La mente come oggetto di ricerca PDF

Title La mente come oggetto di ricerca
Author Martina Cipriano
Course Psicologia generale
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
Pages 2
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Summary

La mente costituisce il tramite fra noi e la realtà che ci circonda. Il suo supporto fisiologico è il cervello. Grazie alle ricerche di Franz Joseph Gall (F.J. Gall: ideatore della frenologia), Paul Broca e altri studiosi sappiamo che esso si articola in diverse aree, ciascuna preposta a uno specifi...


Description

Unità 1: La mente come oggetto di ricerca Il rapporto tra mente e cervello La mente costituisce il tramite fra noi e la realtà che ci circonda. Il suo supporto fisiologico è il cervello. Grazie alle ricerche di Franz Joseph Gall (F.J. Gall: ideatore della frenologia), Paul Broca e altri studiosi sappiamo che esso si articola in diverse aree, ciascuna preposta a uno specifico aspetto della vita psichica (memoria, linguaggio, vita affettiva ed emozionale…). Verso la psicologia scientifica Nella seconda metà dell’Ottocento i fisiologi Johannes Peter Muller e Gustav Fechner hanno spostato la ricerca dalla fisiologia del cervello all’analisi delle sue operazioni, favorendo così la nascita della psicologia. Fondatore della psicologia scientifica è considerato il tedesco Wilhelm Wundt, creatore a Lipsia del primo laboratorio di psicologia (1874). Wundt fu il primo a riconoscere alla psicologia uno specifico oggetto di indagine: l’”esperienza immediata della realtà”. Le prime correnti della psicologia: interrogativi e percorsi Le principali correnti psicologiche nate all’inizio del Novecento sono: -

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Strutturalismo: di Edward Tichener, che concepisce la mente come una “struttura” chimica suddivisibile in elementi primari. Funzionalismo: di William James, che concepisce i processi psichici come strumenti impiegati dall’uomo per adattarsi all’ambiente. La gestalt: di Max Wertheimer, secondo cui la mente agisce sulle informazioni trasmesse dai sensi conferendo loro una “forma” e creando in questo modo un’immagine della realtà ordinata e coerente. Il comportamentismo: di John Watson, che studia il comportamento e lo considera come l’insieme delle risposte date dall’individuo agli stimoli esterni. Il cognitivismo, che studia la mente e la considera come un elaboratore attivo di informazioni capace di ricevere input (dati di entrata) e restituire output (le prestazioni richieste).

Le aree di ricerca della psicologia: -

Psicologia cognitiva: che studia i processi mentali Psicologia evolutiva: che studia lo sviluppo psicologico nel corso della vita Psicologia clinica: che formula diagnosi e cura i disturbi del comportamento Psicologia sociale: che studia le interazioni tra gli individui Psicologia dell’educazione: che mette in luce i meccanismi psicologici implicati nell’educazione Psicologia della comunicazione: che studia le attività comunicative Psicologia giuridica: che trasferisce i contributi della psicologia alla pratica forense Psicologia del lavoro: che studia gli effetti psicologici della attività lavorative.

Unità 2: che cos’è la percezione? Percepire significa catturare la realtà estranea per “introdurla” nella nostra mente. Secondo la psicologia scientifica, invece, la percezione non ci restituisce la realtà così come essa è perché i nostri sensi

recepiscono soltanto una parte degli stimoli provenienti dal mondo esterno e perché ciascuno di essi può accedere soltanto a un determinato tipo di sensazioni (uditive, visive, tattili…). Nonostante ciò percepiamo ugualmente il mondo come unitario e organizzato perché le informazioni sensoriali vengono rielaborato della nostra mente per ricostruire la realtà. La percezione consiste in un complesso lavoro di trasformazione (di segnali e messaggi), unificazione (di dati sensoriali) e interpretazione (di informazioni) che viene seguito dalla mente in modo così rapido da non essere avvertito. Occhi e cervello Agli inizi del Novecento li psicologi della Gestalt individuarono “principi di raggruppamento” dei dati percettivi: -

Il principio di vicinanza: la mente tende a raggruppare elementi vicini Il principio di somiglianza: la mente tende a raggruppare elementi tra loro simili Il principio di chiusura: la mente tende a completare le figure con le parti mancanti...


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