LEZ 24 -32 Ultimo Viene IL Corvo PDF

Title LEZ 24 -32 Ultimo Viene IL Corvo
Course Letteratura italiana contemporanea
Institution Università degli Studi di Milano-Bicocca
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appunti su ultimo viene il corvo ...


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24- ULTIMO VIENE IL CORVO. STORIA EDITORIALE Raccolta di racconti, ULTIMO VIENE IL CORVO storia editoriale: esce nel 1949, ha altre due edizione : una 1969 e una 1976 Calvino è uno scrittore di racconti piuttosto che romanzi. Autore di racconti brevi oppure racconti lunghi. Opere di tipo seriale. Durante gli anni 40 continua a scrivere racconti, ne scrive con una certa regolarità, pubblicando su l’unità, su un periodico. Nel 1949 va alle stampe questo secondo libro : ULTIMO VIENE IL CORVO , che è il titolo di un racconto. Procedimento diffuso nella casa editrice einaudi, le raccolte di racconti si intitolano prendendo un titolo interno. Il titolo di un racconto diventa il titolo del libro. Ultimo viene il corvo è un libro composito, sperimentale, comprende testi abbastanza diversi tra loro. Opera di apprendistato, un libro di incominciamento. Opera eterogenea. Nel 1969 seconda edizione, interviene in vari modi. VICENDA EDITORIALE DI ULTIMO VIENE IL CORVO 1949: 30 racconti , 19 dei quali ripresi nel volume del 1958 I RACCONTI 1969: 30 racconti ,di cui 25 dalla 1^ edizione e 5 dai Racconti , suddivisi in 4 parti 1976: ripristino 1^ edizione , con una nota che prende le distanze da alcuni racconti In rosso : racconti esclusi dall’edizione 1969 ( e dai Racconti del 1958) e esplicitamente menzionati nella nota all’edizione 1976 In viola : racconti esclusi dall’edizione 1969 ( e dai racconti del 1958) , non menzionati nella nota all’edizione 1976 In verde : racconti esclusi dai racconti del 1958, ma ripresi nell’edizione 1969 In blu : racconti pubblicati nei racconti del 1958 e inseriti nell’edizione 1969 ( fra parentesi , i titoli usati nella sola edizione del 1949) EDIZIONE 1949 E 1976 1. Un pomeriggio , Adamo 2. Un bastimento carico di granchi 3. Il giardino incantato 4. Alba sui rami nudi 5. Di padre in figlio 6. Uomo nei gerbidi 7. L’occhio del padrone ( pomeriggio coi mietitori) 8. I figli poltroni 9. I fratelli Bagnasco ( dopo un po' si riparte) 10. Pranzo con un pastore 11. La casa degli alveari 12. La stessa cosa del sangue 13. Attesa della morte in un albergo 14. Angoscia in caserma

I

II

EDIZIONE 1969 andando al comando paura sul sentiero ultimo viene il corvo campo di mine uno dei tre è ancora vivo la fame a Bévera il bosco degli animali paese infido Furto in una pasticceria visti alla mensa dollari e vecchie mondane si dorme come cani va’ cosi che vai bene desiderio in novembre

15. Paura sul sentiero 16. La fame a Bévera 17. Andando al comando 18. Ultimo viene il corvo 19. Uno dei tre è ancora vivo 20. Il bosco degli animali 21. Campo di mine 22. Visti alla mensa 23. Furto in una pasticceria 24. Dollari e vecchie mondane 25. L’avventura di un soldato 26. Si dorme come cani 27. Desiderio in novembre 28. Impiccagione di un giudice 29. Il gatto e il poliziotto 30. Chi ha messo la mina nel mare ?

III

IV

un letto di passaggio l’avventura di un soldato uomo nei gerbidi i fratelli Bagnasco la casa degli alveari l’occhio del padrone un pomeriggio, Adamo un bastimento carico di granchi i figli poltroni pranzo con un pastore il giardino incantato un bel gioco dura poco pesci grossi , pesci piccoli impiccagione di un giudice il gatto e il poliziotto chi ha messo la mina nel mare ?

Differenze fra queste due edizioni : nella seconda c’è una selezione , sono esclusi 5 testi, 5 sono aggiunti. In secondo luogo , c’è una partizione interna: 4 parti. Queste 4 parti individuano nuclei narrativi che erano abbastanza evidenti nella prima edizione; perché in questo libro di incominciamenti , in questo catalogo di possibilità , in questo libro laboratorio che documenta la ricerca che calvino conduce nella seconda metà degli anni 40, sono riconoscibili dei gruppi: ci sono i primi racconti ambientati prima della guerra sullo sfondo del paesaggio ligure ( racconti liguri) hanno per protagonisti personaggi giovani. Ci sono racconti che hanno per argomento la guerra, si comincia con ‘la stessa cosa del sangue’. Ci sono quindi racconti del dopoguerra , ambientati sullo sfondo dell’italia sconvolta dal conflitto, delle case bombardate, degli incontri inattesi. Racconti avventurosi. (‘l’avventura di un soldato’). Ci sono alcuni Racconti che hanno carattere di apologo con una componente politica abbastanza evidente. Nel 1969 Calvino scarta i racconti che gli sembrano meno riusciti , li riordina integrandoli con racconti nuovi. Nella parte prima racconti di guerra ( racconti più importanti, più riusciti) , poi ci sono i racconti del dopoguerra, poi abbiamo nella parte terza i racconti liguri e la parte finale corrisponde con l’edizione precedente. Domanda? Perché questo cambiamento? Perché 7 anni dopo l’edizione del 69 , ripristina la prima edizione aggiungendo quella nota. ? Valori differenti in campo: migliorare l’assetto della raccolta. Ed del 69 libro meglio costruito, di qualità superiore. Esigenza di ordine che va a scapito della documentazione di un’esperienza.

Scrittore che è combattuto da istanze opposte, da una parte desiderio di documentare il funzionamento del suo laboratorio nella fase di tirocinio , dall’altra vorrebbe dare a questo materiale una sistemazione più conforme al suo gusto maturo. L’opzione sarà per il rispetto della versione originale. Considerazioni: calvino scrittore di racconti, che lavora contemporaneamente in più direzioni. ci sono differenze nel temperamento degli scrittori. ( ELSA MORANTE) Proporre differenti prospettive , cambiando molto da libro a libro. 25- ANGOSCIA IN CASERMA PRIMO RACCONTO CHE CALVINO PUBBLICA DOPO LA LIBERAZIONE è ANGOSCIA, ( ANGOSCIA IN CASERMA) NELLA RACCOLTA ULTIMO VIENE IL CORVO DEL 1949. UNO DEI 3 RACCONTI DI ARGOMENTO PARTIGIANO CHE ENTRANO ED ESCONO DAL VOLUME. INCLUSO NEL 49, ESCLUSO NEL 69, COME ERA STATO ESCLUSO DAI RACCONTI DEL 58, POI RIPRISTINATO NEL 76 CON LA PRESA DI DISTANZE. In questo racconto abbiamo un personaggio che viene chiamato il ragazzo rastrellato. Non c’è nome proprio per il protagonista. Ci sono un paio di cognomi di personaggi secondari. Nomi di battaglia dei partigiani. Rievocati a distanza perché la vicenda è ambientata nella caserma dove il ragazzo rastrellato in questo momento presta servizio. È stato rastrellato , non è stato riconosciuto come partigiano, viene adibito a servizi poco significativi. Ma sta per essere mandato al fronte. Che avviene nel finale, e il trasferimento sarà l’occasione della fuga. All’inizio del racconto si parla del male che come si chiarisce poco dopo è il male dei simboli. Gli uomini e le cose non sono più loro stessi ma sono simboli. Questo male gli è cominciato in prigionia. Questa condizione è superata con la fuga. Durante il trasferimento c’è un guasto al camion, nella sosta i due personaggi riescono a fuggire. Tra la riflessione su quando il male dei simboli si è impadronito di lui e la cessazione dell’incubo c’è un percorso interiore. Il ragazzo rastrellato si trova immerso in un certo ambiente: ragazzi nelle sue stesse condizioni, la compagnia dei rastrellamenti, ci sono gli uomini della caserma che sono accomunati da una visione delle cose da cui il protagonista si sente invischiato. L’immagine che viene data di questi uomini è negativa. Egoisti, privi di qualunque ideale. Il ragazzo rastrellato è un partigiano ma subisce una pressione ambientale. Questi discorsi così meschini , così opportunisti, chiusi nell’orizzonte del tornaconto personale, hanno su di lui un potere ipnotico. Molto diverso è l’atteggiamento della compagnia dei rastrellamenti , che sono invece violenti, saccheggiatori. Nella compagnia deposito, gli uomini della caserma i discorsi sono diversi. I discorsi preferiti sono quelli sull’8 settembre, data dell’annuncio dell’armistizio. (1943) Il ragazzo rastrellato avverte il rischio del contagio , il pericolo di essere contaminato da questa mentalità, di questa visione opportunistica della vita. Ma nello stesso tempo per contrasto pensa a una umanità diversa. Altri uomini, altri discorsi ( i partigiani) Parola uomini nel testo ripetuta per 7 volte in 6 righe. Tono enfatico . iterazione della parola uomini, della parola ferro. Insistenza produce l’effetto di scavare un solco tra due umanità diverse. Quegli uomini hanno dei nomi, soprannomi, ( dei partigiani) . nomi familiari al ragazzo. Atteggiamento antimeridionale. Molti erano del sud. Condizioni degli altri rastrellati, del perché erano fuori dalle armi.

Da una parte Il rigore della guerra e dall’altro il tepore della legalità La fuga non viene raccontata direttamente . viene raccontata attraverso il diaframma di una percezione soggettiva della realtà. L’azione della fuga non è presentata direttamente ma attraverso l’involucro di un evento mentale, cioè il ritorno delle cose e persone a significare solo se medesimi e non simboli. Cosa a calvino non piace piu? Cosa non lo soddisfa? Di questo racconto?  eccesso di retorica , contrapposizione radicale tra uomini della caserma e uomini delle montagne . eccesso di enfasi emotiva. Eccesso di soggettivismo. Per queste ragioni angoscia verso il quale calvino nutre riserve, non abbastanza forti da escluderlo del tutto ma abbastanza da allontanarlo. 26- LA STESSA COSA DEL SANGUE Gli altri due racconti "rifiutati": La stessa cosa del sangue, Attesa della morte in un albergo RAGIONI DI QUESTO RIFIUTO LA STESSA COSA DEL SANGUE racconto in cui calvino ripercorre vicende autobiografiche. Si parla dell’arresto della madre, mentre il protagonista del libro è nascosto con il fratello minore in una località imprecisata dell’entroterra. Due fratelli che collaborano con i partigiani ma non sono ancora arruolati. Nel frattempo compiono dei servizi. Un personaggio importante è quello che viene chiamato il comunista. Fratello maggiore più intellettuale, più dedito alle letture. Il fratello minore più spigliato , spregiudicato, appassionato di armi. Differenze dei due fratelli ridotte dal fatto nuovo: ansia per la sorte della madre. Avverbi ora / ora in due periodi , distanziati. Capoverso interessante dal punto di vista stilistico. Sostantivo bambini usato in funzione aggettivale. Scelte di linguaggio diverse da quelle su cui calvino punterà nelle sue prove successive. Qui i sentimenti e le emozioni sono dichiarati con grande enfasi. L’evento dell’arresto della madre ha trasformato le motivazioni del loro comportamento. L’odio per i fascisti, la collaborazione con la resistenza non sono più qualcosa di imparato sui libri, non sono più una bravata, sono diventati la stessa cosa del sangue. Calvino scava nei sentimenti dei personaggi. ATTESA DELLA MORTE IN UN ALBERGO Il protagonista diego si trova con un amico michele in carcere. Sono stati arrestati, hanno fornito dei documenti ma non sanno se verranno considerati validi oppure no. Dall altra parte c’è anche pelle di biscia, un partigiano che aveva tradito. L’alternativa è questa: libertà o morte. Ci sono delle immagini particolarmente crude. Chiusi in un locale e non c’è una latrina , c’è soltanto un vaso di latta che però perde. A un certo punto arriva la notizia. Michela dice a Diego che pelle di biscia l’ha tradito. L’ha detto luciano a mia moglie. È la sotto che piange. Ecco l’attesa della morte . Solo lui sa che michele era condattato a morte. Parentesi visionaria. Diego vede michele già morto , giustiziato

(Opera macbeth shakespeare) Differenza: Racconti partigiani successivi sono meglio riusciti, sono più oggettivi , oggettività dei fatti, non sui sentimenti. 27- ANDATO AL COMANDO UNO DEI Più CELEBRI RACCONTI PARTIGIANI DI CALVINO RACCONTO CHE CALVINO SCEGLIE QUANDO ALLESTISCE LA NUOVA EDIZIONE DI ULTIMO VIENE IL CORVO NEL 1969 PER LA POSIZIONE INIZIALE. MENTRE NELL’INDICE DEL 1949 E 76 ERA AL 17ESIMO POSTO. ANDATO AL COMANDO Era uscito nella rivista di ELIO VITTORINI, IL POLITECNICO, RIVISTA CHE ESCE TRA 29 SETTEMBRE 1945 E DICEMBRE 1947 . PER I PRIMI 28 NUMERI è SETTIMANALE POI DIVENTA MENSILE. DI RECENTE CI SONO DELLE DIFFERENZE TRA LA VERSIONE DI ANDATO AL COMANDO CHE ESCE SUL POLITECNICO NEL 1946 IL NUMERO 17 E L’EDIZIONE DEFINITIVA. L’ANNO SCORSO è USCITA UNA VERSIONE ANCORA Più ANTICA SU UNA RIVISTA LETTERARIA , DAL NOME RADURA, CHE AVEVA REGALATO A UNA SUA AMICA LINA MENFRè , PARTIGIANA. RACCONTO ESEMPLARE PER CONCENTRAZIONE DRAMMATICA E FORZA ESPRESSIVA. ( LETTERA A MARCELLO VENTURI) SCRITTORE TOSCANO, PARTIGIANO, COLLABORATORE DEL POLITECNICO. PUBBLICA SU L’ UNITA’. VINCE UN PREMIO DELL’UNITA’ CHE ERA STATO BANDITO NEL 1946 INSIEME A CALVINO. LA LETTERA è SUCCESSIVA ALL’ASSEGNAZIONE DEL PREMIO. LETTERA TESTIMONIA DELL’ATTENZIONE CHE CALVINO METTE ALLA COSTRUZIONE DEI SUOI RACCONTI. HA UN VIVO SENSO AUTOCRITICO. TEMPERA L’ORIGINALITA’ DI QUESTO TIPO DI NARRATIVA , CITA JACK LONDON, DINO GUZZATI. TEMPERANDO L’ORIGINALITA’ DI ANDATO AL COMANDO CALVINO VUOLE ANCHE INVIARE UN MESSAGGIO A VENTURI CHE LO STA IMITANDO. MA QUESTO è RIVOLTO ANCHE A SE STESSO. ANDATO AL COMANDO Il racconto comincia con una descrizione paesistica ( bosco quasi distrutto dagli incendi) e due personaggi , uno armato e uno senza armi ( mai chiamati per nome). Quasi tutto il racconto è dialogo Primo dialogo. Già avviato. Chi sono i personaggi gradualmente li possiamo identificare. Il disarmato è prigioniero, l’armato sta conducendo il disarmato al comando dopo averlo catturato. Stanno attraversando un bosco quasi distrutto dagli incendi. Uno dei dati più interessanti è il trattamento del punto di vista: il punto di vista , mentre per quanto riguarda la voce narrante. Narratore esterno, eterodiegetico , che rimane dietro i personaggi, si limita a riferire. Quasi invisibile. il disarmato ascolta le risposte dell armato e il modo in cui proferisce quelle parole. L’armato sta conducendo il disarmato per chiarire la sua posizione. Il disarmato ostenta ottimismo. Il nome mai dichiarato del disarmato possa essere rimosso dal registro delle spie.

Il disarmato che non conosce quei luoghi cerca di allontanarsi, non scappare. La sua guida lo segue ovunque vada. Il punto di vista si sposta dall esterno all’interno .il punto di vista interno del disarmato. Il punto di vista narrativo non cade mai sull’armato. L’armato è sempre visto dall’esterno. È visto dall’esterno. Vengono riferiti i pensieri dei personaggi. La narrazione ci fornisce degli elementi che chiariscono i ruoli. Il disarmato è davvero una spia. Dettaglio degli scarponi: rassicurazione Tempo narrativo : il racconto è più lento dei fatti , effetto di rallentamento: dallo sparo in poi Concentrazione drammatica, graduale incremento della tensione, progressiva divaricazione tra la coscienza del personaggio che si illude di averla fatta franca e la sempre meno discutibile realtà per cui l’armato non lo sta portando al comando ma sta scegliendo un posto lontano per giustiziarlo. Violenza partigiana colpì calvino. Lez - 28 Campo di mine; Paura sul sentiero. Considerazioni sulla forma della narrazione (racconto vs romanzo) ANDATO AL COMANDO: racconto importante per la storia di calvino, testo cruciale per il modo in cui calvino rappresenta l’esperienza partigiana. lettera a marcello venturi: calvino vede in questo testo un risultato convincente raggiunto, perfino insidioso. Uno degli ‘andato al comando ’ è campo di mine CAMPO DI MINE È davvero come dice calvino un altro andato al comando? cosa di simile e cosa di diverso. -narratore esterno, eterodiegetico, che non si mette in mostra, il focus del racconto, il punto di vista è costantemente sul personaggio. Senza modulazioni Mentre In andato al comando c’era un inizio in cui entrambi i personaggi erano visti dall’esterno, e poi si passava anche gradualmente al punto di vista del personaggio del personaggio del disarmato ; qui fin dall’inizio abbiamo il punto di vista del uomo in fuga. -non ci sono nomi propri ; uomo coi calzoni zuavi, vecchio incontrato un po' prima Chi è questo personaggio in fuga?  Pantaloni alla zuava: -origine francese , prima metà 800 , francesi formano delle truppe coloniali in Algeria, questo tipo di pantaloni, sotto ginocchio a sbuffo. Parola di origine berbera venivano chiamati zuav -pantaloni alla zuava usati nelle uniformi fasciste. Uniforme del partito nazionale fascista. -Pantaloni avanguardisti  Questo tratto dell’abbigliamento ci fa pensare che questo è un fascista che sta scappando, la guerra era finita.

C’è una frase ellittica, periodo in cui manca la principale: L’ARIA CHE DIVENNE TERRA..  frase nominale , cioè senza predicato verbale, in cui le cose più importanti sono dette attraverso queste tre subordinate relative.  suscitare effetto di immediatezza Il vecchio sa come passare ma non aiuta questo sconosciuto. Perché? o non vuole aiutare uno sconosciuto o spera che questo si becchi una mina. Questo non si sa. Il brano con lo sguardo del vecchio è puramente oggettivo. Precisione del lessico: es: cespugli erica e rododendri Precisione e concretezza Rododendri : in un intervista rilasciata 20 anni dopo, parlando della resistenza calvino dice che della resistenza non si conosco abbastanza certi dettagli materiali. Esempio i pidocchi. I partigiani di città, i giovani borghesi. I rododendri sono sempre verdi, preziosi perché ci si può nascondere. Il dato primario di somiglianza con ‘ andato al comando’ è la linea narrativa: c’è una situazione incerta, una possibile minaccia, lo scoppio finale. Struttura tipica del racconto breve. Per quello che riguarda la costruzione dell’intreccio , il manuale di bernardelli affronta il tema dell’intreccio nel secondo capitolo, dove prende in considerazione l’idea di archi narrativi. Da pag 34 in avanti di BERNARDELLI. DIFFERENZA DI FONDO TRA NARRAZIONE BREVE (Racconto ) E LUNGA ( romanzo ) Racconto breve : il finale ha un importanza decisiva. È frequente che l’andamento della narrazione tenda a gravitare verso la conclusione. Momento forte, strategico. Il racconto breve termina con una punta finale. Tutta la forza del racconto può stare nel finale. Romanzo : nei romanzi questo è raro. È proprio dei romanzi quello di finire male, il finale dei romanzi non è un momento esteticamente eccelso. Le parti più belle dei romanzi sono prima . È frequente nei romanzi la conclusione simile all’effetto di dissolvenza, c’è un rallentamento, preso di distanze. Non solo di quntità ma ci sono differenze intrinseche: -racconto : viene messo in scena un evento, un azione, una relazione, un fenomeno , un rapporto. -romanzo: anche nei romanzi centrati su una linea ben definita, nei romanzi viene inscenato un insieme di relazioni. Da un romanzo emerge un immagine più ampia di un ambiente , di una struttura sociale, contesto -racconto: importante mettere davanti agli occhi del lettore qualche dato molto evidente, subito. Nel secondo capitolo di BERNARDELLI : che cos’è la narrazione RENDE CONTO DI UNA LINEA DI STUDI DI IMPIANTO MORFOLOGICO.

- MODELLO RAPPRESENTATO DA vladirmir PROP: MORFOLOGIA DELLA FIABA PROP VA ALLA RICERCA DELLE INVARIANTI CHE SI POSSONO RICONOSCERE NEI RACCONTI DI MAGIA. PROP IDENTIFICA LE FUNZIONI RICORRENTI. COSTRUISCE UN MODELLO VALIDA PER TUTTO IL CORPUS DELLE FIABE. NE IDENTIFICA 31. OPERAZIONE CHE COMPIE PROP: FORMALIZZARE LE COMPONENTI DELLA NARRAZIONE IN MODO DI RENDERE RAGIONE DELLE SOMIGLIANZE DI FONDO. PROP NON VOLEVA OLTREPASSARE IL DOMINIO DELLA TRADIZIONE FOLCLORICA, MA IL MODELLO CHE PROPONE è COSì CONVINCENTE CHE VIENE ELABORATO, ADATTATO, REPLICATO, AD ALTRE FORME DI NARRAZIONE E ALLA NARRATIVA IN GENERALE. QUALCOSA DEL GENERE AVEVANO FATTO GLI ANTICHI: ARISTOTELE: cos’è una storia? Una storia è qualcosa che ha un inizio, un mezzo e una fine. NON è BANALE. VUOL DIRE CHE C’è UN DISEGNO. HANNO UNA FORMA. NEL CAPITOLO CITA ALTRI AUTORI BERNARDELLI: VOGLER ( SCENEGGIATORE) LAVORA NEL CINEMA. DAI SUOI APPUNTI NASCE UN LIBRO 1992 : IL VIAGGIO DELLO SCRITTORE. TRAD. IL VIAGGIO DELL’EROE. IDENTIFICA UN CERTO NUMERO DI PERSONAGGI E FASI ALL’INTERNO DI UNA NARRAZIONE IL RIFERIMENTO CONCRETO CHE HA VOLGLER è IL CINEMA CONTEMPORANEO. ( VEDI DOCUMENTO SU VOGLER) ( iniziazione  peripezia )

ULTIMO VIENE IL CORVO : PAURA SUL SENTIERO Racconti partigiani di Calvino ; viene pubblicato in prima edizione su un mensile di cultura “ darsena nuova” Tipo di racconto diverso : un personaggio che si chiama Binda e fa la staffetta. (BINDA era un campione del ciclismo) ragione per cui il partigiano è chiam...


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