Hobes 2 - Appunti di lezione 20-11 PDF

Title Hobes 2 - Appunti di lezione 20-11
Author Concy Concy
Course scienze dell'educazione
Institution Università della Calabria
Pages 3
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Summary

appunti di hobes di dottrine politiche esame passato ...


Description

Hobes continuazione 28/10 Hobes rappresenta il primo pensatore che ha legittimato la nascita dello stato. Hobes ha una visione visione pessimistica delle qualità umane e abbiamo visto che lui descrive questo stato di natura con la condizione dell’uomo nella sua naturalità. Per far nascere lo stato Hobes prevede una volontà umana e per questa previsione di distacca dai pensatori antichi. Anziché essere natura è fuoriuscita delle natura lo stato per Hobes, perché per vivere fuori natura per Hobes significa agire non proprio in modo civile. Per Hobes gli uomini nello stato di natura sono propensi a combattere tra di loro per 3 sollecitazioni: gloria, diffidenza e competizione. In questa situazione non c’è spazio per l’industria il commercio, là scienza e la cultura. Gli uomini in questa situazione non possono organizzare niente perché la loro vita è corta che non vale la pena di essere vissuta. Hobes dice ‘non sono io che mi sono inventato questo stato di natura e l’uomo che agisce per questo istinto naturale’. Dice hobes anche la ragione umana di cui,Non sono provvisti gli animali, è naturale non è che la ragione non appartiene all’uomo. Distingue gli uomini dagli animali solo la RAGIONE. Stato DI NATURA è un’ipotesi della ragione, non è una situazione storica davvero esistita, questo stato di natura per Hobes assomiglia: le società primitive, perché in esse esiste questo ios omnia cioè il diritto di tutti a tutto. Ma questa ius omnia esiste anche nella guerra civile e tutti compiono il reato che vogliono perché qui non c’è chi ci dice chi ha ragione. Lo stesso accade nella guerra tra stati perché non c’è un potere superiore agli stati in guerra che dica da che parte sta la ragione o torto. L’uomo per Hobes non è solo dotato di queste passioni, egoismo, avventatezza, diffidenza nei confronti degli altri; l’uomo è datato anche di raziocinio quindi la ragione consiglia agli uomini di agire sempre per il bene cioè le LEGGI DI NATURA, chiamate così da Hobes. Noi uomini siamo nati con delle leggi di natura che ognuno di noi ha in se stesso, siccome siamo esseri dotati di ragione essa può consigliarci per il bene non per il male. Infatti queste leggi di natura sono consigli della ‘retta ragione’ , la chiama così perché ragione non significa giustizia ma la ragione può essere anche a fin di male. La ragione retta invece è la ragione GIUSTA. Secondo Hobes questi consigli della retta ragione agiscono in ognuno di noi. Queste leggi non possono che darci consigli buoni cioè non uccidere, non rubare.( GIUSNATURALISMO si chiama, cioè enfatizzare le leggi naturali). Il GIUSPOSITIVISMO dice che la vera legge è quella a cui l’uomo obedisce, tu non sei lasciato libero di uccidere in base alla tua coscienza se uccidi vai in galera. Per Hobes queste leggi esistono però agiscono nello spazio interno a noi non in quello esterno. Hobes dice ‘non funzionano le leggi di natura, non sono efficaci perché nessuno ci da la certezza che tutti obediscono ad esse’. Per quanto siano importanti queste leggi di natura non c’è la condizione civile per costruire uno stato. Pochi tra gli uomini danno ascolto alle leggi di natura. Gli uomini siccome sanno che non possono convivere solo sulla base delle leggi di natura decidono di fare una patto di natura razionale attraverso il quale gli uomini alienano tutti i loro diritti naturali e li cedono ad una entità superiore a loro stessi ,che loro stessi scelgono che può essere una sola persona o anche un’assemblea di uomini e cedono tutti questi diritti. E così gli uomini attraverso questo PATTO scelgono un sovrano a cui cedono tutti i propri diritti. GLI uomini cedono tutto, il diritto di parola, la libertà di culto tranne una cosa IL DIRITTO ALLA VITA, lo stato non può decidere se ucciderli o meno. Lo stato civile è il contrario di stato naturale. Lo stato civile è lo stato che ci governa da persone civili non da persone naturali. Siamo davanti ad uno stato ASSOLUTO, assoluto significa assolutezza deriva da AB-SOLUTUS che tradotto significa ‘stato sciolto da’ (qualsiasi altro potere). Quindi lo stato è ciò che non ha niente di superiore a se stesso, solo dio è superiore allo stato. Hobes quindi è il teorico DELLO STATO ASSOLUTO. È assoluto nel senso che non riconosce qualcuno superiore a lui. Dal punto di hobes questa è una dottrina assolutistica. L’origine dello stato è il patto razionale. Una volta che ognuno di noi ha ceduto con questo patto tutti i diritti Hobes si occupa di mantenere l’unità del corpo politico. Tutto ciò che provoca le

divisioni del corpo politico deve essere vietato dallo stato per esempio la divisione dei poteri, che è una conquista di due secoli dopo Hobes, per Hobes è ancora inconcepibile perché la divisione dei poteri disunisce lo stato perciò dice hobes è inutile: quando i diversi poteri vanno d’accordo, legislativo(è in mano ad un parlamento) , esecutivo(è in mano al governo) e giudiziario( è in mano alla magistratura). Per Hobes se questi tre poteri vanno d’accordo è inutile dividere il potere dallo stato perché crea solo caos. Hobes prevede la cessione di tutti i diritti allo stato, anche quello di culto. LA RELIGIONE: Il problema della religione è un problema più profondo perché ha a che fare con il principio della razionalità secondo Hobes. Entrando nello stato di natura gli uomini perdono la religione ma non la loro religiosità. La religione per Hobes è importante per gli uomini. Questo problema per Hobes si risolve con la razionalità e opera una distinzione e dice ‘le cose che nell’ambito della religione rispondono alla ragione sono di pertinenza dello stato cioè le cose razionali della religione rientrano nel potere dello stato cioè sono di pertinenza dello stato’. Le cose religiose razionali sono di pertinenza allo stato invece le cose che non rientrano nel razionale sono di pertinenza alla chiesa. Le cose che non sono spiegabili razionalmente e sono cose religiose sono : La natura di cristo (che non possiamo spiegarla razionalmente, ma possiamo solo crederci), la resurrezione dei corpi è l’altra materia che sfugge alla spiegazione razionale. Questi fanno parte della sfera SPIRITUALE dice hobes, della chiesa. E dice siccome però per definire ciò che è spirituale e ciò che è temporale ci vuole sempre la ragione. E le cose spiegabili razionalmente sono: la chiesa, i sacerdoti, l’organizzazione della religione, il tempio(dopo si recano per pregare);questi sono di pertinenza dello stato. MA ANCHE QUI CI VUOLE LA RAGIONE e quindi c’è di mezzo sempre lo stato.Questo lo fa Hobes per dire che non c’è nessun contrasto tra chiesa e stato. (Fa parte del patto questo) Per le cose religiose decide la chiesa ma sempre se lo stato lo autorizza. Hobes in sostanza spoglia la chiesa dal potere cioè la chiesa non può avere potere sul cittadino. Hobes dice sul piano della nostra convivenza dice ‘dobbiamo rimanere primitivi o civilizzarci?’ Per Hobes dobbiamo civilizzarci. EDUCAZIONE PER HOBES Ha un ruolo l’educazione in Hobes? Si, e anche qui l’educazione è un’educazione politica. C’è un opera in cui Hobes molto precocemente si occupa di quello che noi oggi chiamiamo cittadinanza. Per Hobes è educazione civica e senza lo stato non è un’educazione certa. Hobes il problema dell’educazione lo affronta nell’opera DECIVE (cioè sul cittadino), questo passaggio dalla stato di natura a quello civile dice del decive Hobes, avviene perché l’uomo non è sociale per natura ma lo diventa per educazione’. Infatti l’uomo è in preda all’istinto e anche se ha la ragione tuttavia sfugge ai consigli della ragione per cui per l’uomo ad un certo punto subentra una ragione che lo invita alla legge prima naturale ma successivamente la ragione da all’uomo la cosiddetta legge CIVILE. Hobes sta dicendo che la ragione che fa stare insieme gli uomini nello stato di natura è una ragione sostanziale non ha un valore formale ,non è la facoltà del ragionamento è la facoltà di sentirci accumulati della stessa ragione. La ragione per Hobes non ha un valore metafisico, non siamo esseri razionali perché la ragione ci viene data da dio ma ha un colore strumentale. Di che tipo di educazione parla Hobes? Di un’educazione RAZIONALE. Perché avvenga il passaggio dallo stato di natura a quello civile, l’uomo dice hobes deve essere educato; quindi l’educazione mi fornisce questa nozioni perché se lascio lo stato di natura non so che cosa mi aspetta in quello civile e questa cosa qui che mi permette di liberarmi con una certa sicurezza di questa cosa qui è L’EDUCAZIONE. Nello stato civile in cui c’è il sovrano, lui fa in modo che non obbediamo allo stato di natura, ormai non possiamo decidere se obbedire o no dobbiamo e basta. Oltre a questo, dice hobes il sovrano ha l’obbligo di provvedere all’istruzione degli uomini su quelli che sono i fondamenti giuridici dello stato, il sovrano deve insegnare ai cittadini ciò che è lo stato, ciò che è la ragione. Lo stato deve educare gli uomini adesso alle leggi civili ed è ciò che noi consideriamo oggi EDUCAZIONE CIVICA. Quindi lo stato non prevede una reciprocità in Hobes, il cittadino deve obbedire e basta è il cittadino che deve allo stato. L’educazione in Hobes è un tipo di educazione CIVILE quindi educazione politica cioè educare allo stato, alla

civiltà. Quindi educazione significa stabilire non più una relazione personale dice hobes nel decive, ma un educazione impersonale. Hobes capisce che per entrare in una stato civile c’è bisogno dell’educazione, da qui deriva la responsabilità e libertà. Educazione come convivenza CIVILE, senza la nostra possibilità di vivere insieme l’educazione è impossibile. Noi dobbiamo educarci al vivere CIVILE. (Es. non buttare la carta a terra). Io sono libero nel momento in cui sono responsabile e questo me lo da l’educazione civile. Quindi dice hobes ‘la dimensione civile non esaurisce l’essere dell’uomo. ‘ Quindi L’educazione responsabilizza alla libertà....


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