Cubismo - Appunti di lezione 7 PDF

Title Cubismo - Appunti di lezione 7
Author Ilaria Palumbo
Course Storia dell'arte contemporeanea
Institution Accademia di Belle Arti di Foggia
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appunti cubismo...


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CUBISMO Cos'è il cubismo? Il Cubismo è un movimento artistico che nasce a Parigi attorno al 1907 e che coinvolge non solo il mondo dell'arte, ma anche la letteratura e la musica. Nella pittura cubista gli oggetti sono ripresi da differenti angoli visuali simultaneamente. I pittori cubisti dipingevano non solo ciò che vedevano, ma anche quello che sapevano e dipingere ciò che si sa degli oggetti è proprio il cuore del cubismo. Picasso affermava che l'arte egizia "oggi è più viva che mai", perché era consapevole che il cubismo ne era in un certo senso l'erede. La pittura egizia usava sistematicamente le regole base del cubismo, rappresentando la figura umana frontalmente (l'occhio, le spalle) e lateralmente (il profilo del volto, il fianco, le gambe). Il cubismo analitico Il cubismo è l'applicazione degli studi e delle riflessioni di Cèsanne, che, senza mai dipingere da cubista, esprime l'esigenza di restituire solidità e sostanza agli oggetti Il procedimento è caratterizzato da scomposizioni e ricomposizioni dell’oggetto, rompendo la convenzione dell’unicità del punto di vista. La risoluzione dell’immagine appare con l’inconfondibile trama di angoli e piani prospettici incrociati. L’osservazione del soggetto introduce un nuovo concetto: il tempo. La percezione cambia, non si limita ad uno sguardo, ma implica l’indagine approfondita sulla struttura delle cose e sul loro funzionamento. I quadri sono monocromatici, rimanendo su tonalità terra-ocra Il cubismo sintetico Il Cubismo Sintetico è la denominazione data alla seconda fase del movimento cubista. Il pittore cubista, evolvendosi nella fase del Cubismo Sintetico, in un primo tempo frammenta nelle sue parti l'oggetto da dipingere, riprendendolo da più punti di vista ed infine sovrappone le immagini in un'unica forma "sintetica". L'ultima fase della ricostruzione dipinta dell'oggetto è la colorazione uguale per tutte le parti che si riferiscono ad una data scomposizione, perciò assegnando colori diversi alle parti provenienti dalle diverse scomposizioni, si crea un ambiguo spazio vuoto caratteristico del cubismo. E' una sintesi della precedente ricerca artistica, che annulla del tutto il rapporto tra figurazione e spazio. Per fare in modo che i loro quadri non sconfinassero nell’astrazione, Picasso e Braque importano elementi che frenano la fuga dalla realtà, quali: caratteri, scritte e numeri. Usando tecniche come il Papier Collès, ovvero frammenti di giornali, stoffa, carta da parati, incollati sulla tela. In questo modo il quadro stesso è realtà e non una sua rappresentazione

Il cubismo orfico Un'altra evoluzione del movimento cubista la troviamo nel Cubismo Orfico che concentra il suo interesse sul colore e i suoi ritmi astratti

Il Cubismo, che è durato relativamente poco, visto che già all'inizio della Prima Guerra Mondiale sta per essere superato da nuove correnti dell'avanguardia, è stato un vero big-bang, dal quale esplosero innumerevoli contenuti innovativi per le arti figurative ed il pensiero artistico contemporaneo. Anche nel Terzo Millennio molti sono gli artisti che nella costruzione del proprio stile passano attraverso l'esperienza cubista.

Pablo Picasso Periodo blu: Tra il 1901 ed il 1904 Picasso ha realizzato molte opere che si sono riunite in un unico gruppo chiamato appunto periodo blu, poichè tutte caratterizzate sopratutto dalla presenza di questo colore. I soggetti di questi lavori appartengono al ceto più basso della società, e sono prevalentemente affamati, ciechi e malati tutti con due elementi in comune, ovvero la tristezza e la disperazione. Periodo rosa: Tra il 1904 ed il 1907 Picasso rivoluzione il proprio stile; il colore predominante non è più il blu ma il rosa, ed inoltre non c'è più spazio per tristezza, miseria e dolore mentre viene aggiunto un nuovo elemento, la sensualità. I protagonisti di questo periodo sono acorbati, personaggi del circo e personaggi del teatro. Dal 1907 in poi fu legato da un intenso sodalizio artistico con George Braque. I due artisti lavorarono a stretto contatto di gomito, producendo opere che sono spesso indistinguibili tra loro. In questo periodo avvenne la definitiva consacrazione dell’artista che raggiunse livelli di notorietà mai raggiunti da altro pittore in questo secolo. Da questo momento, nacque il picasso cubista 

Les demoiselles d'avignon (1907):

Quest'opera fu realizzata nel periodo rosa di Picasso, e segnò anche l'inizio del periodo cubista di Picasso, In orgine il suo nome doveva essere Le Bordel d'Avignon (il bordello d'Avignone), cambiato poi in les demoiselles d'avignon (le damigelle di Avignone) per rendere meno scandalosa la presentazione dell'opera al pubblico. Analizzando l'opera, si nota che queste donne sono l'una diversa dall'altra. In alto a destra c’è una donna che sta spalancando delle tende ed accenna ad entrare nella scena ed è composta da tonalità dense e molto decise rispetto a tutte le altre. Il suo corpo non è per niente reale ed è composto prevalentemente da forme geometriche, per non parlare della sua testa che è la meno "umanamente" raffigurata di tutto il gruppo. Inoltre, il suo corpo in certi punti sembra si stia "fondendo" con la tenda.

Più in basso invece, osserviamo la donna seduta in primo piano, e la cosa che colpisce di più l'osservatore è la stranezza del suo volto, che ottiene questo effetto "scominato" poichè è stata ritratta da 2 punti di vista differenti nello stesso istante, cosa che nella vita reale è impossibile. Un'altro paticolare fondamentale sta nel fatto che le cinque donne non hanno alcuna interazione tra di loro, come se ognuna di esse non sia a conoscenza della presenza delle altre. Possiamo trovare però un punto in comune tra le due donne al centro e quella seduta in primo piano, ovvero lo sguardo che è evidentemente rivolto verso l'altro lato del tavolino, Questo perchè, rivedendo i bozzetti di Picasso per quest'opera, si capisce che in origine quest'opera doveva ritrarre due uomini in un bordello; nell'opera finale non sono scomparsi, ma si trovano appunto dall'altro lato del tavolino. 

Paesaggio con ponticello (1909):



L'uomo con un clarinetto (1910/1911):

"L'uomo con un clarineto" è un capolavoro di cubismo analitico realizzato nell'autunno del 1911, dopo aver passato l'estate con George Braque. QUesta composizione piramidale raffigura una figura che tiene uno strumento musicale, del quale solo gli elementi basiliari vengono mostrati. La struttura dell'uomo in figura è costruita utilizzando solo poche linee rette e curve; i colori, applicati secondo una tecnica Neo-Impressionista che prevede l'utilizzo di pennellate piccole e concetrate, è ridotta ad un ampio raggio di ocre e grigi, attraverso il quale Picasso raggiunge straordinari toni contrastanti ed effetti pittorici. Anche se l'estrema frammentazione delle forme incoraggia all'astratto anzichè ad una lettura figurativa, Picasso rimane la posizione verticale delle figure utilizzate nei ritratti più convenzionali. 

Ritratto di Ambroise Vollard (1909/1910):

Si tratta di un ritratto che ha per soggetto un amico comune a tantissimi artisti,tra cui anche picasso, il quale ha realizzato questo quadro che lo vede protagonista; Vollard era un noto gallerista e proprietario di diverse opere all'inizio del Novecento. Questo quadro trattiene tutte le caratteristiche del cubismo analitico: ha un libro aperto in mano.

Vollard è seduto alla scrivania mentre

La composizione risulta particolarmente complessa a causa delle numerose divisioni presenti in tutta l'opera, con il risultato che la figura dell'uomo si riconosce a malapena. Più che un ritratto tradizionale però, Picasso mirava a mettere in risalto i punti focali del carattere del protagonista, focalizzando l'attenzione sugli elementi che si trovano in tutta la scena, come la bottiglia in alto a sinistra, il libro in alto a destra, il fazzoletto nel taschino ed un giornale aperto al centro. 

Suonatore di fisarmonica (1911):

Questo quadro ritrae appunto un suonatore di fisarmonica,ma ad una prima occhiata è quasi impossibile riconoscere il protagonista della composizione, poichè non è molto evidente. Possiamo anche qui osservare la divisione in tante piccole parti; non è altro che un tentativo da parte di Picasso di rappresentare il soggetto da tante propettive diverse. Per questo motivo, è quasi impossibile capire la direzione della fisarmonica suonata dal soggetto. Infine, è presente la firma dell'artista in basso a sinistra. 

Ou bon marchè (1913):

Per questo papier collèe, Picasso prese ispirazione dalla locandina di un negozio francese di lingerie è evidentemente il fulcro di questo'opera. Sullo sfondo notiamo un assortimento di carta da parati a strisce mentre tutto intorno notiamo stralci di pubblicità ritagliati da giornali, per poi aggiungere anche elementi disegnati e dipinti come il bicchiere di vino a destra e la caraffa a sinistra. Quest'opera fu realizzata con l'aiuto di George Braque, insieme al quale si sono sempre più preoccupati di estendere il vocabolario del cubismo con l'aggiunta di sempre più materiale collage dal mondo dell' interior design, dalla stampa e dalla pubblicità. Le successive generazioni di storici dell'arte, cercarono di guardare oltre le apparenze e cominciarono a cercare del significato nascosto in quest'opera; alcuni hanno visto una critica alla cultura del consumo borghese nei riferimenti ai grandi magazzini più importanti della città, altri furono più colpiti dall'allusione sessuale, trovando allusioni alla prostituzione e ai genitali feminili, essendo picasso riconosciuto da molti come un'artista dalla "mente perversa". 

Nature morte à la guitare (1922):



I tre musicisti (1921):

Quest'opera fa parte della produzione legata al Cubismo sintetico dell'artista spagnolo. E' una delle sue opere più importanti; essa ritrae tre soggetti con delle maschere e sono riconoscibili come: Arlecchino a sinistra con una chitarra, Pulcinella al centro con un clarinetto e Pantalone a destra che sta cantando mentre trattiene tra le mani uno spartito. "i tre musicisti" mostra il forte collegamento tra Picasso e la cultura italiana, come si può notare dalla scelta delle tre figure. Esse sono rappresentate in modo frontale e bidimensionale, ma se volgiamo lo sguardo verso il resto della stanza, si può notare che l'ambiente circostante presenta una certa profondità, in netto contrasto appunto con la bidimensonalità dei protagonisti 

Chitarra (1912/1913):

Tra ottobre e dicembre 1912, Pablo Picasso fece una chitarra. Messa insieme da cartone, carta, spago e filo, materiali che ha tagliato, piegato, infilato e incollato, lo strumento silenzioso di Picasso assomigliava a nessuna scultura mai vista prima. Nel 1914 l'artista ha reiterato la sua fragile costruzione cartacea in una forma di lamiera più fissa e resistente.

George Braque Egli nacque in Francia. La formazione artistica si sviluppò quando conobbe Picasso mentre stava lavorando alle sue straordinarie Les Demoiselles d’Avignon e contemporaneamente riscoprì Cezanne. Braque si dedicò ai papiers colles. Invece di imitare la realtà attraverso regole prospettiche e le tecniche del chiaroscuro , si impiegano direttamente dei frammenti di materia reale non più per illudere ma per alludere. Esempio mostrando un pezzo di legno , l’ artista ci rimanda al concetto di tavolo. 

Mandora (1909/1910):

L'interesse di Georges Braque per la raccolta di strumenti musicali si riflette in questo dipinto di un piccolo liuto chiamato mandora. Il suo stile frammentato suggerisce un senso di ritmo e riverbero acustico che corrispondono al soggetto musicale. Braque ha spiegato che gli piaceva includere gli strumenti nelle sue opere cubiste, "in primo luogo perché ero circondato da loro, e in secondo luogo perché la loro plasticità, i loro volumi, erano collegati al mio particolare concetto di natura morta". 

Natura morta con asso di fiori (1911):

Osservando il dipinto si notano subito le differenze specifiche tra il Cubismo di Picasso e quello di Braque, partiamo però dalle analogie tra le opere dei due artisti. Nei dipinti di Picasso la scomposizione appare meno spinta perchè persiste ancora la separazione tra i volumi degli oggetti e il fondo. Braque invece elimina la distinzione tra volumi solidi e fondo, smantella la volumetria degli oggetti, riduce il tutto a forme piane che si sovrappongono, e la sua scomposizione cubista è di fatto più spinta perchè non discrimina tra spazio e oggetto ma cerca di fonderli in un tutt'uno, e gli oggetti sopravvivono solo come puro residuo grafico (grappolo d'uva, mela, carte da gioco). Vi è poi il problema della terza dimensione che Picasso che Braque risolvono mediante l'uso di linee oblique e curve che riportano sul piano della tela ciò che si da come profondità o risalto. Si opera su oggetti assolutamente noti, quasi banali che però vengono presentati attraverso diversi punti di vista (ci vengono mostrati ora tondi, ora quadrati, ora ellittici etc.) allo scopo di catturare una visione unica della stessa cosa da più angolazioni diverse, lo stesso oggetto può infatti presentarsi con più forme a seconda del punto da cui lo guardiamo. Tuttavia a Picasso degli oggetti interessa solo la volumetria, mantenendo il chiaroscuro che plasma i volumi, il tutto ricostruito nello spazio mediante forme geometriche. Braque invece va oltre, non scompone per volumi ma per piani, abolisce il chiaroscuro e disgiunge la forma. Braque inoltre punta su poche tonalità di colore, il che fa apparire la sua opera meno intensa di quelle di Picasso, tuttavia questo uso quasi avaro dei colori non è un caso, in quanto Braque non li considera più come una sensazione visiva, ma come elementi essenziali della costruzione spaziale.



La tavola rotonda (1929):

Juan Gris Juan Gris (il cui nome vero è Josè Victoriano Gonzàlez) nasce il 23 marzo del 1887 Si trasferisce a Parigi, in cui ha modo di conoscere Pablo Picasso, suo connazionale, di cui diventa amico. La loro affinità non è solo personale, ma anche artistica, come dimostrano già le opere del 1910, che rivelano un interesse palese per il cubismo: interesse che negli anni seguenti si rafforza sempre di più, per poi trasformarsi in uno stile cubista analitico. La maturazione artistica di Juan Gris si verifica nel periodo compreso tra il 1914 e il 1918, quando il pittore iberico si discosta parzialmente dal cubismo analitico per avvicinarsi al cosiddetto cubismo sintetico, rispetto al quale diventa uno dei più interessanti esponenti. Il cubismo dell'artista madrileno, differentemente dalle opere del medesimo arco di tempo di Braque e di Picasso, si fonda su uno spirito razionale e scientifico. Rimanendo lontano dal monocromatismo, Gris utilizza colori luminosi e contraddistinti da una certa armonia, per cui l'interesse si sposta, nelle zone di colore intenso, dal soggetto alla struttura del dipinto. In altre parole, l'immagine viene sintetizzata e analizzata sulla base di modelli matematici e geometrici. Salvador Dalí lo definisce: “…il più grande dei cubisti, più importante anche di Picasso perché più vero. Picasso era costantemente tormentato dal desiderio di comprendere lo stile di Gris, i cui quadri erano tecnicamente sopraffini e perfettamente omogenei, mentre Pablo non è mai riuscito a riempire le sue superfici in modo per lui soddisfacente, ricopriva la tela con un materia acida. Gli chiedeva ogni volta: che ci mettesse, Gris rispondeva della trementina, Così lui tentava ogni volta l’impasto e ogni volta falliva, così passava ad altro perdendo la pazienza.”



Bottle and knife (1911/1912):

Il dipinto "La bottiglia e il coltello" è un esempio del cubismo analitico di1911, un movimento che si pensa sia durato solo dal 1909 al 1912. In questo dipinto, Gris mostra il riferimento a come gli artisti avevano iniziato a scomporre le regole di base della prospettiva, credeva di poter creare immagini che mostrassero più punti di vista e riducendo gli oggetti alle loro parti geometriche. Gris realizza un'opera che confonde lo spettatore presentandoci una semplificata versione della realtà, ovvero oggetti riportati alle loro forme più elementari. 

Ritratto di Pablo Picasso

Questo dipinto,uno dei capolavori assoluti dell'arte spagnola, ritrae Picasso in un atteggiamento rilassato e

fiducioso.

La sua mano sinistra regge una tavolozza che reca tracce di nero e dei tre colori primari.

il quadro è composto da una serie di piani ricchi di sfaccettature i cui bordi sono delineati con chiarezza. Gris costruisce tali piani con colori caldi e freddi simili a blocchi una tecnica adottata anche da Picasso e Braque ma che qui viene applicata con maestria sorprendente e cristallina. L’iscrizione in basso a destra alla tela, “Hommage à Picasso”, dimostra il rispetto di Gris verso il collega ma assolve contemporaneamente la funzione di attrarre visibilità sulla sua opera, aiutando l’allora poco conosciuto Gris a consolidare il proprio posto nel mondo dell’arte di Parigi. 

Macinino da caffè (1926):



Chitarra e clarinetto (1920):

Julio gonzalez Julio Gonzalez Nasce a Barcellona nel 1876 mentre nel 1899 si stabilisce a Parigi dove incontra Picasso, grazie al quale in un primo momento viene attratto dalla pittura. Successivamente alla morte del fratello entrl in una crisi depressiva profonda che lo allontanò pian piano dalla pittura a favore della sua futura carriera da scultore, alla luce dei suoi precedenti lavori che lo videro un abile artigiano del ferro. 

Woman with a mirror (1936/1937):

Questo insieme di linee e superfici curve che osserviamo in questa scultura, permette a Gonzalez di correlare il suo disegno e la sua scultura (saldatura). Il suo lavoro a metà degli anni '30 divenne sorprendentemente astratto e straordinariamente aperto, poiché la saldatura consentiva alle sue lamiere e aste di essere simili a linee disegnate in aria. Fin dall'inizio, gran parte del lavoro di González si è concentrato sulla figura femminile. Sembra che anche l'artista abbia avuto una visione tradizionale delle donne, ovvero come oggetti di bellezza, come madri o, come dimostra questo lavoro, come sessualmente aggressive. Lo spettatore deve mettere insieme la figura visivamente per vedere l'archetipo della femme fatale rappresentata con uno specchio: Utilizzando solo riferimenti figurativi, l'opera raffigura schematicamente una donna preoccupata per la sua bellezza e il suo fascino. 

Piccola scultura di spazio astratto (1933/1934)

Fernard leger

Dal 1897 al 1899 è allievo di un architetto a Caen e nel 1900 si trasferisce a Parigi. Dopo la parentesi della guerra, che lo avvicina al mondo meccanico per un verso e a quello umano e proletario dall’altro, Fernand Léger si immerge in una assidua ricerca pittorica per poter sviluppare queste tematiche. Fernand Léger realizza lavori con carattere e contenuti spiccatamente sociali, ruotante intorno al mondo della macchina e dei meccanismi, espressi in modo monumentale.



Il lampada (1914):



Il grande rimorchiatrore (1923):



Natura morta con un boccale di birra (1921/1922)

Marcel dechamps 

Nudo che scende le scale (1912)

Nel dipinto il nudo è difficilmente percepibile. La figura che si nota somiglia piuttosto ad un manichino di legno. Anche la direzione del movimento è chiarita nel titolo che guida alla comprensione dell’opera. Il movimento che si crea va da sinistra , in alto, verso destra in basso. Anche la composizione tonale asseconda tale lettura con le zone scure poste sulla diagonale che sale da sinistra in basso. Questo quadro segna il distacco di Dechamps dal cubismo a favore del futurismo italiano, come si evince dal tentativo dell'artista di simulare il movimento del soggetto....


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