lezione 7 maggio 2021 PDF

Title lezione 7 maggio 2021
Course Culture ispanofone
Institution Università degli Studi di Milano
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lezione in presenza di culture ispanofone del 7 maggio...


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07.05.2021 CIBO E RIVOLUZIONE CUBANA Quando a Cuba arrivarono i primi navigatori, Cuba era coperta da una foresta vergine, tropicale, che copriva tutta l’isola. Ora questa foresta è rimasta solo a Baracoa, nel nord-est dell’isola poiché è zona montuosa incontaminata, non adatta a coltivazione di canna da zucchero. Si coltiva caffè, cacao e palme di cocco. Fino agli anni ‘50/’60, Baracoa si raggiungeva solo via mare, era porto di esportazione di banane, poi costruiscono La Farola, una strada che collega Santiago a Baracoa. Si inizia a creare una sorta di mito dell’Eden, poiché Cuba e Hispaniola sono visti come dei mondi tropicali caraibici che suscitano fantasia e meraviglia. Quando arrivano i primi coloni su questa isola, si trovano un’isola in cui non sono presenti gli animali velenosi o animali aggressivi, tranne i coccodrilli, i caimani, i tiburon (pescecane) e meduse, come la caravela portuguesa. L’isola fornisce cibo in grande quantità, frutti senza doverli coltivare. Gli indigeni hanno lasciato la loro traccia nei nomi di flora, fauna e toponimi. Quando l’isola viene colonizzata, viene sfruttata per la coltivazione e diventa porto per esportazioni di materiali preziosi e importazioni di cibi europei. Si mantengono alcune situazioni, come la manigua, che è la sterpaglia, la foresta, piena di liane, molto complicata ma anche un posto perfetto per nascondersi per cimarrones che fuggono dagli ingenios. 1° GUERRA DI INDIPENDENZA Voluta da criollos nell’800, faticando ad ottenerla, solo dopo 40 anni, nel 1898, riescono a diventare indipendenti. Il mambi è il guerriero patriota che combatte per l’indipendenza, è un termine africano preso dai criollios come una sorta di riconoscimento e rispetto nei confronti degli schiavi. A Cuba si importano schiavi fino all’800. I patrioti erano vicini agli schiavi, volere l’indipendenza era legato anche a un riconoscimento del diritto dello schiavo alla libertà. Nel 1886, un grande latifondista pro all’indipendenza, Manuel de Cespedes decide di liberare i suoi schiavi, inizia rivoluzione cubana, suonando la campana della torre dell’ingenio. Gli schiavi sono i primi a partecipare a questa lotta. Chiamare mambi coloro che partecipano a questa guerra è segno di riconoscimento. Per coltivare la canna da zucchero, bisogna avere grandi spazi e grande quantità di manodopera, bisogna lavorare come se si fosse in una fabbrica, diventa quasi una società precapitalista, che porta all’alienazione dei lavoratori, che fanno lo stesso lavoro tutti i giorni. Tabacco richiede un lavoro più di fino, e dei piccoli appezzamenti di terra. Bisogna saper bene come coltivare, raccogliere, fare essiccare, scegliere le foglie ed elaborare il tabacco. Queste attività richiedono una buona artigianalità. Il tabacco veniva usato poco rispetto alla coca, che era presente in grandi quantità nel mondo Inca, usato dai sacerdoti ma anche dai contadini per poter resister nei campi senza mangiare. Il tabacco viene trattato dai contadini di origine canaria. I contadini canari avevano importato due capacità importanti a Cuba: 1. Coltivazione di canna da zucchero 2. Coltivazione del tabacco Viene coltivato nella zona occidentale di Cuba, a Pinar del Rio, che è la zona che guarda il Messico. Lo zucchero veniva dato agli schiavi per poter continuare a lavorare, importante nell’economia e nell’alimentazione. Lo zucchero, dopo l’indipendenza e la fine dell’ingenio, viene coltivato nelle centrales, simile alla fabbrica. Non esistono più i barracones ma casupole nei pressi della central. La parola

central si riferisce a central per zucchero. Lo zucchero compensa nelle campagne molte carenze. Un ingenio era costituito da: -

Una torre di avvistamento che controlla il lavoro nei campi Campane per inizio e fine lavori e pause

Dopo la chiusura degli ingenios, vengono a costruirsi le centrales, che erano simili alle fabbriche. Gli schiavi non vivono più nei barracones ma nei pressi dei campi. Lo zucchero è tuttora importante nell’alimentazione cubana, poiché compensa molte carenze. Rientra nei dolci che sono legati ai prodotti nazionali, come nel cocco, nel frullato di guarabana, la guarapea (chioschetto che distribuisce succo di canna da zucchero, spremuto al momento, vicino a central o centro città), bagaso è parte scartata della canna da zucchero che trasformano in carta. PIATTI DELL A SCHIAVITÙ Gli schiavi nelle piantagioni si cibano soprattutto di zucchero ma anche di aguardiente, ovvero l’acquavite. Altri piatti tipici sono: -

Fufu purè di banana Yucca tubero col quale i tainos vivevano Fagioli Riso Tuberi Quimbombo  verdura originaria del Nord Africa, importata dagli spagnoli

I piatti erano diversi a seconda della carnagione che si aveva, ad esempio, i bianchi mangiano solo cibo importato dall’Europa grazie alle famose galeoni. Inoltre, si cerca di ricreare la Spagna andalusa del ‘600/700 all’Havana vecchia, costruendo chiese, palazzi che ricordano lo stile andaluso barocco del ‘600. RELIGIONE Si vengono a creare dei riti sincretici, in cui si mettono elementi africani insieme a elementi criollo. Si fa un uso abbondante di frutti, fiori, sacrificano animali, usando sangue per caricare oggetti di anima, le viscere vengono cotte, l’animale poi si cucina e si mangia insieme. Tutto questo passa nei riti attraverso questa offerta alimentare, del dar da mangiare e bere all’orisha. A seconda delle divinità, si offrono cose diverse: -

A divinità furbe TABACCO, sigaro, aguardiente A divinità femminili sensuali miele, vino dolce A dio della guerra banane

La maggior parte degli alimenti, però, viene importata durante la colonizzazione. Anche con l’indipendenza, molti spagnoli rimangono a Cuba perché si sentono legati a quel paese, anche soldati d’istanza disertano e rimangono nell’isola. Cuba diventa primo destino dei migranti gallegos e asturianos, zone molto povere della Spagna, cercano di diventare fornitori di vino, creando spacci. Il più famoso è il Centro Gallego, che ora è il Gran Teatro dell’Havana di opera e balletto. Quando questi spagnoli arrivano a Cuba, creano degli hogares, ovvero dei

centri di ritrovo, investono in palazzi che rappresentano la loro facciata positiva, il loro successo. L’alimentazione diventa fortemente legata alla Spagna e alla Galizia, tra cui si trovano la fabada, il cocido e il sidro, consumato soprattutto durante le feste. Nei primi anni del ‘900, gli asturiani e galleghi aprono i loro empori e ristoranti. Questi ristoratori venivano rappresentati nei teatri di fine ‘800, soprattutto nel teatro comico musicale. In questi teatri, si rappresentava la quotidianità dell’Havana, in cui i galleghi erano rappresentato come persone un po’ in sovrappeso, ambiziosi e con l’aspirazione di aprire un ristorante, di fare fortuna, di sposare una bella criolla, cubana e diventare anche lui stesso cubano. Nasce il neologismo cubano APLATANARSE, ovvero abituarsi e mettere radici a Cuba, imparare ad entrare nei modi di fare, di vive cubani. Però non è un mettere radici come un albero ma come una banana, un platano, poiché è la pianta più comune di Cuba. A Cuba verso la fine dell’800, arrivano i cinesi dopo le difficoltà con l’importazione degli schiavi. Si viene ad aprire le porte all’immigrazione dei contadini cinesi, offrendo contratti molto convenienti a latifondisti e meno convenienti ai contadini. Quando i contadini cinesi arrivano, si dedicano alla vendita ambulante quasi sempre di frutta e verdura. Il barrio chino della Havana è quello più importante rispetto ai barri delle altre città cubane. Cinesi importano germogli di soia che aggiungono alla Paella. Importano anche la ciruela china. Barrio chino è concentrato di pizzerie e ristoranti cinesi. Jiaco è parola indigena ed è un minestrone che accompagna le feste e le serate in cui si beve troppo, abbassa livelli alcolici, legato a riti collettivi. Comprende tutte le culture metaforicamente parlando di Cuba mais, pomodoro da USA, carni europee, sapori cinesi, libanesi e arabi. La cultura cubana è un minestrone come la jiaco, ci vuole molto tempo perché le sostanze si mescolino tra di loro, bisogna aspettare, è un piatto che richiede molta pazienza e tempo d’attesa. Sarà il tempo a trasformare i singoli elementi in un sapore unico. Quindi è un piatto sincretico, una metafora culinaria. ANNI 50 Dipendenza da punto di vista economico e politico con Stati Uniti, si sente peso di vicinanza e riconoscenza degli USA, i quali sono attenti a controllo dell’isola anche se non riescono a farlo diventare protettorato come a Puerto Rico. Gli Stati Uniti hanno aiutato Cuba con l’indipendenza perché a loro interessa l’isola e il suo controllo è la chiave di volta del mondo americano, visto il suo punto strategico. In anni 50, fulgensio batista fa accordo commerciali con Stati uniti cuba importa tutto da stati uniti, cibo spazzatura, carni, cibi in scatola, pesce, elettrodomestici. Cuba passa da isola agricola a isola statunitense, si allontana da produzione nazionale e locale. È il paese dell’America Latina che conosce per prima la modernità statunitense. Si cerca di eliminare la produzione locale. Negli anni 50 vi è l’esportazione di rum Bacardi. Bacardi era una famiglia di santiago de Cuba. Però negli anni ’60 gli USA portano via il brevetto alla famiglia ma il rum perde di qualità perché non portano via anche le botti, che permettono di ottenere un rum così buono. Nel 1959, rivoluzione cubana trionfa e i barbudos arrivano alla capitale il 1° gennaio 1959, trovando appoggio nella popolazione contadina contro Fulgensio Batista. Molti lasciano il paese, soprattutto i ricchi. Si rifugiano in USA aprendo ristoranti cubani, soprattutto a Miami, riproducendo tradizioni prima degli anni ‘50 Negli anni ’60, USA tolgono aiuto e scambio a Cuba e viene importo un embargo sulle merci, non possono importare ne esportare merci con stati uniti. Cuba deve trovare qualche altro

partner che sia disposto a darle fiducia, petrolio e alimenti in cambio di zucchero. Trova nel mondo socialista un partner perché Cuba è posto strategico. Prodotti sovietici sostituiscono prodotti statunitensi e si entra in nuova dimensione di sapori. LIBRETA DE ABASTIMIENTO distribuzione minima di prodotti come riso, farina, saponette, olio, carne alla popolazione. Si accompagna la possibilità di comprare prodotti alla libre= sovietici con prezzo più alto. Italia entra a Cuba negli anni ’60 e si scopre pizza e spaghetti che risolvono molti problemi, si vendono per la libre nei ristoranti e nei chioschi dello stato perché è tutto statale. Nel 1967 l’industriale veneto Padoan arriva a Cuba e crea la prima fabbrica di pasta e di salsa “vita nuova”, che ha spaghetti corrispondenti. La pizza viene fatta con una farina sovietica e con un lievito molto chimico e un po' di pomodoro, un po' di formaggio di dubbia origine. Dagli anni 60 e 70 a Cuba iniziano delle sperimentazioni di formaggio per pizza e per gli spaghetti: quindi si fanno dei formaggi erborinati, tipo mozzarella e dei formaggi tipo Grana Padano. Le pizzerie hanno tutti nomi italiani: Milan oppure Cinecittà, Montecatini, nomi assurdi spesso non collegati alla tradizione italiana perché né a Montecatini né a Milano né a Cinecittà la pizza é particolarmente una specialità. *Tapice= luogo in cui si estrae il succo della canna da zucchero *Manigua=sterpaglia

BUENOS AIRES ENTRE TANGO, ROCK Y LUNFARDO Si ha l'idea che il tango ad un certo punto sia stato cancellato in modo un po’ semplicistico dall'avvento del rock; le cose non sono proprio così, anche se è vero che per certi versi il rock ha soppiantato il tango ma quello che è interessante di questo paese è che il tango è stato proprio un sostrato culturale che ha influenzato il rock, addirittura l'Argentina che è uno dei paesi dove il cosiddetto rock nacional ha avuto un grande sviluppo e si è diffuso in tutta l'America Latina, ha la caratteristica di avere questa vena che si usa dire la melanco, che è un’abbreviazione della melancolia, cioè questa vena malinconica che arriva al rock e ne fa la caratteristica principale, lo rende diverso dal resto del rock latino americano ma anche più generalmente americano. Il rock argentino incorpora, quello che è lo strumento per eccellenza del tango, ovvero il bandoneon; questo dà una sonorità assolutamente particolare delle produzioni rock argentine. Però, questo non significa che il rock si faccia continuatore del tango, è semplicemente il voler riconoscere questa matrice, questa origine comune che di fatto influenza tutti i generi musicali argentini, cioè è un patron ritmico molto forte e determinante. Un’altra caratteristica importante è il lunfardo, cioè l'aspetto linguistico. Il tango è stato il grande diffusore del lunfardo, del gergo porteño, perché ne ha fatto la sua lingua prediletta. È attraverso il tango che il lunfardo arriva al rock e arriva anche alle altre forme musicali, per esempio arriverà alla cumbia che comunque è un'espressione musicale a tutti gli effetti importante tuttora a Buenos Aires. Si ha una serie di parole lunfarde che riappaiono tali quali nel rock; EL CIRUJA - ROCK el ciruja è l'abbreviazione della parola cirujano, chirurgo, ma in realtà il ciruja è quello che raccoglie di tutto per strada, e si usa la parola ciruja perché è talmente minuzioso nel raccogliere che sembra un chirurgo. In questo testo si hanno una trentina di parole lunfarde che vengono prese dal tango.

PATRICIO REY Y SUS REDONDITOS DE RICOTA È un gruppo argentino che ha fatto la storia anche perché nel rock è andato un po' fuori dalle righe; il vero nome di Patricio Rey è Indio Solari, non ha mai rilasciato interviste, è stato un po' al di là dei rotocalchi, non ha mai voluto apparire in televisione, ha un atteggiamento anche nell'ambito del rock di protesta, di non allineamento. VENCEDORES VENCIDOS in una strofa dice: “Me voy corriendo a ver que escribe en mi pared. La tribu de mi calle. La banda de mi calle.” “corro a guardare cosa scrive sulle pareti la tribù della mia strada, la banda della mia strada”. Tribù è una parola che tuttora si usa tantissimo in Argentina, la tribù del tango, la tribù dei ragazzi, la tribù urbana; è una parola che è stata diffusa proprio dal rock. Negli anni ‘20, viene pubblicato il tango Melodìa de Arrabal che è un tango cantato di Gardel, forse il suo tango più famoso: “En tus muros con mi acero Yo grabé nombres que quiero” “sui tuoi muri, sulle tue pareti con acciaio, io ho inciso i nomi che amo”; alcune immagini, alcuni punti di partenza della poetica del tango, scrivere sulle pareti, la tribù del quartiere, i miei amici che io ricordo, passano in modo diretto alla poetica del rock, questo non succede nel rock di altri paesi. ANNI 50 A BUENOS AIRES A Buenos Aires negli anni ‘50 ci sono altri ritmi che circolano, non solo i ritmi legati a rock, che sono il twist, le varie forme del rock; arrivano anche i ritmi portati da chi arriva dal resto dell'Argentina, quindi ritmi folcloristici del paese; la mescolanza fa da padrona in Argentina perché è anche la grande risorsa di questo paese; ma ad un certo punto l'inglese rimpiazza un po’ tutto, l'inglese è la grande lingua che veicola la nuova musica e non bisogna banalizzare mai il fatto che i giovani preferiscano l'inglese; dietro i meccanismi per cui le persone scelgono l'inglese ci sono sempre strategie economiche. In Argentina vengono fatti fior di sondaggi dalle case discografiche per capire che cosa in quel momento potesse essere il ritmo che attecchisce di più e su quel ritmo poi viene veicolato l'inglese. E l'Argentina diventa forte proprio per questo perché soprattutto grazie ad un personaggio Ben Molar che è un produttore e traduttore di tutti i brani rock inglesi che arrivano in Argentina, l'Argentina produce dei suoi brani che all'inizio sono quasi traduzioni, repliche, ma poi avranno un loro cammino; Un gruppo argentino che ha fatto scalpore nel mondo sono i Platters, che sono stati imitati in tutto il mondo. Cosa succede in Argentina ai tempi dei platters? in Argentina nascono Los cinco Latinos. C'è subito il desiderio di essere compresi e di attingere al linguaggio del posto, questa è un'operazione che sarà importantissima poi per la forza del rock latino-americano CHUBBY CHECKER E ELVIS PRESLEY Chubby Checker, in particolare in Argentina, fa furore, moltissimi professionisti del tango, conoscono il rock e apprezzano il rock attraverso Chubby Checker molto più ancora di Elvis Presley perché lo porta alla danza. Allora anche in Argentina una serie di personaggi per imitazione e cantando subito in spagnolo prendono questi due modelli per sviluppare i loro temi, tra cui:

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il famosissimo Palito Ortega,

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Violeta Rivas, una donna,

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Jonny Land.

LA NUEVA OLA Sono tutti personaggi che traghettano il genere alla lingua spagnola e nasce in Argentina un fenomeno che si chiama La Nueva Ola, la nuova onda, dura poco come fenomeno in sé però è determinante, tant'è vero che poi i rockeros faranno riferimento alla leggerezza che vogliono anche un po’ modificare, mettere dei contenuti a questo rock usando questo riferimento Nueva Ola per proprio per intendere tutto ciò che è un po’ troppo leggero così come ci sono delle polarizzazioni. Anche l’Argentina da sempre, è un paese che nasce sulle polarizzazioni, federali e unitari, la pampa e la città, è tutto doppio; ci sono in questo periodo, due parole divertenti: -

i caqueros che sono i vecchi ninos bien del tango, i ragazzi fifì, quelli dell'alta borghesia che sono generalmente di destra pesante, quello che potrebbero essere un po’ gli Skinheads come figure

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i mersa che sono tutti gli altri, cioè classe medio bassa, in genere non sono politicamente schierati quindi sono piuttosto qualunquisti, leggeri, bande di quartiere, calcio.

Il rock che conta, nasce anche come reazione a questa leggerezza, questa mancanza di contenuti e forse più una reazione ai mersa perché come sempre le grandi produzioni artistiche avvengono nelle classi basse, periferie, e qua succede la stessa cosa cioè nessuno risponde a questi ninos bien che tutto sommato erano sempre stati poco coinvolti dai processi politici e sociali però il rock vuole rispondere a questa gente che invece ha sempre fatto canzoni interessanti e non le sta facendo, quindi è come se andasse a dargli uno scossone.

Lito Nebbia che è tuttora musicista attivo, Los gatos salvajes sono il primo gruppo che dice “intanto io voglio cantare più in spagnolo che in inglese, e poi voglio cominciare a dire qualcosa con i miei testi e le prime produzioni”. Il grande cambio avviene nel ’65. Nel ’65, i Beatniks che sono formati da due musicisti argentini molto importanti che sono Moris e Pajarito Zaguri, sono considerati insieme a Litto Nebbia un po’ i padri del rock. Si ritrovano a Villa Jesse, che è una località di vacanza argentina e fanno una sorta di grande laboratorio, cominciano ad improvvisare musica e testi; stanno una settimana insieme, formano questo gruppo e lanciano due canzoni che diventano l’emblema della nascita del rock. Perché? Per spiegare anche che cosa significava ribellarsi. Rebelde me llama la gente rebelde es mi corazón soy libre y quieren hacerme esclavo de una tradición. Quindi: “La gente mi chiama ribelle, ribelle è il mio cuore. Sono libero, ma vogliono farmi schiavo di una tradizione”. E poi una lamentela che si trova già negli anni ‘30 e che si ritrova nella contemporaneità. Todo se hace por interés porque este mundo es al revés si, todo esto hay que cambiar siendo rebelde se puede empezar.

Quindi: Si fa tutto per interesse perché questo mondo va al contrario. Sì, questo è da cambiare, essendo ribelli si può cominciare. ¿Por qué el hombre quiere luchar, aproximando la guerra nuclear? ¡Cambien las armas por el amor y haremos un mundo mejor! […] Dice: perché l’uomo vuole lottare, avvicinandosi alla guerra nucleare? Scambiamo le armi con l’amore e ci sarà un mondo migliore. Insomma questa è una tematica che circola per il mondo: figli dei fiori, facciamo l'amore non la guerra, però è locale, una riflessione che viene da lì e viene subito veicolata in lingua spagnola. In Argentina, tutto questo, avviene quasi continuando quella che è la tradizion...


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