Giovanni Verga - Riassunti PDF

Title Giovanni Verga - Riassunti
Course Italiano anno 5
Institution Liceo (Italia)
Pages 3
File Size 99.4 KB
File Type PDF
Total Downloads 57
Total Views 130

Summary

Riassunti...


Description

GIOVANNI VERGA VITA

     

Nasce a Catania nel 1840 da una famiglia di proprietari terrieri. Studiò legge ma non finì i corsi, lavorando in ambito letterario. Per questo motivo si discosta dalla tradizione. I testi che predilige sono i classici italiano e latini e gli scrittori francesi moderni. Nel 1865 si reca a Firenze per venire a contatto con la società letteraria italiana. Nel 1872 si reca a Milano dove incontra gli ambienti della scapigliatura (gruppo di scrittori accomunati da un'insofferenza per le convenzioni della letteratura contemporanea). 1878: conversione letteraria 1893: Catania  pessimismo molto cupo e posizione politica conservatrice

ROMANZI PREVERISTI Romanzo autobiografico “la peccatrice”, romanzo sentimentale “storia di una capinera”, romanzo su una società corrotta “era”. SVOLTA VERISTA Dopo tre anni, Verga fa uscire un nuovo racconto che si discosta completamente dai precedenti, Rosso Malpelo. È la storia di un garzone che lavora in miniera, narrata con un linguaggio scabro e nudo, e con l’impersonalità dell’autore. Già prima una novella “nedda” era un accenno al verismo. (Nedda: quadro contadino siciliano) La conversione: il cambio di temi e linguaggio è visto come una conversione. Verga vuole dipingere il vero senza ogni sorta di etichetta. Con la conquista del metodo verista non vuole abbandonare gli stati dell’alta società ma vuole studiare i meccanismi di questa società. I tre manifesti del verismo verdiano  Prefazione ai malavoglia  Lettera a Salvatore Farina  Novella Fantasticheria METODI NARRATIVI Impersonalità Nuovo metodo narrativo (tramite il discorso indiretto libero), che si attua tramite la cosiddetta eclissi dell’autore (l’autore scompare e lascia che la storia “si racconti da sé”). La rappresentazione deve possedere l’efficacia dell’essere stato e conferire al racconto l’impronta di una cosa realmente avvenuta. Bisogna porre il lettore faccia a faccia con il fatto, perciò lo scrittore deve eclissarsi e mettersi nei panni dei personaggi senza spiegare gli antefatti. Il punto di vista dello scrittore non si avverte mai e il narratore si mimetizza con i personaggi stessi come se uno di loro stesse raccontando. Verga rappresenta ambienti popolari e rurali e mette in scena personaggi primitivi e incolti. Non offre dettagli sul luogo né sui personaggi. Il linguaggio è spoglio e povero traspare la struttura dialettale. Il narratore è perciò esterno ed impersonale. Regressione Tramite l’artificio della regressione, la voce/focalizzazione diviene interna e l’autore regredisce allo stesso livello dei personaggi. Straniamento Lo straniamento è la tecnica tramite il quale si capisce, immedesimandosi nella mentalità popolare, che l’atteggiamento di Malpelo è visto come strano e inusuale dal popolo: i valori del profitto e soddisfazione personale surclassano quelli dell’affetto l’amore filiale (che diventano incomprensibili del popolo). La funzione dello straniamento è quella di negare questi valori e mostrare l’incompatibilità dei valori in un mondo e società materialista, dove si lotta per la vita, dominato dalla legge del più forte.

Però Verga trova il moto di far passare sotto le righe il suo punto di vista: infatti, tramite la visione di Malpelo, Verga si dissocia dall'opinione popolare (punto di vista di Malpelo = punto di vista di Verga).  Verga non sa proporre alternative, ma almeno rappresenta la realtà per com’è oggettivamente. Lo straniamento permette inoltre a Verga di mettere in evidenza la visione del popolo, ma subito dopo accostandosi l’opinione dell’autore tramite Malpelo (che sono due situazioni antitetiche): così Verga costringe il lettore a scegliere una dei due punti di vista. Lo straniamento garantisce l’impersonalità, fotografando oggettivamente il punto di vista dell’epoca DIRITTO DI GIUDICARE E PESSIMISMO Per Verga l’autore non ha il diritto di giudicare la materia di cui sta trattando. Alla base di ciò c’è il pessimismo ovvero la concezione di Verga che la società umana è dominata dal meccanismo della lotta per la vita → il più forte schiaccia il più debole. Ogni intervento e giudizio appare inutile e fuori luogo. La letteratura non può cambiare la realtà, infatti Verga pensa che lo scopo della letteratura sia semplicemente denunciare, e che questa denuncia sia fine a sé stessa → pessimismo → la situazione non può essere modificata. Il pessimismo assicura l'immunità dai miti che trionfano nella letteratura come il mito del progresso e il mito del popolo. Non si riscontrano atteggiamenti populistici. VISIONE DELLA VITA/CONCEZIONE LETTERATURA  È conservatore e tradizionale  Verga è pessimista  crede nella difficoltà del riscatto sociale, legata al fatto che l’unico valore che muove l’uomo è il denaro, l’egoismo personale, che lo porta ad agire a prescindere del rispetto dell’altro  La legge del più forte si realizza perfettamente: chi si adatta, lo fa schiacciando qualcun altro  Vera e propria lotta per la vita  Verga è consapevole che la lotta per la vita esiste a qualunque livello sociale  Però  non c’è segno di rassegnazione in lui  Verga non accetta la situazione passivamente, ma almeno cerca di rappresentare la realtà per quello che è, enfatizzando gli aspetti negativi e quando la lotta per la vita sia disumana  Verga è ateo: non crede nel riscatto e nell’interruzione del male  esclude ogni consolazione religiosa  Mentre Zola scrive con lo scopo di denuncia e cambiamento (per migliorare tramite la conoscenza)  Verga si limita a far conoscere i fatti, che sono però immodificabili  Verga pensa che la letteratura possa esclusivamente riprodurre la realtà oggettivamente, la denuncia è fine a sé stessa  Verga denota l’impossibilità di credere nel cambiamento  Verga è immune dal mito del progresso e del popolo  crolla il mito del popolo buono VITA DEI CAMPI  1880  impersonalità + atteggiamento rurale (nostalgia)  Valori: Famiglia, Casa, Affetti (Fuga, pace)  Introdotto il principio della Morale dell’ostrica: ostrica  è sicura se è attaccata allo scoglio  nella vita, se ci si allontana dai valori classici si è destinati a perdersi CICLO DEI VINTI Iniziato nel 1878, ciclo di romanzi che delinei un quadro generale della società italiana, dai ceti popolari (malavoglia) alla borghesia terriera (mastro don gesualdo) all’aristocrazia (duchessa di Leyra). L’intento è quello di illustrare la legge della sopraffazione che vige nella società, prestando particolare attenzione ai vinti. TECNICHE NARRATIVE ZOLA CONTESTO

realtà dinamica Francia

VERGA arretrata di Milano

IDEOLOGIA FINALITÀ LETTERATURA TECNICA NARRATIVA

regole scientifiche per la società

regole: rapporti di sopraffazione immutabili

conoscitiva, migliorare società

conoscitiva, non migliorare società

impersonalità come distacco dalla materia, commenti

impersonalità come eclissi del narratore...


Similar Free PDFs