Procedimenti speciali non cautelari PDF

Title Procedimenti speciali non cautelari
Course Diritto processuale civile
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
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I procedimenti speciali non cautelari, appunti...


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Procedimenti speciali non cautelari Si tratta di procedimenti alternativi rispetto a quelli a cognizione piena. Questa presenta una differenza rispetto al rito del lavoro. Nel rito del lavoro vi è un obbligo da rispettare, in questi casi invece l’alternatività è lasciata a decisione della parte. Es. il procedimento di ingiunzione è una scelta possibile a disposizione del creditore. Altra caratteristica è la SOMMARIETA’ riferita alla cognizione. La fase di raccolta dei documenti è sommaria. Altra caratteristica è la convertibilità, la possibilità della parte di convertire la conniezione da sommaria a piena ed esauriente. Diversamente disciplinata in ingiunzione e convalida di sfratto. Il creditore ha la possibilità di avvalersi del procedimento monitorio o giungere ad una sentenza di condanna con il procedimento a cognizione piena. La strada più veloce è quella monitoria infatti il decreto ingiuntivo non opposto è titolo esecutivo, ha una stabilità pari a quella di sentenza passata in giudicata e ha la stessa valenza di titolo per iscrivere ipoteca giudiziale e trasformare la prescrizione. Ad una fase sommaria che conduce ad un provvedimento ad esito di una cognizione sommaria potrebbe seguire un procedimento a cognizione piena. Il creditore nella scelta deve considerare comunque la controparte. La sommarietà deve essere riferita alla COGNIZIONE: -

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Potrebbe significare cognizione parziale (condanna con riserva di eccezioni-> sofferma l’attenzione su fatti costituivi inerenti alla pretesa non considerando in quel momento le eccezioni) Sommaria in senso stretto: la cognizione del giudice è ampia si sofferma su tutti i fatti ma è una cognizione superficiale (già trovata nella tutela cautelare  il giudice acquisisce sommarie indicazioni) Basata solo su alcune prove come solo sui documenti

Procedimento di ingiunzione Cos’è? Si struttura in una fase che conduce ad un DECRETO emanato IN AUDITA ALTERA PARTE, il giudice si basa solo sulle prove del creditore. La sommarietà si basa solo sulle allegazioni e affermazioni del creditore che agisce in giudizio. Si è ancora in ambito di deroghe del contradittorio art 101. Il contradittorio è differito ed EVENTUALE perché il giudice pronunciato il decreto ingiuntivo onera il creditore alla notifica del decreto ingiuntivo e ricorso. Spetta al creditore se dare vita o meno all’istaurazione del contradditorio con la fase a cognizione piena. Il decreto ingiuntivo se non opposto equivale ad una sentenza passata in giudicato. Il giudizio di opposizione è eventuale. Il contradittorio potrebbe aversi in un momento successivo o anche no. Quando si può usare? Condizioni di ammissibilità: -

Oggetto Per quali diritti è possibile scegliere la cognizione sommaria del procedimento di ingiunzione? Diritto di credito al pagamento di una somma di denaro con diritto liquido (determinato o determinabile nel suo ammontare) ed esigibile (nell’art 633 non è espresso in maniera chiara. Ma l’ultimo comma L'ingiunzione può essere pronunciata anche se il diritto dipende da una controprestazione o da una condizione, purché il ricorrente offra elementi atti a far presumere (3) l'adempimento della controprestazione o l'avveramento della condizione.) Creditore di una quantità di cose fungibiliin occasione di una laurea si stipula il contratto per una fornitura di 100 bottiglie. In mancato adempimento si può agire tramite ingiunzione ma deve

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indicare anche la somma che è disposta ad accettare. Ma può agire anche per la consegna di un bene mobile determinato. L’art 633 Su domanda di chi è creditore (1) di una somma liquida di danaro o di una determinata quantità di cose fungibili, o di chi ha diritto alla consegna di una cosa mobile determinata, il giudice competente pronuncia ingiunzione di pagamento o di consegna (esclusi chi ha diritto al rilascio di una cosa immobile o...) Prova Ipotesi in cui la prova necessaria e sufficiente per ottenere un decreto ingiuntivo non è la stessa per ottenere una sentenza positiva. È una nozione più ampia di prova documentale intesa in un procedimento a cognizione piena. Art 634 prova scritta è norma più ampia Sono prove scritte (1) idonee a norma del numero 1) dell'articolo precedente le polizze e promesse unilaterali per scrittura privata [c.c. 1988, 2702 e i telegrammi [c.c. 2705, anche se mancanti dei requisiti prescritti dal Codice civile(2). Per i crediti relativi a somministrazioni di merci e di danaro nonché' per prestazioni di servizi fatte da imprenditori che esercitano una attività commerciale e da lavoratori autonomi anche a persone che non esercitano tale attività, sono altresì prove scritte idonee gli estratti autentici delle scritture contabili di cui agli articoli 2214 e seguenti del codice civile, purché' bollate e vidimate nelle forme di legge e regolarmente tenute, nonché' gli estratti autentici delle scritture contabili prescritte dalle leggi tributarie, quando siano tenute con l'osservanza delle norme stabilite per tali scritture (3). Le scritture private devono essere accertate, nel procedimento di ingiunzione non essendoci la controparte non vi è una certezza della prova. Scritture contabili fanno prova tra due soggetti imprenditori, ma possono essere prova anche contro un soggetto non creditore. Ipotesi di monitorio puro non è necessaria la prova scritta, per determinati soggetti può essere emanato il decreto ingiuntivo, caso più usato è quello dell’avvocato non pagato dal cliente. L’avvocato ha la possibilità di scegliere il procedimento monitorio presentando per la richiesta solo la parcella vidimata dal consiglio dell’ordine di appartenenza. Il giudice non valuta se l’attività professionale sia svolta o meno ma emana il procedimento monitorio solo sulla base delle affermazioni della parte creditrice. Le ipotesi di monitorio quasi puro è un controllo minimo degli ordini professionali di appartenenza. Art 633 3) se il credito riguarda onorari, diritti o rimborsi spettanti ai notai a norma della loro legge professionale, oppure ad altri esercenti una libera professione o arte, per la quale esiste una tariffa legalmente approvata [636, 637 2].

Procedimento -

Individuazione giudice competente Regole basi anche il giudice di pace può esperire un potere non cautelare. Atto introduttivo Ricorso contatto tra giudice e creditore Art 638 cosa deve contenere Atto di parte art 125 La domanda d'ingiunzione si propone con ricorso (1) contenente, oltre i requisiti indicati nell'articolo 125, l'indicazione delle prove che si producono [634, 635]. Il ricorso deve contenere (2) altresì l'indicazione del procuratore del ricorrente oppure, quando è ammessa la costituzione di persona [82, 86], la dichiarazione di residenza o l'elezione di domicilio nel comune dove ha sede il giudice adito.

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Se manca l'indicazione del procuratore oppure la dichiarazione di residenza o l'elezione di domicilio, le notificazioni al ricorrente possono essere fatte presso la cancelleria [art. 645 del c.p.c.]. Il ricorso è depositato (3) in cancelleria insieme con i documenti che si allegano; questi non possono essere ritirati fino alla scadenza del termine stabilito nel decreto d'ingiunzione a norma dell'articolo 641. Il ricorso deve contenere elementi essenziali dell’art 125 ma anche le prove scritte che si intendono produrre per consentire al giudice la verifica delle condizioni di ammissibilità. Se si considera la fase istruttoria ( in senso a tecnico), il giudice verifica e pronuncia il decreto o di rigetto o di accoglimento. Ma potrebbe esserci la necessità di integrare o l’atto introduttivo o la prova scritta. Prima dell’eventuale immediato rigetto, in presenza di requisiti sanabili potrebbe ordinare l’integrazione in un termine perentorio che ne da conoscenza al creditore la cancelleria. Non vi è un contatto diretto tra creditore e giudice. Emanato il decreto ingiuntivo è onere la notifica del decreto e ricorso alla controparte entro un termine. Se nel termine di 60gg dalla sua emanazione non viene portato a conoscenza. Cosa può fare il soggetto ingiunto (in diritto sostanziale il debitore) ? In un termine di 40gg che decorrono dalla scadenza dei 60gg necessari alla notificazione del decreto e del ricorso, può rivolgersi per opporsi ed instaurare un procedimento a cognizione piena. Il decreto ingiuntivo diventa titolo esecutivo se nei 40 gg il debitore non ha proposto opposizione. Acquista una stabilità quasi pari di un giudicato ma in realtà una parte della dottrina prima di una sentenza della cassazione del 2017, sosteneva che il decreto ingiuntivo determina una preclusione pro iudicato, questa stabilità si verifica solo nei confronti di una pretesa obbligo oggetto del procedimento monitorio. Es. il decreto ingiuntivo non opposto ha ad oggetto un fenomeno quantitativamente inferiore rispetto ad un giudicato proprio. Sent 2017 ha un’efficacia piena parificabile ad un giudicato. La regola è che il decreto ingiuntivo non opposto diventa esecutivo Eccezioni Decreto diventa esecutivo sin dalla sua emanazione. Nasce provvisoriamente esecutivo. Art 642 Se il credito è fondato su cambiale, assegno bancario, assegno circolare, certificato di liquidazione di borsa, o su atto ricevuto da notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato, il giudice, su istanza del ricorrente, ingiunge al debitore di pagare o consegnare senza dilazione, autorizzando in mancanza l'esecuzione provvisoria del decreto e fissando il termine ai soli effetti dell'opposizione 1- Fondamento è una prova qualificata Cambiale, atto pubblico... titolo esecutivo stragiudiziale Perché si chiede decreto ingiuntivo? Ipoteca giudiziale sul bene del creditore Tramite il procedimento monitorio si ottiene un titolo esecutivo di formazione giudiziale che ha una valenza maggiore e le contestazioni sono limitate a fatti sopravvenuti altrimenti vi è un onere di opposizione al decreto ingiuntivo. Si diventa un creditore più forte, dove è contestabile solo per eventi sopraggiunti. Provvisoria esecutorietà L'esecuzione provvisoria può essere concessa anche se vi è pericolo di grave pregiudizio nel ritardo (3), ovvero se il ricorrente produce documentazione sottoscritta dal debitore, comprovante il diritto fatto valere; il giudice può imporre al ricorrente una cauzione (4). 2- Grave pregiudizio di ritardo 3- Documento sottoscritto dal debitore

Ipotesi eccezionali che il giudice vaglia scrupolosamente per emanare il decreto ingiuntivo. Viene concesso il termine per l’opposizione ma la parte creditrice potrebbe decidere sin da subito di metterlo in esecuzione. Altra eccezione: decreto nonostante opposizione ha efficacia esecutiva immediata Art 648 Ipotesi in cui decreto ingiuntivo nonostante l’opposizione della controparte, diventa esecutivo. Questo se l’opposizione non è fondata su prova scritta o di pronta soluzione. Vi è una condanna con riserva dell’eccezioni. Giudizio di opposizione Il debitore ingiunto può assumere diversi atteggiamenti: -

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Non oppone opposizione il decreto acquista efficacia esecutiva e stabilità di giudicato Opposizione tempestiva nel termine di 40gg Segue le regole di cognizione piena. È un atto di citazione in opposizione ad un decreto ingiuntivo. Ma nell’ambito delle controversie di lavoro art 409 la forma dell’opposizione è ricorso. Le parti sono invertite rispetto le parti di un procedimento di cognizione piena ad origine. Se la cognizione segue la fase monitoria vi è un’inversione delle parti attore è debitore, controparte è il creditore, soggetto opposto. È un’inversione soltanto formale delle parti ovvero ai fini dell’onere della prova si tiene conto della funzione sostanziale. Il convenuto, creditore dovrà dare prova dei fatti costitutivi. Nell’art 2697. Il legislatore dispone “Chi vuol far valere un diritto in giudizio [99 c.p.c., 100 c.p.c.] deve provare i fatti che ne costituiscono il fondamento [115 c.p.c.] (1). Chi eccepisce l'inefficacia di tali fatti ovvero eccepisce che il diritto si è modificato o estinto deve provare i fatti su cui l'eccezione si fonda Il debitore deve fornire prova di fatti impeditivi modificativi o estintivi. Opposizione tardiva proposta oltre il termine di 40gg. Strumento eccezionale di rimessione in termini. Quando è consentita? Art 650 L'intimato può fare opposizione anche dopo scaduto il termine fissato nel decreto (1), se prova di non averne avuta tempestiva conoscenza per irregolarità (2) della notificazione o per caso fortuito o forza maggiore (3) (4). 1- Scaduto il termine ma il debitore fornisce la prova di una mancata conoscenza dell’intimazione per mancanza di notificazione Esiste un termine ultimo 10 gg dall’inizio dell’esecuzione, momento che necessariamente è a conoscenza del debitore. Il decreto ingiuntivo può nascere già provvisoriamente esecutivo. Si può chiedere la sospensione Art 649. Il giudice istruttore (1), su istanza dell'opponente, quando ricorrono gravi motivi (2), può, con ordinanza non impugnabile (3), sospendere l'esecuzione provvisoria (4) del decreto concessa a norma dell'articolo 642 (5). Giudice competente per l’opposizione è individuato sulla base della funzione svolta. È lo stesso giudice del decreto ingiuntivo. In caso di incompetenza il debitore deve rivolgersi sempre

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dinanzi allo stesso giudice in quanto è stato esso stesso messo a conoscenza solo delle prove del creditore. A seguito dell’opposizione, il giudice emanerà una SENTENZA: Di rigetto dell’opposizione e quindi di accettazione del decreto ingiuntivo emanato in precedenza. Di accettazione dell’opposizione e rigetto del decreto ingiuntivo

Art 656 mezzi di impugnazione strordinari Procedimento per convalida di licenza o sfratto Oggetto attiene a situazioni sostanziale dove emerge l’obbliga alla restituzione Rapporti di locazione: soggetto soggetto conduttore dell’immobile 3 ipotesi -

Art 657 Art 658

Parti sono: -

Locatore Conduttore

Quali sono le ipotesi per il titolo esecutivo -

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Licenza per finita locazione Azione di condanna  pretesa ed obbligo inadempiuto. Consiste nell’inadempimento L’inadempimento è qui futuro, vi è un’ipotesi di condanna in futuro, prima della scadenza del contratto il locatore si munisce di un titolo esecutivo. Vi deve essere una disdetta preventiva del locatore per il non rinnovo tacito della locazione Sfratto per finita locazione (art 657,c2) Il contratto è venuto a scadenza ed il conduttore non ha rilasciato l’immobile. Titolo esecutivo per provvedere coattivamente Sfratto per morosità Il contratto è in essere ma l’onere di pagamento delle mensilità non si verifica. Il locatore può chiedere il pagamento anche di canoni non disposti in precedenza. Si può chiedere anche ingiunzione di pagamento o in momento successivo. Titolo esecutivo volto al rilascio dell’immobile. Art 657 Il locatore o il concedente può intimare al conduttore [c.c. 1571], all'affittuario coltivatore diretto [c.c. 1647], al mezzadro [c.c. 2141] o al colono [c.c. 2164] licenza per finita locazione (1), prima della scadenza del contratto, con la contestuale (2) citazione (3) per la convalida (4), rispettando i termini (5) prescritti dal contratto, dalla legge o dagli usi locali. Può altresì intimare lo sfratto (6), con la contestuale citazione per la convalida, dopo la scadenza del contratto, se, in virtù del contratto stesso o per effetto di atti o intimazioni precedenti, è esclusa la tacita riconduzione (7).

Art 658 Il locatore [c.c. 1571] può intimare al conduttore lo sfratto con le modalità stabilite nell'articolo precedente (1) anche in caso di mancato pagamento del canone d'affitto alle scadenze, e chiedere nello stesso atto (2) l'ingiunzione di pagamento (3) per i canoni scaduti (4). Se il canone consiste in derrate (5), il locatore deve dichiarare a norma dell'articolo 639 la somma che è disposto ad accettare in sostituzione.

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Procedimento speciale di competenza del tribunale del luogo ove si trova l’immobile oggetto. L’atto con cui si pone in essere tale procedimento è l’atto di citazione. L’attore fissa la data, avverte il conduttore di comparire all’udienza e delle conseguenze derivanti dalla mancata comparizione. Notifica al conduttore e deposita in cancelleria, può in tal caso depositare anche il giorno dell’udienza stessa. È un procedimento più rapido e più svelto. In riferimento all’atto di citazione, si tratta di un atto complesso in quanto è: Atto di diritto sostanziale si manifesta da parte del locatore di non voler rinnovare il contratto o non proseguire il rapporto per sfratto o per ottenere il risarcimento. È essenziale l’avvertimento al conduttore perché l’esito deriva dal comportamento delle parti. Il contradittorio è qui pieno, il comportamento delle parti è necessario. Piò il locatore non comparire cessano gli effetti processuali ma resta fermo l’atto di natura sostanziale, es mancato rinnovo tacito del contratto.

Atteggiamenti possibili del conduttore in udienza dalle parti Fondamentale è il ruolo assunto in udienza -

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Atteggiamento inattivo Contumacia non produce conseguenze negative, è una ficta contestatio ma qui vi è onere del conduttore di comparire in udienza. La mancata costituzione produce la pronuncia del giudice in udienza e l’esecutorietà del provvedimento, ordinanza di sfratto. Eccetto se vi siano ipotesi di nullità dell’atto di citazione. Conduttore compare ma non contesta il diritto al rilascio dell’immobile. Il giudice si limita a pronunciare ordinanza di rilascio Conduttore compare e contesta il diritto di ottenere la restituzione dell’immobile. Convertibilità, conversione del procedimento in quanto di passa alla cognizione piena, si seguono le regole del rito locatizio che seguono le regole del rito del lavoro. Di regola l’ordinanza emanata 21:45

Art 665 condanna con riserve delle eccezioni Se l'intimato comparisce e oppone (1) eccezioni (2) non fondate su prova scritta(3), il giudice, su istanza del locatore, se non sussistono gravi motivi in contrario, pronuncia ordinanza non impugnabile di rilascio, con riserva delle eccezioni del convenuto. L'ordinanza è immediatamente esecutiva (4), ma può essere subordinata alla prestazione di una cauzione (5) per i danni e le spese. Emanazione su sollecitazione del Requisito di ordinanza immediata di rilascio è che l’opposizione non si fondata su prova scritta e se non sussistono gravi motivi. Si tratta di una valutazione del giudice che implica la probabile fondatezza del diritto di ottenere la Potrebbe accadere che il processo si estingua. Che fine fa l’ordinanza. Art 310?

La domanda è riproposta, gli atti perdono efficacia tranne sentenze di merito, corte di cassazione e qualche ordinanza. Manca disciplina per questa ordinanza. Tale provvedimento è di condanna con riserva di eccezione, è un provvedimento di merito contemplato dall’art 310. Provvedimenti semplificati sommari ed esecutivi. Emanata in luce sommaria con efficacia non propria di una sentenza ma meramente esecutiva, inferiore rispetto alla sentenza, di titolo esecutivo. Cosa si può fare contro ordinanza pronunciata in ipotesi in cui il conduttore non sia comparso? Alcuni rimedi: 1. Opposizione tardiva Art 668 Se l'intimazione di licenza o di sfratto è stata convalidata in assenza dell'intimato, questi può farvi opposizione provando di non averne avuto tempestiva conoscenza per irregolarità (1) della notificazione o per caso fortuito o forza maggiore(2). Se sono decorsi dieci giorni dall'esecuzione, l'opposizione non è più ammessa, e la cauzione, prestata a norma dell'articolo 663 secondo comma, è liberata (3). L'opposizione si propone davanti al tribunale (4) nelle forme prescritte per l'opposizione al decreto d'ingiunzione, in quanto applicabili (5). L'opposizione non sospende il processo esecutivo, ma il giudice, con ordinanza non impugnabile, può disporne la sospensione per gravi motivi, imponendo, quando lo ritiene opportuno, una cauzione all'opponente [disp. att. 86](6). (5) Tale comma risulta così sostituito dall'art. 6, l. 30-7-1984, n. 399. L'opposizione si propone davanti al giudice che ha pronunciato la convalida e deve fondarsi su motivi di merito miranti...


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