Parzival (W. von Eschenbach) PDF

Title Parzival (W. von Eschenbach)
Author Anna Pisano
Course Lingua E Traduzione Tedesca Iii
Institution Università degli Studi della Tuscia
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Summary

Riassunto libro per libro del Parzival ad esclusione dei libri 7-8-10-11-12-13. ...


Description

PARZIVAL Parzival è il primo romanzo di formazione tedesco, scritto tra il 1200 e il 1210 da Wolfram von Eschenbach. Si ispira al Parsifal di Chrétien de Troyes anche se su molti punti diverge; l’autore sostiene di essersi ispirato a Kyot (pare non essere esistito) perché doveva in qualche modo giustificare il fatto di essersi allontanato molto dall’opera francese iniziale, considerata intoccabile. A dividere quest’opera in 16 libri fu Karl Lachmann, il primo editore. I personaggi principali del Parzival sono: - Parzival - Gahmuret + Herzeloyde - Galvano - Anfortas - Feirefiz I libro  si racconta la storia dei genitori di Parzival: pratica usuale all’epoca perché conoscere gli avi dell’eroe era fondamentale per capire il percorso dell’eroe stesso (≠ opera francese). Gahmuret, padre di Parzival, è secondogenito di un re ed è costantemente alla ricerca di avventure. Alla morte del padre non gli spetta nessuna eredità, quindi si mette in viaggio; arriva a Baghdad per prestare servizio al baruc. Giunge nel regno di Zazamanc, dove la regina Belakane è tenuta sotto assedio dagli scozzesi. Inizialmente la regina è incerta, vuole sapere se è degno di ricevere il suo bacio (accoglienza), poi si convince e tra i due nasce l’amore. Gahmuret riesce a liberare il regno dall’assedio e diventa re assieme a lei. Dopo qualche tempo, però, Gahmuret sente il richiamo dell’avventura e decide di partire nonostante la moglie sia incinta. Mentre Gahmuret arriva in Spagna, nasce il primo figlio, Feirefiz. II libro  Gahmuret arriva a Siviglia e partecipa ad un torneo indetto dalla regina di Francia, Ampflise. Vince il torneo e lei gli chiede di prestare servizio alla sua corte, Gahmuret accetta. Viene accolto a corte dalla regina Herzeloyde che si innamora di lui: diventa conteso fra due regine. Alla fine viene assegnato a Herzeloyde ma stringe un patto in cui non può rinunciare alle gesta d’armi. Herzeloyde rimane incinta e Gahmuret riparte per Baghdad. Perde la vita e la regina fa un sogno premonitore su questo evento. Dopo la morte del padre, nasce il figlio Parzival. III libro  dopo la morte del marito, Herzeloyde si rifugia in una foresta e decide di crescere il figlio lontano dalla cavalleria. Parzival cresce ignaro di molte cose, infatti non conosce neanche il suo nome; l’unico insegnamento che la madre gli dà è la differenza tra Dio (luce) e Satana (buio). Un giorno Parzival incontra dei cavalieri nella foresta: li associa immediatamente a degli dei perché l’armatura è lucente. Rimane affascinato e decide di voler diventare cavaliere anche lui: la madre per dispetto gli fa una veste da giullare pensando che in questo modo sarà forzato a tornare a casa. Inoltre, prima di partire, gli impartisce dei semplici insegnamenti scorretti per un cavaliere (saluto, bacio). Dopo la sua partenza, muore di crepacuore: anche la madre di Gahmuret morì così. Durante il suo cammino verso la corte di Artù incontra sua cugina Sigune che si dispera per la morte del suo amato. Sarà importante per la rivelazione del suo nome: si chiama Parzival. Prima di giungere a Nantes da Artù incontra Ither, il Cavalier Vermiglio. Artù lo fa cavaliere e successivamente Parzival crede che Ither sia Lahelin, il cavaliere di cui gli ha

parlato la madre e quindi lo uccide con un giavellotto (≠ arma cavalleresca). Commette un errore molto grave, cioè rubargli l’armatura. Intanto Iwanet gli fa notare cosa non dovrebbe fare un cavaliere. Parzival si rende conto di aver sbagliato e decide di partire e si lascia guidare dal cavallo: giunge alla corte di Gurnemanz. Qui commette vari errori, infatti arriva trascinando lo scudo e si rifiuta di scendere da cavallo. Solo dopo riceverà i corretti insegnamenti cavallereschi da Gurnemanz. Tra questi, gli dice di non fare troppe domande e di soccorrere chi è in difficoltà. Gurnemanz vorrebbe che Parzival sposasse sua figlia Liaze, ma lui rifiuta e si congeda, rattristando molto Gurnemanz che lo considera un figlio. IV Libro  mentre è in viaggio, Parzival pensa a Liaze e si strugge. Arriva alla corte della regina Condwiramurs dove finalmente rispetta le regole del cerimoniale cavalleresco. Sebbene pensi ancora a Liaze, loda la bellezza della regina. Lei lo cerca di notte per confortarsi e gli racconta la sua storia: Parzival accetta di difenderla da Kingrun e lo sfida. Vince e la regina lo vuole come sposo: si sposano ma solo alla terza notte di matrimonio consumano (≠ Gahmuret che invece desiderava solo amore carnale). Successivamente si congeda dalla moglie per andare in cerca della madre, a differenza del padre che andava solo in cerca di avventure. V Libro  Parzival è in viaggio e si strugge pensando alla moglie. Intanto, lascia guidare il cavallo che lui non sa essere del Graal (porta una colomba come stemma). Incontra il re pescatore Anfortas che gli offre riparo nel suo castello, Munsalwesch, che Parzival non sa essere il castello del Graal. Quando arriva, viene accolto e assiste ad una strana cerimonia: un paggio gli mostra una lancia insanguinata che mostra poi a tutta la gente presente; poi viene mostrata una pietra trasparente e infine un drappo verde che è il Graal. Chiunque gli si avvicini riceve in cambio beni e cibo. Infine, il re porge a Parzival una spada. Sebbene sia curioso, non fa domande in merito, rispettando gli insegnamenti di Gurnemanz. Durante la notte Parzival fa un sogno angoscioso (premonitore) e al mattino trova il castello vuoto. Quando si sta congedando, un paggio lo maledice. Durante il viaggio incontra di nuovo Sigune da cui apprende il suo errore nel non aver chiesto niente ad Anfortas, apprende anche cos’è il Graal. Sigune lo maledice e gli dice di dover far penitenza, Parzival accetta ma non è del tutto convinto dell’errore che ha fatto. VI Libro  dopo una serie di combattimenti, viene convocato da re Artù per far parte della Tavola Rotonda. Quando giunge lì, vede tre gocce di sangue sulla neve e si ricorda di Condwiramurs: entra in una sorta di trance e uccide tre cavalieri. Fa la conoscenza di Galvano e questo si accorge del trance di Parzival, quindi copre con un telo le tre gocce di sangue. Parzival ritorna in sé ed entrambi si dirigono da Artù: la moglie di Artù, Ginevra, perdona Parzival per l’uccisione di Ither con un bacio; a questo punto appare Cundrie, la messaggera del Graal, di aspetto terrificante: racconta a tutti i presenti le sventure e gli errori di Parzival e soprattutto rivela il suo vero nome. A questo punto tutti sanno che si tratta di Parzival, il quale si pente dei suoi errori e dice di aver seguito solo gli insegnamenti di Gurnemanz. Da qui inizia il dramma religioso di Parzival, in cui si chiede se davvero Dio è così buono come gli ha insegnato la madre: decide di non essere più al suo servizio e si congeda dalla tavola rotonda. VII – XIII Libro  le avventure di Galvano, nipote di re Artù, cavaliere onesto e leale: in questo modo il lettore si dimentica del dramma di Parzival.

IX Libro  Parzival è in cerca di avventure e per la terza volta incontra Sigune che perdona il cavaliere dato che ha ammesso di aver sbagliato. Inoltre, gli consiglia di seguire Cundrie che l’ha appena lasciata, ma non riesce a seguire le tracce così perde di nuovo la via del Graal. Incontra un cavaliere del Graal che non può lasciarlo passare a meno che non lo uccida: Parzival lo sconfigge. Giorni dopo incontra un gruppo di pellegrini a cui gli racconta la sua poca fiducia in Dio, a cui attribuisce ancora la colpa; i pellegrini gli dicono che è Venerdì santo, e lo invitano a redimersi. Un cavaliere, poi, gli consiglia di recarsi da un eremita, Trevrizent (zio materno), il quale può sciogliere i peccati se Parzival si pente. Arriva da Trevrizent che lo istruisce sull’antica storia del Graal e Parzival capisce di aver sbagliato ma comunque nutre ancora odio per Dio: Trevrizent lo istruisce sulla religione, in questo modo Parzival capisce che deve espiare i suoi peccati. Gli racconta anche la storia di Anfortas e di come un cavaliere non ha fatto la fatidica domanda, senza sapere che quel cavaliere è Parzival: lo scoprirà solo dopo quando Parzival stesso lo confessa. Inoltre, apprende che la madre è morta di crepacuore e che Ither era suo parente. Alla fine, Trevrizent assolve il cavaliere da tutti i suoi peccati e i due si congedano. XIV Libro  la storia di Parzival e Galvano si riunisce, in quanto i due si affrontano senza saperlo. Solo quando i servi di Artù gridano il nome di Galvano, i due si fermano e Parzival getta via la spada. Parzival si riunisce nuovamente alla corte di Artù dove partecipa al matrimonio tra Galvano e Orgeluse: nostalgico per la mancanza della moglie, Parzival riparte all’avventura. XV Libro  durante il suo viaggio, Parzival incontra un cavaliere pagano in una foresta: i due si scontrano, ma non sanno di essere fratelli. Il cavaliere, infatti, è Feirefiz, primogenito di Gahmuret. Alla fine del duello, i due si tolgono l’elmo e si riconoscono fratelli, raccontandosi le ultime vicende della famiglia. Si dirigono, poi, da re Artù il quale accetta Feirefiz nella Tavola Rotonda. Appare Cundrie, che chiede perdono a Parzival per averlo maledetto prima e gli dice che è stato convocato a Munsalwesch per regnare: potrà portare solo uno dei suoi due figli, cioè Loherangrin, e sceglie Feirefiz come compagno di viaggio. In questo modo finisce l’angoscia di Parzival. XVI Libro  a Munsalwesch il re Anfortas è in fin di vita, ma la corte cerca di tenerlo ancora vivo per l’arrivo di Parzival. Il cavaliere e suo fratello arrivano e vengono ben accolti: finalmente Parzival rivolge la domanda ad Anfortas e lo guarisce. A questo punto Parzival diventa re del Graal e Trevrizent confessa al cavaliere che alcuni dei suoi insegnamenti erano falsi perché lo voleva distogliere dal conquistare il Graal con le armi. Parzival si ricongiunge a Condwiramurs e ai suoi figli: Loherangrin sta a Munsalwesch, Kandeiz eredita le terre di Parzival e ne diventa re. Feirefiz viene battezzato perché desidera sposare Repanse de Schoye e, in quanto pagano, può averla solo così. In chiusura si racconta brevemente la storia di Loherangrin.

Temi e caratteristiche dell’opera Ambientazioni: corte (regole ben precise, regolato dall’etichetta cavalleresca) – foresta (sregolatezza). Nella foresta, però, avvengono fatti importanti: incontri con Sigune, primo incontro con i cavalieri, incontro con il fratello Feirefiz. Errori di Parzival: abbandono della madre, uccisione di Ither, non provare pietà per gli altri. Cavallo: Parzival non lo sa, ma è il cavallo del Graal, infatti porta il simbolo della colomba bianca. Contrapposizione bianco/nero: la convinzione con cui Parzival è stato cresciuto dalla madre in cui bianco è luce e nero è oscurità viene riproposta molte volte nell’opera, ad esempio quando si introduce la figura del fratello. Dubbio (Zweifel): tema centrale perché Parzival si chiede di continuo perché Dio lo tratti così; mancanza di fedeltà sia di tipo cristiano che di tipo feudale. Parzival: dritto nel mezzo  deve attraversare una fase di crescita per raggiungere il suo obiettivo. Kyot: il presunto autore che ispira von Eschenbach compare per la prima volta nel libro 8°; anche riferimenti ai Nibelunghi....


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