Title | Torquato Tasso - Appunti di lezione 7 |
---|---|
Author | Ilaria Raviscioni |
Course | Italiano |
Institution | Liceo (Italia) |
Pages | 5 |
File Size | 144.5 KB |
File Type | |
Total Downloads | 27 |
Total Views | 132 |
Torquato Tasso...
Torquato Tasso
1
Letteratura italiana
TORQUATO TASSO La vita: •! 11 marzo 1544: nasce a Sorrento, da famiglia (padre Bernardo era uomo di corte e poeta) nobile bergamasca •! 1557: si trasferisce con il padre alla corte di Urbino 1559: soggiorna a Venezia con il padre: inizia a scrivere a 15 anni la Gerusalemme Liberata, vedendo il conflitto della città • contro i Turchi •! 1560: si trasferisce a Padova per frequentare l’università dove studia prima diritto, poi filosofia e letteratura •! 1562: a Padova scrive il Rinaldo (poema epico cavalleresco) → sviluppa un rapporto con l’Accademia degli Infiammati, poi ammesso in quella degli Eteri 1565: Entra al servizio del cardinale Luigi d’Este, trasferendosi a Ferrara dove fu apprezzato dalla corte • •! 1572: Passa al servizio del duca Alfonso II ed ebbe il permesso di dedicarsi alla poesia •! 1575: assillato da scrupoli religiosi e letterari sottoponendo il poema al giudizio di un gruppo di autorevoli letterati: essi fecero diverse critiche che portarono Tasso ad essere incerto, primi segni di un profondo malessere psicologico •! 1577: si sottopone all’inquisizione di Ferrara (fu assolto). Inoltre, oltre a dubbi si aggiunsero delle manie di persecuzione: infatti, aggredisce un servo e viene relegato nel convento di San Francesco da cui fugge •! 1577-78: soggiorna a Sorrento dalla sorella, a Mantova, a Urbino, a Torino •! 1579: fa ritorno a Ferrara, ma la fredda accoglienza gli provoca una crisi nervosa •! 1579-86: è ricoverato all’ospedale di Sant’Anna per turbe nervose •! 1586: è assunto al servizio del duca Vincenzo Gonzaga di Mantova •! 1587-95: lasciata Mantova, soggiorna a Roma e a Napoli ricercando l’appoggio degli ambienti ecclesiastici (scrisse molta poesia encomiastica) 1594: Papa Clemente gli propose l’incoronazione poetica a Roma, ma Tasso si ritirò nel convento di Sant’Onofrio in • quanto si ammalò •! 1595: muore a Roma Appena conclusa la riforma e la controriforma: segue dei canoni letterali fissati da Aristotele e segue dei canoni religiosi → sottopone la sua opera al giudizio dell’Inquisizione Opere:! 1) AMINTA (pagina 609) •! testo drammatico che si colloca in un preciso genere → favola pascolare, affermatasi a Ferrara intorno alla metà del 16° secolo •! scritta nel 1573 → rappresentata nell’estate nei giardini dell’isola del Belvedere •! pubblicata nel 1580 o! dalla commedia differisce in quanto non presenta situazioni comiche collocate in un contesto cittadino contemporaneo, ma presenta temi seri, patetici e sentimentali o! dalla tragedia differisce in quanto non raggiunge il livello sublime nei personaggi e nello stile e si conclude con il lieto fine anziché con la catastrofe •! testo teatrale, fondato sul diavolo •! scopo: intrattenimento della corte •! ambiguità: o! opera si propone di idealizzare e celebrare la vita di corte o! rivela una insofferenza per i suoi rituali, le sue ipocrisie e convenzioni, necessità di evadere dalla realtà •! atteggiamento ambivalente verso la corte che era proprio dell’anima tormentata e conflittuale del poeta •! componente edonistica → collega il poeta al rinascimento , ma accompagna un senso doloroso di impossibilità e di irraggiungibilità •! stile semplice, percorso da una vena melodica scorrevole •! uso di ritmi, accenti, immagini LA VICENDA -! distribuita in cinque atti -! versi endecasillabi, alternati in vari modi con settenari -! Un pastore, Aminta, s'innamora di una ninfa mortale, Silvia, ma non viene ricambiato. Dafne, amica di Silvia, gli consiglia di recarsi alla fonte dove si bagna di solito Silvia. Silvia viene aggredita alla fonte da un satiro che si appresta a violentarla, quando interviene Aminta che la salva. Ma lei, ingrata, scappa senza ringraziarlo. Aminta trova un velo appartenente a Silvia sporco di sangue e pensa che sia stata sbranata dai lupi. Addolorato per la presunta morte dell'amata decide di suicidarsi gettandosi da una rupe. Silvia, che in realtà non è morta, ricevuta la notizia del suicidio di Aminta, presa dal rimorso e resasi conto di amarlo si avvicina al corpo piangendo disperata. Ma Aminta è ancora vivo perché un cespuglio ha attutito la caduta e riprende i sensi, così la vicenda si conclude con il coronamento dell'amore tra i due. Temi A. descrive l’età dell’oro → non bisognava lavorare perché la natura offriva già i suoi frutti B. esaltazione del piacere (edonismo) → piacere puro, naturalistico, piacere non sviluppato dal peccato e da regole C. convenzione sociale come vincolo e obbligo, a corte impone un limite D. messaggio del carpe diem “S’ei piace, ei lice” (pagina 611) TEMA CENTRALE: rimpianto per la scomparsa dell’età dell’oro, dalla quale rimane solo l’ambiente dei pastori Nostalgia dell’edonismo rinascimentale Prima Strofa: • NOSTALGIA+CONSAPEVOLEZZA: Richiama gli elementi dell’età dell’oro (in cui il lavoro non era necessario in quanto la terra donava già i frutti) ripresa dai poeti classici (Virgilio, Orazio, Tibullo) → ciò che conta per l’autore è la libera affermazione dell’istinto erotico, il trionfo dell’istinto erotico, il trionfo del piacere dei senza senza divieti e costrizioni (visione edonistica del
Torquato Tasso
2
Letteratura italiana
rinascimento). La consapevolezza del fatto che una stagione della civiltà è finita e che la realtà è regolata da leggi diverse inibiscono la gioia generando sofferenza e pena. • Secondo Tasso è il principio dell’ONORE che ha indotto gli uomini a perdere la primitiva innocenza e a vergognarsi del corpo, a nascondere le sue bellezze, impedendo quindi lo spontaneo soddisfacimento del desiderio - Il mondo pastorale e la corte L’onore è collegato con l’ambiente della corte (costringe gli abitanti della corte a rispettare norme rigide e tassative). Polemica anticortigiana in cui si desidera un evasione e cambiamento di vita, una vita semplice e conforme alla natura - L’invito edonistico Richiamo all’edonismo: invito ad amare e godere prima che la breve vita si dilegui e sprofondi nella morte → ripreso come in Poliziano, Catullo, Lorenzo il Magnifico (rosa) - Il rimando alla tradizione letteraria • rimandi a un formulario generico (età dell’oro) • molti versi derivano da Petrarca • gli ultimi versi derivano da Catullo → PRINCIPIO DI IMITAZIONE 2) GERUSALEMME LIBERATA (pagina 617) -! Caratteri generali o! scritta tra il 1565 e il 1675 o! è un poema epico eroico scritto in ottave (Usate per la prima volta nelle Chanson De Roland) o! pubblicato in più edizioni: ! 1581 a Ferrara ! 1584 con interventi di censura da parte dall’autore → parti fuoriluogo o! ARGOMENTO: si racconta la conquista del Santo Sepolcro durante la prima crociata in Terra Santa, guidata da Goffredo di Buglione o Basato su un FATTO STORICO ma con personaggi d’invenzione → come richiede la precettistica di Aristotele -! Riflessioni sulla poetica • obbiettivo di Tasso → delineare l’immagine di un poema eroico, che si uniformi ai canoni contemporanei e diverga dal modello del poema di Ariosto • Tasso afferma che la storia tratta il vero, la poesia tratta il verosimile (infatti il poema tratta un evento storico ma con un margine di finzione • La poesia non può essere separata dal diletto (come si affermava nell’edonismo) • Il diletto deve essere • finalizzato al giovamento → le bellezze poetiche devono rendere gradevole la materia morale e religiosa • assicurato dal meraviglioso cristiano (intesi come gli interventi soprannaturali di Dio, degli angeli, delle potenze infernali) - ! Modelli • Il poema è imitazione d’azione illustre → tiene come modelli i poemi epici classici (Iliade, Eneide) • I poemi moderni di Boiaro e Ariosto vengono criticati per la scarsa unità strutturale • Le premesse teoriche derivano dalla Poetica di Aristotele - ! Organizzazione della materia • Struttura unitaria data dal tema della crociata - ! Tempo e durata • Momento storico reale (1099) • Durata circoscritta agli ultimi mesi di guerra, secondo la regola aristotelica dell’unita di tempo - ! Spazio • Scenario in Terra Santa • Spazio polarizzato e qualificato in senso morale (campo cristiano e campo pagano) - ! Stile • Livello stilistico alto • Frequenti enjambements che spezzano la corrispondenza tra sintassi e metro • Modello classico, uso figure retoriche, periodo lunghi e complessi “Proemio”, pagina 632 Essendo un proemio contiene: 1. argomento PROTASI 2. invocazione alla musa 3. dedica
- Ariosto e Tasso hanno in comune la stessa corte (Ferrara), sono passati 40 anni - Cosa ha diviso l’epoca di Ariosto e di Tasso? La controriforma (stabilisce degli obbiettivi, dentro al poema)
Torquato Tasso
3
Letteratura italiana
Orlando furioso (pag 278)
Gerusalemme liberata (pag 632)
Struttura
1. argomento PROTASI 2. invocazione alla musa 3. dedica
1. argomento PROTASI 2. invocazione alla musa 3. dedica
Protasi
Canto i racconti dei paladini
Canto in tono solenne un argomento tragico
Tema
Amori e armi
Armi
Invocazione alla musa
Non alla musa, ma alla sua donna che lo fa diventare matto
Chiede perdono alla musa se si appassiona alla poesia bella
Dedica
Cardinale Ippolito d’Este
Alfonso, che diventi il capo di una nuova crociata
Il senno
Ha perso il senno
Agisce con senno
Figure retoriche
Doppio chiasmo (“Le donne, i cavalieri, le armi, gli amori, la cortesia e le audaci imprese”). Imitazione (ripresa dei modelli illustri e consacrati). Antifrasi (i versi sono da intendere al rovescio)
Ossimoro (armi-pietose). Alliterazione della -snel verso 7 (sotto ai santi segni) + enjambement. Anafora del “tu” (verso 13) → invocazione di lode e di aiuto
Motivo encomiastico
3-4 ottava → richiamo del clima cortigiano della letteratura rinascimentale e l’importanza del poeta all’interno della corte. Tono ironico (preferisce dedicarsi alla poesia che alla politica) → considera la corte come una gabbia
3-4 ottava → cerca di trarre a sé i favori di Alfonso II d’Este, duca di Ferrara dal 1559 al 1597. Tono solenne (augurio)
Riflessioni particolari
Confronto tra autonomia dell’intellettuale dalla corte e il valore delle lettere contro gli affari politici (presentati come cosa vana, come follia in cui si disperdono gli sforzi umani)
Riflessione sul vero → il vero viene adornato da fregi
Modello
Primo verso (“Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese io canto”) è la ripresa esatta dell’inizio dell’Eneide virgiliana (“Canto le armi e l’eroe”)
Primo verso (“Canto l’arme pietose e ‘l capitano”) è la ripresa esatta dell’inizio dell’Eneide virgiliana (“Canto le armi e l’eroe”)
L’amore
Motore principale
Forza disgregatrice che si oppone all’impresa dei crociati e li sviano dal loro compito. Influenzata e cambiata dalla Controriforma. Considerato peccato
Materia
FANTASTICA: Le geste di Orlando e i suoi paladini
STORICA: La conquista del Santo Sepolcro
Fine & Scopo
Intrattenimento, diffondere il tipo di vita laico basata sui valori che sono la visione umana → riflessione sulla vita, sull’uomo
Didascalico e pedagogico, religioso
Trattato
Non scrive testi teorici, non fa riferimento a modelli teorici. Non fa un trattato
Fa riferimento ad Aristotele. Scrive un trattato a cui affida le riflessioni (Discorsi della poetica). Fa un trattato
Cosa predomina?
Predomina la varietà
predomina l’unità
Torquato Tasso
4
Letteratura italiana
La parentesi idillica di Eminia (pag 635) Erminia, principessa pagano innamorata di Tancredi, assiste dall’alto delle mura di Gerusalemme il duello di Tancredi con Argante ed è angosciata nel sapere che è ferito. Vestita con le armi di Clorinda, esce dalla città per curarlo e soccorrerlo. Viene vista da una pattuglia di crociati, che hanno scorti il riflesso della luna sulla sua armatura. Erminia fugge nella foresta. Il mattino seguente si trova in un paesaggio popolato da pastori che conducono una vita semplice. Nella pace della natura la fanciulla riprende a sognare d’amore. • testo descrittivo suddiviso in tre sequenze: 1) fuga di Erminia 2) Il suo incontro con i pastori 3) descrizione della sua vita nell’ambiente pastorale • Erminia trova pace dalla guerra e dalla sofferenza dell’amore e si rifugia nella foresta • La natura è vista come simbolo di pace → incontaminata, rappresentante l’arcadia (luogo ideale di pace) e caratterizzata dalla pace • GIUDIZIO NEGATIVO SULLA GUERRA → i pastori non vivono in guerra ma in pace, la guerra è vista come qualcosa che turba. Dove ci sono i pastori non c’è guerra perché la loro povertà non interessa i soldati → loro vogliono la ricchezza • Sorta di bifrontismo → obbligo ma anche coscienza (obiezioni di coscienza), ma anche rapporto odio e amore con la corte • Erminia prende la decisione di rimanere in quel luogo, simbolo di lontana dalla guerra e dalla corte (vista come un male) • La fuga Arminia
Angelica
Uso dell’amore
scappa da esso
lo usa per ingannare
Visione
univoca dell’amore
le parole hanno un effetto contrario
Ruolo
resta la fanciulla timida e smarrita
passava dal ruolo di vittima fragile a opportunistica
Simbolo
suscita l’identificazione emotiva e soggettiva di Tasso
occasione per la riflessione lucida e staccata sulla mobilità del reale
Ariosto
Tasso
Natura
sugli alberi trova le lettere iniziali di Angelica
vuole tenere la storia di Erminia all’interno della natura
Simbolo
sofferenza
sfogo
• Parallelo con Ariosto
CONFRONTO CON LA CORTE ARIOSTO Rapporto di amore-odio: di "amore" perché in quanto intellettuale sperava di ottenere buoni uffici, incarichi e riconoscimenti letterari; di "odio" perché si sentiva strumentalizzato, non valorizzato come intellettuale ma solo come diplomatico
conservava un bisogno di autonomia dalla corte ed era convinto che l’autentica realizzazione umana dovesse avvenire al di fuori di essa
TASSO È legato materialmente e intellettualmente: da un lato dal favore dei principi il poeta dipende per la sua esistenza materiale (le lettere sono piene di continue richieste di denaro), dall’altro lato egli ritiene che solo nella corte possa essere consacrata la fama del grande poeta e che solo in essa si trovi il pubblico capace di apprezzare la sua poesia non c’è altro luogo in cui il poeta si possa realizzar
Torquato Tasso
5
Letteratura italiana
Il giardino di Armida (pag 662) - Il tema del testo è l’amore, visto come un sentimento conflittuale e problematico - Sono descritte tre coppie (principesse pagane + eroi cristiani) 1) Eminia e Tancredi: l’amore non è corrisposto 2) Clorinda e Tancredi: lui uccide lei ma la battezza (simbolo di un amore che si ricompone con questo sacramento) 3) Arminia e Rinaldo: arriva nel giardino di lei, ammagliato dalla bellezza della sua dama. L’amore è visto come: da parte di Rinaldo come una trasgressione, sensualità, peccato, da parte di Arminia come un inganno, un sentimento non puro. VICENDA: Rinaldo è fatto prigioniero in un giardino incantato nelle isole Fortunate. Due crociati, Carlo e Ubaldo, sono inviati da Goffredo alla sua ricerca. Apprendono dal mago di Ascalona dove si trovi e partono su una navicella della fortuna. Attraversano il Mediterraneo, vanno oltre le colonne d’Ercole e giungono sull’isola. Sconfiggono mostri, resistono alle seduzioni di due fanciulle, penetrano all’interno del palazzo, e grazie a un libro del mago, superano il labirinto che racchiude il giardino in cui è imprigionato Rinaldo. I crociati individuano i due amanti, e dopodiché riescono a liberare Rinaldo. • Tema della rosa: bellezza e purezza che riaffermano il carpe diem + personificazione della rosa vista con una prospettiva edonistica • Viene richiamata l’età dell’oro (fiori, frutti, alberi, ruscelli, uccelli) • Predica dei crociati a Rinaldo: “tutti vogliono la guerra e tu sei qua insieme ad una fanciulla, dov’è finita la tua virtù?” Rinaldo non risponde • divisione in tre sequenze 1) descrizione del labirinto e del giardino incantato → la vegetazione è simbolo pagano ed edonistico. Locus Amoenus. Il canto del pappagallo (simbolo pagano) invita alla raccolta della rosa (edonismo) 2) scena degli amori di Rinaldo e Arminia 3) la scena di Carlo e Ubaldo che portano fuori Rinaldo • Circolarità e chiusura alla realtà esterna → lo spazio chiuso e circolare allude alla segregazione dell’eroe fuori dal mondo, lontano dal suo ruolo. Ciò lo porta alla ripetizione di continui gesti in sintonia con le qualità del giardino. Viene interrotta dall’ingresso di Carlo e Ubaldo (negazione in atto del giardino e di ciò che rappresenta). Opposizione circolare vs rettilinea (quando Rinaldo esce dal labirinto e giunge a Gerusalemme) Il giardino di Armida
Il palazzo di Atlante
Significato allegorico
Visione cristiana e moralistica
Visione dei desideri. Immagine del mondo, dove gli uomini sono spinti dai loro desideri (come la selva oscura di Dante). Nella selva i sentieri si perdono e l’uomo perde la sua via, ovvero il senno e il controllo di sè stesso.
Protagonisti
Rinaldo: (personaggio principale, è l’eroe dall’inizio del poema ed ha la funzione di vincere il male→ è destinato anche al traviamento).Armida: (maga), la quale tiene come prigioniero nel suo giardino sulle isole Rinaldo.
Orlando insegue Angelica (donna amata). Altlante: (mago) crea delle immagini legate alle vanità degli oggetti che gli uomini inseguono.
Le sequenze
1. descrizione del labirinto e del giardino incantato 2. scena degli amori di Rinaldo e Armida 3. Carlo e Ubaldo riportano Rinaldo al suo dovere (combattere).
1. ricerca di Angelica per l’Europa 2. arrivo al castello e ricerca continua 3. arrivo di Angelica che libera tutti
Spazio
circolare e chiuso. l’eroe è chiuso fuori dal mondo lontano dalla storia dove dovrebbe svolgere il suo compito
chiuso
Edonismo
viene ripreso un motivo molto caro alla letteratura rinascimentale → visione edonistica della vita (come nel giardino di Venere di Poliziano)
Tema
Giardino-labirinto, il labirinto ha un significato allegorico (simbolo dell’enigma), attraverso l’intelligenza Rinaldo riesce ad uscire ed essere libero. Seduzione La maga Armida è simbolo della seduzione, Rinaldo non riesce a resistere alla maga→ il piacere ci distoglie dal dovere.
Cercare l’oggetto del proprio desiderio (inchiesta)
Linguaggio
Espressioni molto ricercate, molto tortuose non dirette.
Colloquiale. Ci sono due parole chiavi: cercare e invano
Amore
Tancredi-Clorinda: Tancredi ama Clorinda, ma il suo amore è casto, puro e durerà per sempre, anche dopo la morte di lei. Rinaldo-Armida: Rinaldo non ama Armida, ma si abbandona semplicemente al piacere.
Angelica, amore di Orlando, diventa metafora della realtà ingannevole, in quanto usa il sentimento per ingannare Orlando
Scopo
Tasso vuole mostrare, anche attraverso il linguaggio mostrato, la tortuosità e l’irrazionalità della passione amorosa, la quale distoglie Rinaldo dalla giusta via.
limitare la propria onniscienza impedendo l’immedesimazione emotiva del lettore e inducendo alla riflessione...