Introduzione Tema sulla moda nella società attuale PDF

Title Introduzione Tema sulla moda nella società attuale
Course Economia Aziendale (Interfacoltà Economia-Lettere)
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
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saggio moda...


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Introduzione Tema sulla moda nella società attuale Al giorno d’oggi, sfogliando le riviste o semplicemente navigando in internet ci troviamo davanti a tantissimi articoli che parlano di moda. Vediamo le ultime tendenze in fatto di abbigliamento dettate dai principali atelier, i colori che saranno più cool nella prossima stagione e i capi più particolari che diventano devi veri e propri “must have” per il guardaroba dei fashion addicted. Ognuno di noi rimane affascinato da questo mondo della moda, dalle passerelle e dagli abiti di haute couture che vediamo sulle copertine dei settimanali più famosi. Allo stesso tempo però ognuno di noi si esprime come meglio crede anche nell’abbigliamento e quindi la moda può essere un modo per esprimere se stessi e il proprio io, magari anche andando in contro-tendenza rispetto alle mode del momento. Svolgimento Tema sulla Moda e l’abbigliamento come segno di appartenenza Oggi però si parla di moda non solo nel campo dell’abbigliamento, ma un po’ in ogni ambito della nostra vita. Ci sono le mode inerenti al cibo e all’alimentazione, le mode per quanto riguarda l’arredamento… insomma: ogni campo del nostro mondo potrebbe, in linea teorica, avere delle linee guida di moda da seguire. Essendo noi definiti come società di massa, spesso ci troviamo infatti a seguire tutti gli stessi dettami: vi sarà capitato di guardarvi intorno sul tram o sull’autobus e vedere tante persone con lo stesso cappotto o lo stesso colore di camicia. Questo accade proprio perché seguiamo le mode allo scopo di sentirci il più fashion e “adeguati” possibili alla società in cui viviamo oggi. Le mode di per sé non sono un male: chi si sente un po’ un outsider, grazie magari ad un determinato capo di abbigliamento può sentirsi più sicuro di sé e, perché no, più inserito anche in un gruppo. Facciamo un esempio: se un amante del rap si vestisse in giacca e cravatta, difficilmente sarebbe accettato da una crew hip hop. Invece, con un determinato capo di abbigliamento tipo i baggy pant allora verrebbe riconosciuto come “membro del clan”. Se questo da un lato può favorire l’integrazione, dall’altro è anche rischioso perché per colpa delle mere apparenze si rischia di escludere qualcuno solo per il suo look. Vi sono quindi pro e contro nel seguire la moda: per le ragazze, voler assomigliare a tutti i costi a quella determinata modella vista sul giornale può causare anche dei disagi e dei disturbi a livello fisico. I canoni della moda sembrano esigere infatti la taglia 42 e “imporre” un certo standard di corporatura anche se, va detto, negli ultimi anni anche le case di alta moda più famose stanno cercando di ampliare le loro collezioni e di inserire nei cataloghi le modelle curvy, proprio per non creare problematiche nelle ragazze più sensibili o con problemi di peso. La moda come espressione di sé: conclusione del tema La moda andrebbe presa e vissuta come espressione di sé. Certo, se per l’inverno 2018 va di moda il colore viola, non c’è niente di male nel volersi comprare un abito di quella tonalità, ma non dobbiamo mai dimenticarci chi siamo ed esprimerlo, nel caso dell’abbigliamento, anche nel nostro look. Se amate i capi vintage, non importa se per quest’anno le riviste non lo considerano fashion, ciò che conta è sempre come ci si sente indossando quel maglione o quel pantalone: bisogna stare bene con se stessi e amarsi,

esprimendo il proprio io, anche quello più estroso e particolare senza vergogna e senza preoccuparsi troppo di cosa vediamo sulle riviste di moda.

SAGGIO BREVE SULLA MODA: INTRODUZIONE La tendenza naturale dell’uomo di far parte di un gruppo, di una comunità , di una società , lo ha spinto a conformarsi sempre più agli altri, a volte a tal punto da alienarsi e perdere di vista le proprie esigenze e veri bisogni. Già Kant nell’Antropologia pragmatica, un’opera del XVIII sec., aveva cercato di analizzare e dare una spiegazione a questo processo d’imitazione dello stile, chiamato moda, asserendo poi, che si trattava di una tendenza naturare, spontanea dell’uomo. SAGGIO BREVE SULLA MODA: SVOLGIMENTO Oggi si parla di società di massa, cioè una società in cui la maggioranza delle persone segue indistintamente delle “mode”, che non sono soltanto legate all’abbigliamento ma a tutto ciò che circonda l’uomo: dal modo di mangiare , ai gusti televisivi ,alle scelte politiche ecc., ecc. La moda dunque contribuisce a un livellamento tra gli uomini, e nello stesso tempo, crea omologazione soffocando le individualità e le originalità. Indossare degli abiti è un modo semplice e inoffensivo per esprimere noi stessi. Attraverso l’abbigliamento, i colori, i tessuti, ognuno di noi può esprimersi come vuole e per come si sente. Seguire le mode per i giovani oggi è però molto più che indossare semplici vestiti, infatti, sembra essere talmente importante da essersi trasformato nel tempo in un fenomeno sociale complesso. Attraverso la moda e i cambiamenti repentini di “style” in base alle novità del momento, l’uomo modaiolo vuole farsi accettare dalla società: avere scarpe firmate o l’ultimo modello di smartphone, un colore di capelli all’ultimo grido, borsette griffate, tacchi bassi o alti, o altissimi in base all’abbigliamento, orologi braccialetto, cappellini, e chi ne ha più ne metta, è diventato un “tormentone “ soprattutto per i ragazzi, che rincorrono le tendenze del momento anche al costo di rinunciare ai veri “desideri e gusti personali, pur di seguire la massa. La moda, in quanto fenomeno sociale, si estende a tutte le aree della società, influenzando gli stili, ad esempio dell'arte, della letteratura, gli orientamenti filosofici ecc. Oggetti e accessori, come abiti, scarpe, borse, gioielli ci aiutano a mediare con la realtà, e cercare di raggiungere alcuni obiettivi sentendoci parte integrante di un gruppo. SAGGIO BREVE SULLA MODA: CONCLUSIONE Una domanda che dovremmo porci, soprattutto noi giovani è: stiamo forse diventando schiavi delle mode? Di certo la moda tende sempre più a divenire imposizione e condizionamento “psicologico“ sull’uomo “debole”, e giacché è accettata e seguita dalla maggioranza di noi, senza rendercene conto non fa altro che autolimitare la nostra indipendenza. Per rispondere a questa subdola imposizione, andare controvento e controtendenza è forse la risposta migliore a chi vuole vederci degli “schiavi vestiti tutti uguali”.

La libertà di vestire come si vuole, oggi in blu, domani in giallo, la prossima settimana con un pantalone fiorato, gli occhiali tigrati e la borsa fuxia, non ha prezzo, ed è sicuramente più giusto che seguire degli schemi e degli standard decisi dalle case di produzione di moda per mere strategie di marketing. Contraddistinguersi dalla massa vuol dire avere una forte e decisa personalità, e il coraggio di cambiare “stile” sarà un buon esercizio per un futuro prossimo quando diventeremo adulti: la diversità ci rende unici e il coraggio di essere noi stessi delle persone vere!

La moda è la tendenza dell’uomo ad appartenere ad un gruppo sociale. Infatti attraverso l’istinto di aggregazione ereditato agli animali, acquisisce caratteristiche che lo rendono simile agli altri. Questo fenomeno è spontaneo e innato: infatti la moda è sempre esistita, risvegliata agli albori della civiltà dalla stessa vanità dell’uomo. Oggi la si riconosce per lo più nell’abbigliamento, sua espressione più naturale ed appariscente, giostrata da abili stilisti. Il seguire la moda è il più grande gesto di omologazione che la società insidia nell’unicità dell’individuo. Questa, però, ha bisogno di tempo per imporsi, tempo dettato dagli strumenti di comunicazione, dalla pubblicità fattasi sempre più ipnotizzante. La nascita della moda segue quattro fasi importanti: - la curiosità e la conseguente voglia di sperimentarsi; - il desiderio immediato ed inconscio condizionato da una ricerca di autostima; - l’emulazione ( - l’adeguamento che dà definitivamente vita alla tendenza. La durata di una moda tiene conto di molti fattori: l’innovazione, l’accessibilità, l’interesse, la praticità. Se l’importanza di questi fattori non viene adeguatamente rispettata prendono il sopravvento noia, tediosità e abbandono della moda. La moda influenza soprattutto gli adolescenti perché, essendo in fase di crescita, devono ancora consolidare certezze sul proprio “io” e l’autostima. Così si affidano all’omologazione per nascondere paure, insicurezze, disagi. Ma se per i giovani può essere una fuga dal conoscere sé stessi, per gli adulti può esprimere abbandono di certi dogmi o l’appartenenza ad una classe sociale. Basti pensare alle donne degli Anni Venti o ai primi borghesi. Le prime indossavano gonne sempre più corte per ribellarsi alla tradizione ottocentesca, i secondi sfoggiavano abiti sempre più costosi per tenere testa ai nobili. La moda comporta, in ogni caso, un circolo vizioso. Infatti possiede due aspetti contrastanti: il desiderio di cambiare da una parte, la tendenza ad uniformarsi dall’altra. Questa duplice pressione è così forte che può essere osservata anche

nei bambini: desiderano e chiedono ai genitori qualcosa che a loro piace perché è nuovo e diverso ma anche perché gli altri compagni già lo posseggono. Ma essendo le mode sempre momentanee, decadono in fretta e vengono sostituite, rinnovando questo processo. Oggi tutto nasce dal bisogno di far denaro, di proporre e vendere e poi proporre e vendere ancora: è la logica del consumismo che inventa la moda e la distrugge. Ieri invece le mode avevano origini più profonde, avevano motivazioni più radicate nella natura stessa dell’uomo. Uno dei primi moventi della moda era il desiderio di farsi notare ed esprimere superiorità sociale. Il vestiario era opulento e vistoso. I tessuti erano preziosi. Era una moda irraggiungibile, inimitabile perfino nel taglio. Si pensi ad esempio a certe maniche degli abiti medievali, larghissime, spesso lunghe fino a toccar terra. Una persona impegnata nel lavoro non avrebbe mai potuto permettersi di portarle. La moda, quindi, in ogni sua manifestazione esprimeva anzitutto ricchezze e nobiltà. Ora, il consumismo ha eliminato, per motivi commerciali ed economici, questa discriminazione e la moda nella società attuale lusinga la vanità di chiunque e agisce per settori, stimolando ogni fascia di età. In molti individui si manifesta il desiderio di distinzione. Questo tentativo di sembrare diversi da come la moda imperante vorrebbe non è un fatto nuovo. Oggi sono prettamente i giovani ad abbracciare questa ribellione; nel passato, invece, le classi sociali superiori si preoccupavano di cambiare subito stile. Talvolta si arrivò addirittura a prendere provvedimenti per impedire che gli abiti e gli accessori dell’aristocrazia venissero copiati: nell’808, Carlo magno pubblicò un’ordinanza per regolare il modo di vestirsi di tutte le classi sociali e così frenare il fenomeno dell’emulazione e quindi della confusione tra i ceti. Oggi nonostante i fenomeni di tentata distinzione la massa ingloba ogni diversità. Ecco allora che signore cinquantenni si vestono come le loro nipotine, sono nate innumerevoli botteghe dove le signore con portafogli pieni vanno a scegliersi gli abiti usati e non dobbiamo dimenticare le bancarelle e gli svariati “mercati delle pulci”. Nell’arredamento è quasi un obbligo avere un “pezzo antico” scovato chissà dove, che magari non ha niente di antico ma è solo in pessime condizioni! Antico e d’antiquariato non sono la stessa cosa. Eppure il messaggio che ne deriva è sempre lo stesso: esprimere la superiorità, la diversità dagli altri attraverso la spregiudicatezza dei comportamenti. Questo nevrotico sforzo per essere sempre diversi ha fatto la fortuna dei grandi sarti ed è stata tale la spinta che si è arrivati creare l’ALTA MODA, espressione di una semplicità quasi architettonica e di un’originalità indiscussa ma al tempo stesso in grado di elevare l’individuo sopra gli altri. Ancora una volta si sono innalzate le barriere sotto forma di “divise” per i diversi strati sociali.

La moda sta rinascendo su basi discriminatorie e poiché la crisi economica che travaglia i paesi del mondo sta rendendo più acuta la divisione, sempre esistita, della società de ricchi, meno ricchi e poveri, la misura del denaro è ancora quella che determina i gusti. Sono rimasti i negozi che vendono stracci nuovi e usati, sono rimasti negozi dove è possibile acquistare abiti confezionati, sono rimasti i grandi magazzini con prezzi controllati, ma ancora una volta i giornali ripropongono un’alta moda emergente. E quando l’alta moda torna nel guardaroba dei ricchi, tutto il resto si adegua e i gusti si suddividono ancora una volta in consumi differenziati dalle possibilità economiche di ciascuno. E il gioco ricomincia!. Tutti gli adolescenti, chi più chi meno, cercano di farsi accettare dai proprio coetanei anche se questo vuol dire non essere se stessi. Uno dei tanti modi per rendere ciò possibile(tralasciando l'uso di alcolici, tabacco, erba e varie sostanze) è proprio il modo di vestirsi. La moda condiziona e permette di catalogare ogni individuo, consolida certezze e autostima . Nel mondo odierno la moda “casual” sta diventando sempre più fondamentale per i ragazzi. La maggior parte dei giovani, con indosso l’abbigliamento più ricercato del momento, si sente più sicura di se e riesce a socializzare più facilmente con i propri coetanei. Anche le pubblicità e le svariate riviste di tendenza persuadono moltissimo le loro scelte e per alcuni il modo di vestire, invece di rappresentare la loro personalità, tende a farli amalgamare con il gusto del momento. Prendendo per un attimo in esame le ragazze, esse utilizzano il fattore “moda”come strada per apparire, per frenare le loro insicurezze; durante l’adolescenza, le giovani passano da magliettine con cuoricini e farfalle a abiti più da donna: pantaloni a sigaretta, camicette con scollature vertiginose, top, mini gonne a volte fin troppo mini, maglie a pipistrello e tacchi alti. Spesso cercano di copiarsi fra loro, a partire dal taglio di capelli e dal modo di truccarsi, tutto questo sempre per sentirsi più adatte all’ambiente in cui oggi noi tutti viviamo. Anche tatuaggi e piercing stanno trovando un gran consenso fra i ragazzi, che spesso esagerano per soddisfare il desiderio di apparire forti, ribelli. Noi crediamo di non essere influenzati nel seguire una moda, ma essa è di per se un condizionamento; infatti rappresenta l’imposizione di un gusto, di una tendenza, di un modello, perfino di un colore. Per noi infatti è un fatto di vitale importanza vestire nel modo “giusto” e seguiamo alla letterainsegnamenti mutevoli di una moda in continuo cambiamento....


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