Principi Di Politica- Constant PDF

Title Principi Di Politica- Constant
Course Filosofia politica
Institution Sapienza - Università di Roma
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Dal cap 1 al cap 20...


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PRINCIPI DI POLITICA B. CONSTANT (1815) CAP. 1 DELLA SOVRANITÀ POPOLARE Costituzione francese riconosce il principio della sovranità popolare, cioè la supremazia della volontà generale su ogni volontà particolare (principio che non può essere contestato) -> la legge deve essere espressione della volontà di tutti o della volontà di alcuni. Qual è il privilegio che si concede a questo piccolo numero? Se è la forza, la forza appartiene a chi se ne impadronisce + se si suppone che il potere del piccolo numero sia sanzionato dal consenso di tutti, questo potere diviene allora la volontà generale Questo principio si applica a tutte le istituzioni -> al mondo ci sono due poteri la forza (illegittimo) e la volontà generale (legittimo) -> è necessario concepire la natura e l'estensione della volontà, cioè della sovranità del popolo --> quando si stabilisce che la sovranità del popolo è illimitata si crea nella società un grado di potere troppo grande (sia che sia affidato ad uno solo, a molti, a tutti), quindi non bisogna accusare i depositari della forza ma il grado di essa, perché ci sono pesi troppo grandi per la mano degli uomini In una società fondata sulla sovranità popolare è certo che nessun individuo, nessuna classe può sottomettere gli altri alla sua volontà particolare MA è falso che la società intera possieda sui suoi membri una sovranità senza limiti -> la sovranità non esiste che in maniera limitata e relativa; dove cominciano l'indipendenza e l'esistenza individuale si arresta la giurisdizione di questa sovranità Rousseau: ha fatto un errore nel suo “Contratto sociale”, egli definisce il contratto intervenuto tra la società e i suoi membri come la completa alienazione di ogni individuo con tutti i suoi diritti e senza riserva alla comunità + dice che il sovrano, cioè il corpo sociale, non può nuocere né all' insieme dei suoi membri né a ciascuno di essi in particolare -> in realtà non si entra in una condizione eguale per tutti poiché alcuni traggono esclusivo profitto dal sacrificio degli altri, non tutti guadagnano l'equivalente di ciò che perdono e il risultato di quel che sacrificano è o può essere l'instaurazione di una forza che toglie loro ciò che hanno --> Rousseau stesso spaventato da questo potere non sapeva in quali mani depositarlo e quindi ha dichiarato che la sovranità non poteva essere esercitata (critica di Constant verso Rousseau!) Hobbes: riconoscere la sovranità come illimitata per dedurre la legittimità del governo assoluto di uno solo = la sovranità è assoluta e la democrazia è una sovranità assoluta nelle mani di tutti/ l'aristocrazia è una sovranità assoluta nelle mani di alcuni/ la monarchia è una sovranità assoluta nelle mani di uno solo --> il popolo ha affidato la sovranità ad un monarca che ne ha divenuto allora possessore legittimo che ha quindi il diritto di punire virgola di fare la guerra, di fare le leggi --> critica di Constant: nulla di più falso di queste conclusioni perché il sovrano ha il diritto di punire solo le azioni colpevoli, di fare la guerra solo quando la società è aggredita, di fare le leggi solo quando sono necessarie e conformi alla giustizia = non c'è nulla di assoluto perché la democrazia è l'autorità de posta nelle mani di tutti, ma solo nella somma necessaria alla sicurezza della società I cittadini posseggono diritti individuali indipendent da ogni autorità sociale o politica e ogni autorità che vìola questi diritti diviene illegittima (i diritti dei cittadini sono la libertà individuale, di religione, di opinione, il godimento della proprietà, la garanzia contro ogni arbitrio) -> poiché la sovranità del popolo non è illimitata neppure l'autorità della legge, che altro non è se non l'espressione vera o supposta di questa volontà, è senza limiti * la sovranità del popolo non è illimitata MA circoscritta entro i confini che tracciano la giustizia EI diritti degli individui

la sovranità si può limitare creando delle istituzioni politiche che combinino gli interessi dei diversi depositari del potere, mantenendo ciascuno entro i limiti delle loro rispettive attribuzioni -> la limitazione della sovranità è garantita dall’opinione, dalla distribuzione e dalla bilancia dei poteri CAP 2. DELLA NATURA DEL POTERE REALE IN UNA MONARCHIA COSTITUZIONALE Costituzione francese: stabilendo la responsabilità dei ministri, separa nettamente il potere ministeriale dal potere reale -> il monarca è inviolabile e i ministri sono responsabili verso la nazione Il potere reale (del capo dello Stato) è un potere neutro ≠ quello dei ministri ha un potere attivo: benché emani dal potere reale, è separato da quest'ultimo Il potere esecutivo, legislativo e giudiziario sono tre settori che devono cooperare MA quando questi settori si incontrano e si ostacolano occorre una forza che li rimetta al loro posto -> la monarchia costituzionale crea questo potere neutro nella persona del capo dello Stato, per far si che tutti i poteri si sostengano Constant distingue 5 poteri: Potere reale (capo dello Stato), potere esecutivo (Ministri), potere rappresentativo durevole (assemblea ereditaria), potere rappresentativo dell'opinione (assemblea elettiva), potere giudiziario (tribunali) — La differenza tra la monarchia assoluta e la monarchia costituzionale (Inghilterra) è che nella seconda il capo dello Stato non può agire contro gli altri poteri, anzi ha il compito di ristabilire l'equilibrio --> il vizio di quasi tutte le costituzioni è stato di non aver creato un potere neutro, ma di aver posto l'autorità sempre in uno dei poteri attivi --> la monarchia costituzionale offre un potere neutro indispensabile alla libertà regolare: il re è imparziale e investito dell'autorità di porre termine, con mezzi legali e costituzionali, ad ogni conflitto tra i poteri (es. Se i ministri commettono un errore, il monarca inglese li licenzia senza punizioni, facendoli tornare a semplici cittadini, eliminando gli abusi) --> Il monarca ereditario è dotato di un potere supremo inviolabile, perciò, la venerazione che lo circonda impedisce che lo si confronti con i suoi ministri e i loro eventuali errori Costituzione repubblicana: indispensabile separare il potere esecutivo dal potere supremo -> il potere ministeriale è solo il mezzo di esecuzione in una Costituzione libera, tanto che il monarca non propone nulla se non tramite i suoi ministri -> quando si tratta di nomine il monarca decide da solo (diritto incontestabile) MA quando si tratta di un'azione diretta il potere ministeriale è obbligato a farsi avanti --> sotto una libera Costituzione, ai monarchi restano solo: il diritto di grazia (che ripara gli errori della giustizia umana), il diritto di investire i cittadini che si distinguono di un riconoscimento (inserendoli nella magistratura ereditaria), il diritto di nominare gli organi delle leggi e di assicurare alla società il godimento dell’ordine pubblico, la nomina dei ministri, la distribuzione delle grazie e delle ricompense per ripagare i servizi resi allo Stato CAP. 3 DEL DIRITTO DI SCIOGLIERE LE ASSEMBLEE RAPPRESENTATIVE Il diritto di sciogliere le assemblee rappresentative è attribuito (dalla costituzione francese e inglese) al depositario del potere supremo -> Il veto è un mezzo diretto per reprimere l'attività indiscreta delle assemblee rappresentative MA spesso le irrita senza disarmarle PERCIÒ il loro scioglimento è il solo rimedio efficace --> Quando non si impongono limiti all'autorità rappresentativa, i rappresentanti del popolo non sono dei difensori della libertà ma dei candidati alla tirannide, e quando la tirannide è costituita è tanto più spaventosa quanto più numerosi sono i tiranni = la nazione non è libera se non quando i tuoi deputati hanno un freno (un'assemblea con potere illimitato è più pericolosa del popolo)

Non c'è bisogno delle assemblee rappresentative? Allora il popolo non avrà più organi né il governo avrà appoggi né il credito pubblico garanzie -> sono le assemblee rappresentative che introducono la vita nel corpo politico --> occorre dunque che queste sussistano libere MA bisogna che i loro errori possano essere repressi, collocando la forza repressiva fuori di esse (= Potere Supremo) * Lo scioglimento delle assemblee non è affatto un oltraggio ai diritti del popolo, al contrario è un appello ai suoi diritti a vantaggio dei suoi interessi CAP 4. DI UNA ASSEMBLEA EREDITARIA E DELLA NECESSITÀ DI NON LIMITARE IL NUMERO DEI SUOI MEMBRI In una monarchia ereditaria l'eredita di una classe è indispensabile -> perché il governo di uno solo sussista senza una classe ereditaria, occorre che esso sia un puro dispotismo (= un uomo che comanda, i soldati che eseguono, il popolo che obbedisce) Bisogna circondarlo di altri uomini che abbiano interesse a difenderlo La nobiltà ha bisogno di collegarsi a prerogative costituzionali e determinate (meno offensive per chi non le possiede e danno più forza a coloro che le possiedono) --> la prima Camera “” pairie” sarà sia una magistratura che una dignità, meno esposta ad essere attaccata Se la prima Camera non è ereditaria, chi nominerà i membri? Il re? Volere due Camere, una nominata dal re ed una dal popolo, senza una differenza fondamentale, significa porre i due poteri l’uno di fronte all’altro senza un intermediario *in Gran Bretagna la pairie ereditaria è compatibile con un alto grado di libertà civile e politica -> tutti i cittadini che si distinguono possono giungervi (ereditarietà ma senza esclusività) Limitare il numero dei pari o dei senatori significherebbe creare un’aristocrazia formidabile che potrebbe sfidare sia il re che il popolo CAP 5. DELLA ELEZIONE DELLE ASSEMBLEE RAPPRESENTATIVE La costituzione ha mantenuto i collegi elettorali con due soli miglioramenti: 1 stabilire che essi saranno completati da lezioni annuali 2 togliere al governo il diritto di nominare la presidenza --> i collegi elettorali scelti a vita ed esposti allo scioglimento hanno tutti gli inconvenienti delle vecchie assemblee elettorali senza averne alcun vantaggio -> il piccolo numero degli elettori esercita sulla natura delle scelte un'influenza molesta: per essere nominati dal popolo non basta non avere dei nemici, il vantaggio è tutto per le qualità negative, non serve avere talento In Francia per godere dei benefici del governo rappresentativo bisogna adottare l'elezione diretta, che dal 1788 porta alla Camera dei Comuni britannica tutti gli uomini illuminati -> soltanto l'elezione diretta può investire la rappresentanza nazionale di una vera forza e darle radici profonde nell’opinione Necker ha proposto: 100 proprietari nominati del loro pari dovrebbero presentare in ogni distretto, a tutti i cittadini aventi diritto di voto, 5 candidati tra cui questi cittadini dovrebbero scegliere, così che tutti i cittadini concorrano alla nomina dei loro mandatari -> INCONVENIENTE: se affidate a 100 uomini la prima proposta colui che nel suo distretto gode di una grande popolarità escludo e questo basterebbe a disinteressare i votanti, chiamati a scegliere tra 5 candidati tra i quali non c'è il loro preferito Constant: Vorrebbe che ogni in ogni distretto tutti i cittadini con diritto di voto fissassero una prima lista di 50 uomini, formassero poi l'assemblea dei 100, incaricati di presentarne 5 su 50 -> COSÌ

l'assemblea che deve compiere la presentazione sarebbe costretta a scegliere i suoi candidati tra gli uomini già investiti dal voto popolare + si tra i 50 si trovasse un uomo con larga reputazione, essendo nominato dal popolo i 100 non possono escluderlo per gelosia Sono individui e frazioni che compongono il corpo politico e sono quindi gli interessi di questi individui di queste frazioni che debbono essere protetti -> l'interesse pubblico non è altro che gli interessi individuali messi reciprocamente in condizione di non nuocersi -> Più le scelte sono state frazionarie più la rappresentanza raggiunge il suo scopo generale -> è bene che il rappresentante di una frazione sia l'organo di questa frazione e che sia parziale verso la frazione di cui è mandatario (la parzialità di ognuno avrà i vantaggi dell’imparzialità di tutti) Più uno stato è grande e l'autorità centrale è forte, più un corpo elettorale unico è inammissibile e l'elezione diretta diventa indispensabile -> la nomina da parte di un Senato alle funzioni rappresentative tende a corrompere o indebolire il carattere degli aspiranti a tali funzioni + gli spazi che occorrono per accattivarsi una moltitudine hanno effetti meno molesti dei tentativi indiretti per convincere un piccolo numero di uomini al potere costituzione francese: ha finalmente abolito il rinnovo periodico di 1/3 o di 1/5 dei membri dei collegi elettorali, medianti il quale in divenuti nel corpo rappresentativo si trovavano sempre in minoranza -> i rinnovamenti delle assemblee hanno come scopo non solo di impedire che i rappresentanti della nazione formino una classe a parte separata dal popolo, ma anche di dare interpreti fedeli per ottenere miglioramenti --> con i rinnovamenti di 1/3 o di 1/5 hanno inconvenienti gravi per la nazione e per la stessa assemblea: i nuovi membri sono oppressi durante il primo anno ma diventano presto oppressori Nuova costituzione francese: si è accostata ai veri principi sostituendo al salario prima concordato ai rappresentanti della nazione un’indennità più modesta -> i candidati vedono in queste funzioni delle occasioni per aumentare o sistemare la loro fortuna -> pagare i rappresentanti del popolo non significa conferire loro un interesse ad esercitare le loro funzioni con scrupolo, ma solo interessarli a conservarsi nell'esercizio di esse --> è desiderabile che le funzioni rappresentative siano occupate da uomini agiati e ambiziosi + allontanare gli uomini avidi (condizione necessaria perché le funzioni rappresentative possano essere gratuite e che essi siano importanti) CAP 6. DELLE CONDIZIONI DI PROPRIETÀ Costituzione francese: non ha stabilito nulla in merito alle condizioni di proprietà richieste per l'esercizio dei diritti politici perché questi diritti, affidati ai collegi elettorali, sono già nelle mani dei proprietari --> se a questi collegi si sostituisse l'elezione diretta condizioni di proprietà diverrebbero indispensabili La democrazia più assoluta stabilisce due classi di uomini: gli stranieri e coloro che non hanno raggiunto l'età prescritta dalla legge per esercitare i diritti politici - gli uomini nati nel paese che hanno raggiunto tale età = principio in base al quale fra gli individui di un territorio ve ne sono alcuni membri dello stato e altri che non lo sono -> Per essere membro di un'associazione bisogna avere un certo grado di lumi (che i più giovani non hanno) e un interesse comune (che gli stranieri non hanno) Constant: occorre un’altra condizione, oltre alla nascita e all'età prescritta dalla legge, ovvero il tempo indispensabile all' acquisizione della cultura e di un retto giudizio -> soltanto la proprietà rende gli uomini capaci di esercitare i diritti politici (esclusione della classe laboriosa, simile a giovani e stranieri) --> quando i non proprietari hanno dei diritti politici: o distruggono la società, o sono

strumenti di tirannide, o sono strumenti di una fazione --> occorrono delle condizioni di proprietà sia per gli elettori che per gli eleggibili Paesi con assemblee rappresentative: indispensabile che se siano composte di proprietari perché gli organismi, per conciliarsi la fiducia, hanno bisogno di avere interessi evidentemente conformi ai loro doveri -> I proprietari non sono utili soltanto per le proprie qualità, ma anche per quelle che si attribuiscono loro, per la prudenza e le prevenzioni Ma quali sono le condizioni di proprietà che è giusto stabilire? chi possiede il reddito necessario per vivere indipendentemente da ogni volontà altrui è il solo a poter esercitare i diritti politici (una condizione di proprietà inferiore è illusoria, una condizione di proprietà più elevata è ingiusta) -> Constant si riferisce soltanto alla proprietà fondiaria, nonostante la Costituzione riconosca anche quella industriale (che manca però dello spirito di preservazione necessario alle associazioni politiche) A) La proprietà Fondiaria influisce sul carattere dell'uomo per la natura stessa delle cure che esige (calma, sicurezza, ordine, giudizio) + incatena l'uomo al paese dove abita, creando patriottismo mediante l'interesse + favorisce l'ordine pubblico e la stabilità delle istituzioni, evitando le rivolte B) La proprietà industriale influisce sull’uomo solo per il guadagno positivo che gli promette (vita meno regolare e operazioni meccaniche) + facilita gli spostamenti e separa interesse dal patriottismo + assicura l'indipendenza degli individui Costituzione francese: individua una terza specie di proprietà, quella intellettuale, che in realtà esiste solo nell’opinione -> è l'opinione altrui che deve conferire questa proprietà intellettuale, che si manifesta attraverso il successo (la proprietà sarà allora degli uomini che si distinguono in ogni campo) -> tuttavia ogni scienza da allo spirito di colui che la coltiva una direzione esclusiva che diviene pericolosa negli affari politici a meno che non sia controbilanciata = il contrappeso è la proprietà (gli scienziati sono raramente disturbati dal potere, anche se ingiusto) CAP 7. DELLA DISCUSSIONE NELLE ASSEMBLEE RAPPRESENTATIVE Costituzione attuale: ristabilimento della discussione pubblica nelle assemblee -> soltanto quando gli oratori sono obbligati a parlare senza preparazione si ingaggia una vera discussione (per questo sono proibiti i discorsi scritti) perché ciascuno, colpito dai ragionamenti appena ascoltati virgola e indotto naturalmente a esaminarli (≠ quando gli oratori si limitano a leggere ciò che hanno scritto, non si discute e non si ascolta) MA il problema più grave è: il bisogno di far colpo -> ogni componente vorrà la sua ora di celebrità: potendo fare un discorso scritto ognuno pretenderà di affermarsi e le assemblee diverranno delle accademie Vietare i discorsi scritti darà alle discussioni il carattere che debbono assumere -> il governo, cedendo alle obiezioni ragionevoli, emanderà le proposte approvate + l'autorità potrà utilizzare la ragione -> le assemblee raggiungeranno la perfezione del sistema rappresentativo soltanto quando i ministri, invece di assistervi come ministri, ne saranno membri per elezione nazionale, perdendo il loro posto se si trovano in minoranza CAP 8. DELLA INIZIATIVA Costituzione francese: una sola differenza distingue l'iniziativa delle Camere da quella di cui è investito il Parlamento inglese, ovvero che il capo dello stato non è obbligato a pronunciare il suo

veto (ne fa le veci il silenzio) --> l'iniziatva consiste nei rappresentanti della nazione che possono riproporre le loro proposte quante volte lo ritengano conveniente (diritto che era stato tolto dalla Carta Reggia, e che ora è stato ristabilito) Constant: l'iniziativa è necessaria nella rappresentanza nazionale = non può essere rifiutata ai ministri cui spetta di indicare i desiderata del governo, così come ai deputati di indicare il voto del popolo --> anche se il governo non eserciterà quasi mai la sua iniziativa CAP 9. DELLA RESPONSABILITÀ DEI MINISTRI Attuale costituzione francese: la sola che stabilisce sulla responsabilità dei ministri principi perfettamente applicabili e sufficientemente estesi -> i ministri possono essere accusati e possono meritare l’incriminazione in tre modi: 1- per abuso o cattivo uso del loro potere legale 2- per atti illegali pregiudizievoli all' interesse pubblico, senza rapporto diretto con i privati 3- per attentati contro la libertà, la sicurezza e la proprietà individuali *Se un ministro rapisse una donna o uccidesse un uomo, non dovrebbe essere accusato come ministro ma dovrebbe subire come violatore delle leggi comuni (La sua qualità di ministro è estranea a questo atto e non ne cambia la natura) Il potere legittimo del ministro gli facilita i mezzi per commettere atti illegittimi, ma Il ministro che ordina un atto illegale si pretende investito di un'autorità che non gli è stata conferita Si è voluto contestare ai tribunali ordinari il diritto di pronunciare sulle accuse contro i ministri, in quanto sconveniente affidare a questi tribunali il “segreto di Stato” Constant: sicurezza pubblica compromessa quando i cittadini vedono nell'autorità un pericolo invece che una salvaguardia = l...


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