Title | Libro filo comunicazione pdf |
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Course | Filosofia della comunicazione |
Institution | Università di Pisa |
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riassunto e traduzione in italiano...
Distinguishing Features of Communication in Our Live (cap. 1-13 e uno a scelta tra i cap. 14-18.)
1 cap IL MONDO DELLA COMUNICAZIONE # La comunicazione è un processo sistematico in cui le persone interagiscono attraverso i simboli per creare e interpretare significati. - è un processo: in quanto è sempre in movimento, in un continuo cambiamento evolutivo. - è sistematica: la comunicazione si verifica all'interno di un sistema di componenti correlati che si influenzano l'un l'altro. Per interpretare la comunicazione, dobbiamo considerare il sistema in cui si svolge. - i simboli sono rappresentazioni astratte, arbitrarie, e ambigue di altre cose. - i significati, si attribuiscono a determinati fenomeni; sono due livelli di significato: . Il livello di contenuto di significato: è il messaggio letterale. . Il livello di relazione di significato: esprime il modo in cui si relazionano gli interlocutori. # Valori della comunicazione nella nostra vita • Valori personali: comunicando sviluppiamo e miglioriamo la nostra identità personale. • Valori di rapporto: la comunicazione è anche una base fondamentale delle relazioni. • Valori professionali: importante è l’abilità nell’ascolto e lavorare in gruppo • Valori culturali: per essere dei comunicatori efficaci, i cittadini in una democrazia, devono essere in grado di esprimere idee e valutare le idee degli altri. #Modelli di comunicazione: - Modello lineare: Laswell 1948 ha descritto la comunicazione come lineare o di sola andata, un processo in cui una persona agisce su un'altra persona. (Composto dalle domande che descrivevano come funzionava la comunicazione: Chi? Cosa dice? In quale canale? A chi? Con quali effetti?) 1949 Shannon e Weaver (modello del codice) avanzano un modello includendo i rumori, che distorcono la comprensione tra i comunicatori. Difetto: la comunicazione scorre in una sola direzione, da un mittente ad un ricevente, quindi implica anche gli ascoltatori possano solo ascoltare e mai inviare messaggi e viceversa. - Modello interattivo: Schramm, 1955 novità: feedback i "ricevitori" rispondono ai "mittenti" e i "mittenti" ascoltano i "ricevitori" includendo. Difetto: manca dinamismo nella comunicazione. - Modello transazionale: Include il tempo e la dinamicità variabile della comunicazione, dimostrando che esistono dei cambiamenti comunicativi nel corso del tempo a causa di ciò che accade tra le persone. # L’ampiezza del campo della comunicazione: 7 principali aree di ricerca e di insegnamento: 1.Comunicazione intrapersonale: comunicazione con noi stessi, un processo cognitivo dentro di noi. Pensieri, valori e sentimenti che popolano il nostro mondo interiore. 2. Comunicazione interpersonale comunicazione tra le persone. 3.Comunicazione di gruppo comprende gruppi sociali, comitati decisionali, gruppi di lavoro. 4.Comunicazione nelle organizzazioni: La cultura organizzativa si riferisce alla comprensione circa l'identità e codici di pensiero e di azione condivisi dai membri di un’organizzazione. 5.Comunicazione nei mass media e social media 6.Comunicazione pubblica 7.Comunicazione interculturale: Cambiamenti demografici e immigrazione portano nuovi valori culturali e stili di comunicazione diversi, è importante partecipare in modo efficace riconoscendo e rispettando le pratiche di comunicazione delle comunità sociali distinte. 1
#Temi focali nel campo di comunicazione: Attività simboliche: I simboli sono la base del linguaggio verbale, non verbale e del pensiero. I simboli ci permettono di rappresentare idee e sentimenti. Il significato: ad ogni atto viene conferito un significato. Il pensiero critico: Per essere comunicatori competenti, dobbiamo essere in grado di pensare in modo critico. Questo significa che dobbiamo esaminare con attenzione le idee per decidere cosa credere, pensare e fare, in particolari situazioni. Comunicazione etica: Dato che tutte le forme di comunicazione riguardano questioni etiche, questo tema si infonde tutte le aree della disciplina. 2 cap PERCEZIONE E COMUNICAZIONE #la percezione il “significato” è il cuore della comunicazione, comunichiamo in base alla nostra percezione: un processo attivo di selezione, organizzazione, e interpretazione del mondo, tre fasi si sovrappongono, si fondono e influenzano: - Selezione: Non è tutto rilevante, gli stimoli dipendono da diversi fattori: ! . si nota ciò che spicca, il cambiamento o la variazione. ! . siamo influenzati dai nostri sensi e da ciò che siamo, dai nostri bisogni e dalle motivazioni. - Organizzazione: Secondo la teoria del costruttivismo organizziamo le interpretazioni attraverso l’applicazione di strutture cognitive chiamate: schemi cognitivi (4 tipi): ! 1. Prototipo : strutture di conoscenza che definisce l'esempio migliore o più rappresentativo ! di una determinata categoria. Con i prototipi categorizziamo una persona. ! 2. Costrutti personali : parametri di giudizi soggettivi (intelligente-non intelligente, ! ! gentile-non gentile); ! 3. Stereotipi: generalizzazioni su persone e situazioni spesso basati su pregiudizi. ! 4. Script: convenzioni sociali, schemi che usiamo sulla base delle nostre esperienze e che ! ! definiscono determinate situazioni. - Interpretazione: attribuzione soggettiva del significato, esistono 4 dimensioni: ! . locus, spiega azioni causate da fattori interni (malato) o esterni (innervosito dal traffico). ! . stabilità, spiega azioni date da fattori stabili, che non cambieranno ( "è un tipo di una ! ! persona.") o instabili, temporanei ( "E' arrabbiato perché a litigato con il capo.”) ! . campo di applicazione definisce il comportamento come parte di un modello globale ! (è una brava persona) o specifico ( "Si arrabbia quando è stanco.”) ! . responsabilità : attribuisce comportamenti a fattori controllabili ("Lui è lunatico.") ! o che non si possono controllare ("Lui ha un problema psicologico che lo rende lunatico.”). ! #la percezione può essere influenzata da: - Fisionomia quando dipende dallo stato psicologico in un determinato momento esempio quando si è stressati o arrabbiati.! - Cultura: è l’insieme di credenze, valori e norme che influenzando il modo in cui percepiamo, pensiamo e agiamo. Standpoint theory (teoria del punto di vista) sostiene che una cultura comprende una serie di comunità sociali, ognuna modella le percezioni e le identità dei suoi membri. - Ruoli sociali : che plasmano le nostre percezioni - Abilità cognitive: complessità cognitive riferite al numero di costrutti usati, come astratti, e come modellano le percezioni. #Come migliorare la competenza comunicativa: Ricordare che la percezione è soggettiva, quindi è necessario confrontarla e monitorarla con gli altri. Distinguere i fatti, che sono osservazioni oggettive, dalle deduzioni. 2
3 cap COMUNICAZIONE E IDENTITà PERSONALE #la definizione del “Sé” La personalità è un processo di internalizzazione dettata dalla visione sociale e nasce nella comunicazione con gli altri: ~ la comunicazione con famigliari: La più grande influenza sul modo in cui vediamo noi stessi e attraverso: - definizione diretta: esplicitando ciò che siamo, etichettando i nostri comportamenti. - script di identità: attraverso i quali comunicano chi siamo, definendo i nostri ruoli e valori. - stili di attaccamento: 4 stili che spiegano come dobbiamo relazionarci. Attaccamento: . sicuro: gli adulti sono attenti e amorevoli, il bambino sviluppa un visione positiva degli altri e autostima. . di paura: sviluppato dal bambino quando gli adulti comunicano con lui in modo negativo. . sprezzante: quando l’atteggiamento degli adulti è disinteressato il bambino tende ad allontanare gli altri. . ambivalente ansioso: l'adulto è a volte amorevole e attento, altre indifferente; i bambini tendono a credere di essere la fonte dei loro problemi. ~La comunicazione con i coetanei (tra pari): 2° grande influenza nella definizione del sé. Il confronto sociale tra pari permette di paragonarci con gli altri per capire se siamo uguali o diversi, formando giudizi su noi stessi. ~La comunicazione con la società: permette di apprendere i punti di vista della società nel suo complesso, una comprensione globale. Agiamo seguendo le leggi delle prospettive sociali attraverso: ! § punti di vista delle persone per noi significative:; “stima di riflesso”: ci ! ! ! vediamo attraverso gli occhi degli altri, che riflettono chi siamo. § punti di vista di persone in generale: è l'insieme di regole, ruoli e atteggiamenti approvati da tutta la comunità sociale in cui viviamo. Le prospettive sociali posso essere: § costruite: create per supportare le ideologie dominanti. § variabili: i valori differiscono tra le diverse culture e all'interno delle stesse (visione gay) § cambiate in seguito a volontà collettive in risposta agli sforzi individuali e collettivi: (diritto di voto per le donne). Ognuno di noi ha una responsabilità etica di esprimersi contro prospettive sociali che pensiamo siano sbagliate o dannose. In questo modo, noi partecipiamo al processo in corso di cambiamento delle prospettive sociali. #migliorare il Sé: linee guida per favorire la crescita personale come comunicatori: - impegnarsi a migliorare se stessi: attraverso la crescita personale con nuove conoscenze, - fissare degli obiettivi realistici - accettarsi - creare un contesto che ti supporti: scegliendo persone che aiutano a realizzare gli obiettivi.
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4 cap L’ASCOLTO EFFICACE #L'ascolto è un processo attivo, e complesso che richiede: - Consapevolezza: partecipazione completa all’ascolto, senza imporre proprie idee e giudizi. - Ricezione fisica dei messaggi: l’attenzione può essere influenzata da diversi fattori che possono essere psicologici o fisiologici. - Selezione e organizzazione del materiale: è importante essere consapevoli che nella selezione si trascurano alcuni elementi dei messaggi, e ciò può dipendere da molti fattori tra cui: i nostri interessi, le strutture cognitive e le aspettative. - Interpretazione della comunicazione: uniamo tutto ciò che abbiamo selezionato e organizzato per poi dare un senso, mantenendo le condizioni dell’interlocutore. Abbiamo la responsabilità etica di comprendere i punti di vista degli altri. - Risposta: è segno di interesse e coinvolgimento. - Ricordare le parti importanti e mantenerle nel tempo. #Gli ostacoli dell’ascolto efficace: esterni: - sovraccarico di informazioni: la comunicazione si svolge contemporaneamente in 2 canali - messaggi complessi - le distrazioni ambientali: distolgono l’attenzione rendendo difficile l’ascolto interni: 4 ostacoli psicologici: 1) preoccupazione: quando siamo assorbiti dai nostri pensieri e preoccupazioni, non siamo in grado di ascoltare consapevolmente. 2) pregiudizi: portano a decidere ed anticipare cosa vogliono dire gli altri. 3) mancanza di sforzo: per una comunicazione efficace bisogna sforzarsi. 4) adattarsi agli stili di ascolto diversi delle comunità e culture diverse e adattandosi alle diverse aspettative di ascolto. # Forme di non ascolto: ~ pseudo ascolto: quando vorremmo ascoltare, ma in realtà la mente è altrove. ~ monopolizzare la comunicazione: concentrandola su noi stessi. ~ l’ascolto selettivo: quando ci concentriamo solo su parti del messaggio che ci interessano. ~ l’ascolto difensivo: quando percepiamo minacce o critiche ~ ascolto “ad imboscata”: si ascolta con attenzione solo con lo scopo di attaccare, tipico dei candidati politici. ~ l’ascolto letterale: dando solo il significato ai contenuti. #Adattamento dell’ascolto per gli obiettivi comunicativi: ~ ascolto informativo e critico: lo scopo è acquisire e comprendere le informazioni per poter formare proprie opinioni, dare giudizi, o valutare; è necessaria: la consapevolezza partecipando con attenzione; controllando gli ostacoli riducendo al minimo le distrazioni; fare domande per migliorare la comprensione; ricordare le informazioni; organizzare le informazioni: ~ ascolto relazionale : quando ci si concentra sul livello di contenuto; è importante avere la mente aperta per comprendere i messaggi impliciti e sospendere i giudizi; capire la prospettiva dell’altro uscendo dagli schemi; esprimere il nostro supporto anche se non si è d’accordo. ~ascolto per piacere: richiede la consapevolezza, l'udito, e dell’interpretazione. (es. concerto) ~ascolto per discriminare: in alcune situazioni, facciamo delle discriminazioni sottili al fine di trarre conclusioni valide e agire in modo appropriato.(es. dottore)
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aggiunta del libro: ARTE DI ASCOLTARE E MONDI POSSIBILI:(citato dal professore in classe) L’ascolto attivo, autoconsapevolezza emozionale e la gestione creativa dei conflitti, sono le tre dimensioni di una competenza comunicativa non riduzionista, consapevole delle importanza delle cornici di cui siamo parte. 7 regole dell’arte di ascoltare: 1 non avere fretta di arrivare alle conclusioni, sono la parte più effimera della ricerca 2 quel che so vede dipende dal nostro punto di vista(uscire dalle cornici) 3 per capire l’altro, assumere le sue ragioni e la sua prospettiva 4 le emozioni sono strumenti conoscitivi fondamentali 5 un buon ascoltatore è esploratore di mondi possibili. i segnali più importanti sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, perché inconsueti e incongruenti con le proprie certezze 6 accogliere i paradossi del pensiero e della comunicazione affrontando la gestione dei conflitti 7 adottare una metodologia umoristica, ma quando impari ad ascoltare l’umorismo viene da se! 5 cap LA DIMENSIONE VERBALE DELLA COMUNICAZIONE #Simboli e significati: Le nostre percezioni sono rese sotto forma di simboli che rappresentano un concetto. Tutte le parole sono simboli, ma non tutti i simboli sono parole. La chiave per comprendere i simboli è sapere che sono: - arbitrari: significa che non sono intrinsecamente collegati a ciò che rappresentano. Codici convenzionali - ambigui: in quanto il loro significato non è chiaro e fisso, i significati sono diversi e variano a secondo dell’utilizzo. - astratti: non sono concreti e tangibili. #Principi della comunicazione verbale: ~ Interpretazione e creazione del significato: Essendo quindi astratti, ambigui e arbitrari, i loro significati vanno interpretati. ~ Le regole della comunicazione: 2 tipi regole guida: 1. norme regolative: specificano quando, come, dove, e con chi parlare di certe cose. 2. regole costitutive definiscono come articolare la comunicazione in situazioni diverse. ! ~ Punteggiatura influisce sul significato: come nella scrittura, anche nella comunicazione interpersonale, la punteggiatura è molto importante, mantiene i margini dell’interazione. #Abilità dei simboli: ~ definire: esperienze, persone, relazioni e pensieri. Evitare di totalizzare usando etichette. ~ valutare: cercare di rispettare gli altri per descrivere la loro identità; ~ organizzare le nostre percezioni: ci affidiamo a schemi cognitivi per classificare e valutare esperienze, a seconda di cosa significano, la nostra responsabilità etica ci fa riflettere sugli stereotipi e per differenziare le persone che abbiamo posto in una sola categoria. ~ pensare ipoteticamente: permettendo di progettare, sognare, ricordare, fantasticare ~ auto-riflettere: nella consapevolezza del sé; #Migliorare l'efficacia nella comunicazione verbale: Impegnarsi in una duplice prospettiva: sia il nostro punto di vista, sia dell’altro. Prendere la responsabilità dei propri sentimenti e pensieri che derivano da come interpretiamo la comunicazione, ed esercitano una grande influenza sulla nostra visione del mondo. Ridurre al minimo le incomprensioni attraverso precisione e chiarezza.
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6 cap LA DIMENSIONE NON VERBALE DELLA COMUNICAZIONE La comunicazione non verbale riguarda tutti gli aspetti della comunicazione che non contemplano l’uso della parola. ~ Le similarità con la comunicazione verbale: ! . simbolica, quindi ambigua, astratta, e arbitraria. ! . guidata da regole costitutive e regolative (stretta di mano quando si conclude un affare) ! . vincolata dalla cultura. ! . può essere sia intenzionale che non intenzionale. ~ Le differenze con la comunicazione verbale. La comunicazione non verbale è: ! . percepita come più onesta, quando i comportamenti verbali sono incoerenti. ! . prevede l’utilizzo di diversi canali: vista, udito, tatto, olfatto(abbraccio) ! . è un flusso continuo, verbale si interrompe ~ La comunicazione non verbale può: ! . ripetere i messaggi verbali: es. cenno con la testa; ! . evidenziare la comunicazione verbale, con un tono particolare; ! . integrare la comunicazione verbale es. con un sorriso; ! . contraddire i messaggi verbali es. con tono di voce ostile; ! . sostituzione della comunicazione verbale es. girare gli occhi per indicare esasperazione; ~ Regola l’interazione attraverso la trasmissione di tre significati: ! - Reattività:(feedback) indicando interesse all’interlocutore: contatto visivo, postura ! ! - Gradimento: gradimento attraverso i sorrisi e i gesti ! - Controllo: attraverso lo spazio e i gesti; Può essere esercitato anche ! ! ! ! attraverso il silenzio, che è una potente forma di comunicazione non verbale. ~ Riflette i valori culturali: in quanto i comportamenti non verbali variano a seconda delle culture e le comunità sociali. #Tipi di comunicazione non verbale CINESICA: la postura e i movimenti del corpo e del viso (esprimendo i nostri sentimenti verso l’altro); possiamo comunicare complessi messaggi emotivi attraverso il viso e gli occhi. HAPTICS è il contatto fisico. Il tatto è il primo senso che si sviluppa da piccoli; ASPETTO FISICO: al quale la cultura occidentale attribuisce un valore elevato, formando giudizi iniziali in base all’aspetto. ARTEFATTI: oggetti personali con cui annunciamo la nostra identità e che ci caratterizzano. Costruiamo la nostra immagine a attraverso i vestiti, i gioielli e gli oggetti che usiamo. PROSSEMICA è la nostra posizione nello spazio. Definisce l’intimità del rapporto o un determinato status. FATTORI AMBIENTALI sono elementi “scenografici” che riguardano come ci sentiamo o agiamo in determinate condizioni ambientali. es. d’estate con l’afa siamo più stanchi CRONEMICA è come percepiamo e usiamo il tempo; è un’espressione culturale, per esempio in occidente, il tempo è prezioso. Le persone importanti con uno status elevato possono far attendere gli altri. PARAVERBALE è la comunicazione orale che non implica l’utilizzo di parole ma comprende suoni, mormorii, mugugnii, volume della voce… e che accompagna il codice verbale. SILENZIO: può comunicare messaggi importanti con significati diversi (con significati diversi come l’intimità, il disaccordo..) 6
#Migliorare l'efficacia della comunicazione non verbale (linee guida): ~ Monitorare la comunicazione non verbale e modificarla per comunicare più chiaramente; ~ Interpretare la comunicazione non verbale: ! verificare le percezioni altrui: evitando generalizzazioni, tenendo conto delle diverse culture; ! prestare attenzione al contesto: che può modificare il significato 7 cap COMUNIAZIONE E CULTURA #Capire la cultura La cultura è un sistema di idee, valori, credenze, strutture e pratiche, è parte di tutto ciò che facciamo, pensiamo, sentiamo e crediamo. Per comprendere più a fondo le culture, dobbiamo considerare 2 premesse fondamentali : ~ Più culture coesistono nello stesso territorio: per quanto in un territorio esista sempre una cultura dominante, e ci sono altri gruppi culturali dettati per esempio dal genere o dalla classe sociale. Poi esistono le comunità sociali che sono gruppi di persone che vivono all'interno della cultura dominante, ma sono contemporaneamente membri di un altri gruppi. ~ Le culture sono sistemi: Una cultura è un sistema di tradizioni, valori, e pratiche di comunicazione. #Relazione della comunicazione con le altre culture: Essendo un sistema, la cultura si riflette nelle pratiche di comunicazione, e allo stesso tempo, le pratiche di comunicazione modellano la vita culturale. ~Comunicazione e culture si influenzano vicendevolmente riflettendo i valori e le prospettive. ~Aspetti materiali: oggetti di una cultura che riflettono i suoi valori, i bisogni, gli obiettivi. ~Aspetti non materiali: Credenze: che influenzano la condotta sociale; Valori ciò che è buono, giusto, utile e importante; Norme: regole informali che guidano all’agire, al pensare e sentire; La lingua modella il modo in cui pensiamo il mondo e noi stessi. ~Le culture sono modellate dalla stor...