Guerre persiane / pericle PDF

Title Guerre persiane / pericle
Course Storia greca
Institution Università di Pisa
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Guerre persiane / pericle...


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Le guerre persiane e l'età classica Il conflitto fra greci e persiani Nel sesto secolo avanti Cristo, il re persiano Ciro aveva conquistato le città greche dell'Asia Minore, questa espansione continuò anche sotto Dario con la conquista della Macedonia e della Tracia e rappresentò una minaccia per i greci. Nel 499 avanti Cristo si rivoltarono ai persiani le colonie dell'Asia Minore guidate dalla città di Mileto. Allora Atene ed Eretria mandarono degli aiuti a Mileto. I Persiani reagirono distruggendo Mileto. La prima guerra persiana (490 aC) Dario nel 490 avanti Cristo ordinò una spedizione per punire Atene ed Eretria che avevano aiutato Mileto. Dopo aver visto la distruzione di Eretria, Atene chiese aiuto a Sparta. Milziade, stratega ateniese, decise di attaccare senza attendere gli aiuti, ottenendo la vittoria di Maratona che mise in evidenza la superiorità dei fanti greci. Essi presero di sorpresa i Persiani e li costrinsero a uno scontro ravvicinato a cui essi non erano abituati. Anche se Dario era stato sconfitto, lo scontro tra greci e persiani non era terminato, alla morte di Dario, gli successe il figlio Serse. La seconda guerra persiana (480 aC) Serse allestì una spedizione via terra di oltre 300 mila soldati dopo aver attraversato lo Stretto del Bosforo, mentre la flotta persiana avrebbe seguito l'esercito via mare. Ad Atene, Temistocle avviò la costruzione di una flotta composta da 100 triremi, navi con tre ordini di remi e fortificò il porto ateniese del Pireo. Le città greche formarono un'alleanza militare, la Lega ellenica, guidata da Sparta e misero in atto una strategia. Gli Spartani, guidati da re Leonida, doveva sbarrare la strada ai persiani alle Termopili, mentre gli ateniesi schierarono una flotta in Eubèa. I Persiani accerchiarono gli Spartani e li sconfissero alle Termopili. L'avanzata terrestre dei Persiani non incontrava più alcuna resistenza. La popolazione Atene fu costretta a fuggire dalla città, che venne devastata dai persiani, e si rifugiò nell'isola di Salamina. Infatti Temistocle scelsequesto luogo perché c'era uno stretto di mare, lo stretto di Salamina dove le navi persiane finirono per scontrarsi l'una con l'altra, mentre le agili imbarcazioni greche si muovevano con rapidità. I greci vinsero a Salamina, però Serse non abbandonò la guerra, le successive vittorie dei Greci furono nel 479 a Platea dove i soldati greci sconfissero un esercito persiano 3 volte più grande e sul mare a Micale. L'anno successivo i greci conquistarono l'Ellesponto tagliando ogni via di comunicazione tra Europa e Asia. Le colonie dell'Asia Minore furono liberate e Atene divenne la città più potente di tutta la Grecia, grazie alla sua potente flotta.

Atene tra democrazia e imperialismo La lega Delio-Attica e l'egemonia ateniese Nel quinto secolo avanti Cristo iniziò per la Grecia un periodo di sviluppo: l'epoca classica, con il predominio di Atene. La democrazia fiorì e in campo culturale vennero realizzate opere artistiche, letterarie e filosofiche che divennero modello per la civiltà occidentale. Dopo la vittoria sui persiani, Atene e Sparta erano le due più potenti poleis della Grecia. Sparta concentrò la sua azione nel Peloponneso. Nel 477 avanti Cristo Atene creò la Lega delio-attica, un'alleanza politica e militare tra tutte le città marittime della Grecia che si prefiggeva la guerra contro i Persiani e la difesa dei Greci dell'Asia Minore. Ogni città della Lega forniva navi o contributi in oro depositati al Tempio di Apollo nell'isola di Delo e amministrati da Atene. Di fatto le altre polis subivano l'influenza di Atene e la lega delio-attica si trasformò gradualmente in uno strumento del predominio ateniese. La lega peloponnesiaca

Anche Sparta aveva creato un'alleanza politica e militare, la Lega peloponnesiaca che riuniva tutte le città del Peloponneso. La lega si opponeva ai Persiani. Il contrasto tra Temistocle e Cimone L'ateniese Temistocle, che aveva vinto a Salamina, capì che Sparta si stava rivelando una rivale infatti si era opposta alla fortificazione del porto ateniese del Pireo. Si formarono ad Atene due orientamenti: -Temistocle e i ceti popolari di mercanti, artigiani e marinai volevano un accordo con i persiani per indebolire Sparta. -Invece, gli aristocratici ateniesi guidati da Cimone volevano portare a fondo la lotta contro la Persia e riappacificarsi con Sparta. Temistocle fu ostracizzato e si rifugiò presso la corte persiana dove morì qualche anno dopo. Cimone attaccò la base navale persiana in Asia minore e la distrusse. Tuttavia la decisione di Cimone di riappacificarsi con Sparta, segnò la sua rovina politica, infatti gli Spartani chiesero aiuto ad Atene per domare una rivolta di iloti, ma l'intervento ateniese non dette risultati. Gli spartani allora chiesero alle truppe ateniesi di andarsene e questo fu considerato un'offesa di cui Cimone fu cinsiderato responsabile. Cimone venne così ostracizzato e dovette lasciare la città. Il partito popolare riprese forza con Efialte. Il governo di Pericle Efialte fu assassinato e il suo posto fu preso da Pericle un aristocratico che, arrivato al potere, fece diverse riforme, fra cui quella che stabiliva che tutti coloro che rivestivano un incarico pubblico ricevessero una retribuzione. In questo modo anche coloro che lavoravano e che non avevano potuto assumere cariche per non abbandonare il lavoro, poterono farlo. Venne inoltre cancellato il divieto per le classi inferiori di accedere ad alcune magistrature. Veniva così realizzato il principio di uguaglianza di tutti i cittadini che era la base della democrazia ateniese. La politica divenne un mestiere, ma queste iniziative di Pericle gli guadagnarono l'ostilità degli aristocratici. Per attenuare il loro malcontento, Pericle decise di limitare il numero di cittadini, infatti la cittadinanza sarebbe spettata soltanto a chi aveva entrambi i genitori ateniesi cioè ad appena un decimo della popolazione. La politica estera di Pericle si caratterizzò per un fallito tentativo di espansione nel Mediterraneo a danno della Persia che si concluse con la pace di Callia nel 449. Pericle trasformò la lega di Delo in un organismo completamente sottomesso agli interessi ateniesi. Alle città della Lega fu proibito il conio di proprie monete e venne imposta come moneta unica la dracma ateniese, fu stabilito che i tributi versati alla Lega sarebbero stati impiegati anche per il mantenimento di cittadini ateniesi impegnati in politica e per l'abbellimento di Atene. L'insofferenza iniziò allora a serpeggiare tra le città alleate. Lo splendore di Atene nell'età classica. Grazie anche alle risorse nel tesoro della Lega delio-attica, Pericle avviò una politica edilizia. La scultura e l'architettura raggiunsero vertici straordinari. Fu ricostruita l'Acropoli distrutta dai persiani ed edificato il Partenone, il tempio dedicato alla dea Atena, decorato dallo scultore Fidia. La filosofia fiorì inizialmente a Mileto, colonia greca dell'Asia Minore, con pensatori come Talete che cercava il primo principio della natura. La filosofia iniziò a indagare il senso della vita. I sofisti pensarono un nuovo modo di concepire la vita dell'uomo identificandone la realizzazione nell'impegno all'interno della comunità. -Socrate indicò nella responsabilità individuale il significato profondo dell'essere umano. Socrate era un personaggio scomodo per questo venne accusato di non credere negli dei tradizionali della città e fu condannato a morte.

-Tra gli allievi di Socrate, si distinse Platone che nell'opera Repubblica elabora un modello di stato e fondò ad Atene una scuola di filosofia: l'Accademia. -Aristotele allievo di Platone fu chiamato dal re Filippo di Macedonia a fare da precettore al figlio Alessandro. Tornata ad Atene fondò una scuola filosofica: il liceo. Le sue opere riguardano quasi tutte le scienze e l'interpretazione della realtà nei suoi aspetti. Aristotele fu la Suprema autorità nell'ambito della filosofia occidentale. -Nel quinto secolo operarono ad Atene anche dei tragediografi come Eschilo che proponevano sulla scena episodi legati al mito, affrontando i temi dell'esistenza umana. Aristofane invece scrisse delle commedie che prendevano di mira la guerra. Ippocrate, medico di cui conserviamo il famoso giuramento, gettò le basi delle regole morali della medicina. Ippocrate negò che le malattie fossero punizioni divine e potessero essere curate con la preghiera. Egli riteneva che la malattia andasse osservato giorno per giorno per capire il suo evolversi e la sua natura....


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