Prevenire e contrastare il bullismo e il cyberbullismo PDF

Title Prevenire e contrastare il bullismo e il cyberbullismo
Author Sofia Canderle
Course Psicologia sociale
Institution Università degli Studi di Ferrara
Pages 24
File Size 201.6 KB
File Type PDF
Total Downloads 46
Total Views 130

Summary

Riassunto libro a scelta di psicologia sociale ...


Description

martedì 2 ottobre 2018

PREVENIRE E CONTRASTARE IL BULLISMO E IL CYBERBULLISMO CAP. 1 ! IL BULLISMO A SCUOLA: STATO DELLE CONOSCENZE, PREDITTORI E FATTORI CONCORRENTI! Ricerca aumentata in modo esponenziale — riconoscimento del fatto che questo fenomeno rappresenta una violazione dei diritti umani.! Bullismo: violazione dei diritti sanciti dalla Convenzione dell’ONU e in primo luogo del diritti di un alunno o di un’alunna all’istruzione.! 1996 — Organizzazione mondiale della sanità — definisce il tema della violenza come un problema globale che investe la salute dei bambini e dei giovani e ha invitato tutti i paesi membri ad affrontare il problema.! Bullismo — particolarmente grave per alcune categorie di ragazzi più vulnerabili (disabilità, immigrati, rifugiati, esclusi o non accettati)! 1.1! BULLISMO E CYBERBULLISMO! Studi sul bullismo iniziati circa 40 anni fa — Dan Olweus (psicologo scandinavo) — atto aggressivo condotto da un individuo o da un gruppo ripetutamente e nel tempo contro una vittima che spesso non riesce a difendersi.! 1) interazione dinamica tra la vittima ed il bullo, in cui la prima perde lo status, ed il secondo aumenta il suo potere — è difficile per la vittima rispondere e fronteggiare la situazione! |! Lo squilibrio di potere può essere ricondotto:! - forza fisica! - Status sociale! - Numerosità del gruppo di aggressori! 2) ruolo che il gruppo assume rispetto alla manifestazione e al mantenimento nel tempo dei comportamenti di prevaricazione! Bullismo può avere diverse forme — 1. Attacchi diretti e indiretti: i primi sono manifestazioni più aperte e visibili di prevaricazione, possono essere di tipo fisico o di tipo verbale ! 2. Bullismo etnico: pregiudizio etnico o culturale! 3. Bullismo sessista: stereotipi negativi connessi al genere! 4. Bullismo sessuale: molestie sessuali o contatti sessuali inappropriati e non desiderati dalla vittima! 5. Bullismo omofobico: stereotipi negativi relativi all’orientamento sessuale — offese e minacce verso i compagni ! 6. Bullismo verso la disabilità: emarginazione o derisione di compagni con disabilita fisiche temporanee o permanenti, oppure con problemi nella sfera dell’apprendimento! 7. Bullismo verso i compagni più dotati: ostracismo e pressione negativa da parte del gruppo nei confronti di un compagno dotato e talentoso sia in ambito scolastico che non! 8. Bullismo nel contesto virtuale (cyberbullismo): uso di social, invio di sms, email o creazione di siti che si configurano come minaccia o calunnia ai danni della vittima e la diffusione di foto o video compromettenti tramite la rete. Può contare inoltre sul potere dell’anonimato, che porta l’aggressore a sentirsi disinibito — GRAVITA DELL’ATTACCO! Comprende anche l’esclusione della vittima dai gruppi social, la richiesta di atti sessuali sia online che offline da parte di potenziali stalker e appropriazione indebita di dati personali per inviare messaggi a suo nome o diffondere informazioni sensibili o imbarazzanti.! Natura mediatica differisce dal bullismo — intrusività dell’attacco che non è circoscritto!

1

martedì 2 ottobre 2018 — impatto comunicativo dell’azione, non solo al gruppo-classe! — elevato numero di persone che possono assistere all’episodio! — notoria difficoltà a bloccare in tempo la diffusione! CLASSIFICAZIONE DI WILLARD:! - flaming (insulti rabbiosi e infuocati)! - Molestie ( invio di messaggi ripetuti volti a far male)! - Rilevazione di segreti o immagini compromettenti dell’altro! - Esclusione! - Impersonificazione e uso dei dati personali! - Stalking online! TIPOLOGIE DI CYBERBULLISMO! 1. Attacchi scritto-verbali: comportamenti volti ad offendere la persona (inviare sms con insulti o offese, postare commenti offensivi sui social)! 2. Attacchi visuali: invio o condivisione di foto o video personali, compromettenti o imbarazzanti! 3. Impersonificazione: accesso non autorizzato e uso di credenziali personali dell’account di un compagno! 4. Esclusione: escludere qualcuno da gruppi online!

2.! PREVALENZA! Variabilità piuttosto ampia nelle stime di incidenza e prevalenza del fenomeno in relazione alle diverse fasce di età — dovuto alle differenze di misurazione, negli strumenti utilizzati, nel range temporale e nella definizione del costrutto utilizzato. ! Diversi autori hanno sottolineato l’esigenza di pervenire ad una definizione e misurazione condivisa.! JUVONEN E GRAHAM — incidenza di circa 20-25% di giovani coinvolti come bulli, vittime e bullo-vittima! Studi condotti su larga scala nei paesi occidentali — circa 4-9% di ragazzi riferisce di fare prepotenze. Il 9-25% di essere stato vittima. Un sottogruppo 3-5% è bullo-vittima.! Metanalisi sul bullismo e cyberbullismo — MODECKI —analizzando 80 studi relativi ad un campione di 335.519 ragazzi, ha stimato una prevalenza media del 35% per il bullismo tradizionale e del 15% per il cyberbullismo.! SMITH, ROBINSON E MARCHI — 4 INDAGINI PER UN CONFRONTO GLOBALE: progetto EU-kinds onlin, dati del Global School Health Survey, dati dei Trend internazionali nella matematica e nelle scienze e quelli dell’Health Behaviour in School. Dal confronto tra 10 paesi dell’occidente e dell’asia si è concluso che i comportamenti di bullismo sono frequenti nei 10 paesi esaminati, mostrando tassi di prevalenza comparabili e valori attorno al 10%.! Continente sudamericano — incidenza media del 40-50% tra adolescenti del Perù e della Colombia! Continente africano — 56,4% di studenti vittime di bullismo e un 25-30% di ragazzi di 8,10 e12 anni dell’Algeria coinvolti nel problema.! INDAGINE TIMSS — dati di ragazzi tra gli 11 e i 15 anni in 46 paesi — bullismo costituisca un problema globale per molte società ! Bullismo motivo di preoccupazione anche in Italia — il 21,5% di studenti di 11 anni ha dichiarato di aver subiti prepotenze almeno 1 volta negli ultimi 2 mesi; 13 anni la percentuale è di 16,3% e 15 anni la percentuale è del 7,8%.! CONFRONTI INTERNAZIONALI — tasso riportato è più basso perché gli autori hanno considerato un cut-off per definire il coinvolgimento di 2-3 volte negli ultimi mesi,

2

martedì 2 ottobre 2018 intercettando le situazioni più gravi — 11 anni vittime di bullismo : 5% ragazze, 9% ragazzi; 13 anni — 6% ragazze, 5% ragazzi; 15 anni — 2% ragazze, 3% ragazzi. ! INDAGINE ISTAT: bullismo dentro e fuori le scuole e indica che circa il 20% degli adolescenti stato vittima di bullismo più volte al mese, nel periodo di di un anno circa il 50% ha sofferto di episodi offensivi, irrispettosi e/o violenti.! In Italia, la media di prevalenza del bullismo varia da 5-25% in relazione alle diverse misure, alla popolazione, al cut-off considerato e al riferimento temporale.! Ricerca di PALERMITI: cyberbullismo — presenza di ragazzi coinvolti come attori con valori del 11%, vittima 15% dei giovani dai 10 ai 20 anni.! PALLADINO, NOCENTINI E MENESINI: studio su 1.142 adolescenti di 11-15 anni — 11,9% dei ragazzi classificati come cyberbullo occasionale; 5% come cyberbullo seriale. Vittima — 19,1% vittima occasionale; 8,9% vittima ricorrente.! CYBERBULLISMO — prevalenza che varia dal 5 al 19% in relazione alle diverse misure e al livello di gravità.! 3.! DIFFERENZE DI Età E DI GENERE! Studi sulla prevalenza hanno riportato cambiamenti importanti del fenomeno in funzione dell’età.! 1. Al crescere dell’età si registra un passaggio dal bullismo al bullismo indiretto e relazionale! 2. Leggero aumento del bullismo e una diminuzione di vittime e bulli-vittima al crescere dell’età! 3. Picco dei fenomeni di bullismo durante le medie e una diminuzione entro il liceo! I ragazzi hanno maggiore probabilità di essere coinvolti nel bullismo rispetto le ragazze, anche se alcuni studi hanno trovato scarse differenze.! COOK — metanalisi di 153 studi: correlazione di genere (maschi) con il ruolo del bullo pari a 0,18%, bullo-vittima 0,10% e vittima 0,6% — maggiore prevalenza di ragazzi nel ruolo di bullo o bullo-vittima.! I ragazzi hanno maggiore probabilità di essere coinvolti in forme fisiche di vittimizzazione, mentre tra ragazze è più probabile che si manifesti sotto forma di attacchi relazionali o verbali.! 4. ! COMPORTAMENTI DI BULLISMO DERIVANTI DAL PREGIUDIZIO! Studi recenti sulle cause e fenomenologia — ruolo della diversità! Rapporto del 2011 negli USA — crescita del bullismo legato a caratteristiche di diversità della vittima — rilevante nel nostro Paese! FARMER — ragazze con bisogni educativi speciali avevano una probabilità di 4 volte superiore di essere vittime di bullismo e 5 di essere bulle-vittime! Pregiudizio etnico — non c’è un gruppo etnico più a rischio di un altro! Bullismo omofobico — sondaggio di associazioni LGBT — più di 7.000 studenti nordamericani tra 13 e 21 anni, ha dimostrato che 9 su 10 sperimentano attacchi e molestie a scuola — derisioni e insulti sperimentato dal 50-80% degli alunni.! LE COSE CAMBIANO (Roma) — progetto — indagine su 1.745, emerge che 8% ha subito bullismo omofobico una volta nel periodo considerato. — sale a 35% nel gruppo non eterosessuale.! CONCLUSIONE: problema del bullismo legato al pregiudizio appare di grande rilevanza e colpisce i gruppi minoritari!

3

martedì 2 ottobre 2018 5.! FATTORI DI RISCHIO! FATTORI DI RISCHIO DEL BULLISMO AGITO! Olweus — descrizione di un modello della personalità aggressiva dei bulli evidenziando questo pattern motivazionale alla base del loro comportamento ! Bullismo — forma di comportamento aggressivo, non è sorprendete che la tendenza generale di un individuo ad aggredire sia ricondotta a esso. Avere atteggiamenti e credenze che favoriscono l’aggressione e bassi livelli di empatia sono da considerarsi associati sia alla violenza, sia al bullismo in particolare.! 1. Altri contributi teorici descrivono i bulli come individui che hanno un deficit nelle competenze sociali, una bassa autostima, carenze nel trattamento delle informazioni sociali, bassa condizione sociale nei confronti dei pari e problemi di adattamento.! 2. Bullismo —> comportamento funzionale a perseguire determinati scopi nel gruppo e a ottenere benefici specifici.! Gli studi empirici non sempre sono riusciti a chiarire questo problema per il mancato riconoscimento dell’eterogeneità dei bulli : i bulli-vittima —> maggiore livello di disadattamento e maggiori caratteristiche di vulnerabilità.! Bassa autostima — aggressività e bullismo (?) ! Narcisismo, senso di grandiosità o tratti unemotional — associati con il bullismo! Sutton, Smith e Swettenham —> contestato che i bulli siano socialmente incompetenti. Molti ragazzi prepotenti hanno un alto livello di abilità nella comprensione della mente ed emozioni altrui.! Peeters, Cillessen e Scholte —> tre tipi di bulli: 1. Bulli molto popolari e socialmente intelligenti; 2. Bulli mediamente popolari con intelligenza sociale moderata; 3. Bulli non popolari con bassa intelligenza sociale.! BIAS COGNITIVI: Supportano l’utilizzo dei comportamenti aggressivi come vantaggiosi e ammissibili. Si sentono sicuri riguardo al loro uso, aspettandosi risultati positivi a seguito di un episodio di aggressione, comportamenti aggressivi come fossero normali e visione positiva per quanto riguarda l’aggredire.! Recente metanalisi —> prova empirica che i bulli siano moralmente disimpegnati e utilizzino diversi meccanismi per giustificare i loro comportamenti.! Hawley e Williford —> deficit cognitivo-sociale?! Tradizionalmente la competenza sociale è un comportamento che favorisce l’accettazione e l’inserimento nel gruppo; ma può anche essere definita la capacità di avere successo nel raggiungere i propri obiettivi. —> i bambini che raggiungono con successo gli obiettivi potrebbero essere visti come socialmente competenti.! Molti bulli dominanti sono spesso BISTRATEGICI —> fanno uso di entrambe le strategie prosociali e coercitive per ottenere ciò che vogliono.! I bulli possono essere percepiti come popolari, forti e cool tra i coetanei, spesso sono membri centrali nella rete dei pari ed hanno amici simili a loro con frequente effetto rinforzo ed emulazione.! Fattori di rischio familiare: percezione dei genitori come autoritari, repressivi e non solidali. Minore coesione familiare rispetto ad altri bambini. ! Metanalisi di Cook —> i fattori della famiglia sono debolmente associati al bullismo; tuttavia alcuni fattori covavano insieme e possono influenzare l’assunzione di comportamenti prevaricatori nei ragazzi.! 5.2 ! FATTORI DI RISCHIO PER LE VITTIME! Vittimizzazione —> associata ad una serie di vissuti di sofferenza internalizzata (depressione, ansia e bassa autostima). Legata a numerose difficoltà sociali (rifiuto da parte

4

martedì 2 ottobre 2018 dei compagni, scarsa accettazione e amicizie negative). Anche bambini con problemi di esternalizzazione e bassi livelli di comportamento prosociale hanno grandi possibilità di diventare vittime, come i bambini con alti livelli internalizzazione se devono affrontare problemi interpersonali.! I bambini che non sono assertivi e sono insicuri possono essere facili bersagli e a causa di queste loro caratteristiche possono contribuire al mantenimento delle prepotenze. I bulli scelgono vittime che sono sottomesse, insicure, deboli e spesso rifiutate dal gruppo dei pari. Prendendo di mira questi ragazzi, i bulli possono segnalare il proprio potere al resto del gruppo.! Anche le amicizie delle vittime possono moderare l’associazione tra i fattori di rischio e l’esperienza di vittimizzazione —> bambini timidi e ansiosi hanno maggiore probabilità di essere vittima se hanno amici fisicamente deboli o non accettati. ! Finkelhor —> molti bambini sono vittime anche in altri contesti (ad esempio a casa) —> POLIVITTIMIZZAZIONE.! Altri studi hanno rilevato che le vittime vedono il luogo domestico come positivo ma anche iperprotettivo.! Metanalisi di LEREYA, SAMARA e WOLKE —> ha trovato supporto sia per un eccesso di protezione, sia per pattern di abuso/trascuratezza in famiglia: iperprotettività è correlata con l’essere vittima pura, mentre la trascuratezza è associata allo status di bullo-vittima.! 5.3! FATTORI DI RISCHIO PER IL BULLO-VITTIMA! I bulli-vittima sono spesso rifiutati dai loro coetanei, mostrano sia problemi di esternalizzazione con caratteristiche di aggressività, impulsività e rabbia, sia di internalizzazione riportando ansia, depressione e scarsa autostima.! Provengono da ambienti familiari molto avversi (maltrattamenti e genitorialità negligente).! Hanno punteggi alti sia nell’aggressività reattiva, sia in quella produttiva. Profilo sociocognitivo diverso rispetto ai bulli puri con meno capacità strategiche e maggiori fragilità personali.! 5.4! I FATTORI DI RISCHIO A LIVELLO DI CLASSE! Il bullismo può avere un’importante connotazione contestuale e variare in funzione del gruppo classe. ! I fattori demografici incidono poco, mentre quelli legati alle norme di e dinamiche di gruppo o alle caratteristiche degli insegnanti sono più rilevanti. ! GERARCHIA SOCIALE —> c’è più bullismo nelle classi altamente gerarchiche, dove lo status di superiorità e di potere è molto elevato — le decisioni sono centrate su pochi individui.! NORME DI GRUPPO —> le norme probullismo possono essere molto elevate e supportate dalle aspettative positive relative all’uso delle prepotenze! Un importante indicatore è dato dalle reazioni degli osservatori quando accade un episodio di prepotenza —> nelle classi in cui si rinforza il comportamento dei bulli e la difesa delle vittime è rara — il bullismo è normativo, socialmente accettato ed in virtù dello status del bullo.! Le norme del gruppo-classe sono capaci di moderare e/o rinforzare l’associazione che esiste tra fattori di rischio e vittimizzazione — questa associazione varia da classe a classe — la vulnerabilità individuale è associata alla vittimizzazione quando la classe è orientata verso modelli di prevaricazione e potere.! Un altro fattore di rischio è rappresentato dagli insegnanti e dalle loro reazioni ai fenomeni. — cambiamenti percepiti dagli studenti negli atteggiamenti degli insegnanti mediavano gli effetti del programma sui comportamenti. (KiVa)!

5

martedì 2 ottobre 2018 6! LE CONSEGUENZE PER LA SALUTE! Il bullismo porta conseguenze negative per la salute fisica, psicologica e relazionale sia per i bulli che per le vittime, e può avere un impatto negativo anche negli osservatori.! VITTIME: la loro sofferenza spesso si esprime con il rifiuto dell’ambiente scolastico, evitando di andare a scuola e segni di difficoltà nel rendimento. Presentano solitudine. E condizioni di salute più precarie, maggiori livelli d’ansia e depressione. Risultati fortemente correlati alla gravità e alla frequenza degli episodi. ! Van der Ploeg —> le vittime con attacchi frequenti e multipli hanno sofferto più di altre vittime con attacchi meno frequenti.! Reijntjs —> analizzato la relazione tra problemi di internalizzazione e bullismo — le difficoltà internalizzate sono sia antecedenti che conseguenti alle esperienze di vittimizzazione tra pari, e sono un ‘circolo vizioso’ che contribuisce alla stabilità elevata della condizione di vittima.! Condizione di vittima correlata ai processi di ideazione suicidaria —> Arseneault, Bowes e Sharoor: il bullismo è associato a gravi sintomi di salute mentale ed ha effetti che posso persistere fino all’età adulta.! Coloro che sono coinvolti come bulli — maggiore probabilità di sviluppare disturbi psichiatrici, della condotta, comportamenti a rischio, abusi di sostanze, propensioni ad azioni illegali, malessere fisico, insuccessi scolastici e professionali, relazione centrate su dinamiche di potere.! Ttofi —> essere bullo è un forte fattore di rischio per reati e sintomi psicotici ! Klomek, Sourander ed Elonheimo —> effetto moderato dalla durata e dall’intensità, un livello di coinvolgimento più elevato nel bullismo durante l’infanzia e l’adolescenza è associato a maggiori avversità in età adulta. Agire in modo prevaricatorio per lungo tempo può portare a un aumento della devianza ed anche del rischio di depressione.! I bulli-vittima —> problemi psicosomatici, conseguenze legate alla concomitanza delle due condizioni: sono aggressivi, reattivi, impulsivi, ma spesso anche tormentati dai compagni.! Problemi rilevanti sul versante della condotta e sul versante ansioso-depressivo, elevato rischio di autolesionismo e pensieri suicidari, abbandono della scuola e genitorialità precoce. ! In età adulta —> problemi di lavoro e famiglia, e di salute con malattie croniche.! In tutti gli studi gli autori riconoscono l’importanza della realizzazione di programmi anti bullismo efficaci con elevato rapporto costi/benefici in termini di prevenzione della criminalità, rischio suicidio, sintomi di internalizzazione e altri problemi psicologici e di salute.! CAPITOLO 2! 1.! GLI INTERVENTI DI PREVENZIONI DEL BULLISMO: ESPERIENZE E RASSEGNE CRITICHE! Metanalisi di Ttofi e Farrington —> esaminano 53 studi scientifici pubblicati. I programmi antibullismo sono spesso efficaci: raggiungono una diminuzione media del 20-23% per il bullismo agito e del 17-20% per i fenomeni di vittimizzazione subita. Gli effetti variano da un programma all’altro —> in alcuni casi ci sono effetti molto forti, mentre in altri sono più deboli, soprattutto quando le ricerche sono state valutate cin criteri di indagine più severi e rigorosi (studi randomizzati).! Evans —> circa il 45% delle ricerche sugli interventi non mostrava effetti sui comportamenti di bullismo agito e circa il 30% non ha mostrato effetti del programma sulla riduzione dei fenomeni di vittimizzazione.! QUALI PROGRAMMI FUNZIONANO MEGLIO?! Un modello che ha ottenuto risultati importanti —> approccio di politica globale della scuola contro il bullismo. Coinvolge tutte le componenti della scuola e comprende una varietà di metodi. L’efficacia delle varie componenti è spesso valutata in combinazione. Il

6

martedì 2 ottobre 2018 contributo di ogni singolo elemento non sempre è separabile da quello delle altre componenti o dell’insieme del programma e per tanto non è possibile sapere con precisione quale sia la componente più efficace rispetto alle altre.! E’ possibile un programma raggiunga i migliori effetti quando tutte le componenti sono utilizzate assieme, alcune componenti sono più promettenti ed altre solo marginali. ! Ttofi e Farrington —> alcuni aspetti del’’implementazione sono predatori significativi di riuscita. — i programmi devono essere di lung...


Similar Free PDFs