Luigi Pirandello: riassunto breve PDF

Title Luigi Pirandello: riassunto breve
Author Martina Francesca
Course Lettere classiche
Institution Sapienza - Università di Roma
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riassunto luigi pirandello (appunti lezione)
mappa molto generale...


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Luigi Pirandello: Luigi Pirandello è uno degli scrittori più importanti della letteratura italiana che ha saputo rinnovare le forme e i generi della letteratura. Pirandello nasce nel 1867 vicino ad Agrigento, precisamente in una località chiamata Caos. (Pirandello scherza sempre su questo definendosi “figlio del caos”) Nel 1887 si iscrive alla facoltà di lettere a Roma, ma nel 1889 si trasferisce in Germania dove si laurea nel 1891 con una tesi sul dialetto di Agrigento. Tornato a Roma, si sposa nel 1894 la coetanea Antonietta Portulano, dalla quale avrà tre figli, e inoltre entra nei salotti letterari, collabora con alcune riviste e pubblica le prime novelle e i primi romanzi. Nel 1897 incomincia ad insegnare Letteratura italiana presso l’istituto Superiore di Magistero. Nel 1901 esce il romanzo l’esclusa e l’anno successivo Il turno. L’anno della svolta è il 1903 a causa di due eventi:  

La miniera di zolfo dei genitori si allarga e la famiglia cade in rovina Inizia a manifestarsi la malattia mentale della moglie.

Dissesto economico, follia e prigione famigliare diventano i temi centrali. In questo periodo ha iniziato anche l’attività teatrale. A Roma, nel 1910 rappresenta gli atti unici intitolati e A queste seguono altre opere teatrali, che vengono accolte con freddezza da parte degli spettatori per il loro stile rivoluzionario. Il successo internazionale arriva solo nel 1923 con ed . Nel ’25 fonda la campagna del Teatro d’Arte di Roma, e la primattrice della compagnia è la giovano Marta Abba, alla quale Pirandello si lega sentimentalmente. Nel 1934 riceve il premio Nobel per la letteratura. Morì a Roma nel 1936.

Le opere: Le opere più importanti furono: 







Uno, nessuno e centomila; fu uno dei suoi ultimi romanzi, in cui viene portato alle estreme conseguenze il motivo della dissoluzione dell’io. Novelle per un anno; esse sono ambientate in ambienti contadini, borghesi e nobiliari italiani, ma anche internazionali, e narrano delle vicende di personaggi immersi nel trascorrere il caotico della vita. Maschere nude; è una raccolta di testi teatrali, tra cui emergono e Il fu Mattia Pascal; il protagonista incarna il tema della crisi dell’io e il fallimento dell’individuo che vuole trovare la sua vera identità.

Il pensiero: Il suo pensiero si fonda sul rapporto tra vita e forma. La vita tende a calarsi in una forma, in cui resta prigioniera e dalla quale cerca di uscire per assumere nuove forme, senza mai trovare pace. Secondo Pirandello gli uomini non sono liberi, ma sono come tanti pupi nelle mani di un burattinaio che è il caso. Quando nasciamo ci troviamo inseriti per puro caso in una società e così ci assegniamo una parte, cioè ci fissiamo in una forma e di conseguenza ci muoviamo secondo degli schemi ben definiti, ma sotto

l’apparenza della forma il nostro spirito freme perché avverte l’esistenza di una vita diversa, ma ci freniamo. A volte capita che l’anima istintiva che è in noi esplode violentemente lasciando via libera al proprio io allora la maschera si spezza. Ma anche in questo caso una volta usciti dalla vecchia forma, il senso di libertà che proviamo è di breve durata in quanto il nuovo modo di vivere ci imprigiona in un’altra forma. Questo contrasto tra le maschere e il volto, ossia tra l’apparenza esteriore e la realtà interiore, è un tema ricorrente in tutta l’opera di Pirandello e costruisce il motivo di fondo del suo romanzo “Il fu Mattia Pascal”. Secondo Pirandello, quando l’uomo scopre il contrasto tra maschera e volto, può reagire in tre modi:  



Reazione passiva; quella dei più deboli che si rassegnano alla maschera. Reazione ironico umoristica; di chi non si rassegna alle maschere, sta al gioco con un atteggiamento ironico. Reazione drammatica; di chi si chiude in una solitudine disperata che lo porta al dramma, al suicidio o alla pazzia.

Il fu Mattia Pascal: Il fu Mattia Pascal è uno dei romanzi più famosi dello scrittore siciliano Luigi Pirandello, in cui vengono trattati temi a lui cari che saranno ripresi successivamente in opere come “Uno, nessuno e centomila”. Il libro di Pirandello racconta la storia di Mattia Pascal, che vive in Liguria. Mentre si trovava nella biblioteca della città Mattia Pascal decide di raccontare la sua storia. Il protagonista del romanzo racconta che in precedenza viveva insieme alla madre e al fratello Roberto in condizione agiate grazie al lavoro del padre, che investe i soldi in proprietà. Alla sua morte, avvenuta quando Mattia aveva quattro anni e mezzo, si erano affidati a Batta Malagna, il quale per pagare i debiti iniziò a vendere le proprietà arricchendosi sfruttando l'ignoranza della madre. Mattia Pascal era perciò costretto a cercare lavoro trovandolo presso la biblioteca. L'amico Pomino è innamorato di Romilda Pescatrice, la quale però si innamora di Mattia, che la sposa. Mattia e Romilda vivono insieme alla suocera. La famiglia e il lavoro rappresentano una trappola per Mattia Pascal. Lui e la moglie hanno due gemelle; la prima muore subito mentre la seconda dopo un anno. Dopo poco muore anche la madre così Mattia decide di andare in America, prima però si ferma Montecarlo dove gioca d'azzardo al casinò per dodici giorni andandosene con un bottino di 82 mila lire. Mentre si trova in treno escogita un modo per scappare dalla sua vita, legge il suo necrologio: la moglie e la suocera credendolo morto lo avevano riconosciuto in un cadavere ritrovato in quei giorni. Mattia decide di iniziare una nuova vita cambiando nome: Adriano Meis. Adriano getta la fede e si inventa un nuovo passato. Decide di operarsi l'occhio strabico, di tagliare barba e capelli e da Milano si trasferisce a Roma. Qui vive in affitto in una camera ammobiliata. Stringe amicizia con l'affittuario, la figlia Adriana e l'altra donna in affitto. Presto si accorge che non avere un passato lo costringe alle bugie e molti iniziano a fare domande personali alle quali lui non risponde. Continua a ripetere di essere libero ma molto spesso si ricorda della famiglia. Si innamora di Adriana e durante una seduta spiritica la bacia. La vuole sposare ma non può perché Adriano Meis non esiste. Sapendo di essere vivo per la morte ma morto per la vita, decide di fingere un suicidio lascia vicino al ponte un

biglietto d'addio e torna al suo paese. Qui troverà la a moglie sposata con Pomino con cui ha avuto una figlia. Decide di non riprenderla come moglie ma di lasciarla all'amico. Fa due giri intorno al villaggio ma nessuno se ne accorge. Si dirige verso la biblioteca. Ogni tanto va al cimitero per leggere la sua epigrafe e lascia dei fiori. I temi che vengono affrontati nel “Il fu Mattia Pascal” sono molteplici ma tra i principali si ricordano: il tema della forma, Mattia Pascal è in una forma, ha una famiglia e un lavoro, ma il caso lo fa uscire dalla forma Mattia Pascal per entrare nella forma di Adriano Meis. Adriano si accorge che la sua forma non gli va più bene e vorrebbe tornare ad essere Mattia, ma questo non può accadere perché il passare del tempo gli proibisce di rientrare nella stessa forma, quello della famiglia. Il secondo tema principale è la famiglia, che può essere vista sia come un nido, come la famiglia d'infanzia, come una prigione da cui evadere, come la convivenza con la moglie e la suocera, l’identità. Il tema centrale dell'opera è quello della perdita dell'identità che Mattia prima caccia via e poi riottiene e accetta. L'identità è qualcosa di importante che ogni individuo deve preservare per far sì che il suo ricordo rimanga per sempre. Inoltre, un individuo non può privarsi della sua identità, poiché ciò gli proibisce di vivere innanzitutto alcuni aspetti sociali della vita, e per di più, è impossibile scordarsi della "vita passata"....


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