Lingue austronesiane PDF

Title Lingue austronesiane
Course Linguistica generale
Institution Università degli Studi di Torino
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Linguistica generale con Barbera Manuel...


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Lingue Austronesiane Da auster ‘vento del sud’ + nesos ‘isola’ • La sua distribuzione comprende parte delle isole dell’Oceano indiano e Pacifico, in pratica l’Africa (Madagascar), dalla Nuova Zelanda, al Perù (Isola di Pasqua) con al centro la Malesia, parte dell’arcipelago indonesiano, le Filippine e Taiwan • Comprende quasi il 20% delle lingue parlate nel mondo • L’unica lingua austronesiana diffusa è il giavanese, parlata nella repubblica indonesiana • Tra le altre lingue diffuse di questa famiglia abbiamo: - Il malese-indonesiano - Sundanese Madagascar - Il madurese in Indonesia

- Il filippino-tagalog

- Cebuano

- Malgascio, ufficiale in

4 di esse in Indonesia e 2 nelle Filippine. Nonostante l'enorme dispersione la famiglia è relativamente uniforme. • Il primo riconoscimento è precedente a quello della famiglia uralica ed indoeuropea e risale al 1603 quando il navigatore olandese Houltman osservò delle somiglianze tra malese e malgascio Si tratta di una delle famiglie linguistiche meglio studiate • Di queste lingue è riconosciuta la sua unità genealogica, ma è difficile individuare la sua articolazione interna • Il luogo d'origine della famiglia austronesiana è Taiwan che comprende circa 15 lingue aborigene, tutte senza scrittura. La scrittura: • La scrittura deriva dalla scrittura indiana sanscrita • Il tipo di scrittura è la tipizzazione Pallava della brahmi diffusa nel VII secolo d.C nel sudest asiatico • La storia del malese ha giocato un ruolo chiave, infatti è alla base del: -Bahasa malasya

- bahasa indonesia

bahasa melayu

• Per via dell’espansione dell’Islam in Oriente, il malese diviene nuovamente la lingua di questa nuova cultura, si arrichisce di tratti arabo-persiani e di una scrittura arabica chiamata jawi • È tutt’oggi tollerata in Malesia, sebbene soppiantata da una scrittura latinica: rumi • Le scritture minori invece sopravvivono oggi solo per usi speciali. Ad esempio: la hanunoo, lingua e cultura delle montagne dell’isola Mindoro nelle Filippine, oggi si conserva per scrivere delle poesie d’amore • Visto che la poesia ed il corteggiamento sono il centro della vita sociale I sistemi di cortesia: • In tutta l’area austronesiana sono diffusi i cosiddetti linguaggi di cortesia, in cui esistono dei diversi livelli di linguaggio a seconda delle gerarchie sociali • Il più famoso sistema è quello giavanese che ha fatto da modello di riferimento per: madurese, sundanese, madurese, sasak • L’etichetta sociale della società giavanese è formata da schemi particolarmente complessi

• Ci sono 2 principali tipi di comportamenti: alus, ossia un comportamento raffinato e controllato, e kasar, il quale è tutto l’opposto Biogeografia, linea di Wallace: definisce il confine biogeografico • Nella zona maleopolinesiana centrale la grande placca asiatica si scontra con la placca australiana • Durante l’era glaciale, Malesia, Sumatra, Giava erano un unico continente, e dall’altro lato Australia, Papua e Molucche meridionali formavano un altro continente ancora • Wallace (esploratore, e geografo britannico) ha il merito di aver scoperto la singolarità dell’area intermedia tra le due placche • Di tale zona intermedia, Wallace, individuò il confine, chiamato linea di Wallace Questo confine biogeografico ha giocato dal punto di vista linguistico, un compito molto importante nella ricostruzione del proto-austronesiano; • Un numero abbastanza discreto di termini ricostruibili in protoaustronesiano e proto-maleopolinesiano, comuni a Formosa e Indonesia riguardano dei mammiferi placentati • Quindi: i nomi di mammiferi placentati sono ricostruibili per protoaustronesiano, ed il protomaleopolinesiano • Mentre i nomi dei marsupiali sono ricostruibili per il protomaleopolinesiano centrorientale • Mentre in Oceania: non esiste questo tipo di confine infatti (Melanesia, Micronesia e Polinesia) non corrispondono ai confini linguistici. Per esempio in Micronesia ci sono lingue che non sono lingue filippine e perciò sono degli outliers

Antropologia fisica e culturale: • Il normale tipo fisico dell’Austronesia è definito come il tipo mongolo modificato: pelle olivastra, capelli e occhi scuri, spesso ricci e a volte anche crespi (afro); • Però sopravvive in alcune zone la tipologia dei cosiddetti “negritos”: statura molto bassa, pelle scura e capelli ricci e lanosi • La diffusione dei negritos si limita a: a) Filippine

b) Sud della Malesia

c) Isole Andamane

• Nell’area malese, i negritos si intrecciano con gli orang asli, i quali: parlano dialetti malesi, e un'altra parte parla la lingua asli • I negritos quindisi sono assimilati sia al tipo malese, sia alla popolazione asli • Nell’area andamana, invece, i negritos originari non hanno subito processi di ibridazione, ma hanno tenuto le proprie lingue individuali • Inoltre esiste un altro tipo: il Tipo polinesiano: che è fisicamente più alto e con una carnagione più chiara • L’ultimo tipo è quello micronesiano: sono più alti della media asiatica, ma sono più bassi e scuri di molti gruppi polinesiani • Tutti questi gruppi sembrano essere accomunati da una fase di civilizzazione neolitica: da una fase di economie agricolturali

• Alcuni gruppi tuttavia erano sostenuti da una economia di sussistenza: 1) Cacciatori-raccoglitori

2) Zingari di mare (sea gypsies)

• Per quanto riguarda i cacciatori-raccoglitori rappresentano un caso di devoluzione, da agricoltori a raccoglitori • Nel caso degli zingari di mare invece, rappresentavano forme di nomadismo marittimo • 3 fenomeni migratori: 1) Cham

2) Polinesiano

3) Malgascio

• Foneticamente parlando: le lingue austronesiane sono generalmente abbastanza semplici: sono Tonali, con sistemi fonologici modesti e una struttura sillabica semplice, con una preferenza per le parole bisillabiche

Protoaustronesiano: • La ricostruzione più recente che abbiamo è quella documentata da Blust • Era una lingua con sistema fonologico semplice: 25 consonanti, 4 vocali • In totale: composto da 29 fonemi • Nessun: tono, registro o durata • Sistemi fonologici: sono ben rappresentati dal malese e dal tagalog che non si allontanano molto dalle caratteristiche del protoaustronesiano Mentre per esempio il caso del Cham rappresenta una deviazione dall'austronesiano avvenuto tramite il contatto con le lingue mon-khmer - Cham: abbiamo 5 serie di occlusive (sorde, sonore, sorde aspirate, sorde implosive) e abbiamo 4 ordini: 4 nasali, 3 fricative • Area Papua: Nuova Guinea, Isole Bismarck e Salomone): sistemi molto complessi, come il bukawa una delle lingue foneticamente più complesse, ma anche molto semplici come il papua rotokas, con il più piccolo sistema fonologico del mondo; • Micronesia: kosraeo: 35 consonanti e 12 vocali • Ci sono anche dei rari casi probabilmente dovuti ad influsso esterno: - Poche lingue tonali - Frequenza di labiovelari - E la diffusione di serie prenasalizzate

Struttura sillabica: • Di norma, l’ordine è consonante-vocale, CV con preferenza per le parole bisillabiche • Morfologicamente, le lingue austronesiane sono agglutinanti: i morfemi sono cioè segmentabili, con significato unitario

• Un'altra caratteristica comune alla famiglia: è la preferenza accordata ad alcune forme di morfema: i prefissi prevalgono sui suffissi, sono presenti anche infissi e circumfissi • Prefissi: sono diffusissimi in austronesiano: solitamente monosillabici, CV, raramente bisillabici; • Assolvono alle più varie funzioni grammaticali: (tempo, modo, aspetto, intransitivo, astratti, deverbali) • Infissi: questi comprendono delle forme fondamentali, ad esempio il -um, è un morfema basilare per il sistema verbale delle lingue delle Filippine. È caratteristico di molti verbi intransiti con suffissi pronominali personali • Suffissi: più importanti, risalenti al proto-austronesiano, sono principalmente 3: a) -En

b) – An

c) – Ay

• Circonfissi: Unione tra suffisso+ prefisso: viene utilizzato nel processo derivativo • Reduplicazione: consiste nella copiatura, totale o parziale della parola di base • Il segmento, o la base possono subire diversi processi fonologici: eliminazione di coda consonantica, selezione o cambiamenti vocalici o consonantici • La reduplicazione ha molte funzioni: - Plurale/colletivo

- Similativo/diminutivo

- Durativo/intensivo o frequentativo

- Futuro Triplicazione: • è un fenomeno rarissimo, esistente solo nel thao • Una caratteristica unica di queste lingue: interfaccia semantica/sintassi/discorso • È basato su quattro distinzioni: un attivo, e tre passivi • Il focus, assume un significato verbale e non più sintattico

- Intransitivo...


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