Museo archeologico nazionale di Chiusi APPUNTI DI STORIA DELL\'ARTE PDF

Title Museo archeologico nazionale di Chiusi APPUNTI DI STORIA DELL\'ARTE
Course Storia dell'arte moderna
Institution Università del Salento
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APPUNTI DI STORIA DELL'ARTE MODERNA PER SEMPLIFICARE...


Description

Museo archeologico nazionale di Chiusi Il Museo Nazionale Etrusco di Chiusi raccoglie numerosi reperti provenienti dagli scavi nella zona, in particolare antichissimi canopi e i tipici sarcofagi. si possono visitare:  la tomba del Leone,  la tomba della Pellegrina  la tomba della Scimmia. Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale della Toscana, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.

Storia

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Il Museo venne inagurato nel 1871 come museo comunale. Nel 1901 venne trasferito nella sede attuale, dentro un edificio di origine neoclassica. Un ampliamento risale al 1932, quando furono esposte nuovi reperti provenienti da collezioni private. Fu danneggiato durante la seconda guerra mondiale e divenne statale nel 1963. Nel 2003 è stato interamente riallestito, migliorando l'esposizione. A circa 3 km dal centro storico di Chiusi, si trova la necropoli di Poggio Renzo, dove sono conservate importanti sepolture di età arcaica ed ellenistica.

Collezioni Nel portico si trova una serie di iscrizioni funerarie, cippi e statue marmoree, provenienti dalla tomba della gens Allia sulla via Cassia (fine del I secolo a.C.) L'esposizione è ordinata per criteri cronologici e tematici, con una stretta connessione col territorio di Chiusi. Dove possibile è sempre indicato il luogo di reperimento e alcune cartine facilitano la localizzazione nell'area.  La prima sala è dedicata alle Età del Ferro e del Bronzo, oltre alla fase "orientalizzante" della produzione etrusca. Vi si trovano sia oggetti di produzione locale, sia altri oggetti di importazione nell'antichità, come i buccheri con decorazione a cilindretto.  La sala successiva traccia la peculiare produzione chiusina tra VII ed il VI secolo a.C., incentrata sui canopi antropomorfi, tra i quali spicca il famoso canopo di Dolciano, posto in un trono di bronzo decorato a sbalzo.  Un'altra sala mostra la scultura in pietra fetida, con statue usate come cinerari, rilievi e sculture funerarie, come le figure di sfingi o donne piangenti. Tra le opere di importazione spiccano le ceramiche attiche:  a figure nere (come l'anfora con Achille e Aiace che giocano a dadi alla presenza di Atena, del pittore di Kleophrades);  a figure rosse (skyphos con una rara raffigurazione di Telemaco, del Pittore di Penelope con scene dall'Odissea)  di ceramiche di imitazione etrusca, sia figure nere che rosse. La sezione territoriale ospita reperti provenienti dagli scavi nella zona di Petriolo e dalle necropoli della zona. Tra questi ultimi spicca:  il corredo della Tomba della Pania;

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il calco della pisside eburnea conservata oggi al Museo archeologico nazionale di Firenze. Il cinerario Paolozzi è decorato da figure femminili piangenti e teste di grifo.

Il piano inferiore è dedicato ai reperti di età ellenistica e romana. Vi si trovano numerose urne in marmo e alabastro, caratterizzate da un ritratto idealizzato del defunto sdraiato sul coperchio e scene mitologiche sulla cassa. Altre urnette cinerarie sono in terracotta dipinta e sono esposte anche terrecotte architettoniche e votive. Chiusi è la città etrusca che ha restituito il maggior numero di iscrizioni di epoca ellenistica, a testimoniare la straordinaria alfabetizzazione e fioritura culturale di quelle periodo. L'epoca romana è documentata dalla ceramica sigillata di produzione aretina, vetri, bronzi, cippi funerari, alcuni statue e una base onoraria. Segue una sezione sull'arte longobarda, con vari materiali rinvenuti in tombe della zona di Arcisa: armi, fibule e gioielli....


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