paolo e francesca PDF

Title paolo e francesca
Course italiano (letteratura)
Institution Liceo (Italia)
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paolo e francesca ...


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Paolo e Francesca

Dante e Virgilio sono giunti nel secondo cerchio dell'Inferno, dove una teribile bufera trascina e tormenta le anime di coloro che peccarono di lussuria. Fra esse Dante scorge gli spiriti di un uomo e di una donna ancora uniti: impietosito, h interroga sulla loro sorte A parlargi è Francesca da Rimini, uccisa dal marito a causa della relazione con il cognato Paolo Malatesta. Di fronte alla pena e alla nobiltà di Francesca, Dante è preso da un profondo dolore e le chiede come si sia resa conto di amare Paolo Un giorno, Paolo e Francesca leg- gevano il romanzo di Lancillotto e Ginevra Erano soli e la storia di quell'amore proibito (Ginevra era la sposa di Artù signore di Lanoillotto) i turbava. Esitavano, ma quando lessero del bacio che i due amanti si scam- biarono, cedettero. La partecipazione di Dante alla vicenda dei due spiriti condotti alla morte e dannati per amore è cosi alta che egli sviene. Gli stili della Commedia Ouesto canto rivela bene il pluristilismo tipico della Commedia. Nella prima pan troviamo uno stile medio (o comico). Dante descrive le pene infernali ricorrendo a similitudini teribi pittoresche, tratte per lo più da esperienze di vita comune (vw. 29-30, 40-43, 46-49) l lessico è spRN aspro e duro (cfr. l'allitterazione del v. 4 -ombilmente, e ringhia-, o la scelta lessicale del v. 55 A von di lussuria fu si rotta-), o ribatte su forti ripetizioni (-Or incomincian -quivi le strida, il compianto, il lamento; /bestemmian quivi, w. 35-36, -di qua, di la, di giu, di su mena-, v. 43). Lo stile dell'episodio di Francesca è, invece, contraddistinto da una maggiore dolcezza e dalla ricerca di un'elegante intensità la similitudine delle -colombe- ( 82-87) assume un tono ma linconico («dal disio chiamate, doice nido-}, Francesca si rivolge a Dante con linguaggio nobie e raffinato (vv. 88-96), definendo la città di Ravenna attraverso una elaborata perifrasi (vw. 97-99) Le terzine scandite dall'anafora su Amor (w. 100-108) richiamano la poesia stilnovistica, ricordando, in particolare, la canzone di Guinizzelli Al cor gentil rempaira sempre amore-. Ancora a un contesto inice e cortese rimandano le seguenti espressioni dolci pensier-, disio-, doloroso pass0-, martin dolci sospiri-, «dubbiosi disirl-, -amor lo strinse-, disiato riso. Dante riprende cosi to stile dele rie giovanili, dandogli nuova intensità tragica. 1. or son venuto, w. 25-2 Il peccato di tussuria La lussuria è uno dei peccati più presenti nell'immaginario medievale. Da un iato essa si lega ai divieti che distinguono la morale cristiana da quella pagana (che era ben piu permissva dall'altro si fonda su un'avversione verso la donna, vista come strumento del demonio e tentatrice del Puomo. La posizione di Dante al riguardo è originale. Anzitutto, egli individua nella lussuria una sconfitts della ragion a opera del -talento, ovvero del desideno (v. 39): dunque l poeta non chiama in causa valori specificamente cristiani, ma una sorta di morale "naturale", fondata su ciò che distingue ruomo da ogni altra creatura (appunto la ragione). In secondo luogo, Dante non rivela una particolare avversione verso le donne: nelle parole di Francesca emerge, anzi, come sia cambiato l'immaginario medievae sulla fiqura femminile e sull'amore. Alla donna sono attribuiti nuovi caratter) di nobità spirituate Francesca non si presenta infatti come la tentatrice "rotta al vizio di lussuria", ma come rappresentante degli ideali cortesi. La lussuria non è più semplicemente

corruzione e bestialità, ma nasce dal cuore dei valori cortesi e della gentilezza stilnovistica, cioe dal cuore della Civilta. Il libro e la vita Il racconto di Francesca sull’ episodio del bacio insiste sui temi della lettura e della letteratura. La definizione tematica determina una rigorosa selezione e ripetizione lessicale . Fra i due amanti danteschi e i due amanti del romanzo arturiano, Ginevra e Lancillotto, nasce un rapporto di identificazione. In entrambi i casi, una passione colpevole porta a infrangere il sacramento del matrimonio. Se nel romanzo a far precipitare le cose è un personaggio, Galeotto, qui è il libro stesso. Dante affronta cosi il tema del rapporto fra letteratura e morale, centrale nella cultura del Medioevo, interrogandosi in particolare sul ruolo della letteratura in un mondo raffinato e ispirato a valori cortesi. Oltre che al romanzo arturiano, l'autore fa riferimento alla letteratura stilnovistica Definendo l'amore, Francesca cita infatti Guinizzelli, maestro dello Stil novo Non è un caso che Guinizzelli comparira nella Commedia proprio fra coloro che, nel Purgatorio, espiano il peccato di lussuria L'amore sensuale Net racconto dell'amore fra Paolo e Francesca l'insistenza va soprattutto all'aspetto fisico della passione, Insieme a quello della letteratura, il tema della sensualità è id piu presente nel canto. Nell'episodio ricorrono diverse espressioni che rimandano al motivo del corpo e del desiderio. L'amore diviene una forza violenta: la stessa che, per contrappasso, agita nel turbine gli spiriti e tiene avvinti Paolo e Francesca. l turbamento di Dante Ascoltando la vicenda degli sventurati amanti, Dante è preso da una profonda angoscia. Egli scopre infatti che i valori cortesi e stilnovistici sui quali si basavano la sua stessa cultura e la sua stessa formazione possono essere in contrasto con gli ideali cristiani L'episodio di Paolo e Francesca costringe dunque Dante a una profonda riconsiderazione del propri valori, necessaria per allontanarsi dal peccato e avvicinarsi alla città celeste. Lo svenimento finale del poeta non é dovuto solo a compassione: è anche la conseguenza di una drammatica presa di coscienza intellettuale circa t imiti della propria formazione culturale giovanile. La parola a Francesca, come altri personaggi dell'Inferno, vive un contrasto: quello fra nobiltà d'animo e peccato, fra pietà suscitata e giudizio di condanna Per capirla, occorre tenere presenti entrambi gli aspetti: la sua cortesia risulta ancora più straziante proprio perché schiacciata dal «mal per- verso», cioe dal peccato. Ciò che la caratterizza è la delicatezza dolorosa propria dell'immagine femminile stilnovistico-cortese. Tuttavia, Francesca non è nella posizione lontana e irraggiungibile delle donne-angelo, oggetto di contemplazione e mai soggetto di discorsi: nella Commedia, anzi, compare come individuo concreto, con una posizione sociale precisa (di nobile, di donna sposata, di traditrice) e con una coscienza morale autonoma. E protagonista della propria storia, ed è lei stessa a namrarla, ponendo eccezionalmente sullo sfondo I uomo (al quale è data invece la parala nella poesia stilnovistica), Proprio questa coscienza e questa volonta fanno di Francesca un personaggio dl straordinaria forza, e di una modernità che lo Stil novo non conosceva.

Ad oggi invece l’adulterio non è più un peccato da codice civile....


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