Il Ritorno di Martin Guerre PDF

Title Il Ritorno di Martin Guerre
Author Sofia Inzaranto
Course Storia economica e sociale
Institution Università degli Studi di Palermo
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Summary

-> testo di cronaca popolare 500 -> evidenzia le condizioni, i ruoli e i rapporti sociali degli abitanti contadini presenti nei villaggi della Linguadoca (sud della Francia - zona pirenaica, confine con Spagna)--> l’autrice sostiene una ricerca storica interdisciplinare, occupan...


Description

-> testo di cronaca popolare 500 ! -> evidenzia le condizioni, i ruoli e i rapporti sociali degli abitanti contadini presenti nei villaggi della Linguadoca (sud della Francia - zona pirenaica, confine con Spagna)- ! -> l’autrice sostiene una ricerca storica interdisciplinare, occupandosi dello studio della cultura popolare e degli aspetti sociali nei rapporti di classe dell’Europa moderna. ! Fonti per la stesura: ! - giudiziarie -> (tra queste ultime contratti matrimoniali, testamenti, registri parrocchiali, atti notarili ecc) ! - Letterarie: ! 1. L’Arrest Mémorable (scritto dal giudice Jean de Coras nel 1561, chiamato a giudicare la vicenda in cui riassume prove, argomentazioni formali e pareri espressi nel corso della causa, con 111 annotazioni) ! 2. Historia (1561) da Guillame le Sueur (semplice resoconto dei fatti accaduti) . !

La storia ! Cap.1 Da Hendaye ad Artigat La vicenda inizia quando nel 1527 Sanxi DaGuerre, primo erede della famiglia, decise di lasciare con la famiglia e il fratello, la sua proprietà nel paese basco Hendaye, un villaggio al confine tra Francia e Spagna, in provincia di Labourd. ! Si ipotizza a causa delle continue minacce di guerra sulla regione, pomo di discordia fra Francia e Spagna; ogni conflitto tra Francesco I e Carlo V si ripercuoteva su questa zona di frontiera, come quando le truppe imperiali piombarono sul villaggio nel 1523 devastandolo. ! La peste inoltre la colpì con violenza. Nel 1524 e l’anno dopo (1525) nacque Martin Daguerre, primogenito della famiglia ed erede dunque. ! Egli insieme alla famiglia di appartenenza si spostò, addentrandosi nei Pirenei, giungendo al villaggio di Artigat. ! Il villaggio di Artigat era nella contea di Foix, in provincia di Linguadoca (distante 3 sett di cammino da Hendaye). ! Era un villaggio rurale assai vivace, ricco di risorse e di stretti legami economici con i centri limitrofi, nei quali era uso comune coltivare grano, miglio, avena, viti ed allevare capre e pecore. ! L’amministrazione della giustizia spettava esclusivamente al sindaco (rappresentante la comunità) e dal parlamento di Tolosa e dal giudice di Rieux. ! Ai gradi più bassi c’erano i consoli di Artigat, notabili locali autorizzati dal giudice di Rieux ad avere una carica comunitaria. ! Per rendersi ben accetti agli occhi del nuovo villaggio i Daguerre dovettero adottare certe usanze, adottando la lingua d’oc e cambiando il nome in Guerre. ! La famiglia fu comunque ben accolta, continuando la propria attività di mercanti, artigiani e agricoltori, impiantando una fornace come ad Hendaye. ! Nel 1538 fu stipulato un matrimonio tra Martin Guerre e Bertrande de Rols, figlia di una famiglia benestante di contadini. ! Gli sposi erano più giovani del consueto, Martin 14 e lei poco meno. ! Il matrimonio sottintendeva anche il desiderio di sistemare una delle numerose sorelle di Martin con il fratello di Bertrande. !

Cap. 2 il contadino insoddisfatto! “nulla accadde nel letto nuziale di Bertrande, né quella notte, né per oltre otto”. Martin era impotente, vittima di un “maleficio”, giustificato a causa di un matrimonio precoce. ! Per Martin fu difficile cresce ad Artigat, avendo difficoltà con la lingua ed essendo preso in giro per il suo nome che in quelle zone veniva dato agli animali. ! Egli doveva fare i conti anche con due personalità forti, il padre e lo zio, ma cresceva alto, slanciato abile in competizioni ginniche e in giochi di spada. ! Dopo 8 anni una vecchia indicò loro come comportarsi per liberarsi dal sortilegio, consumarono il matrimonio e misero al mondo un figlio, chiamato Sanxi, come il nonno. (il rapporto tra i due era stato sempre conflittuale, dato il carattere volitivo di Sanxi e quello riluttante di Martin, che non accettava la sua posizione né come padre, né come giovane erede). ! Martin non era soddisfatto della sua vita ad Artigat, ma non c’erano molte possibilità congrue a lui per andar via, e anche se lo fossero state suo padre non avrebbe acconsentito. ! Nel 1548 quando il piccolo Sanxi aveva qualche mese e Martin 23 anni, un avvenimento rese superfluo il consenso paterno: ! Martin rubò una piccola quantità di grano al padre, che divenne lo specchio di una lotta di potere tra i due eredi. ! Il furto in sé per i baschi era imperdonabile, specialmente e consumato in famiglia. ! Martin essendo quindi in una situazione insostenibile, per paura della severa reazione del padre , se ne andò, lasciandosi dietro matrimonio, genitori, figli e moglie e per molti anni non si seppe più nulla di lui. !

Cap. 3 l’onore e la tenacia di Bertandre de Rols L’autrice dà particolare rilievo al ruolo della moglie. ! Ella rimasta da sola mostra uno spirito di intraprendenza , con accorto realismo su quelli che erano i limiti e la consapevolezza della propria reputazione di donna. (da vedove ricevevano i beni in usufrutto che davano poi in eredità ai figli maschi). ! Rifiuta di annullare il matrimonio non solo per trascorrere l’adolescenza con le sorelle di martin , ma anche per farsi meriti di virtù.! Col passare degli anni i genitori di Martin morirono senza ricevere più notizie dal figlio; sebbene il padre avesse perdonato Martin e lasciato a lui le sue proprietà in testamento , i notai locali dicevano che in assenza dell’erede universale qualcun altro dovesse essere designato.! Per il momento dunque l’amministrazione dei beni fu data allo zio di Martin ,Pierre, che divenne anche il tutore delle sue nipoti. ! Pierre cercò di recuperare il rapporto tra le due famiglie e sposò la madre di Bertandre, anch’essa vedova. ! Così Bertrandre si ritrovava in una situazione scomoda: né moglie né vedova, nuovamente sotto il tetto di sua madre. ! Ella non poteva contrarre matrimonio finché non potesse produrre prove certe della morte di suo marito. !

Cap. 4 le maschere di Arnaud du Tilh Il padre di Arnaud veniva da Sajas, la madre da Le Pin, località situate nella regione del Comminges, come la solevano chiamare i contemporanei. ! Non erano benestanti, collocati in una posizione intermedia tra i contadini, ma con abbastanza campi e vigne da dividerli in parti uguali tra i figli. ! Arnaud però era basso e tarchiato, non abile e agile nei giochi e nella ginnastica come Martin, ma con una grande facilità di linguaggio e memoria; egli si fece la fama di dissoluto, tra vino e donne. ! Si incontrarono mai Martin e Arnaud? ! Come risulta dalle deposizioni dinanzi il giudice di Rieux, la moglie suggerì che potevano essersi incontrati in armi, e lì martin aveva confidato fatti personali e resoconti della sua vita.! Arnaud passa per Mane, incontra due amici di Martin che lo prendono per lui, e lui furbamente si informa il più possibile sulla vita di lui e grazie alla fitta rete di pettegolezzi riuscì ad avere tutte le informazioni che gli servivano. ! Del resto egli aveva da guadagnare, in quanto l’eredità di Martin era maggiore della sua, ma i mesi di preparazione facevano presupporre vi fosse dell’altro). ! Cap.5 il matrimonio inventato ! Egli non si recò subito ad Artigat, ma in una locanda fuori dal paese, in cui disse di chiamarsi Martin. La voce giunse alle sorelle che si precipitarono lì e avvertirono Bertrande. ! Nessuno lo riconobbe subito, ma egli ricordò loro le vicende passate e lo accolsero . ! Ma Bertrande non si fece certo ingannare e cito la Davis "quando lo accolse nel suo letto notò certamente la differenza”. ! Per esplicito accordo o tacita intesa che fu, lo aiutò a divenir esso marito. ! Ella trovò in lui il realizzarsi di un sogno: un uomo con cui vivere in pace ed amicizia. ! Ebbero due figlie, una morì, ma l’altra, Bernarde, diventò la sorellina di Sanxi. ! Già nel 1536 gli evangelizzatori protestanti diffondevano il loro credo ed è possibile che i due coniugi si accostano alla nuova religione per attingere una ulteriore giustificazione alla propria vita, del resto il protestantesimo permetteva loro di dover rendere conto solo a dio, senza nessun intermediario terreno, e dava loro speranza di poter rientrare nei disegni della provvidenza divina. !

Cap.6 liti ! Il ruolo di erede del nuovo Martin lo porta alla lunga nell’incappare in delle liti.! Pierre dirigeva ancora l’attività familiare e Martin prese un’iniziativa contraria alle consuetudini basche: propose di cedere in affitto o vendere parte delle terre ereditate dal padre e chiese a Pierre di rendergli i conti dei beni che aveva amministrato per lui dopo la morte del padre, sospettando che ritenesse parte dell’eredità. Per lungo tempo il tono della richiesta rimase amichevole, finché nel 1559 Martin citò Pierre dinanzi al giudice di Rieux. ! Questo, secondo una reazione esagerata, fu ritenuto da Pierre oltraggioso. ! Così cominciarono a riemergere nella mente di Pierre quei dubbi che Martin aveva saputo magistralmente sopire: come mai aveva dimenticato tante espressioni basche che aveva sentito sin dall’infanzia? E come si spiegava la sua indifferenza verso la scherma o la ginnastica?! Pierre aprì in merito gli occhi alla moglie, che accolse i timori in tutto e per tutto, insieme andarono da Bertrande a denunciare l’impostore, ma ella rifiutò con fermezza. ! Per tutto l’anno seguente tutta la famiglia si ritrovò lacerata da questa lite, che coinvolgeva oramai tutto il villaggio. ! I consoli di Artigat discussero la cosa ma non riuscirono ad arrivare a nulla: ! Alcuni pensavano che Martin fosse un irreprensibile capofamiglia, mercante rurale ingiustamente vilipeso da un avido zio; altri pensavano invece che fosse un abile simulatore che infangava il nome di una famiglia onorata. ! Poi arrivò un soldato che segnalò Martin come un impostore, dicendo che il vero Martin Guerre aveva perso una gamba due anni prima (si era nel 1559) nelle Fiandre, durante l’assedio di San Quintino. ! Martin fu poi preso di mira ed additato di aver dolosamente causato un incendio in una cascina, portato nel carcere di Tolosa, dove la moglie testimoniò in suo favore, fu rilasciato per mancanza di prove. ! A Pierre pervennero degli aneddoti su Martin, che era stato riconosciuto qualche volta per colui che era in realtà, e riuscì finalmente a dare un nome all’impostore: Arnaud du Tilh, di Sajas. ! Pierre si recò al tribunale di Rieux facendosi passare per il procuratore di Bertrand e sporse denuncia su Martin Guerre, chiedendole l’immediato arresto cautelare. ! Quando Martin tornò dal carcere di Tolosa, la moglie lo riaccolse teneramente, ma Pierre e i generi, tutti armati, lo prelevarono e fecero condurre alle carceri di Rieux. ! Bertrande fu minacciata da sua madre e da Pierre affinché aderisse formalmente al gesto di Pierre; lei costruì un piano, sperando di perdere la causa. ! Cap.7 il processo a Rieux Il falso per sostituzione di nome e di persona a scopo di frode era considerato crimine grave ai tempi, sebbene non vi fosse una pena prestabilita, essa sicuramente non era una sanzione amministrativa. ! Ma come fare a stabilire con certezza l’identità di una persona? ! I giudici ricorsero a varie testimonianze, ma anche attraverso queste non si giunse ad alcuna conclusione. ! Venne mandata una lettera alla chiesa di Artigat in cui si chiedeva espressamente che se qualcuno conoscesse la verità dovesse rivelarla al giudice.! Furono interrogati 150 testimoni, e l’imputato venne accusato. ! La parte civile aveva chiesto la corrispondenza di 2000 lire alla moglie, oltre le spese processuali, ma il procuratore del re chiese la pena di morte, condannandolo ad essere decapitato (cosa curiosa dato che la decapitazione era una pena riservata ai nobili) e squartato. ! Il condannato fece immediatamente ricorso in appello al Parlamento di Tolosa. !

Cap. 8 il processo a Tolosa Martin, Pierre e Bertrande vennero interrogati nuovamente, insieme a molti altri testimoni, il tutto con scarsissimi risultati.! La camera criminale era sul punto di emettere la sentenza definitiva sul caso, essendo i pareri disposti più a favore del detenuto e contri fiere e de Rols, quando un uomo con una gamba di legno si presentò al palazzo del Parlamento di Tolosa. ! Disse di chiamarsi Martin Guerre. !

Cap.9 il ritorno di Martin Guerre! Dopo che fu ferito alla gamba nella battaglia di San Quintino Martin ebbe due grandi fortune: innanzitutto sopravvisse alle cure del chirurgo, e poi i suoi padroni ottennero di chiedere a Filippo II di assisterlo nello stato di menomazione fisica. Il re lo ricompensò per i servigi resi con una sistemazione a vita come fratello laico in una delle case di San Giovanni di Gerusalemme, l’ordine militare più rigoroso nell’esigere prove di nobiltà .! E perché mai volle attraversare i Pirenei con la sua gamba di legno per tornare a casa? Ecco il grande enigma. ! Egli arrivato ad Artigat ed udita la vicenda, partì subito per Tolosa. ! Ma forse egli era stanco delle restrizioni imposte dall’istituzione religiosa, anche se pare più verosimile che avesse sentito della vicenda prima di tornare. ! Il vero Martin fu interrogato e mostrò di ricordare meno dell’impostore i fatti della sua vita privata. ! I giudici tennero i due imputati separatamente e li interrogarono per altre dieci o dodici udienze, su argomenti mai affrontati prima. ! Il vero Martin fu posto davanti a Pierre e alle sorelle e dopo qualche indugio fu riconosciuto. ! Venne il turno della moglie, che si scusò, disse che gli altri parenti avevano creduto troppo facilmente all’impostore e lei con loro. Lui non la scusò, dicendo che avrebbe dovuto conoscerlo meglio di tutti gli altri.! Martin guerre era stato allora riconosciuto, Arnaud fu riconosciuto colpevole di “impostura, sostituzione di nome e di persona e adulterio”. ! La pena era difficile da stabilire per il giudice, perché non c’erano stati altri casi come questo prima d’ora. ! Arnaud fu condannato all’impiccagione, e il suo cadavere doveva poi essere bruciato per perderne memoria. ! Quanto a sua figlia, fu riconosciuta legittima perché la madre dichiarò di essere stata ingannata da lui (ella venne dichiarata in buona fede), e alla bimba furono assegnati i beni di Arnaud (inconsueta la decisione di non sequestrargli i beni), al condannato venne inoltre risparmiata la tortura. ! I giudici parlarono a lungo anche di punire Martin Guerre per aver abbandonato la famiglia, ma conclusero che il motivo fosse stato al giovane età, mentre la colpa di aver combattuto contro il suo paese fu attribuita ai suoi padroni, in quanto lui era solo il loro servitore. ! Il patibolo giorni dopo fu eretto. Lì l’impostore si mostrò col suo nome e raccontò la storia del “sedicente Martin Guerre” sin da quando degli amici lo chiamarono con quel nome in quella locanda. ! Poi fece testamento e morì chiedendo perdono a Bertrand e implorando misericordia a Dio in nome di suo figlio Gesù . !

Prove e possibilità. La Davis, ci dice Carl Ginzburg, sentì nel film di Martin Guerre la mancanza di tutti quei “forse” di cui dispone lo storico quando la documentazione è insufficiente o ambigua (questa prudenza è probabilmente il segno del suo lavoro in archivi e biblioteche). ! Al contrario le parve invece di avere a disposizione un vero laboratorio storiografico (anche se quest’espressione è assolutamente metaforica, dato che allo storico, al contrario dello scienziato che lavora in laboratorio, sono preclusi gli esperimenti, ma ciò non esclude la possibilità di elaborare criteri di scientificità sui generis basati sulla nozione di prova.! La questione per cui la “prova” sia stata elaborata inizialmente in ambito giuridico sembra essere stata rimossa dagli storici contemporanei, che sembrano vedere un fossato incolmabile tra indagine storiografica e indagine giudiziaria.! Ma negli ultimi anni con la “riscoperta dell’evento) come terreno privilegiato per analizzare gli intrecci delle tendenze storiche profonde, ha rimesso in discussione queste certezze. ! Se non altro perché la fonte più ricca per la ricostruzione dei processi sociali è costituita da atti provenienti da tribunali laici o ecclesiastici che siano. ! Gli atti del processo di Tolosa contro Arnaud Du Tilh sono andati perduti e la Davis ha dovuto accontentarsi di rielaborazioni letterarie come ! l’Arrest Memorable di Jean de Coras ! L’Admiranda Historia di Le Sueur ! La ricostruzione compiuta dai due giudici viene sostanzialmente accolta dalla Davis, con una eccezione: essi decisero di considerare Bertrande innocente e di conseguenza la figlia Bernarnde legittima, ma secondo la Davis ella capì subito o quasi subito che quello non fosse suo marito. ! Per la ricostruzione della vicenda la Davis ha dovuto far fronte alle lacune della documentazione e si è servita di fonti dello stesso tempo e dello stesso luogo, e dice “se ho inventato, l’ho fatto ancorandomi alle voci del passato”. (intreccio tra realtà e finzione)! Ma qui il termine “invenzione” è ambiguo e inadatto, perché vediamo che l’opera dell’autrice pullula di espressioni come “forse” ecc..! ( e qui la divergenza tra il ruolo dello storico e quello del giudice è chiara: per il secondo il margine d’incertezza ha un significato puramente negativo e può sfociare in una assoluzione per mancanza di prove). ! A proposito della questione della “narrazione”, vi sono tesi secondo cui non tutti i libri di storia hanno una componente narrativa (e Ginzburg qui è contrario), però tutti riconoscono che alcuni libri di storia hanno una fisionomia più narrativa e ad una scelta del genere ben si prestava la vicenda curiosa di Martin Guerre. ! Il fatto che essa sia stata accolta in seguito da romanzieri, giuristi, registi ecc ci può far riflettere sul rapporto tra narrazioni e narrazioni storiografiche. !

Le due opere hanno in comune-> l’insistenza sulla novità del caso !

Admiranda Historia: ! - s’ispira al filone delle “storie di prodigi” ! - Prefazione: (sonetto d’apertura) l’autore dichiara che la vicenda sferragli scritti favolosi dei peti antichi, citando Plauto e Terenzio; questo riferimento alle sostituzioni di persona della commedia antica era scontata, ne parla anche Coras. c’è anche l’accostamento alla “tragedia”! - Anche Le Sueur sentì il bisogno di rendere più prestigiosi i personaggi. !

Arrest Memorable: ! - testo anomalo, che alterna racconto e annotazioni , con la struttura di una opera giuridica. ! - Montaigne disse che data la performance dell’impostura così prodigiosa, giudicò troppo duro il verdetto. ! - Prefazione: l’autore dice che è un’opera modesta! - Coras era abbagliato anche dall’eccezionalità del protagonista “ca gentil rustre” , che lo affascinava: può un contadino essere capace di gentilezza (legata al prestigio sociale)? E come descrivere questa vicenda , con i toni alti e farvi della tragedia (gentil) o bassi e umili della commedia come richiederebbe “rustre”?! - Coras paragona il protagonista a “Scipione, Temistocle”, che sono gli eroi delle tragedie.! - L’umile morte del protagonista proprio grazie alla sua morte poteva far definire la sua storia tragica.! - La Davis crede che Coras si identificava con il protagonista (forse anche per l’adesione di entrambi alla fede riformata). Anche se il giudice non sapeva di essere destinato allo stesso destino inflitto di Arnaud !

Negli ultimi anni la dimensione narrativa della storiografia è stata discussa da filosofi, metodologia e da storici. ! I filosofi hanno analizzato singole proposizioni storiografiche , staccate dal contesto, ignorando il lavoro preparatorio di ricerca che le aveva rese possibili. ! Gli storici si sono chiesti se vi sia stato negli ultimi anni un ritorno alla storiografia narrativa, trascurando le implicazioni cognitive dei vari tipi di narrazione (l’opera di Coras ci ricorda che l’adozione di un codice stilistico seleziona certi aspetti della realtà e non altri) ! Esempio dell’analisi dei rapporti tra tra narrazioni storiografiche e altri tipi di narrazione (romanzo, film) !

- romanzo borghese di LA VITA E LE AVVENTURE SORPRENDENTI DI ROBINSON CRUSOE! ( DEFOE ) ! Defoe nella prefazione insisteva sulla veridicità del racconto (distinzione tra history e fiction) !

- LA STORIA DI TOM JONES ( FIELDING) !

FIELDING impara da Clarendon a condensare o dilatare il tempo della narrazione, rompendo col tempo uniforme della cronaca o dell’epopea (intitola tutti libri dal quarto con una indicazione temporale che si fa sempre più breve)! -> merita il nome di “history” perché tutti i personaggi sono ben documentati da fonti (paragona la s...


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