece analizza i ruoli Formali ed informali , le interazioni tra studente e insegnante ma anche degli studenti tra di loro , mettendo in risalto la pluralità delle voci, e non generalizzando . un esempio pratico è quello condotto da un gruppo di sei giovani ricercatori dell'università di Roma . Fasulo mette il risotto il rapporto tra oralità e scrittura e la posizione subordinata della seconda . a scuola si legge poco EI pochi testi che si leggono non sono originali . la oralità rimane legato a forme e registri rigidi , come fosse una lingua di legno . emerge una netta separazione del registro scolastico da quello quotidiano , del fatto che a scuola si tende insegnare la scuola e non a far emergere quelle dinamiche nascoste . Ovviamente il lavoro dell' etnografia e relazione alla scuola e complicato per tantissime motivazioni , soprattutto per un'osservazione sul luogo dovuta alla chiusura da parte degli insegnanti, alla presenza di un osservatore esterno che mette in crisi l'equilibrio della classe , i genitori preoccupati per la privacy dei propri figli . ovviamente il etnografia non dovrebbe guardare solamente alla scuola ma anche i rapporti della scuola con tutto il resto .

3.4 La classe e le classi La scuola è un apparato ideologico dello Stato poiché agisce tramite la costruzione dell' ideologia ,del consenso . Henry secondo lui, la scuola non fa che rafforzare le divisioni sociali ,insegnando agli alunni delle diverse classi a rimanere al proprio posto EA temperare le proprie azioni . un altro studio importante da analizzare è quello di Barbagli-Dei, che sottolineano la discriminazione nei confronti degli studenti delle classi inferiori. la scuola pare non avesse conservatrice e conservatori appaiono gli insegnanti ,sostenitori di una forte rigidità del processo pedagogico . il che non presuppone un'apertura mentale ma anzi una chiusura. in questo senso parliamo di riproduzione : una riproduzione dello Stato e il suo ruolo nel mantenimento del consenso generale nei confronti dell'ordine sociale come afferma lo stesso Bourdieu: La scuola appare come uno strumento di produzione della disuguaglianza . ricollegandoci a questo pensiero , le analisi etnografica permette di cogliere i punti di scollamento tra ideologia e prassi . mostra che per quanto strette siano le maglie di questa riproduzione , la creatività dei soggetti riesce a sopravvivere . l'esempio più esaustivo e quello dei bambini che sono perfettamente consapevoli delle regole , né comprendere le implicazioni e le conseguenze ma soprattutto i limiti . l'oro possono intervenire con tattiche e crearsi degli spazi in cui fingere di rispettare le regole mentre in realtà le stanno sovvertendo . questo è un tipico esempio di vita sotterranea , la possibilità di crearsi spazi di autonomia.

3.6 Come abbiamo detto precedentemente l'obiettivo dell' etnografia è quello di coniugare le molteplici dimensioni che si intrecciano all'interno dell'ambiente scolastico ,ma anche ai rapporti della scuola con tutto il resto. la scuola come spazio sociale è il cosiddetto approccio multilivello di Ogbu: Lui analizza come la scuola offre una mappa delle interazioni di una classe specifica anziché analizzare un contesto più ampio . suggerisce un approccio che si chiama culturale ecologico e intende sottolineare le modalità in cui l'educazione riflette ed è riflessa in altri tratti della società ma che anche il processo di scolarizzazione contemporaneo e intrecciato ad ampi processi storici . analizza anche le insuccesso scolastico delle minoranze sottolineando il fatto che esistono pratiche discriminatorie quotidiane che possono spiegare il vostro rendimento di studenti extracomunitari . e di come la scuola né si è in parte responsabile. affianca anche un fattore storico che prevede la volontarietà della loro immigrazione negli Stati Uniti che può creare scompensi. ovviamente questa teoria rischia di essere essenzializzante, ovvero di fossilizzare le varie minoranze all'interno di classificazione delle quali non hanno scampo .

CAPITOLO 5 CULTURE BAMBINE Perché è importante occuparsi dell’infanzia? È importante occuparsi dell infanzia poiché grazie allo studio di quest'ultima scopriamo i confini del normativo del morale e dell accettabile . e grazie a questo corto circuito tra cultura tutta e cultura bambina che scopriamo le relazioni tra le due . la cultura bambina presenta forme specifiche indipendenti e distinte dalle culture adulte , non a caso l'infanzia è una subcultura portatrice di specificità nel modo di pensare agire e parlare. l'infanzia vari pensata come un insieme di pratiche reti sociali e sistemi di significato che interagiscono con quelle adulte ma che possono essere ad essa sovrapposte . come abbiamo già detto , i bambini non si limitano ad imitare la cultura adulta , ma come in una sorta di decoupage rielaborano nozioni culturali. Se però , nello studiare l'infanzia , si utilizzano codici culturali adulti , i bambini risultano incapaci incompleti . da questo capiamo che , dobbiamo restituire il punto di vista dei bambini e merita di essere studiato in quanto tale e non come adulto che sarà. ovviamente tale studio non sarà legato a temi esclusivi dell infanzia, ma getterà luce su tematiche come Questione di classe ,genere ed etnicità. uno studio condotto da Shirley Prendergast, Sull esperienza del menarca tra le bambine nelle scuole elementari inglesi , dimostra come il ciclo sia argomento utilizzato per sminuire e umiliare le bambine ad opera degli stessi insegnanti o degli altri bambini. Perché è utile occuparsi dell’infanzia utilizzando prospettive antropologiche? La prospettiva antropologica è in grado di restituire una descrizione del punto di vista del bambino integrandola con le voci degli altri attori sociali , evitando un atteggiamento universalistico nei punti di vista normativi che dominano il discorso scientifico. l'antropologia riesce a mediare tra universalità e particolarità della condizione del bambino e lo fa grazie ad un approccio descrittivo , basato sull osservazione sul campo e le interviste di vita , le attività e le esperienze dei bambini in luoghi e tempi . Lawrence HIrschfeld, ci descrive come questo metodo è rifiutato: 1) si associano i bambini ai primitivi e viceversa 2) i bambini rispetto agli adulti sono limitati 3) l'associazione donne -bambini chi ha spesso nascosto quest ultimi dietro l'ombra della madre i primi contributi etnografici  Franz Boas, con il suo lavoro sulla crescita fisica degli immigrati europei EI loro figli a New York , sottolineo per la prima volta l'importanza dei contesti sociali e geografici e la loro influenza sui

modelli di crescita . e stato un discorso criticato sia da Malinowski, che dimostro l'impossibilità di applicare universalmente l'idea di complesso di Edipo , e da Margaret Mead che definì il mondo un laboratorio nel quale sono ancora in corso esperimenti sull allevamento dei bambini. Teorizzare l’infanzia di Allison James, che suddivide gli studi in: -

Approcci pre-sociologici: in cui è forte l’impronta psicoanalitica e l’influenza della psicologia della crescita. Approcci socio. Antropologici, in cui troviamo contributi antropologici.

1) Approcci pre-sociologici:  Il bambino cattivo : il bambino è cattivo ,incline alla corruzione e la meschinità E può essere pericoloso per l'ordine .per questo deve essere disciplinato e civilizzato , integrando la sua natura caotica nel mondo adulto della cultura .  il bambino innocente : il bambino è una creatura Angelica ed incorrotta con bisogni e desideri . qui appare la nozione di responsabilità dei genitori educatori i quali sono chiamati a preservare a proteggere l'innocenza dei bambini.  il bambino immanente : viene presentato come una tabula rasa . non possiedono le categorie della comprensione non è portatore innato di ragione . svilupperà solo.se gli forniamo l'ambiente appropriato gli stimoli giusti . John Locke li definisce delle non cose.  Il bambino che si sviluppa naturalmente :per la psicologia evolutiva il bambino è qualcosa di naturale ed è naturale anche la crescita e la maturazione . citando Piaget, il bambino è una creatura biologica la cui crescita è già decisa sin dalla sua nascita. l'infanzia , padroneggia male o in maniera incompleta gli strumenti del ragionamento .  il bambino freudiano:Per lui l'infanzia è interessante poiché ci aiuta a capire meglio la adulto che sarà. Il bambino verrà descritto Ponendo l'accento sulla natura delle relazioni interpersonali con genitori e fratelli nei primi anni di età per carpire e comprendere meglio quali saranno gli sviluppi sociali e culturali dai primi anni di vita . la teoria dello sviluppo sociale : per la psicologia dello sviluppo ,la società forma l'individuo e grazie alla socializzazione avviene le interiorizzazione delle costruzioni sociali e il processo di socializzazione del bambino è fondamentale per un' efficace trasmissione della cultura. 2) Approcci socio-antropologici:  Il bambino è presentato come una persona , uno status ,un insieme di bisogni diritti o differenze . dividiamo però in due rami: i primi pongono l'accento sulla competenza sociale , i secondi sul in faccia come spazio relazionale : 1) il bambino come attore sociale competente :in cui viene valorizzata la grande variabilità delle forme dell infanzia e l'azione individuale dei bambini . 2) il bambino tribale : questa prospettiva studia i mondi sociali dell infanzia come luoghi reali e ricchi di senso in cui i bambini sono i fautori e gli abitanti di questo mondo animato da riti e regole proprie. gli studi si focalizzano su come viene espressa tale competenza sociale e come viene costruita la cultura bambina . 3) il bambino del gruppo minoritario : sono sempre stati associati le donne . solamente tardi hanno trovato il proprio posto all'interno del panorama teorico e accademico .  infanzia come spazio sociale: non esiste una forma finita dell infanzia ,la sua caratteristica principale è proprio quella di essere variabile molteplice . questa teoria è molto vicina agli studi antropologici in quanto tiene conto del contesto sociale storico .  infanzia come categoria socio strutturale: l'infanzia è una componente costitutiva di tutte le società è un fenomeno globale. Modernità bambino- centrica. Perché?

Il bambino e al centro degli interessi dei discorsi della contemporaneità . perché? L'abbassamento del tasso di mortalità è il processo di scolarizzazione di massa hanno favorito la durata dell infanzia , l'introduzione è l'invenzione di istituzioni mediche scolastiche destinati alla loro cura hanno riscritto nuove cornici semantiche agli spazi e ai tempi dell'infanzia , la pediatria ha visto il corpo del bambino come diverso da quello dell'adulto spostando l'interesse sul mantenimento della salute attraverso forme di monitoraggio e sorveglianza all'interno della sfera domestica .infine , il cambiamento della struttura familiare tradizionale e il cambiamento demografico che ha preso la popolazione sempre più vecchia, vede nei bambini un bene sempre più scarso e prezioso , il bambino come futuro della nazione . ecco perché oggi la modernità e la contemporaneità ha uno sguardo sempre più mirato sui bambini . Scuola, città, casa la scuola la città e la casa sono i luoghi istituzionalizzati più comuni in cui infanzia si trova ad essere al centro. 1) la scuola: fornisce un sistema disciplinato di controllo ,e suddivisa per classi di età veicola valori morali attraverso lo svolgimento del programma , il programma scandisce il tempo del bambino e ne determina il successo o il fallimento all'interno di un ottica scolastica .e la scuola e soprattutto il luogo in cui i bambini fanno esperienza . 2) la città : e il luogo più fortemente associato all intensità del rischio e in cui la cura e la protezione del bambino deve essere applicata al massimo . il processo che ha portato alla sottrazione dei bambini alle strade è andato di pari passo con urgenza di preservare e di la loro innocenza e incolumità . 3) la casa : può essere il luogo per eccellenza del rifugio e protezione ma può essere anche il fonte di rischio nel caso di maltrattamenti abusi fisici morali e verbali . inoltre in casa si apprende ad essere bambini ed essere bambine. dunque , la scuola la città e la casa concorrono all organizzazione e definizione del tempi dei bambini .

5.8 le culture bambine La cultura d...


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