Manzoni - riassunto letteratura italiana PDF

Title Manzoni - riassunto letteratura italiana
Author Sarah Bazzano
Course Scienze e lingue per la comunicazione
Institution Università degli Studi di Catania
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riassunto letteratura italiana ...


Description

MANZONI



Con Manzoni non esiste più divario tra letteratura e società  Attinge da più filoni culturali : 1. ILLUMINISMO LOMBARDO- PARINI E CESARE BECCARIA Scopo: avvicinare l’intellettuale alla realtà circostante, quindi alla società  Atteggiamento razionalistico e moralistico che induce a respingere il simbolismo tedesco e inglese. 2. ROMANTICISMO  Per l’attenzione alla storia nazionale  PATRIOTTISMO  ideali religiosi cristiani 3. CULTURA FRANCESE  Molto legata alla società civile, al dibattito delle idee e alla storia nazionale. NOVITA’ DI MANZONI  PONE IL LETTORE DI FRONTE L’IGNOTO E AL SEGRETO DELLA VITA SENZA RINUNCIARE ALLA RAGIONE.

Nasce nel 1785 a Milano dal conte Pietro Manzoni e Giulia Beccaria, nipote di Cesare Beccaria. In realtà non è figlio legittimo di Manzoni, ma di uno dei fratelli Verri, probabilmente Alessandro. Pietro Manzoni aveva, però, da pochi anni sposato Giulia, consapevole che si trattasse di un matrimonio di interesse economico, infatti dopo pochi anni si separarono legalmente. (SCANDALO). Giulia andò a Londra e poi si stabilì a Parigi, convivendo con Carlo Imbonati. Manzoni rimase, invece, con il padre.  atteggiamento sempre più insofferente e ostile al padre, che gli imponeva un’educazione repressiva e rigida.  La madre Giulia è un tipo innovativo per il suo tempo, mentre il padre è severo, chiuso.  Trascorse la sua giovinezza tra un collegio ecclesiastico e un altro, nei quali riceve una rigida educazione religiosa  religione imposta  Dunque si allontana dalla religione.  in politica: Si avvicinò alle posizioni giacobine (Il trionfo della libertà del 1801)  caratterizzate da radicalismo e difesa dei valori repubblicani - DOPO- Si allontana dal giacobinismo, avvicinandosi alle idee liberali  L’Adda, e quattro Sermoni  Invece si avvicinò a posizioni neoclassiche in letteratura  il poemetto Urani.  PARIGI: 1805 MOMENTO DI SVOLTA  Manzoni va a Parigi dalla madre 1° vero incontro con lei  EVENTO STRAORDINARIO  LA MADRE RAPPRESENTA LA PARTE MANCANTE DI LUI  E’ un vero e proprio amore  In lei vede il suo corrispettivo femminile  legame che diventerà indissolubile – lui non si sente parte della famiglia paterna.  Si reca a Parigi in occasione della morte di Carlo Imbonati, vi resterà per cinque anni, molto importanti per la sua formazione culturale  Scrive il componimento In morte di Carlo Imbonati  Componimento in endecasillabi  Scritto anche come consolazione per la madre dopo la morte del marito.  Dialogo Morale con Carlo Imbonati  Aveva avuto come precettore Parini e professava di continuarne l’impegno morale Dunque per Manzoni è un esempio di fondamentale importanza  Attraverso le parole di Imbonati, Manzoni dichiara le sue idee di poetica e vita morale  mostra la volontà di continuare la lezione di Parini e dell’Illuminismo lombardo  Frequenta gli ultimi IDEOLOGI illuministi, diventando amico di Claude Fauriel  era un liberale che aveva partecipato alla Rivoluzione e assunto posizioni antinapoleoniche  lo condiziona in politica e in letteratura; egli era di idee illuministe ma anche vicino alle idee Romantiche proveniente dalla Germania  FAURIEL FU PER MANZONI UN TRAMITE IMPORTANTE TRA LE DUE CULTURE.  Si sposa con ENRICHETTA BLONDEL calvinista, entra in contatto con un PRETE GIANSENISTA di Genova, Eustachio Degola, che la influenza sul piano religioso. Egli credeva nel PROVVIDENZIALISMO  Mondo governato da una forza superiore, divina: PROVVIDENZA  GIUSTIFICAZIONE A TUTTO Lei si converte dal Calvinismo al Cristianesimo





CONVERSIONE ANCHE DI MANZONI 1810 Lei influenza molto Manzoni  Lui si stupisce di quanto è sorprendente la fede di questa donna; lui allora sente il bisogno di riavvicinarsi (magari per avvicinarsi a lei). Per mediazione di lei  RISCOPERTA DELLA FEDE, SECONDO UN ASPETTO DIVERSO Era vicino ad ambienti del GIANSENISMO (l’uomo è portato al male, ciò che lo salva è solo la Grazia divina) RITORNO A MILANO  ATTUA UNA SVOLTA POETICA  Inni Sacri (1812-1815)  Inizia un periodo di intensa attività letteraria Manzoni non aveva problemi economici, grazie all’eredità ottenuta dalla morte del padre e di Imbonati, aveva l’affetto della moglie e della madre e iniziarono GLI ANNI DEI CAPOLAVORI. 1. Le due tragedie  Il conte di Carmagnola e Adelchi 2. Le due odi  Marzo 1821 e Il Cinque Maggio 4. Lettre à Monsieur Chauvet 5. Sul Romanticismo, Le Ossevazioni sulla morale cattolica, La Pentecoste 6. la prima redazione dei Promessi Sposi  Il Fermo e Lucia





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Si convince che è impossibile conciliare nel Romanzo Storico realtà e invenzione  ha interessi, quindi, linguistici e filosofici  Trattato: Della lingua italiana --- Revisione linguistica dei Promessi Sposi Si reca a Firenze per impossessarsi del Toscano vivo, l’unica lingua comprensibile a tutti che potesse dare il senso di unità al romanzo  Si è sempre chiesto quale possa essere una lingua comprensibile a tutta l’Italia, dato che questa era scissa geograficamente  Dunque, forse il fiorentino parlato era il più vicino, poiché presenta espressioni linguistiche di altre lingue  lombarde, toscane, francesismi LA SCELTA DEL ROMANZO: genere comprensibile a tutti - è nuovo per la scelta della lingua  permette il processo di democratizzazione della cultura Ossessioni ossessive e rifacimento LA MORTE DELLA MOGLIE E DUE ANNI DOPO QUELLA DELLA FIGLIA GIULIA, DELL’AMICO FAURIEL E, SOPRATTUTTO, DELLA MADRE  Amareggiano la sua vena creativa Si risposa con Teresa Borri  Si occupa della revisione linguistica dei Promessi Sposi Le ultime opere: Opere Varie, frammento dell’Ognissanti, Del romanzo storico e Dell’Invenzione. Muore nel 1873 a Milano.

Riflessione su problemi morali, storici e letterari – Entrambi: Difesa della Chiesa, sia religiosamente sia storicamente.  TRATTATO MORALE E TEOLOGICO  Osservazioni sulla morale cattolica Con questa opera Manzoni vuole dare una risposta a De Sismondi  Questo sosteneva che la decadenza politica e morale degli italiani fosse causata dalla Chiesa cattolica, partendo dalla Controriforma  Manzoni non risponde sul piano politico e storico, ma su quello teologico. Egli dice che la Chiesa non ha origini umane, ma divine: la morale cristiana rappresenta il valore assoluto della perfezione e della verità. La morale cattolica è superiore a qualsiasi morale laica: è l’unica perfetta.  Segue un procedimento argomentativo, con stile elevato.  TRATTATO STORIOGRAFICO DISCORSO SOPRA ALCUNI PUNTI DELLA STORIA LONGOBARDICA IN ITALIA Evidente anche qui la matrice illuministica nella confutazione degli errori del passato e nella critica alla falsa storiografia. La falsa storiografia giudicava positivamente il dominio dei Longobardi e il tentativo di integrazione che i dominanti avrebbero promosso; invece, aveva fatto della Chiesa la responsabile della mancata formazione di un spirito nazionale italiano. Manzoni vuole dimostrare la falsità di questa tesi, ma vuole anche sottolineare che la Chiesa si era posta a tutela dei Latini, sottomessi dai Longobardi. Egli evidenzia come in realtà non ci fosse stata una fusione tra l'elemento longobardo e elemento latino, per cui era insensato parlare di una potenziale formazione di uno spirito nazionale. QUI: NOVITA’ STORIOGRAFICA DI MANZONI  Vuole considerare gli eventi dal punto di vista del popolo  Mentre in passato vi era l’interesse per le azioni dei grandi personaggi e del potere, adesso Manzoni vuole dare voce alle masse  In questo modo è possibile rivalutare l’operato della Chiesa e del Papato, poiché più vicini al popolo  Qui sperimenta un tono discorsivo alto, ma chiaro, con linguaggio moderno privo di appesantimenti accademici.  ARGOMENTAZIONE MACHIAVELLIANA.  Documenta in chiave rigorosamente storica ciò affermato nell’Adelchi in modo eccessivamente romanzesco.



(Prefazione al Conte di Carmagnola) OPERA D’ARTE ILLUMINISTI  deve solo servire da insegnamento funzione didascalica ROMANTICI  deve solo soddisfare il piacere del lettore  centralità romantica fondata sull’estetica e sulla teoria che l’arte è qualcosa di assoluto, a cui tutto si sacrifica ROMANTICO DIVERSO: Obbedisce alla morale e alla religione Nega l’autonomia dell’arte e della finalità estetica  L’opera deve essere utile prima, dopo dilettevole e piacevole. L’ARTE DEVE AVERE L’UTILE PER SCOPO, IL VERO PER SOGGETTO E L’INTERESSANTE PER MEZZO. 1. Ciò significa che deve avere uno scopo morale, deve parlare di un fatto storico reale e argomenti che interessino un maggior numero di persone. 2. Rispettare la REALTA’ STORICA 3. Riferimento a Lucrezio, l’arte deve piacere, deve avere uno scopo dilettevole attraverso la dolcezza dei versi.



RIFLESSIONI SULLA TRAGEDIA: 1. Rifiuta le unità di tempo e di luogo Aristoteliche, secondo cui la vicenda non deve durare più di 24h e la vicenda deve svolgersi sempre nello stesso luogo Il rifiuto dei romantici nasceva dal principio che il genio poetico deve creare liberamente, senza costrizione alcuna, come una forza della natura. QUANDO SI PARLA DI STORIA NON CI SI PUO’ LIMITARE A 24H E AD UN SOLO SPAZIO  il fatto storico perde la sua realtà e risulta troppo artificioso. Per rispettare la logica dell’unità di azione drammatica la vicenda può durare anche anni e svolgersi in luoghi diversi. 2. Secondo Manzoni è possibile realizzare un dramma interessante e utile moralmente, ma non è possibile scindere i due aspetti (come si pensava nel 600).

4.

Ripristina il coro TRAGEDIA GRECA: intermezzo  i personaggi si dedicavano al canto, per consentire agli attori di prepararsi, cambiarsi. ADESSO: IL CANTUCCIO riservato al poeta, dove può parlare lui stesso in prima persona, esponendo le sue considerazioni personali  L’IO POETICO parla e riflette, analizza la psicologia del personaggio e i moti dell’animo che lo hanno spinto a svolgere l’azione  però non si abbandona alla condanna di un personaggio o di un altro. LETTERA A CHAUVET: Chauvet aveva scritto una recensione del “Conte di Carmagnola”, dove criticava Manzoni per il mancato rispetto delle unità aristoteliche di Tempo e Luogo. – Manzoni in questa lettera continua ciò detto nella prefazione 1. Rifiuto delle regole Aristoteliche  Riprende l’esempio della tragedia di Shakespeare. (unità di azione indipendente)



2. Distinzione tra vero storico e vero poetico LO STORICO: deve limitarsi a raccontare un fatto storico, senza abbellimenti, semplicemente il vero in modo oggettivo. POETA: ha una libertà poetica  PRESENTA IL VEROSIMILE, CIOE’ QUALCOSA CHE NON SI E’ ANCORA VERIFICATO MA POTREBBE VERIFICARSI Lo scrittore non deve inventare ma attenersi ai fatti che sono accaduti, si interroga su avvenimenti storici per dar spazio ai moti interiori: I SENTIMENTI, LE PASSIONI, LE SOFFERENZE  LA LETTERATURA INTEGRA E COMPLETA LA STORIA • Afferma che non è possibile unire l’invenzione alla storia, che è verità. 3. Diciamo che vi sono delle contraddizioni: -Da un lato, lui afferma che la morale sta nella storia, in relazione agli avvenimenti realmente accaduti  storico. -Dall’altro, la morale viene attribuita all’aspetto interno, nei sentimenti, a quei drammi etici che sfuggono allo storico professionale  poeta-storiografico. -In terzo luogo, Non vuole inventare all’interno di un fatto storico, per rimanere coerente con il senso di RAZIONALITA’  però poi da un senso creativo all’opera.  Renzo e Lucia non sono realmente esistiti.  LETTERA SUL ROMANTICISMO: -Difende il Romanticismo Lombardo  Si mostra consapevole delle varietà del Romanticismo e si allontana da quelle più irrazionali (quindi Inghilterra e Germania)  Si avvicina a quello più razionale Italiano. (più vicina all’Illuminismo). -Critica il Neoclassicismo  Respinge: 1. L’uso della mitologia  Assurda e falsa – contro la morale religiosa 2. Concetto di imitazione e di rispetto delle regole classiche  Come le unità Aristoteliche della tragedia  

A CAVALLO TRA ILLUMINISMO E ROMANTICISMO anche nella lingua A differenza di Foscolo, lui si allontana da Parini  Foscolo affermava che Parini fosse il VATE, colui che voleva essere compreso da tutti  ciò non era possibile poiché non era comprensibile da tutti, utilizzava un linguaggio aulico, ricco di latinismi, troppo complicato per un pubblico ignorante  la sua lingua era distante da quella di uso comune  aveva tradito il suo intento  POESIA : élite.

ODE Il termine deriva dal greco e significa CANTO, infatti era destinato ad essere cantato. Componimento lirico morale e civile; stile elevato e caratterizzato da elaborata e varia struttura metrica. LE ODI CIVILI  Riferimento a Parini Egli si serve di un componimento classico per trattare dei temi moderni, civili per addolcire le tematiche. Manzoni segue le vicende politiche dell’Italia  Le sue odi nascono come sostegno o incoraggiamento ad un movimento.  

Aprile 1814  scritto in occasione della caduta di Napoleone e della cacciata dei francesi dall’Italia. Il proclama di Rimini  Per sostenere il programma di Murat che incitava gli italiani alla lotta per l’indipendenza nazionale.

MARZO 1821 Fermi sulla sponda asciutta, con gli sguardi rivolti al Ticino appena superato, tutti assorti nel nuovo e straordinario destino, sicuri nel cuore dell’antico valore, hanno giurato: non sarà più che il Ticino scorra come confine tra due stati diversi; non ci sarà un luogo dove sorgeranno confini tra Italia e Italia, mai più! L’hanno giurato: altri valorosi a quel giuramento rispondevano da luoghi fraterni, affilando le spade di nascosto che, una volta alzate, scintillano al sole. Tutti si sono stretti la mano destra a vicenda; le parole del giuramento sono pronte; o compagni sul letto di morte, o fratelli sul suolo libero da oppressori. Chi potrà distinguere le acque delle due Dore,

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della Bormida che si unisce al Tanaro, del Ticino e dell’Orba ricca di boschi che si uniscono nel Po; chi [potrà] togliere le acque già mischiate del Mella e dell’Oglio, chi potrà togliere le acque dei numerosi torrenti che si versano nella foce dell’Adda quello potrà anche dividere un popolo risorto in e disprezzate ed anonime, e riportarla, indietro con gli anni ed il destino, agli antichi dolori della servitù; una gente che sarà interamente libera o sarà serva tra le Alpi ed il mare; unita nelle armi, nella lingua, nella religione, nelle tradizioni, nella stirpe e nel sentimento. Con quel viso sfiduciato e dimesso, co n quello sguardo rivolto verso il basso ed insicuro con cui sta un mendicante tollerato

per pietà in terra straniera, così doveva stare il Lombardo in Lombardia: la volontà altrui era la legge per lui; il suo destino un segreto di altri, il suo compito era obbedire e tacere. O stranieri, l’Italia torna nella sua legittima eredità e si riprende il suo territorio; O stranieri, togliete le tende da una terra che non è vostra madre. Non vedete che è tutta in ribellione dalle Alpi all’estremità della penisola? Non sentite che si scuote divenendo insicura sotto la dominazione straniera? O stranieri! Sui vostri stendardi è presente la vergogna di una promessa tradita; un giudizio pronunciato da voi vi accompagna alla battaglia ingiusta; voi che gridaste in quei giorni tutti insieme: Dio rigetta la dominazione straniera; ogni popolo sia libero e abbia fine il perverso diritto del più forte.

L’ode fu composta probabilmente quando sembrava che, in seguito ai monti piemontesi, il reggente Carlo Alberto passasse il Ticino per liberare la Lombardia dagli austriaci: facendo avvenire il processo di indipendenza nazionale. Ma le speranze erano state smentite dagli eventi e ne era seguita una dura repressione da parte degli austriaci. Il poeta immagina invece che l’esercito piemontese, varcato il fiume Ticino, sia passato in Lombardia l’unione con i lombardi può dare inizio all’indipendenza nazionale. Carlo Felice, erede del re Vittorio Emanuele I, aiutato dagli Austriaci, rinnegò i provvedimenti di Carlo Alberto e sbaragliò il movimento rivoluzionario L’ode è dedicata alla memoria del poeta tedesco Theodor Koerner, autore di una raccolta di liriche di guerra, morto combattendo contro Napoleone: Manzoni costruisce così un confronto tra la guerra dei tedeschi contro i francesi e l’altrettanto giusta e santa guerra degli italiani contro l’Austria.

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Lotta per l’indipendenza italiana e per la liberazione dall’oppressione degli austriaci Espressione di speranze nazionali, che emergono non solo attraverso il contenuto, ma anche tramite le *scelte metricheL'impiego di decasillabi, il sistema di rime, il quarto e l’ottavo verso di ogni strofa tronchi, comportano un ritmo incalzante e martellante  ENTUSIASMO PATRIOTTICO.  TEMA BIBLICO DEL DIO GUERRIERO Approva le guerre giuste e punisce gli oppressori la volontà di Dio non può permettere a un popolo violento e oppressore di appropriarsi dei diritti di altri esseri umani.  Diritto di ogni popolo alla libertà e all’autodeterminazione: grande disegno provvidenziale di Dio, e quindi non deve essere arrestato dalle scelte degli uomini. 1. SPIEGA LE CAUSE CHE HANNO SPINTO I PIEMONTESI AD ATTRAVERSARE IL TICINO  IL GIURAMENTO CHE HANNO STRETTO CON I LOMBARDI E’ DI LIBERARE L’ITALIA DALLA DOMINAZIONE STRANIERA  ATTRAVERSO IL PARADOSSO EGLI SOTTOLINEA CHE, COME

2. 3.

NON E’ POSSIBILE DISTINGUERE NEL PO LE ACQUE DEI FIUMI, COSI’ NON E’ POSSIBILE SEPARARE IL POPOLO ITALIANO. SI RIVOLGE AGLI OPPRESSORI, ACCUSANDOLI DI AVER TRADITO I PRINCIPI DI LIBERTA’ CHE PROCLAMAVANO  LA GIUSTIZIA DIVINA PUNIRA’ LORO  CITA LA BIBBIA, AFFERMANDO L’INTERVENTO DI DIO A FAVORE DEI GIUSTI MANZONI SI RIVOLGE ALL’ITALIA  ELOGIO DEI VALOROSI CHE COMBATTERANNO LA BATTAGLIA, E DISPIACERE DI COLORO CHE NON POTRANNO PARTECIPARE A QUESTO EVENTO STORICO.

INNO ALLA PATRIA 1  Si apre con l’invocazione, incitazione, al popolo Italiano a ribellarsi, affinché non accetti più la dominazione straniera  MOTIVO PATRIOTTICO  L’Italia è frantumata, buona parte è dominata dagli Austriaci  I Piemontesi hanno attraversato il Ticino, in virtù dell’unione con i Lombardi affinché ci sia l’inizio dell’indipendenza nazionale. INVOCATIO NON A UNA MUSA MA AL POPOLO ITALIANO  2  Descrizione dei militari  Questi hanno giurato di combattere per la patria, puntando le loro spade al cielo  Si stringono la mano destra in segno di fedeltà (PATRIOTTISMO)  Il giuramento è stato scritto.  O MORIRANNO COMBATTENDO IN NOME DELLA LIBERTA’ O CONTINUERANNO A VIVERE COME FRATELLI, LIBERI DAL PIEDE STRANIERO. Riferimento agli italiani di quel tempo: gli italiani hanno smarrito quel senso di FRATELLANZA Italia frantumata  3  Elenca una serie di fiumi italiani  METONIMIA PER INDICARE L’ITALIA STESSA  In questo momento è come se fossero divisi  Il poeta si augura che le acque dei fiumi possano riunificarsi e confluire in maniera disordinata nella acque del Po, quindi si augura l’UNITA’ D’ITALIA  I POPOLI CHE LOTTANO PER L’UNITA’ NAZIONALE DEVONO ESSERE SOLIDALI TRA LORO FIUMI DELLA LOMBARDIA, PERCHE’? VUOLE CHE L’UNIFICAZIONE PARTA DA LI’ (NORD PIU’ OPPRESSO DAGLI STANIERI).  4-5  Manzoni dice che il popolo Italiano deve avere la stessa lingua, la stessa religione, le stesse tradizioni, la stessa stirpe e gli stessi sentimenti  NON DEVE ESSERCI DIFFERENZA  RITORNO ALL’AMOR DI PATRIA IL MENDICO rappresenta l’ITALIANO stesso che si sente straniero, incerto, nella sua stessa patria perché vi sono gli stranieri Il cittadino Lombardo deve sottostare alla legge dello straniero  Destino incerto  Poiché è affidato alla volontà di qualcun altro.  6  Congiuntivi esortativi  ESORTA gli invasori ad andare via: tutta l’Italia si sta scuotendo con i moti rivoluzionari  MOVIMENTO CHE SI PROPAGA DAL NORD E ARRIVA AL SUD Maledizione contro la dominazione straniera, che vuole fissare le proprie orme in una terra che non è la loro madre. 



7  LUNGA ESORTAZIONE  si rivolge agli STRANIERI  voi stessi avete lottato per liberarvi dalla dominazione straniera, sotto un giuramento; e ora opprimete un popolo che non vuole ciò, privandolo della libertà. RISPETTO D...


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