Metodologia - metodi e sport di squadra PDF

Title Metodologia - metodi e sport di squadra
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Course SCIENZE MOTORIE
Institution Università Telematica Pegaso
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metodi e sport di squadra...


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“I METODI DI IN NSEG NAME NT O” PR ROF . ARM ANDO S AN GIIOR GIO

Università Telematica Pegaso

I metodi di insegnamento

Indice 1

INTRODUZIONE -------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 3

2

I METODI DI INSEGNAMENTO ------------------------------------------------------------------------------------------ 6

3

METODI DI TIPO DEDUTTIVO ------------------------------------------------------------------------------------------ 8

4

METODI DI TIPO INDUTTIVO ------------------------------------------------------------------------------------------- 9 4.1. 4.2. 4.3.

METODO DELLA LIBERA ESPLORAZIONE ----------------------------------------------------------------------------------- 9 METODO DELLA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI ----------------------------------------------------------------------------- 9 METODO DELLA SCOPERTA GUIDATA ------------------------------------------------------------------------------------ 10

5

INSEGNAMENTO DELLA TECNICA ---------------------------------------------------------------------------------- 11

6

L’ERRORE TECNICO ------------------------------------------------------------------------------------------------------ 14

7

INSEGNAMENTO DELLA TATTICA ---------------------------------------------------------------------------------- 15

BIBLIOGRAFIA ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------17

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti d ella legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633)

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I metodi di insegnamento

1 Introduzione Ogni azione dell’insegnante, sia esso operatore fisico-sportivo o docente, deve ispirarsi a una corretta impostazione del rapporto didattico. Il concetto chiave di questo rapporto è che “l’insegnamento deve ottenere l’apprendimento, ossia l’insegnante deve far si che l’apprendimento degli allievi segua i tracciati e realizzi i contenuti e gli obiettivi fissati nel suo programma. A questo fine l’insegnante deve operare, e la sua azione sarà tanto più efficace quanto migliore sarà il metodo di lavoro adottato. Di tale metodo fanno parte singole tecniche didattiche, cioè singoli modi efficaci di impiegare materiale didattici precostituiti. Ma, ancor prima, l’insegnante deve rispettare alcune norme essenziali attinenti alla conoscenza dell’allievo in quanto soggetto umano in via di sviluppo e in quanto personalità in formazione, con i suoi problemi di maturazione, di relazione sociale e affettiva con i compagni e con gli adulti, di condizionamento da parte del proprio ambiente, di efficienza fisica e quant’altro. La conoscenza degli allievi da parte dell’insegnante deve avere per oggetto due aspetti fondamentali: -

I loro interessi e bisogni (motivazioni);

-

Le loro capacità intellettuali e fisiche.

Non è superfluo sottolineare che tanto le motivazioni che le capacità sono per tutti determinati dalle fasi dello sviluppo psicologico, e per ognuno dalla sua storia specifica. Lo studio delle motivazioni è compito della psicologia; è evidente che nella sua attività quotidiana l’insegnante non può contare sui contributi dello psicologo, ma deve fare da sé, seguendo con attenzione l’attività degli allievi, mantenendo rapporti di fiducia con loro e impiegando la propria esperienza diretta. Lo studio dello sviluppo delle capacità intellettuali e fisiche è compito della psicologia dell’età evolutiva. È giusto, a tal riguardo, ricordare che tutte le capacità del bambino in crescita sono al servizio della sua continua attività di apprendimento. Esistono diverse interpretazioni o teorie dell’apprendimento, citiamo:

a.

“Comportamentismo”

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti d ella legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633)

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I metodi di insegnamento

Studia l’apprendimento utilizzando l’osservazione dei modi in cui il soggetto si comporta esteriormente; i comportamentisti ritengono che al di fuori dell’osservazione non si può affermare nulla di realmente dimostrabile : si possono soltanto osservare gli “stimoli” che provengono al soggetto dall’ambiente esterno, e le reazioni ad essi. L’apprendimento consisterebbe, secondo i comportamentisti, nell’inventare una reazione o risposta a uno stimolo nuovo. Se la risposta appare adeguata allo stimolo, essa viene conservata dall’organismo e ripetuta ogni volta che si ripete lo stimolo stesso. Se invece non è adeguata allo stimolo, l’organismo non la ripete e ne inventa un’altra. La risposta adeguata e ripetuta è, appunto, il comportamento appreso dall’organismo. L’insegnamento consisterebbe, quindi, nell’offrire al bambino gli stimoli giusti affinchè egli dia risposte già previste e desiderate dall’insegnante.

b.

“Cognitivismo”

Il cognitivismo, non si accontenta di una teoria così meccanica quale appare quella comportamentista, ma volge i suoi interessi alla complessa rete di processi mentali. Esso si rende ben conto che non è possibile osservare quel che accadente dentro la mente (ossia nell’ambito di quei processi che avvengono nel nostro cervello). Tuttavia avanza delle ipotesi su determinati fenomeni mentali come, ad es., il modo in cui una nozione nuova viene “compresa” in un sistema di nozioni già posseduto da un individuo, o il modo in cui un concetto è “costruito” da un soggetto sulla base di elementi conosciuti. Nelle ricerche più recenti si è cercato di studiare le modalità di apprendimento dell’allievo partendo proprio dalle situazioni reali in cui il soggetto è messo in condizioni di apprendere. Si studiano così i modi in cui l’allievo tenta di risolvere i problemi che l’attività di insegnamento continuamente gli propone; si vuole stabilire in qual modo l’insegnante può migliorare la propria azione, e cioè il modo di proporre i contenuti di conoscenza all’allievo. Bisogna però aggiungere che l’apprendimento del bambino ha bisogno non solo di una continua ed intensa attività fisica, ma si basa su presupposti di tipo emotivo espressi dalle singole motivazione. C’è uno stretto legame tra apprendimento ed attività fisica, infatti quest’ultima consiste in tutte le operazioni con cui il bambino si impadronisce delle loro qualità fisiche, ne apprende i colori e le forme, il peso e il volume, si regola nel “maneggiare”, si muove in mezzo ad esse. Il bambino apprende, soprattutto, attraverso la manipolazione degli oggetti ed il loro uso.

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti d ella legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633)

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I metodi di insegnamento

Per apprendimento intendiamo un’attività diretta all’acquisizione (ed al perfezionamento) di conoscenze e capacità. L’oggetto principale dell’apprendimento è legato all’acquisizione, alla stabilizzazione e, in definitiva, all’utilizzazione di abilità motorie. Le abilità motorie sono le forme in cui il movimento si realizza, cioè tutti gli elementi che vengono automatizzati con la ripetizione. Per poter apprendere i movimenti e quindi acquisire nuove abilità motorie è opportuno avere un certo livello di capacità motorie e questo avviene attraverso una pratica differenziata, di tipo multilaterale. Sono forme fondamentali dell’apprendimento: •

Apprendimento per imitazione: (frequente nei bambini) si attua attraverso l’osservazione

ciò implica percezione memorizzazione (memorizzazione individuare e isolare le caratteristiche cruciali del movimento osservato). In genere vengono imitati modelli dotati di prestigio, azioni che hanno successo quelle di cui viene capito il significato. Il rinforzo non è indispensabile; •

Apprendimento per riflessi condizionati: in questo tipo di apprendimento il rinforzo è

fondamentale e può essere positivo (ricompensa) o negativo (punizione) si basa sull'associazione tra uno stimolo ed una risposta specifici; •

Apprendimento per prove ed errori: richiede un certo tempo per stabilizzarsi. Si arriva ad

adottare un comportamento corretto solo dopo una serie di tentativi e dopo aver eliminato tutte quelle azioni e quelle strategie che non portano al risultato sperato (fondamentale nell’attività sportiva); •

Apprendimento per intuizione (insight):

è un processo di apprendimento rapidissimo,

necessita di un substrato notevole di esperienze, le informazioni devono essere confrontate, collegate e rapportate tra loro; •

Apprendimento per comprensione: poggia sul ragionamento e sulla capacità di cogliere nessi

logici e significativi tra gli avvenimenti, i comportamenti, le idee; I discorsi orali o scritti lo interessano meno, se non gli consentono di svolgere attività fisica, che è sempre attività intellettuale; cosicché i discorsi orali o scritti sono meno completi dell’attività fisico-intellettuale che, invece, gli è naturale. Ciò costituisce un elemento di vantaggio per l’attività motoria rispetto ad altre forme di insegnamento.

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I metodi di insegnamento

2 I metodi di insegnamento La scelta dei metodi di insegnamento è una delle fasi della programmazione didattica che segue il codesto ordine: 1.

Analisi della situazione di partenza

L’insegnante deve, anzitutto, conoscere i bisogni formativi di ciascun allievo. Deve perciò compiere un’analisi della situazione iniziale, cercando di determinare il grado di partenza degli allievi, l’atteggiamento di collaborazione del gruppo-classe, definire le caratteristiche comportamentali e le capacità di apprendimento dei propri allievi.

2.

Definizione degli obiettivi

La seconda operazione da compiere è la definizione degli obiettivi; in metodologia si distinguono “obiettivi educativi” e “obiettivi didattici”. In generale i soli obiettivi realizzabili sono i secondi, perché sono ben definibili , realizzabili e verificabili rispetto ai primi.

3.

Scelta dei metodi

L’insegnante deve poi selezionare i metodi didattici da attuare. Principalmente si distinguono in :

METODI DI TIPO DEDUTTIVO •

Metodo prescrittivo deduttivo



Metodo misto



Metodo assegnazione compiti

METODI DI TIPO INDUTTIVO •

Metodo della libera esplorazione



Metodo della risoluzione dei problemi



Metodo della scoperta guidata

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I metodi di insegnamento

Definizione dei contenuti

Definiti gli obiettivi e i metodi, l’insegnante deve stabilire i contenuti didattici.

5.

Individuazione dei mezzi e delle attrezzature

6.

Valutazione

La valutazione si rivolge sia all’attività didattica dell’insegnante, sia agli obiettivi raggiunti dagli allievi.

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I metodi di insegnamento

3 Metodi di tipo deduttivo I metodi di tipo deduttivo sono i seguenti:

a.

Metodo prescrittivo – deduttivo

Dà una rilevanza estrema al ruolo dell'insegnante ed è incentrato sull'ipotesi

che egli possieda

conoscenze ed esperienze da trasmettere ai propri allievi. Generalmente comporta 4 fasi: a)

esplicativa

b)

dimostrativa

c)

esecutiva

d)

correttiva

b.

Metodo misto

Detto anche analitico – sintetico è costituito dall’integrazione dei due vecchi metodi deduttivi, la sintesi e l’analisi. Mediante la sintesi l’insegnante offre agli allievi una visione d’insieme, segue l’analisi delle diversi parti della lezione ed infine si ritorna alla sintesi. Quindi : SINTESI: viene presentato attraverso dimostratori, una visione

d'insieme delle attività proposta.

ANALISI: viene affrontata l'analisi di distinti aspetti dell'attività SINTESI: dopo le fasi precedenti si passa all'esecuzione, realizzazione complessiva dell'attività attraverso una ricomposizione sequenziale delle sue parti. c.

Metodo assegnazione dei compiti

Consiste nell'assegnare agli alunni, sia singolarmente sia in piccoli gruppi, determinati "compiti motori" che vengono eseguiti autonomamente, una volta stabilite le modalità d'esecuzione . Implica le seguenti fasi: •

Spiegazione



Dimostrazione



Esecuzione

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4 Metodi di tipo induttivo I metodi di tipo induttivo sono i seguenti

4.1.

Metodo della libera esplorazione

Gli allievi sono i protagonisti principali di tale metodo di tipo induttivo, che consiste essenzialmente nella libera ricerca di esperienze motorie. L’insegnante è un elemento tendenzialmente passivo, la cui principale funzione è quella di orientare l’attenzione degli allievi, in determinate moment, verso l’attività più interessante e originale sviluppata autonomamente da uno o più di loro. In sostanza, l’allievo è il grande protagonisti di questo metodo. L’insegnante però non deve mai estraniarsi dalle attività se non vuole correre il rischio che la libera esplorazione si trasformi in una forma di “anarchia comportamentale”.

4.2.

Metodo della risoluzione dei problemi

Consiste nel proporre agli allievi un problema, affinchè essi lo risolvano in modo personale e creativo. Di norma l’insegnante presenta una situazione al quanto incompleta, dando così l’opportunità agli allievi di scoprire o creare da soli qualcosa di nuovo per completare la situazione proposta. L’applicazione di questo metodo si basa su 4 domande fondamentali : chi può? ; chi sa?; chi vuole? ; come si può?. La formulazione della domanda dovrà essere chiara e breve e l’insegnante deve svolgere un lavoro minuzioso di studio e di costruzione dei quesiti, perché ogni risposta successiva degli allievi si fonda sulla esatta soluzione di quella precedente. Il principale vantaggio di questo metodo consiste nel fatto che esso favorisce la spontaneità e la creatività degli allievi.

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4.3.

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Metodo della scoperta guidata

Tale metodo prevede che l’allievo risolvi individualmente e liberamente dei problemi, ma solo all’interno di un ambito ristretto stabilito dall’insegnante.

Presenta notevoli somiglianze con

il metodo della risoluzione dei problemi dal quale si differenzia per la "delimitazione" delle ipotesi risolutive delle situazioni motorie proposte. I problemi posti saranno determinati dagli obiettivi da conseguire; saranno invece lasciate alla creatività, alla fantasia, alla elaborazione dei bambini

le

esecuzioni delle azioni utili a conseguire gli obiettivi prestabiliti.

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5 Insegnamento della tecnica Per tecnica si può intendere l’applicazione e la progettazione creativa di procedure rappresentate da un insieme di movimenti che permettono al giocatore di utilizzare le proprie capacità fisiche e psichiche nel modo più appropriato in base alle situazioni esterne. Affinchè la tecnica possa diventare “modello” deve essere approvata biomeccanicamente. Come avviene per le capacità coordinative, si distinguono capacità o abilità tecniche generali e speciali. Le abilità tecniche generali sono rappresentate dalle cosiddette tecniche di base di corsa, salto, lancio ecc.., che appartengono al repertorio motorio di base di molti sport , in particolare dei giochi sportivi. Le tecniche speciali sono quelle specifiche e caratteristiche di un determinato sport o di una determinata disciplina. La tecnica sportiva può essere sviluppata in modo ottimale solo se, nel processo di allenamento a lungo termine, si tiene conto di tutti i fattori che la limitano nel modo più ampio ed adeguato possibile; se si trascura lo sviluppo parallelo delle forme principali di sollecitazione motoria e della tecnica sportiva, si può produrre una discrepanza tra capacità tecnica e livello condizionale : uno sviluppo insufficiente della tecnica impedisce all’atleta di trasformare il suo crescente potenziale fisico in risultati elevati della sua prestazione nel suo sport. La formazione delle tecniche sportive passa attraverso le seguenti fasi: Strutturazione delle abilità di base Strutturazione delle abilità strutturali Perfezionamento dell'esecuzione tecnica Consolidamento della tecnica

Lo sviluppo dell’insegnamento della tecnica, di regola, si realizza in tre tappe:

a.

Tappa dello sviluppo multilaterale

Nella quale troviamo in primo piano l’ampliamento delle capacità coordinative, e , quindi del patrimonio di movimenti, dell’esperienza motoria e l’acquisizione delle abilità tecniche di base.

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