Neurologia Sabrina - sbobine PDF

Title Neurologia Sabrina - sbobine
Author Sabrina Bonofiglio
Course Scienze Infermieristiche E Tecniche
Institution Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro
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NEUROLOGIA – SCIENZE MEDICO CHIRURGICHE 1 LEZIONE – prima parte La neurologia si occupa non solo di malattie del sistema nervoso centrale, periferico ma anche del muscolo. Il termine neurologia è inteso come lo studio non solo del sistema nervoso centrale o periferico ma anche come gli organi con i quali il sistema nervoso va a comunicare come il muscolo a cui da informazioni, quindi funziona come un computer che controlla un app attraverso un organo effettore, principalmente il muscolo, ma un altro organo effettore potrebbero essere le ghiandole endocrine come la tiroide, come fa a controllare la tiroide? C’è in controllo che non è diretto, come fa l’ipotalamo che si trova nel sistema nervoso centrale a controllare la tiroide che è posta a distanza? Attraverso sostanze che vengono immerse nel circolo sanguigno che sono gli ormoni. Esiste una ghiandola che il sistema nervoso controlla direttamente attraverso i nervi anzi viene considerata un’espansione del nervo qual è? E’ QUELLA GHIANDOLA CHE SI TIRA QUANDO ABBIAMO PAURA, IL SURRENE. Il surrene libera adrenalina, in questo caso il controllo avviene attraverso i nervi. Il sistema nervoso funziona come un computer. Il nostro cervello ha 10 alla 14 neuroni e ciascun neurone ha con quello vicino centinaia e centinaia di connessioni, questo lo rende un computer potentissimo, però questo computer ha bisogno dell’input e dell’output, un computer non potrebbe funzionare se non ha la corrente e questi potrebbero corrispondere agli organi di senso, come fa a comunicare il mouse con il computer ecc? con il filo elettrico. Il filo elettrico che in questo caso è il corrispettivo del mouse che arriva verso il computer quindi invia l’informazione dalla periferia al centro e si chiama NERVO AFFERENTE quindi informa il sistema nervoso o viceversa, al contrario, quando l’impulso viaggia dal centro alla periferia il nervo si chiama EFFERENTE per esempio il nervo motorio. (Quando avviene un incidente stradale e ha una lesione al nervo spinale, questo sistema potentissimo non funziona più perché la componente efferente non funziona). NOTA STORICA: CHARCOT viene considerato il padre della neurologia perché fino a non molto tempo fa, se consideriamo che l’uomo ha sempre avuto malattie del sistema nervoso però con Charcot c’è la separazione tra neuropsichiatria e la neurologia con 2 branche: PSCHIATRIA E NEUROLOGIA. Cosa studia la psichiatria e la neurologia? Fino al 1800 non si capiva la differenza tra psichiatria e neurologia. (C’è un libro che si chiama ‘Balius Malificalus’ nel Medioevo in cui i pz affetti da epilessia venivano considerate persone possedute dal diavolo e venivano bruciate, tante

malattie neurologiche che avevano manifestazioni psichiatriche venivano considerate fuori dal comune); fino a che Charcot capì che esistono i disturbi prettamente psichiatrici e i disturbi prettamente neurologici per questo viene considerato il padre della neurologia. -Oggi lo psichiatra studia disturbi come la schizofrenia, depressione, disturbi di personalità, -la malattia neurologica è il Parkinson, la SLA. La base tra le 2 patologie è comune cioè è sempre il cervello, ma la differenza è che se noi facciamo la risonanza magnetica ad un pz psichiatrico non si trova nulla macroscopicamente, vuol dire che non c’è una patologia organica del sistema nervoso, mentre se facciamo la risonanza ad un pz con Alzheimer troviamo che il cervello è molto più invecchiato, è atrofico, in realtà, quest’altra definizione non è del tutto corretta perché oggi sappiamo che le patologie psichiatriche anche se noi non vediamo nulla quando facciamo la risonanza magnetica, sono sempre patologie del sistema nervoso a livello microscopico, ad esempio la depressione è una malattia in cui manca un neuro-trasmettitore: la noradrenalina o la serotonina, perché si dice mangia la cioccolata perchè si alza l’umore? Perché contiene sostanze che portano alla produzione di serotonina che a sua volta agiscono su alcune parti del cervello che aumentano l’umore, oggi gli psichiatri per poter curare la depressione, danno dei farmaci che si chiamano SSRA che sta per INIBITORI DELLA RECAPTAZIONE DELLA SEROTONINA che non fanno altro che aumentare la quantità di serotonina a livello delle sinapsi aumentando ciò che al pz manca, la differenza tra neurologia e psichiatria è molto sottile, questo signore le separò, e cominciò a studiare le patologie neurologiche. Lui lavorava a Parigi e portava il pz davanti a tutti gli altri medici e studiavano il pz, con Charcot è il pz che va in una grande stana dove ci sono tanti medici che studiano il caso, il vantaggio di questo metodo è che c’è la partecipazione di tutti, quelli che cercano di capire il caso, chi pensa, da queste venivano fuori le ipotesi più probabili per arrivare poi ad una certezza. Charcot descrisse per la prima volta le patologie che noi oggi conosciamo, la SLA la troviamo anche come malattia di Charcot perché fu il primo a descriverla. Dalla sua scuola uscirono grandiosi personaggi come Jean de la Tourette che descrisse una sindrome caratterizzata da tic multipli, o Babinsky che fu colui il quale che descrisse alcuni sintomi tipici delle malattie del motoneurone. Quindi con Charcot inizia lo studio organico, razionale del sistema nervoso, questo non vuol dire che Charcot ha avuto sempre ragione.

Aneddoto-> All’apice della sua carriera, Charcot ricevette una consulenza da un piccolo paesino che si trovava tra la Spagna e la Francia, una ragazza che aveva delle visioni, lui studiò il caso e senza neanche visitarla definì quella ragazza affetta da una malattia psichiatrica e la tacciò come isterica, la Madonna di Lourdes. Lo studio del cervello con Charcot inizia ufficialmente lo studio del sistema nervoso, l’uomo è sempre stato interessato dallo studio del sistema nervoso, il più antico documento che è giunto a noi sullo studio della medicina che risale al 18esimo secolo a.C. e in questo documento che risale agli egizi più volte si ripete il termine cervello. Nel periodo greco la sede dell’anima era il cuore, poi abbiamo un bassorilievo che risale al periodo dei Babilonesi che si trova nel British Museum di Londra, chi ha fatto questo bassorilievo aveva già contezza del fatto che se veniva colpita la zona della schiena si verificava la paraplegia, c’era già l’idea che nel momento in cui veniva colpita la schiena, al suo interno c’era qualcosa che colpiva anche le gambe, allora non c’era l’anatomia ma già si sapeva che una lesione della schiena poteva provocare un deficit di forza agli arti inferiori. Arriviamo al 300400a.C. in cui ci sono 2 personaggi che hanno dato un grande ruolo alla localizzazione della mente tra cuore e cervello, questi 2 pensavano che il cuore fosse una serpentina che tendeva a raffreddare o riscaldare i polmoni. Ma la sede dell’anima era il cuore. Ci fu Ippocrate che è considerato il padre della medicina in generale cominciò a studiare i primi disturbi neurologici, con Ippocrate troviamo la descrizione di 2 malattie frequenti, l’EPILESSIA e l’EMICRANIA, le prime descrizioni dell’emicrania furono date in maniera esaustiva da Ippocrate, nel 1400 arriviamo a Leonardo da Vinci che era un genio poliedrico, si interessava dalla pittura alla scultura, ma nei ritagli di tempo, di notte, aveva il vizio di andare negli obitori, rubarsi qualche cadavere e fare le dissezioni e riportava ciò che vedeva nei suoi disegni e quello che vedeva erano alcuni esempi che non corrispondevano alla realtà, ma per l’epoca era qualcosa di fantastico. Immagine-> Questo cervello ha quelli che sono i nervi che connettono il cervello con gli occhi o con la bocca, e sono i NERVI CRANICI, e non sono correttamente corrispondenti come li disegnò Leonardo Da Vinci. Così come quest’altra struttura, noi oggi sappiamo che il nostro cervello è cavo all’interno, ha delle cavità che si chiamano ventricoli che contengono il liquido cerebrospinale, se noi prendiamo un cervello umano e lo tagliamo, è difficile vedere i ventricoli perché tendono a collabire, lui cosa fece? Inserì all’interno del cervello dei cadaveri della cera e di conseguenza riuscì a ricreare l’immagine del ventricolo ed è un’immagine fortemente corrispondente alla realtà.

Chi diede un reale contributo fu Andrea Vesalio, siamo nel 1543 ed è famoso perché scrisse un’opera magna in cui scrisse tutto il sistema nervoso, nel libro settimo si concentrò in particolar modo sul sistema nervoso (immagini di cadavere fatte con la matita, un cranio decapitato, rimossa la calotta cranica, rimossi questi foglietti (le meningi) e scoperte le circonvoluzioni che Leonardo non vedeva, qui si comincia a vedere l’organizzazione dei ventricoli, si comincia a vedere l’organizzazione che corrisponde alla realtà e quelli che sono i nervi cranici che sono alla base del cervello).

Il sistema nervoso può essere suddiviso in 2 part: SISTEMA NERVOSO CENTRALE (comprende il cervello e il midollo spinale) SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (comprende i nervi cranici che derivano dal cervello e i nervi spinali emergenti dal midollo spinale con i gangli.) Comprende il Sistema Nervoso Somatico responsabile delle risposte volontarie, Sistema Nervoso Autonomo, o Vegetativo, (diviso in simpatico e parasimpatico) responsabile delle risposte involontarie.

Partite dal presupposto che non esiste un limite anatomico tra encefalo e midollo spinale, il punto di repere è il gran foro dell’occipitale, il gran foro che è un foro che si trova alla base del cranio attraverso il quale si impegna la parte bassa delle cellule che si chiama tronco, quando il tronco passa attraverso questo foro, continua con il midollo spinale. A livello del midollo spinale c’è una peculiarità importantissima cioè che occupa tutta la schiena, questa è una particolarità dell’adulto perché nel neonato il midollo spinale occupa tutta la colonna vertebrale, man mano che si cresce, la colonna vertebrale tende ad avere una velocità di crescita maggiore rispetto a quella del midollo spinale che rimane indietro, di conseguenza si stira e si ferma a livello della seconda vertebra lombare, al di sotto della seconda vertebra lombare, L3 L4 l5, poi L5 sacrale e coccige non c’è più il midollo spinale. Questo che significato ha? Per la puntura lombare: a livello della cresta iliaca, i pollici devono essere perfettamente allineati, quando allineiamo i pollici siamo sicuri che il processo spinoso che noi tocchiamo è sicuramente sotto L2, si sente poi lo spazio che sta tra un processo spinoso e l’altro, il medico farà un segnetto e siete sicuri che vi trovate sotto L2, la posizione da seduto o sdraiato serve ad allargare un impedimento osseo che sono i processi spinosi, nel momento in cui si entra con l’ago si avverte un cedimento e comincia ad uscire del liquido, è un procedimento che si fa frequentemente, le indicazioni diagnostche quali sono? Meningite, nel caso del vascolare quale può essere? Emorragia sub aracnoidea (esa). L’ipertensione intracranica è la cosa più pericolosa, vuol dire che la scatola cranica è una struttura chiusa, di conseguenza la pressione aumenta quando c’è una massa ad esempio un

meningioma, una condizione benigna; si può fare una puntura lombare ad un pz che ha un tumore cerebrale? No. Se facciamo la puntura lombare andiamo a sottrarre del liquido, si crea un gradiente pressorio da un lato dove la pressione è bassa ad un altro dove la pressione è alta cosa si verifica? Si sposta il cervello, se facciamo una puntura lombare ad un pz con ipertensione intracranica il pz muore. Prima di fare una puntura lombare cosa bisogna fare sempre? Una tac, il meningioma è una controindicazione assoluta per la puntura lombare. UN ESAME RADIOLOGICO DELLA TESTA E’ UNA CONDIZIONE NECESSARIA E FONDAMENTALE PER ESCLUDERE DELLE LESIONI E PER FARE UNA PUNTURA LOMBARE, BISOGNA SEMPRE FARE UNA TAC O RISONANZA PER ESCLUDERE CHE NON CI SIANO LESIONI, O UN EMORRAGIA CEREBRALE. ENCEFALO E MIDOLLO SPINALE: ponte, bulbo, cervelletto, corpo calloso, una struttura bianca che mette in comunicazione i 2 emisferi, quando questa struttura subisce delle lesioni si verificano delle sindromi stranissime. Se prendiamo un cervello umano lo vediamo avvolto da dei foglietti che si chiamano meningi, le meningi sono 3: dall’esterno verso l’interno: la dura madre, l’aracnoide e pia madre, fra l’aracnoide e la pia madre scorre il liquido cefalo-rachidiano, fra la pia madre e l’aracnoide, l’aracnoide è adesa al tessuto nervoso, ci sono i vasi, arteria basilare ecc, quando questi vasi vengono tolti abbiamo il cervello nella sua immagine più pura e cosa si vede? Le circonvoluzioni che sono internalizzate dai solchi quindi il cervello è un ovoide ma non ha una superficie liscia, a cosa servono? Per poter consentire di avere un’ampia superficie in uno spazio piccolo, la natura ha creato questa superficie perché la struttura continui all’interno dei solchi, poi tende a risalire e questo consente di avere una superficie maggiore in un volume più piccolo. I primi anatomisti sono andati a dividere il cervello in quelli che sono i lobi cerebrali, ciascun cervello è diviso da 2 lobi, uno destro e uno sinistro da una grande scissura, e ciascun emisfero ha a sua volta specularmente dei lobi, il lobo frontale, il lobo occipitale, il lobo parietale e temporale, poi abbiamo il cervelletto, tronco dell’encefalo. Andando a vedere la sagittale-mediale, quindi il cervello umano tagliato al centro , abbiamo il lobo occipitale, frontale, poi c’è un altro lobo che sta al limite tra corpo calloso e lobo frontale che si chiama lobo LIMPIDO, il lobo limpido se siete arrabbiati, innamorati o depressi, è il centro delle emozioni, si tira, i neuroni che ci portano ad essere arrabbiati, innamorati ecc. Questo per introdurre la TEORIA DELLE LOCALIZZAZIONI cioè il cervello è organizzato in zone: macroscopicamente ci sono i

lobi ma l’altra organizzazione è anche per quanto riguarda le emozioni, perché? A seconda della zona in cui si hanno lesioni, si può essere depressi, ciechi, può diventare paralizzato agli arti inferiori; il lobo frontale è la zona che controlla il nostro comportamento, la schizofrenia ad esempio è una patologia del lobo frontale, il paziente che comincia ad avere una serie di comportamenti che sono al fuori del normale; abbiamo un’area che controlla l’udito, una che controlla i movimenti, la vista, la sensibilità ecc. Come ci si è resi cono di questo? In 2 modi: la prima studiando in un cadavere quello che succedeva in un pz con ictus, se c’era un pz con emiparesi si trovava una lesione in questa zona qui, un altro modo per poter capire la funzione di ogni specifica area del cervello andando a stimolare per esempio con corrente questa zona e questa è la zona che controlla la parte opposta del corpo quindi se veniva stimolata partivano dei movimenti della parte opposta del corpo, la parte sinistra del cervello controlla la parte destra. Esiste una malattia che attiva il cervello in assenza di volontà, il pz comincia ad avere movimenti strani, vede cose che non ci sono, cade a terra, il pz comincia a sentire parole, fischi che è l’EPILESSIA. Andando a vedere l’anatomia più in profondità abbiamo il cervelletto, organo deputato alla coordinazione dei movimenti. L’IPPOCAMPO controlla la memoria a breve termine, ci consente di ricordare momento per momento le esperienze che facciamo. Il cervello tende a selezionare i ricordi che ci servono e quelli che non ci servono, quest’ultimi li cancella, quelli che ci servono vanno in un’altra struttura del cervello, la quale viene danneggiata principalmente nell’ Alzheimer. Le piramidi bulbari: qui si verifica un’altra cosa importante che l’incrocio delle fibre nervoso, per un motivo che non è del tutto chiaro. Nervo Trigemino: quando si infiamma provoca dolore, e raccoglie la sensibilità da tutto il ? I nervi cranici sono 12 paia (per emisfero). SOSTANZA GRIGIA E SOSTANZA BIANCA: La sostanza grigia e la sostanza bianca sono i due tessuti che compongono il sistema nervoso centrale. La differenza, che contraddistingue queste due sostanze, risiede nella composizione cellulare: la sostanza grigia, a differenza della sostanza bianca, contiene neuroni privi di mielina (sostanza che riveste i neuroni). (preso da internet) Nella sostanza grigia sono presenti i corpi cellulari, nell’encefalo i corpi cellulari sono quindi collocati sulla corteccia, mentre nel midollo spinale sono collocati all’interno.

Dove c’è bianco ci sono le fibre che dal corpo cellulare poi rivestono la guaina mielinica e trasmettono l’informazione; in questa struttura (immagine) passa un fascio-> il fascio piramidale controlla tutti i muscoli, e qui passa un milione di fibre per lato. All’interno del cervello ci sta una sostanza grigia che va a formare quelli che sono i nuclei profondi (si trovano nel cervelletto) importantissimi nella malattia di Parkinson, e questi nuclei ci consentono di controllare i nostri movimenti. Seppur con le dovute eccezioni, il corpo cellulare (soma) assomiglia ad ogni altra cellula "standard" dell'organismo. Spesso di forma sferica (gangli sensitivi), piramidale (corteccia cerebrale) o stellata (motoneuroni), il corpo cellulare contiene il nucleo e tutti gli organelli necessari per la sintesi degli enzimi e delle altre molecole essenziali per la vita della cellula. Particolarmente sviluppati sono il reticolo endoplasmatico rugoso - ricco di ribosomi che si organizzano in aggregati detti Corpi di Nissl o sostanza tigroide - e l'apparato del Golgi; abbondanti sono anche i mitocondri. La posizione del soma varia da neurone a neurone, spesso è centrale e solitamente ha dimensioni contenute, anche se non mancano le eccezioni. (preso da internet)

Il neurone funziona come un’antenna, che trasmette e riceve e per fare questo deve avere non solo l’antenna ma anche un filo di trasmissione, e sono rispettivamente DENDRITI E ASSONI. I neuroni comunicano tra loro attraverso le sinapsi, lo spessore di queste è di millesimi di millesimi di micron. I neuroni però potrebbero non essere tutti uguali, ci sono neuroni che hanno più assoni o più dendriti, ad esempio che hanno 10 dendriti e 5 assoni. Ma la struttura generale fondamentalmente è questa, è un corpo cellulare costituito da DNA, delle antennine che ricevono le informazioni, I DENDRITI, e poi un prolungamento che si chiama ASSONE, l’assone è rivestito da una guaina proteica che è la mielina, la quale non è una struttura continua, ma è interrotta a livello delle strutture che si chiamano NODI DI RANVIER. Alla fine troviamo il bottone assonale dove sono presenti i NEUROTRASMETTITORI. Immaginiamo che ad un assone sia tolta la guaina e rimanga la membrana plasmatica, ora all’interno c’è l’ambiente intracellulare, all’esterno c’è un’alta concentrazione di cationi, in particolar modo di ioni Na. Cosa succede quando c’è l’impulso nervoso? Immaginiamo di sezionare una piccola parte della membrana plasmatica, c’è un gradiente elettrochimico e in assenza di questa membrana per gradiente di concentrazione, ed elettrico, ci dovrebbe essere lo spostamento di cariche dall’esterno verso l’interno, ciò succede perché la membrana è plasmatica e impermeabile e questi canali, attraverso cui passano le cariche, sono ionici. Quando arriva l’impulso il canale si apre, gli ioni Na entrano all’interno della cellula e si

verifica quello che è il potenziale d’azione, si crea un’onda che favorisce il rilascio del neurotrasmettitore. Tutto questo sta alla base della vita, il cervello controlla ogni organo effettore e riceve informazioni dall’esterno grazie a questo meccanismo. Spesso quello che cambia è il tipo di neurotrasmettitore, ad esempio nelle sinapsi che controllano l’emotività il neurotrasmettitore è la serotonina o l’adrenalina, a livello del muscolo viene rilasciata l’acetilcolina. Come si è arrivati a questo concetto: Luigi Galvani è il fondatore dell’elettricità biologica (vedi esperimento rana)

I dendrit (da dendrom, albero) sono ramificazioni sottili di forma tubolare, la cui principale funzione è ricevere segnali in entrata (afferenti). Sono quindi deputati alla conduzione degli stimoli dalla periferia verso il centro o soma (direzione centripeta). Queste strutture amplificano la superficie del neurone, consentendogli di comunicare con molte altre cellule nervose, a volte diverse migliaia. L'assone è una sorta di prolunga...


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