Progetto Sociologia, Jeff Manza, Richard Arum, Lynne Haney. PDF

Title Progetto Sociologia, Jeff Manza, Richard Arum, Lynne Haney.
Author Anonymous User
Course Sociologia
Institution Università degli Studi di Firenze
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diviso in capitoli e paragrafi...


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Progetto sociologia 2.0 (Solo i capitoli 1, 2, 4, 5, 7,10, 14) CAPITOLO. 1: 1.CHI SIAMO NOI? Quando ci chiedono di descrivere noi stessi, il primo pensiero si muove in termini della nostra individualità, ma c’è molto di più; noi siamo il prodotto di numerosi contesti, a partire dalla famiglia in cui cresciamo, alla comunità dove abbiamo vissuto, le occupazioni lavorative che abbiamo avuto ecc. Nel 2004 Zuckemerg ( studente di Harvard) ha creato un sito web per facilitare gli studenti della sua università ad instaurare reciproche relazioni sociali…. l’idea si è poi evoluta ed è nato Facebook. Gli inventori di questo social non erano probabilmente consapevoli che mentre lo stavano sviluppando stavano facendo delle idee sociologiche su come funzionano le reti sociali (insieme di legami tra persone, gruppi, organizzazioni). Facebook e gli altri social, si basano su una fondamentale istituzione sociologica, ovvero che gli esseri umani non sono semplicemente individui con qualche amico intimo, ma siamo tutti parte di reti sociali, normalmente non visibili, attraverso le quali conosciamo persone che a loro volta ne conoscono altre a noi estranee. Alcuni governi hanno anche tentato di ridurre l’uso di queste piattaforme per paura che potessero agevolare la trasmissione di idee antigovernative o proteste ( Cina, Siria e Pakistan hanno bloccato Facebook). In oltre l’intero fenomeno dei social network, di cui FB ne è solo una minima parte, ci fa capire come conoscere idee sociologiche possa aiutarci a comprendere il modo in cui la nostra esistenza derivi dalle relazioni che abbiamo con gli altri- nascosta nelle nostre biografie individuali, c’è scritta la storia della societàLa sociologia termine con il quale si definisce lo studio della società e dei mondi sociali, affronta la sfida di cercare di scoprire, analizzare i modelli, le regolarità, che formano questi mondi a cui partecipano gli individui; quindi non è lo studio degli individui, ma lo studio di COME gli individui vivono insieme. Argomento al centro della sociologia: rapporto tra individui e i loro mondi sociali. L’esempio di FB esemplifica un altro elemento importante: le società in continuo mutamento, i processi mutativi sollevano nuovi quesiti, e i sociologi si pongono questi quesiti “difficili”. La globalizzazione ha sollevato numerose questioni e la sociologia fornisce un insieme di strumenti per comprendere i modelli della globalizzazione e il loro impatto sugli individui.

IMMAGINAZIOE SOCIOLOGICA: Termine coniato dal sociologo Mills, nel 1959, che intende la capacità di riflettere sistematicamente su quante cose da noi percepite come problemi personali, siano in realtà questioni sociali, condivise da altri individui nati in un ambiente sociale simile al nostro ( es: richieste contraddittorie di genitori separati; debiti..). Nei diversi stadi della nostra vita, sia come individui che come membri di un mondo sociale, le nostre opportunità/potenzialità saranno sempre influenzate da disuguaglianze ed ingiustizie. In questo caso l’immaginazione sociologica ci aiuta a rapportarsi con queste dinamiche e a raggiungere obiettivi preposti. 1

L’immaginazione sociologica ci aiuta a comprendere il mondo che ci circonda e a pensare in profondità a come migliorarlo, mettendo in discussione tendenze di fondo che consideriamo normali, naturali. Una buona immaginazione sociologica, implica la capacità di porre domande non scontate, difficili, anziché accettare risposte pronte sereotipi: credenze solitamente false, relative ai membri di un gruppo e che sono alla base delle supposizioni sui singoli individui che ne fanno parte; ES: ad un certo punto della vita lavorativa si è troppo vecchi per svolgere alcune mansioni, quindi gli anziani sono spesso vittime di: Discriminazione: un comportamento, pratica che danneggi escluda o svantaggi le persone sulla base della loro appartenenza ad un gruppo / categoria. Una volta che abbiamo appreso di non prendere per buoni i pensieri comuni e gli stereotipi, possiamo iniziare a porre domande difficili (siamo dunque sulla buona strada per sviluppare I.S) che per essere collegate a prove empiriche hanno necessità di teorie sociali ( sviluppate dai sociologi,fin dall’inizio come disciplina della sociologia) ovvero schemi molto generali che suggeriscono assunti e asserti su come funziona il mondo. Hanno inoltre sviluppato metodi di ricerca per studiare tali questioni, per trovare nuove evidenze e nuove risposte. IL CONTESTO SOCIALE: E’ il termine con il quale ci riferiamo all’influenza della società sugli individui. la sociologia si occupa di capire come gli individui partecipano alla e sono parte della società in cui vivono. es: bambini in ospedale: uguali, tutti con le stesse opportunità di sviluppare i propri talenti e capacità, ma NON è realistico si pensi alle varie tipologie di contesi sociali dove il bambino crescerà ( le condizioni economiche e culturali ). contesti sociali/ fattori che influenzano la vita di un bambino: - famiglia di origine, livello di istruzione, reddito, ricchezza - quartiere/comunità locale dove il bimbo cresce, vive -l’istruzione che riceverà( qualià della scuola ecc) - organizzazioni ( chiesa,club, gruppi) di cui farà parte o ai quali parteciperà -il tipo di occupazione che troverà ma anche contesti più ampi: - il paese: ricco/povero/ in veloce sviluppo - il periodo storico Si può quindi affermare che la sociologia è lo studio dei diversi contesti attraverso cui le vite degli individui prendono forma e il mondo sociale che viene creato nelle sue 2 componenti: 1. Interazione sociale: il modo in cui le persone agiscono insieme, modificano il proprio comportamento in risposta alla presenza degli altri. Essa è governata da un insieme di norme: regole fondamentali della società che ci aiutano a sapere cosa è appropriato e cosa non lo è in una data situazione; le usiamo quando ci rapportiamo con gli altri e ci forniscono delle linee guida di comportamento disciplinandolo, non sono generalmente scritte e le impariamo attraverso la nostra interazione con altre figure impo ( famiglia, amici); se non si conoscessero si incorrerebbe in gaff, brutte figure ecc. 2

2. Struttura sociale: sono i molti modi diversi con cui le regole e le norme di vita quotidiana diventano modelli durevoli che regolano le interazioni sociali. Ha 2 componenti: gerarchie sociali importanti e durevoli posizioni sociali che forniscono agli individui differenti status e con essa alcuni vengono posti sopra altri. i diversi ruoli che ricopriamo nella vita sono determinanti della nostra posizione sociale, qualunque ruolo o posizione occupiamo, le nostre azioni sono influenzate dalle regole del grado di potere associato al ruolo/ posizione. Istituzioni: durevoli pratiche: matrimonio, famiglia, educazione ( e le organizzazioni che le governano) forniscono i modelli su cui si fonda la nostra esistenza. QUESTI 2 tipi di struttura sociale sono nella nostra vita e danno forma a tutto ciò che facciamo quotidianamente; si influenzano l’un l’altra; spesso non ci accorgiamo della loro esistenza esse pongono limiti ma danno anche opportunità ( senza sarebbe il caos). LA NASCITA DELLA SOCIOLOGIA: il termine è stato coniato dal coniato dal francese August Comte nel 1839 fondamentalmente del mondo sociale articolandosi in : - statistica sociale: studio delle società per come esse sono in un dato momento - dinamica sociale: studio dei processi del cambiamento sociale ( la sociologia ha i propri metodi scientifici x lo studio della società che sono diversi da quelli scientifici) Emile DURKHEIM, considerato il padre della sociologia; nel 1887 occupò la prima cattedra di scienze sociale in Europa, all’università di Bordeaux, nel 1898 fondò la prima rivista di sociologia “L’annee sociologique”. a partire dagli anni 20 del Novecento la sociologia è diventata un campo di studi popolare e riconosciuto, insieme a economia, scienza politica, antropologia e psicologia. Alla fine del XIX sono 2 gli sviluppi che stimolano le scienze sociali e la sociologia: - industrializzazione: crescita delle fabbriche e della produzione di merci su larga scala, passaggio dall’economia basata sull’agricoltura alla produz di merci,molti cambiamenti sociali; - urbanizzazione: aumento del lavoro in fabbrica, creò occupazione e crescita della città. Tutte le scienze sociali sono nate dal medesimo impulso, capire i mondi sociali emergenti a seguito di questi due sviluppi. Il sociale è comunque un area più indistinta, c’era molta confusione a riguardo; spesso la sociologia veniva associata al programma politico socialista, o di “servizio sociale”, una cosa da poter affermare per chiarire leggermente è che la sociologia con differenti unità di analisi, ed ha generato numerose nuove aree di studio che includono campi come: criminologia, studi di genere, culturali ecc.

Capitolo 2: TEORIA SOCIALE 3

Le teorie sociali sono accezioni sistematiche del rapporto tra individui e società, in altre parole servono a comprendere il mondo sociale; ma questa definizione non sarà mai sufficiente perché di teorie ve ne sono innumerevoli, alcune molto ampie, altre più circoscritte. Nonostante la diversificazione tutte hanno affrontato 3 temi comuni: 1 Qual è la natura dell’individualità? In che modo l’individuo agisce in un contesto sociale? 2 Qual è il fondamento dell’ordine sociale? Che cosa iene unite le società? 3 Come cambiano le società e in quali circostanze avviene il cambiamento? LA TEORIA CLASSICA TRA LA FINE DEL XIX E L’INIZIO DEL XX SEC. Fu un periodo di enorme cambiamento caratterizzato da 4 fattori: 1. Passaggio dall’economia basata sul lavoro agricolo, all’economia basata sull’indutria 2. Migrazione dalle aree rurali alle città 3. Passaggio dalle monarchie alle democrazie 4. Mutamento del ruolo della religione Furono tutti mutamenti he avvennero lentamente e non completamente. I principali teorici, che affrontarono i 3 temi, furono: Emile Durkheim, Marx Weber, Georg Simmel, W.E.B Dubois Friedrich Hengels e: Karl Marx ( 1818-1883) riconosciuto per essere una figura di spicco del movimento socialista, ebbe una formazione filosofica, mai considerato un sociologo. Riteneva che la storia dell’uomo potesse essere compresa in miglior modo ricostruendo la storia dei sistemi economici, che il sistema economico influenzasse molto sia la sfera politica che culturale, osservò che tutte le società producono un surplus economico ( più beni di quelli necessari) che poi viene distribuito in modo diseguale; era essenziale chiedersi : - chi si appropria di questo surplus? – con quali mezzi lo fa? M. distingue anche le classi, gruppi formati da persone che condividono lo stesso interesse economico sulla base della loro relazione con i mezzi di produzione. Il criterio di distinzione era avere(o meno) la priorità dei mezzi di produzione In ogni società ci sono 2 classi : i proprietari e i lavoratori. Nell’opera “Manifesto del partito comunista” 1848 ( Marx, Hegels) si evidenzia che nella storia di ogni società esistono 3 diversi modi di produzione: 1. Società antiche- fondate sulla schiavitù 2. Feudalesimo- on società largamente agricole + pochi proprietari terrieri 3. Capitalismo- la cui economia è fondata sul libero mercato Ciascuno di questi modi è composto da 2 parti: - Forze di produzione: capacità produttiva e tecnologica di una società ( insieme di strumenti usati per produrre) -Rapporti sociali di produzione: le relazioni e le disuguaglianze tra diversi gruppi di persone ( modo in cui le persone si organizzando per svolgere le attività per produrre). Il suo capolavoro “Capitale” è il punto di partenza per la sua analisi, egli sostiene che alla base di ogni società capitalista ci fosse un conflitto cruciale tra i membri di due classi la Borghesia (che possiede le risorse definite capitale) e il proletariato ; la società si è poi gradualmente polarizzata con borghesia limitata e operai numerosi. I socialisti avevano rovesciato il feudalismo per creare un nuovo e dinamico sistema 4

economico, ma anche il proletariato avrebbe dato vita ad una rivoluzione in grado di rovesciare il capitalismo e creare una società socialista, dove le forze di produzione della società sarebbero state possedute da tutti in virtù dell’abolizione della proprietà privata. La teoria della lotta di classe: (Le CLASSI che il sistema economico tratta in modo diverso sono destinate ad entrare in conflitto tra di loro.) i capitalisti cercarono di incrementare i propri profitti nel tempo riducendo i salari dei lavoratori portandoli alla rivolta. Emile Durkheim (1858-1917) sociologo Francese, uno dei padri fondatori della sociologia, si interessò perché questa nuova disciplina fosse accettata nelle università, come MArx, cercò di comprendere i cambiamenti di cui era testimone in un epoca in continua crescita; sosteneva che il compito del sociologo fosse quello di fornire risposte come un medico fa con il pazienta ( medico: sociologo/ paziente: società/patologia: il disordine sociale). Il suo contributo fu ampio: - analizzò la solidarietà sociale; il ruolo della religione nella vita moderna e sviluppò il concetto di “fatto Sociale”. Nel libro “Le regole del metodo sociologico” (1895) sostenne che l’oggetto di studio della sociologia, come per la biologia/ fisica, fosse costituito da forze concrete e oggettive che esistono a prescindere dalla nostra capacità di controllo; allo stesso modo le forze sociali (regole della vita sociale, diventati poi - forze sociali-) esistono e agiscono nel mondo in modo oggettivo. Come funzionano le forze sociali? - il comportamento umano non è naturale, ma frutto di apprendimento, quindi è fondamentale il processo di socializzazione con il quale impariamo a comportarci nella società. Tra le forze sociali più importanti troviamo le norme. L’idea che le forze sociali siano importanti per la loro influenza sul comportamento individuale fu testata nella sua opera “Il suicidio” (1897) nella quale spiega che per quanto il suicidio risulti l’atto più solitario e individuale che si possa immaginare in realtà è fortemente influenzato dai fattori sociali (credenze, stato civile, livello di istruzione ecc.) Cosa tiene unite le società? la solidarietà sociale, in 2 forme : 1. Solidarietà meccanica: prevalente in quelle società che chiama “ primitive”, costituite da grandi famiglie (clan, tribù)e caratterizzate da una divisione del lavoro ridotta, economia basata su caccia, raccolta ed agricoltura semplice. 2. Solidarietà organica: nella società moderna, caratterizzate da una divisione del lavoro molto complessa e da rapporti di interdipendenza tra le persone. La conclusione di D. è che nelle società moderne ci sia il “culto dell’individuo” ovvero: - gli individui sono più liberi di esprimere i propri gusti/ interessi e non spinti a confronto con i valori morali; -i diritti individuali diventano sacri, incorporati nelle istituzioni sociali e norme giuridiche. Il termine sacro non fa necessariamente riferimento alla dimensione spirituale, esistono molte forme di cose che si considerano sacre pur non appartenendo alla sfera soprannaturale, es: bruciare la bandiera nazionale… D. comprende quindi la religione in un modo totalmente nuovo, sostiene che la forza 5

della religione è data dalla società stessa: è il vincolo sociale (ciò che venerano gli uomini) a rendere una cosa sacra. Quindi è la religione, che può essere anche civile ( per la patria/ nazione) ciò che mantiene unite le società e concede agli individui credenze comuni. Max Weber (1864-1920) il sociologo tedesco ha contribuito alla teoria sociale con le sue vastissime conoscenze. (1’ contributo)E’ considerato il capostipite di una nuova analisi sociologica, detta sociologia interpretativa, traduzione del termine Verstehen - Comprendere- nell’opera “Economia e Società” 1922; sosteneva che per studiare la società servisse analizzare le motivazioni che guidano il comportamento individuale. Teoria dell’agire sociale: 4 ideal tipi di azione sociale che secondo W. si possono utilizzare per comprendere le forme di azione sociale: 1. AGIRE RAZIONALE RISPETTO ALLO SCOPO ( azione per raggiungere un obiettivo) Es: frequentare il corso all’università anche se non vi è l’obbligo, per ricevere un voto più alto all’esame. 2. AGIRE RAZZ RISPETTO AL VALORE ( azione guidata dall’obbedienza ad un valore in cui si crede) Es: frequentare è un valore/ una buona occasione per imparare 3. AGIRE RAZZ DETERMINATO AFFETTIVAMENTE ( azione guidata dall’emozione pos/neg) es: non frequentare non rispetto il docente/ il genitore 4. AGIRE TRADIZIONALE ( azione guidata dal rispetto di tradizioni e abitudini) es: frequento perché i miei genitori hanno sempre frequentato. Nella sua opera più famosa “L’etica protestante e lo spiri capitalistico” (1904) utilizzò la propria teoria sulle motivazioni dell’agire individuale per avanzare una tesi sulle origini del capitalismo. Analizza come l’emergere del capitalismo si è assicurato in modo diverso nel mondo. Emerge prima in paesi in cui c’è una forte incisione protestante, piuttosto che cattolica, es: GB+ paesi bassi, Germania, Svizzera. PROTESTANTI: ritengono che il successo economico sia segno della benevolenza divina. CATTOLICI: la salvezza dell’anima non si ottiene in vita. Il 2’ contributo fondamentale che dette W. è rappresentato dall’analisi dei modi e delle ragioni per cui le persone rispettano le gerarchie e obbediscono agli ordini. distingue tra: -potere: la capacità di una persona di raggiungere i propri obiettivi anche in presenza di ostacoli ( monarca, dittatura) - autorità: (governare la implica) ed è la capacità di fare in modo che le persone si convincono di doversi conformare a ciò che chi li governa, impone. l’obbedienza volontaria all’autorità deriva dal fatto che le persone interpretano l’agire dei propri governatori, attribuendovi uno statuto di legittimità. vi sono 3 tipi di potere leggittimo: 1.Potere tradizionale: nelle aristocrazie Eu. Nel medioevo, dove ci sono strutture sociali rigide. 2.Potere carismatico: fondato sulle qualità eccezionali attribuite ad un leader 3. Potere legale-razionale: una legittimità che si fonda su regole implicite- la burocrazia. 6

Il 3’ contributo fondamentale di W. sta nella creazione di gruppi di status o ceti, che sono gruppi di persone con caratteristiche identitarie simili ( gruppi basati sulla religione, etnia, condivisione di oggetti culturali) esse sono diverse dalle classi di Marx basate sul possesso di risorse economiche). I conflitti derivanti dall’esistenza di diversi gruppi di status, rappresentano un aspetto fondamentale del sistema di stratificazione sociale di ogni società, cioè il sistema che fa sì che le inuguaglianze persistano nel tempo. W. definisce inoltre il concetto di chiusura sociale, come quel processo attraverso il quale i gruppi tentano di monopolizzare risorse/ opportunità; essa può essere formalizzata in legge ( segregazione raziale, sistema dell’apartheid in africa) oppure informale ( i top management nelle aziende, solo uomini-no donne). Georg Simmel (1858- 1918) sociologo tedesco individua il concetto di cerchie sociali, ogni individuo si trova alla sua intersezione e le società si fondano su tali cerchie ( es: gruppi di lavoro, sport, religione) gli individui sono liberi di appartenere e frequentare diversi gruppi sociali, ciò può significare entrare in contatto con diversi valori e norme di comportamento ai quali i gruppi si rifanno (gruppi di lavoro e gruppi famiglie, valori e norme tra loro in contrasto), Introduce il concetto di distanza sociale attraverso il quale è possibile descrivere la distanza tra i membri di un gruppo o tra diversi gruppi. Utilizza il termine straniero per descrivere colui che fa parte di un gruppo ma non è del tutto accettato, diverso da: insider, membro a pieno titolo e Outsider, non fa parte del gruppo. lavora alla Network analysis, 1’ studio che descrive la relazione tra gli individui e le conseguenze di queste relazioni in modo formale. W.E.B Du Bois (1868-1963) scienziato sociale, storico, giornalista e uno dei fondatori della National Association for the Advancement of colored People, la sua origine etnica ( madre afroamericana) gli precluse l’ottenimento di una posizione academica degna del suo contributo scientifico. Il suo interesse primario riguardava appunto il problema della razza, della disuguaglianza ra...


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