Giovani imprenditori competenze e orientamenti nel veneto PDF

Title Giovani imprenditori competenze e orientamenti nel veneto
Course Management e comunicazione per le Piccole e Medie imprese
Institution Università degli Studi di Verona
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riassunto del libro e appunti...


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GIOVANI IMPRENDITORI: COMPETENZE E ORIENTAMENTI NEL VENETO 1.

L'IMPRENDITORIALITA' 1

IMPRENDITORIALITA', IMPRENDITORIA E POTENZIALE IMPRENDITORIALE

La decisione di creare una nuova impresa è una delle scelte più significative in quanto è fonte di innovazione, competizione e creazione di posti di lavoro. È interessante perché coinvolge rischio, creatività e convinzione a livello individuale e organizzativo. Eppure si sa relativamente poco su ciò che accade nella mente degli individui che creano nuove organizzazioni. 1

DEFINIRE L'IMPRENDITORIALITA'

IMPRENDITORE → la persona che opera per generare valore attraverso la creazione o l'espansione di attività economiche, identificando e sfruttando nuovi prodotti, processi e materiali. ATTIVITA' IMPRENDITORIALE → l'azione umana di intraprendere la ricerca della produzione di valore, attraverso la creazione o l'espansione di attività economiche, identificando e sfruttando nuovi prodotti, processi o mercati. IMPRENDITORIALITA' → sono gli eventi legati all'imprenditorialità. L'imprenditore e il lavoratore autonomo sono equiparabili. Entrambi i soggetti sono impegnati in modalità di lavoro che provvedono al proprio reddito in forma indipendente.

Concentrate sulla differenza tra l'utilizzo di capitali, innovazione e allocazione di risorse. Focalizzate sulle diverse abilità di decision marketing → identifica le opportunità, mette insieme le risorse necessarie, implementa un piano d'azione, raccoglie i compensi in tempi e modi flessibili.

Queste due prospettive sono ben integrate nelle definizioni di imprenditorialità proposte dall' Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Natura multidimensionale dell'imprenditorietà:

Psicologia: si è concentrata sullo studio delle motivazioni e dei tratti personali che sottostanno all'avvio di un'impresa. Economia: si è concentrata sullo studio della povertà, delle opportunità, delle tecnologie, dei costi, delle entrate e delle retribuzioni.

1

LO SCENARIO IMPRENDITORIALE INTERNAZIONALE E NAZIONALE

In Italia nel 2011 sono presenti più di 6 milioni di imprese registrate di cui: • 55% ditte individuali • 23% forme giuridiche di attività capitali • 19% società di persone l'economia nazionale è caratterizzata da: ◆ 25% imprese del commercio ◆ 15% imprese delle costruzioni ◆ 14% imprese dell'agricoltura ◆ 10% attività manifatturiere La nostra economia è caratterizzata da piccole (fino a nove addetti) e medie imprese (da 10 a 49 addetti) che permettono lo sviluppo economico di un determinato territorio. Imprese giovanili (under 35) → 11,4% Imprese femminili → 23,5% 1

MISURARE IL POTENZIALE IMPRENDITORIALE: IL TEST DI ATTITUDINE IMPRENDITORE – TAI

L'American Psychological Association ha definito l'attitudine. La capacità di acquisire competenze abilità attraverso la formazione.

Distinguendo tra: Attitudine generale: Potenziale in diversi fattori. Attitudine specifica: Potenziale in un determinato ambito.

Competenza esistente.

Potenziale verso la creazione e lo sviluppo di impresa e lavoro autonomo.

Queste motivazioni hanno guidato la formazione del Test di Attitudine Imprenditoriale – TAI. Chi ha un buon punteggio TAI incontra meno difficoltà nelle fasi di avvio di un'impresa. L'obiettivo è rendere consapevole una persona dei suoi punti di forza e delle aree di miglioramento.

Permette ad una persona di avere a disposizione un profilo del suo potenziale imprenditoriale. Sintetizza i punteggi di otto fattori: *Orientamento del risultato → determinazione a perseguire un obiettivo e percezione di avere un forte controllo della situazione *Leadership → attitudine alla dirigenza *Adattamento → capacità di percepire i mutamenti ambientali e di adattarsi ad essi * Need for Achievement → spinta ad ottenere fama e successo sociale * Need for Self-Empowerment → spinta a realizzare se stessi mediante il lavoro. *Innovazione → atteggiamento e curiosità per il nuovo *Flessibilità → tendenza a riorientare i propri obiettivi in base alla situazione. * Autonomia → necessità di avere un proprio spazio autonomo di decisione e scelta denominata Attitudine Imprenditoriale Globale.

1.

LE COMPETENZE DELL'IMPRENDITORE 1

Il Quadro Europeo delle Qualifiche, le competenze e l'imprenditorialità

L'imprenditorialità è la forza trainante dell'innovazione nel marcato del lavoro.

Concerne la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientra la creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi come anche la capacità di pianificare e gestire progetti. È una competenza utile a tutti nella vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, serve ai lavoratori per avere consapevolezza del contesto in cui operano e per poter cogliere le opportunità. È punto di partenza per le abilità e le conoscenza più specifiche di cui hanno bisogno gli imprenditori che avviano un'attività. E' importante identificare anche le abilità.

Concernono una gestione progettuale proattiva e la capacità di lavorare sia individualmente che in collaborazione con altri. Occorre il discernimento per individuare i propri punti di forza e quelli deboli. - conoscenze -abilità -competenze

Il QEQ certifica le competenze identificando quelle che c'erano già e quelle apprese da esperienze al di fuori dell'istruzione e della formazione professionale. Livelli di apprendimenti (QEQ) Livello 1 Livello 2

CONOSCENZE IMPRENDITORIALI Conoscenza di sè e degli strumenti necessari. Conoscenze commerciale e relativa alle vendite o erogazione di un servizio.

Livello 3

Livello 4

Livello 5

Livello 6

Livello 7 Livello 8

Livelli di apprendimenti (QEQ) Livello 1

Livello 2

Livello 3 Livello 4 Livello 5

Livello 6 Livello 7 Livello 8

Conoscenza sul mercato, sui prezzi e sulla forma giuridica per l'avvio di una attività e per la progettazione del Business Plan. Conoscenza manageriale per l'organizzazione e la gestione dalla propria impresa. Conoscenza sulle caratteristiche personali dei singoli partecipanti e dei metodi per meglio guidare, stimolare e controllare il lavoro degli altri. Conoscere gli strumenti di comunicazione necessari per relazionarsi con i destinatari interni o esterni dell'impresa. Conoscenza dei principali processi comunicativi e conoscenze teorica e pratica di una lingua straniera. Conoscenza degli strumenti innovativi di marketing e soluzioni tecnologiche.

A B I L I T A ' / C A P A C I T A ' IMPRENDITORIALI Capacità di pianificazione parziale e globale del lavoro. Capacità di rendicontazione, di messa a registro di materiale me forniture e di analizzare e analizzare e gestire le voci di spesa. Capacità di gestione aziendale, analizzare il mercato, di aggiornarsi e orientarsi in esso. Capacità di analisi, valutazione, comunicazione e gestione delle persone . Cap a cit à d i le ad er sh i p , d el eg a e individuazione di punti di forze e debolezza. Capacità di confronto di dati statistici con dati reali, anticipare eventi, utilizzare le nuove tecnologie. Capacità di utilizzare la lingua straniera. Capacità di innovazione nella vita personale e sociale.

E' difficile possedere tutti i livelli di conoscenze, di solito alcuni livelli sono affidati alla

competenza di altri professionisti. Tecniche → fanno parte di un'attività operazionale. (Produzione, controllo, vendita, distribuzione)

Strategiche → influiscono sulla propria visione di mercato e sulle tendenze e che richiedono analisi, pianificazione, gestione e marketing. Comportamentali → che facilitano il rapporto con gli altri imprenditori, fornitori e clienti.

SECONDA PARTE 1.

LA RICERCA SULLA “CULTURA E VOCAZIONE IMPRENDITORIALE DEU GIOVANI SULLE SCUOLE PROFESSIONALI ALLA LUCE DELLA RIFORMA GELMINI” 1

La ricerca

E' stata promossa dalla Regione Veneto e realizzata dal Centro Docimologico dell'Università degli Studi di Verona per comprendere il rapporto tra gli studenti della formazione professionale e la cultura e vocazione imprenditoriale presente in essi. Si motiva in seguito alla riforma Gelmini → in questa legislazione accanto ai licei è stato ritenuto necessario dare pari dignità anche alla formazione professionale e tecnica. 1

Obiettivi della ricerca

Obiettivi: 1. Comprendere la tipologia di studenti che frequenta gli istituti. 2. Misurare il fenomeno della progettazione e realizzazione di imprese negli studenti degli istituti del Veneto. 3. Scoprire e osservare la rete imprenditoriale degli studenti coinvolti. 4. Rilevare e valorizzare le competenze imprenditoriali dei partecipanti. 5. Analizzare l'idea di un futuro imprenditoriale. 6. Capire il livello di interesse verso l'imprenditoria.

1

Metodologia

Nella fase preliminare sono stati attuati alcuni Focus Group (con la presenza di un conduttore e di un osservatore) con partecipanti derivanti dal mondo dell'istruzione, dalla

realtà del mercato e dalle istituzioni regionali. Attraverso una “intervista profonda”, ovvero ricca di dettagli, è stato possibile analizzare i dati emersi nei vari momenti della ricerca. Dopo aver raccolto e analizzato i primi dati è stata realizzata una bozza del questionario e somministrata ad un campione ristretto; ciò ha permesso di apportare ulteriori modifichefino alla formazione della versione definitiva del Questionario dell'Orientamento Imprenditoriale nella Formazione Professionale (QOUFP). 4- aspettative/ progetto professionale 3- immagini del lavoro autonomo/imprenditoriale 2- lavoro autonomo/imprenditoriale 1- Dati socio-anagrafici 5- l'atteggiamento verso il lavoro autonomo/imprenditoriale 6- l'attitudine imprenditoriale misurata tramite il TAI nella sua versione ridotta. Forma cartacea

Tramite un link dal quale attivare la compilazione online. Era composto da: • domande chiuse con alternative di risposte • domande semi-chiuse con la presenza della risposta “altro” dove era possibile specificare • domande a scala Linkert a 5 punti (da “per nulla” a “moltissimo”) Relativamente alla somministrazione online è stato possibile analizzarle risposte in tempo reale con un risparmio del carico di lavoro da parte dei rispondenti. Per quanto riguarda il metodo di compilazione si è verificato che: ➢ il 70% ha utilizzato il metodo cartaceo ➢ il 24,17% quello online 1

Risultati

Descrizione del campione Il campione ammonta a 12,293 studenti che si trovano in un range compreso tra i13 e i 19 anni. 4% non indica il proprio sesso 36% femmine 60% maschi

Queste percentuali si spiegano se si considera che si tratta di scuole indirizzate ad un'utenza prevalentemente maschile (elettricisti, meccanici,..) e solo per un terzo a scuole per estetisti e parrucchieri.

Provenienza scolastica del campione Il 73% riguarda scuole con più indirizzi, il 10% dal settore estetico, il 6% da quello alberghiero e una piccola percentuale inerente a meccanici, segretarie, ecc. Percorso di studio oltre il 90% si situa nei primi tre anni; la restante parte negli ultimi anni delle superiori. Molti non proseguono gli studi in quanto cvi è la possibilità di conseguire un prima diploma di base. Il 75% del campione è rimasto nella stessa scuole il restante ha cambiato. Specifiche dei soggetti intervistati: chi sono e da quali tratti imprenditoriali sono caratterizzati La maggior parte degli studenti non ha ancora affrontato il mondo del lavoro mentre una piccola parte si dichiara studente lavoratore. Solo il 9% dichiara di aver tentato di avviarsi alla carriera imprenditoriale. La rete imprenditoriale degli studenti intervistati La rete imprenditoriale è un fattore strategico per la nascita di nuove imprese. A chi ha indicato di avere imprenditori nella propria cerchia famigliare e sociale è stato chiesto di indicare le figure che ne fanno parte; ne è risultato che sono per la maggior parte figure maschili come nonni, padri e zii. Quanto mi sento imprenditore Le motivazioni che spingono a creare un ' impresa sono legate a: ➔ migliorare le condizioni economiche ➔ voglia di mettersi in gioco ➔ affermazione personale ➔ sviluppare un'idea innovativa ➔ lavoro sicuro ➔ non avere superiori Gli studenti ritengono la comunicazione la capacità più presente tra le loro capacità. Seguono il saper individuare i punti di debolezza e l'organizzazione. Sono stati indicati anche il saper individuare i punti di forza, assumersi responsabiolità, determinazione, innovazione, indipendenza, iniziativa. Atteggiamento verso il lavoro imprenditoriale Il lavoro autonomo è considerato bello, prestigioso, libero, attivo, energico, ecc. La prospettiva futura: mi vedo imprenditore? Data la giovane età dei rispondenti possiamo affermare che vi è un buon interesse verso l'imprenditorialità. Considerarsi imprenditori tra 10 anni evidenzia aspettative ancora più elevate rispetto ai 5 anni. Tra le difficoltà individuate nel creare una propria impresa abbiamo:

➔ aspetti economici ➔ farsi conoscere ➔ avere collaboratori “giusti” Le caratteristiche personali per poter avviare un'impresa sono: ➔ autonomia ➔ spinta a realizzarsi ➔ innovazione Pochi credono alla disparità nel realizzarsi tra donne e uomini; bisogna considerare che la maggior parte degli intervistati è di sesso maschile. Interesse verso i corsi di formazione Solo il 5,62% ha affermato di aver partecipato a corsi per aprire un'impresa di cui quasi la totalità ha affermato che si trattava di corsi obbligatori. Il 15% di questi afferma che si è trattato di corsdi per nulla utili → scarsa considerazione dei corsi frequentati.

L'attitudine imprenditoriale negli studenti delle scuole professionali Nel campione il punteggio TAI risulta essere pari a 2,88; punteggio piuttosto basso ma si deve tener conto della giovane età dei ragazzi.

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Riflessioni sull'imprenditorialità e i giovani veneti

L'obiettivo della ricerca è quello di evidenziare la presenza e lo sviluppo della cultura imprenditoriale tra gli studenti veneti. La scuola costituisce un importante mezzo per permettere ai giovani di sviluppare la vocazione imprenditoriale. Vi è una presenza abbastanza indicativa di studenti lavoratori e di una piccola presenza di studenti imprenditori. Questi dati costituiscono un terreno fertile su cui coltivare nuove aspettative. L'atteggiamento nei confronti dell'imprenditorialità è ancora timido, ma parecchi hanno pensato di avviare una propria attività nonostante le difficoltà a livello sociale, organizzativo ed economico. Potenziare e migliorare le doti imprenditoriali dei giovani è un traguardo ottenibile solo tramite un orientamento formativo e informativo, avvalendosi di diversi tipi di metodologie. 1.

ORIENTAMENTO IMPRENDITORIALE E LAVOTO AUTONOMO TRA GLI STUDENTI E LAUREATI DELL'UNIVERSITA' DI VVEONA

La ricerca Il progetto è stato voluto e supportato dall'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario e dal Centro Imprenditoriale giovanile. Lo scopo è stato quello di approfondire la tematica della creazione di imprese nell'Università, con particolare interesse per quelle “lauree deboli” maggiormente esposte alle difficoltà di inserimento professionale. Diventare imprenditore o imprenditrice è frutto dell'integrazione di

elementi personali e ambientali. Obiettivi della ricerca: 1) misurare il fenomeno della creazione di impresa negli studenti e laureati dell'Università di Verona. 2) analizzare il processo della creazione di impresa alla luce delle differenze di genere (M o F). 3) comprendere i meccanismi che regolano la scelta imprenditoriale nei giovani e nelle donne. 4) Rilevare gli atteggiamenti nei confronti del lavoro imprenditoriale. 5) Individuare supporti per chi ha desiderio imprenditoriale. Descrizione del Questionario il Questionario sull'Orientamento Imprenditoriale al Lavoro Autonomo è composto da sei parti: ◆

dati socio-anagrafici



lavoro autonomo/imprenditoriale



immagini del lavoro autonomo/imprenditoriale



aspettative/progetto professionale



atteggiamento verso il lavoro autonomo/imprenditoriale

◆ versione ridotta del TAI per un tootale di 50 item. La raccolta è avvenuta tramite due modalità: ➔ strattamente organizzata: avvenuta in situazione predefinite dove gli studenti erano riuniti per partecipare alla ricerca. ➔ di circostanza: realizzata in situazioni non organizzative con soggetti dimostratisi disponibili all'occasione. Le statistiche tramite cui sono stati analizzati i dati sono le seguenti: • Frequenza e percentuale • Media e Deviazione Standard • U-Mann Whitney Test • Chi Quadro • rho di Spearman • Analisi fattoriale esplorativa e Modelli di equazione strutturale Descrizione del campione Il campione si compone di 560 soggetti di età media pari ai 22,36 anni; le studentesse rappresentano circa i due terzi del campione. Quest ultimo proviene principalmente da facoltà definite “deboli” (Economia, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Psicologia, Scienze della formazione) Il campione è composto in larga misura da studenti non ancora laureati, provenienti

principalmente dall'Università di Verona, ma anche da quella di Padova, L'università Cà Foscati e IUAV. Il 35% è studente lavoratore; il 41% ha famigliari o amici imprenditori (è dominante la presenza del padre-imprenditore). Risultati della ricerca … Imprenditoria giovanile: modelli emersi dalla ricerca sono state svolte specifiche elaborazioni statistiche, in particolare, l'analisi Fattoriale Esplorativa → ha permesso di individuare 10 variabili tra loro indipendenti e il Modello delle Equazioni Strutturali → evidenziato la natura delle relazioni presenti tra le variabili. Variabili: 1) La donna e l'impresa 2) L'uomo e l'impresa 3) Il progetto futuro e il capitale umano 4) L'Altro indefinito 5) Le difficoltà 6) Io imprenditore 7) Io dipendente pubblico 8) Io Dipendente privato 9) Inconsapevolezza 10) Imprenditore, no grazie. Fattore 1 → all'imprenditrice vengono legate indipendenza, coraggio, gestione, ma anche difficoltà e sacrifici che sottendono l'imprenditoria femminile. Fattore 2 → l'uomo è caratterizzato da entusiasmo, flessibilità e forza interiore. Fattore 3 → lega le variabile che indicano forte capacità progettuale a lungo termine e l'attitudine imprenditoriale. Fattore 6→ nel quale appaiono le principali caratteristiche dell'essere imprenditore legate a aspetti minori della rete famigliare e sociale. Fattori 7, 8 e 10 → definiscono il lavoratore non imprenditore, con richiami a dipendenti pubblici e privati. Fattori 4 e 9 → segnano la tendenza ad ignorare le procedure verso la creazione di un'impresa. Le informazioni, le reti famigliari e sociali, la capacità progettuale e le caratteristiche personali creano un orientamento imprenditoriale attivo. Dall'analisi reealizzata con il Modello delle Equazioni Strutturali sottolineiamo che le

variabili si legano tra loro e presentano caratteristiche interessanti come: ➔ l'attitudine imprenditoriale si lega con il possedere reta famigliare e sociale imprenditoriale e l'avere un progetto imprenditoriale. ➔ Le attitudini imprenditoriali sono più presenti in quegli indirizzi di studio che hanno a che fare con attività in contatto con le imprese. Non sono presenti variabili latenti, ovvero quelle variabili che non vengono osservate ma che possono intervenire nel modello. Considerazioni e sviluppi futuri di ricerca e intervento E' possibile fare riflessioni su futuri ambiti di ricerca e intervento. Per quanto riguarda i servizi si può procedere alla comprensione della relazione tra gli elementi che costituiscono il giovane nella fase della costruzione del suo futuro e le info per la realizzazione del suo progetto. Dal punto di vista formativo è importante definire i diversi modelli per lo sviluppo delle competenze imprenditoriali e gli ...


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