Prove Diritto Privato PDF

Title Prove Diritto Privato
Author Carlo Scassa
Course Diritto privato
Institution Università Telematica Pegaso
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Summary

Warning: TT: undefined function: 32DOMANDE DIRITTO PRIVATO La branca del diritto in cui gli strumenti d’azione sono essenzialmente paritari è il diritto: Privato. Le norme inderogabili del diritto pubblico sono: Differenti rispetto alle norme inderogabili del diritto privato. Le norme imperative del...


Description

DOMANDE DIRITTO PRIVATO 1. La branca del diritto in cui gli strumenti d’azione sono essenzialmente paritari è il diritto: - Privato. 2. Le norme inderogabili del diritto pubblico sono: - Differenti rispetto alle norme inderogabili del diritto privato. 3. Le norme imperative del diritto privato: - Sono inderogabili dall’autonomia privata, a pena di nullità. 4. La norma è dispositiva quando: - La sua applicazione può essere evitata mediante un accordo degli interessati. 5. Il diritto del lavoro appartiene al diritto: - Privato. 6. I principi costituzionali: - Possono essere applicati nel diritto privato anche direttamente dal Giudice. 7. I regolamenti comunitari: - Hanno efficacia immediata verso i cittadini degli Stati membri dell’unione. 8. Le leggi regionali: - Sono fonti di rango primario. 9. I regolamenti della pubblica amministrazione: - Sono fonti di rango secondario. 10. Per le materie non coperte da fonti primarie o secondarie, la consuetudine è: - Ammessa. 1. Il potere riconosciuto ad ogni consociato di realizzare il proprio interesse viene definito: - Diritto soggettivo. 2. Gli ordinamenti delle cc. dd. Società intermedie: - Sono generalmente ammessi dallo Stato a condizione che perseguano finalità lecite. 3. Le facoltà giuridiche: - Costituiscono il contenuto del diritto soggettivo. 4. La regola giuridica è composta: - Da precetto e sanzione.

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5. La norma giuridica ha come destinatario: - La persona umana. 6. La nozione di bisogno e di interesse: - Sono diverse, ma quella di interesse presuppone quella di bisogno. 7. Le attività umane volte alla realizzazione dell’interesse, rispetto alle quali il diritto assume un atteggiamento di indifferenza: - Sono lecite ma irrilevanti sul piano delle valutazioni giuridiche. 8. Gli strumenti che l’ordinamento fornisce per la tutela di interessi valutati dall’ordinamento come meritevoli di tutela vengono definiti: - Situazioni giuridiche soggettive. 9. La situazione consistente nell’attribuzione di un potere per la realizzazione di un interesse altrui viene definita: - Potestà. 10. L’interesse a conservare un bene che già si ha è proprio: - Delle situazioni giuridiche soggettive attive assolute. 1. La categoria dei diritti reali comprende: - Il diritto di proprietà e i diritti reali su cose altrui. 2. Il diritto potestativo: - Un diritto relativo, a cui corrisponde dal lato passivo una soggezione. 3. Cosa si intende per potestà? - Un potere attribuito ad un soggetto per la cura di un interesse altrui. 4. L’interesse legittimo: - È una situazione giuridica soggettiva attiva caratterizzata dalla tutela dell’interesse proprio in modo diretto. 5. Il possesso è: - Una situazione di fatto. 6. L’obbligo: - È un dovere specifico ed a contenuto positivo. 7. L’onere: - È un dovere specifico strettamente correlato ad un interesse proprio.

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8. La soggezione è: - La posizione giuridica soggettiva di chi subisce le conseguenze dell’esercizio di un potere altrui senza essere obbligato ad un determinato comportamento. 9. L’obbligo è una sottocategoria: - Del dovere generico. 10. Quando una situazione giuridica passiva fa capo ad una generalità di individui non determinabili a priori viene definita: - Dovere in senso stretto. 1. La categoria del fatto giuridico: - Comprende fatti umani e naturali a cui l’ordinamento ricolleghi il sorgere di effetti giuridici. 2. La categoria dell’atto giuridico (in senso lato): - Comprende qualsiasi atto consapevole e volontario cui l’ordinamento ricolleghi il sorgere di effetti giuridici. 3. Il pagamento (che è un atto giuridico in senso stretto) eseguito da un incapace è: - Valido ed efficace. 4. Nel negozio giuridico: - Gli effetti giuridici seguono soltanto se il soggetto li ha previsti e voluti. 5. Gli accadimenti naturali a cui l’ordinamento attribuisce efficacia giuridica rientrano della categoria del: - Fatto giuridico. 6. La legittimazione: - È il potere di un soggetto di disporre di un diritto mediante un negozio giuridico. 7. Il testamento è: - Il negozio con cui taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie sostanze o di parte di esse ovvero detta disposizioni di carattere non patrimoniale. 8. Il matrimonio è: - Un negozio giuridico. 9. La causa è: - Un requisito essenziale del negozio ed indica la ragione giustificatrice dello stesso. 10. Rispetto alla forma i negozi si distinguono in: - Formali e non solenni. !

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1. Il contratto perfetto è sempre valido? - No. 2. Il contratto perfetto è sempre efficace? - No. 3. L’efficacia di un atto giuridico: - Indica che l’atto è produttivo di effetti. 4. Che cos’è il contratto reale? - Il contratto che si perfeziona con la consegna della cosa. 5. I negozi ad effetti reali: - Producono, come effetto, il trasferimento della proprietà di una cosa determinata. 6. Il rapporto giuridico: - È una relazione tra situazioni giuridiche soggettive. 7. Tra diritto potestativo e soggezione: - Esiste una relazione tra una situazione giuridica attiva e una situazione giuridica passiva. 8. L’interesse legittimo può essere messo in correlazione con: - La potestà. 9. L’obbligo può essere messo in correlazione con: - Il diritto di credito. 10. Il rapporto contrattuale: - È un rapporto complesso in cui possono confluire oltre ai rapporti obbligatori semplici, anche altri tipi di rapporti giuridici. 1. Lo status è: - La posizione assunta dal soggetto all’interno di una data realtà sociale. 2. La sentenza di morte presunta viene pronunziata quando: - La scomparsa di una persona si prolunga per un periodo superiore a dieci anni. 3. La capacità giuridica è: - L’idoneità ad essere titolare di diritti e doveri o di situazioni giuridiche soggettive. 4. Il nascituro concepito cioè il feto nel grembo materno: - Ha titolo a concorrere alla successione mortis causa ed a ricevere donazioni.

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5. In diritto la capacità di agire è definita: a- L’idoneità ad essere titolare di diritti e doveri o di situazioni giuridiche soggettive; b- L’inidoneità ad essere titolare di diritti e doveri e di compiere azioni corrette socialmente. c- La idoneità di un soggetto a porre in essere atti giuridicamente validi. d- Nessuna delle seguenti affermazioni. 6. L’interdizione giudiziale (art. 414) si ha quando: - Colui che si trova affetto da abituale infermità di mente è dichiarato, con sentenza, incapace di provvedere ai propri interessi. 7. La curatela, pertanto, si distingue dalla tutela perché: - Il curatore non ha funzioni di rappresentanza ma di assistenza, non sostituisce, ma integra la volontà dell’emancipato e dell’inabilitato. 8. I diritti della persona sono: - Un complesso di situazioni giuridiche strettamente collegate al concetto di persona. 9. Con la locuzione persona giuridica si intende: - Un soggetto di diritto costituito da persone fisiche e beni che si uniscono per raggiungere fini comuni, a cui l’ordinamento giuridico riconosce la capacità giuridica. 10. L’autonomia patrimoniale perfetta comporta: - Che il patrimonio dell’associazione o della fondazione è del tutto insensibile alle vicende personali degli associati o del fondatore. 1. Il diritto di famiglia è: - L’insieme delle norme che hanno ad oggetto la regolamentazione dei rapporti che si riferiscono alle persone che costituiscono la famiglia. 2. I rapporti di famiglia riconosciuti nel nostro sistema giuridico sono: - Il rapporto di coniugio, il rapporto di parentela, il rapporto di affinità. 3. Lo scopo delle pubblicazioni è: - Consentire di fare opposizione. 4. I requisiti che rappresentano le condizioni per poter celebrare validamente il matrimonio sono: - L’età, la sanità di mente, la libertà di stato. 5. Gli impedimenti dirimenti sono: - La mancanza dell’età minima richiesta, l’infermità di mente, il vincolo di un precedente matrimonio. 6. Dall’art. 143 derivano dal matrimonio i seguenti obblighi: - Coabitazione, fedeltà, assistenza e collaborazione e contribuzione. !

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7. La famiglia di fatto detta anche naturale è definita: - La convivenza tra due soggetti non coniugati che realizzano una comunione di vita e di affetti uguale a quella matrimoniale. 8. Regime legale è: - Quel regime che si instaura automaticamente quando due soggetti si sposano. 9. Secondo l’art. 179, i beni che servono all’esercizio della professione di uno dei due coniugi sono: - Beni personali. 10. La separazione dei beni: - Comporta che ciascuno dei coniugi sia proprietario dei propri beni e possa amministrarli come vuole, anche venderli senza dover ottenere il consenso dell’altro. 1. Le cause di scioglimento del matrimonio possono essere: - Morte di uno dei coniugi, dichiarazione di morte presunta. 2. L’annullamento: - Fa cessare il vincolo con effetti retroattivi. 3. Il divorzio: - È una causa di scioglimento del matrimonio. 4. La separazione d fatto: - E’ l’interruzione della convivenza dei coniugi. 5. Per filiazione si intende: - Il rapporto che passa tra genitore e le persone da lui procreate. 6. L’azione di disconoscimento della paternità: - Mira a fare cadere la presunzione di paternità del marito. 7. L’azione di reclamo della legittimità: - È un’azione prescrivibile. 8. Il riconoscimento: - E’ un atto giuridico formale. 9. L’adozione: - Richiede la dichiarazione dello stato di abbandono del minore. 10. L’adozione internazionale: - Può essere richiesta da persone convivente di fatto da almeno tre anni con intenzione di sposarsi. !

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1. Il fenomeno giuridico della successione mortis causa: - Indica il subentrare di un soggetto (c.d. successore o avente causa) ad un altro (autore o dante causa) in una determinata situazione. 2. Il Patrimonio ereditario è: - Insieme dei rapporti giuridici di cui il de cuius era titolare, a prescindere dall’entità più o meno modesta del patrimonio e addirittura anche se passiva. 3. Il termine “successione a titolo universale” indica: - La successione per universitatem, e comprende tutti i diritti e doveri di natura patrimoniale che si incentravano nel defunto. 4. Il termine “successione a titolo particolare” indica: - La successione in determinati rapporti cui specificamente si riferisce la vocazione. 5. Il possesso dei beni ereditari per l’erede: - Continua automaticamente ex art. 1146 c.c., indipendentemente dall’impossessamento di fatto e quale semplice effetto dell’accettazione dell’eredità. 6. Il possesso dei beni ereditari per il legatario: - Il legatario non succede automaticamente ad de cuius nel possesso del bene legato. 7. Il legatario: - Non entra a far parte della comunione ereditaria, non partecipa alla divisione ereditaria, e non risponde dei debiti ereditari ex art. 756 c.c. 8. Il legato: - Si acquista automaticamente all’apertura della successione senza bisogno di accetazione, salvo il diritto di rinunciarvi. 9. L’acquisto dell’eredità avviene: - Non si acquista automaticamente, ma deve essere accettata o rinunciata ( o può essere accettata con beneficio d’inventario). 10. Il prelegato: - È il legato di cui il beneficiario sia un erede. 1. La successione si apre: - Al momento della morte, nel luogo dell’ultimo domicilio del defunto. 2. La fase della delazione nel procedimento successori: - Indica il fenomeno secondo cui tutti i diritti, i doveri e le altre situazioni giuridiche vengono offerte, alla morte del de cuius, al soggetto che gli succederà. !

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3. La delazione può essere effettuata: - Per legge (successione legittima) o per testamento (successione testamentaria), mentre è esclusa la successione per contratto. 4. La delazione è successiva: - Quando è indicato un sostituto, chiamato all’eredità nel caso in cui l’erede istituito non possa o non voglia accettare. 5. Nel caso in cui l’erede sia istituito sotto condizione sospensiva: - Egli sarebbe chiamato all’eredità, ma non sussisterebbe ancora una delazione, poiché costui potrà adire l’eredità solo dopo l’avveramento della condizione sospensiva. 6. Il non concepito può essere chiamato a succedere: - Si, se ricorrono due condizioni: si tratti di una successione che avviene per testamento e il concepito sia figlio di una persona vivente al momento dell’apertura della successione. 7. L’indegnità: - Non consegue automaticamente e la sentenza che pronuncia l’indegnità ha efficacia ex nunc. 8. Qualora il testatore abbia inserito l’indegno tra i successori nonostante fosse a conoscenza della causa di indegnità: - Si ha riabilitazione implicita. 9. Ai fini della successine mortis causa, la morte presunta: - È ritenuta equivalente alla morte naturale. 10. Ai sensi dell’art. 462, 1° comma, c.c., è capace di succedere: - Tutti coloro che sono nati o concepiti al tempo dell’apertura della successione. 1. L’eredità si acquista: - Tramite l’accettazione effettuata entro 10 anni. 2. L’accettazione si può impugnare quando: - È effetto di violenza o di dolo. 3. L’accettazione con beneficio di inventario: - Impedisce la confusione del patrimonio ereditario con quello dell’erede. 4. Gli effetti dell’accettazione con beneficio di inventario: - Conseguono al compimento di due formalità: accettazione di eredità con beneficio e redazione dell’inventario.

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5. Affinchè si abbia l’eredità giacente occorre: - Che il chiamato non abbia ancora accettato l’eredità, che non sia in possesso dei beni ereditati e che sia stato nominato un curatore dell’eredità giacente. 6. La rinuncia all’eredità: - È una dichiarazione unilaterale inter vivos non recettizia e formale. 7. L’accettazione è pura e semplice quando: - L’erede succede in universum ius defuncti sia nell’attivo che nel passivo. 8. Tramite la c.d. actio interrogatoria: - Gli altri successibili chiedono al giudice di imporre al chiamato la fissazione di un termine entro il quale egli deve dichiarare se intende accettare o meno. 9. Per trasmissione del ius delationis: - Si intende che il diritto di accettare si può trasmettere. 10. La rinuncia può essere revocata: - È possibile rinunziare e poi accettare entro il periodo di prescrizione decennale e purchè non sia intervenuta l’accettazione di un eventuale ulteriore chiamato. 1. Secondo l’art. 810 c.c.: - Sono beni le cose che possono formare oggetto di diritti. 2. I frutti: - Sono beni prodotti periodicamente da un altro bene senza che questo modifichi la sua natura o sua destinazione economica per effetto della produzione. 3. Le cose composte sono: - Il frutto della combinazione di più elementi che conservano la loro individualità essendo ancora distinguibili dagli altri. 4. La pertinenza: - Non è un elemento funzionale della cosa principale perché è dotata di autonomia sia funzionale che materiale. 5. Le universalità: - Sono gli insiemi di cose immobili considerati in maniera unitaria. 6. Le fondamentali caratteristiche dei diritti assoluti sono: - Assolutezza, immediatezza, tipicità.

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7. L’art. 832 c.c. dice: - Il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico. 8. I limiti specifici imposti dall’ordinamento al diritto di proprietà sono: - Espropriazione per pubblica utilità, requisizione, limiti di proprietà edilizia. 9. L’accensione tra mobile a immobile dell’art. 924 è il caso in cui: - Il suolo attrae le cose mobili e immobili incorporate ad esso. 10. L’azione negatoria è: - Il rimedio concesso al proprietario che intende far accertare l’inesistenza di diritti affermati da altri sulla cosa o anche far cessare le molestie o turbative connesse con l’affermazione del diritto altrui sulla sua cosa. 1. Casi specifici di estinzione del diritto di superficie sono: - Scadenza del termine e prescrizione. 2. L’enfiteuta: - Ha l’obbligo di pagare un canone periodico che può consistere anche in una quantità fissa di prodotti naturali. 3. I casi di estinzione dell’enfiteusi sono: - Decorso del termine, prescrizione, affrancazione, devoluzione e perimento totale del fondo. 4. L’enfiteusi: - È un diritto reale che attribuisce all’enfiteuta il diritto di godimento di un immobile dietro l’obbligo di pagare un canone e di migliorare il bene. 5. L’usufrutto si costituisce: - Per legge, per atto tra vivi, per testamento, e per usucapione. 6. L’usufrutto: - In genere tale diritto ha ad oggetto beni inconsumabili, ma può esserci usufrutto anche su beni consumabili. 7. L’abitazione: - È un diritto reale del contenuto più limitato dell’usufrutto perché attribuisce al suo titolare il potere di servirsi del bene e, nel caso sia fruttifero, di raccoglierne i frutti, ma solo per quanto occorre per i bisogni suoi e della sua famiglia. 8. La servitù prediale: - È un diritto reale che consiste nel peso imposto sopra un fondo per l’utilità di un altro fondo appartenente a diverso proprietario. !

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9. Le servitù continue sono: - Quelle per il cui esercizio non è necessario il fatto dell’uomo in quanto vi sono delle opere permanenti per il loro esercizio. 10. L’onere reale: - Consiste in un peso che è dovuto dal titolare di un fondo e di solito consiste in una prestazione periodica. 1. Il possesso è: - Il potere sula cosa che si manifesta in un’attività corrispondente all’esercizio della proprietà o di un altro diritto reale. 2. Gli elementi costitutivi del possesso sono due: - Il corpus possessionis, e l’animus possidendi. 3. L’animus possidendi: - Si identifica nella intenzione di tenere la cosa come proprietario o come titolare di un altro diritto reale. 4. La detenzione qualificata è: - Quando è esercitata nell’interesse proprio, come accade per il conduttore. 5. I modi di acquisto del possesso a titolo derivativo sono: - Consegna, successione ed accessione. 6. L’usucapione: - È un modo di acquisto dei diritti reali su beni mobili e beni immobili per effetto del possesso continuo e ininterrotto per i periodi di tempo stabiliti dalla legge. 7. L’elemento fondamentale della usucapione è: - Il possesso continuo ed ininterrotto nel tempo. 8. Il possessore di buona fede è: - Una persona che è caduta in un errore, e non sa che il suo possesso lede l’altrui diritto. 9. L’azione di reintegrazione: - Ha come scopo la reintegrazione nel possesso di chi ne sia stato spogliato in maniera violenta o clandestina. 10. La denuncia di danno temuto: - Mira a neutralizzare una situazione di pericolo dalla quale potrebbe scaturirne un danno grave e prossimo.

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1. Volendo definire l’obbligazione con un solo termine quale si deve utilizzare: - Vincolo. 2. Il requisito della patrimonialità quale o quali elementi della obbligazione deve interessare: - Prestazione. 3. Alcune obbligazioni sono dette reali perché: - Il debitore è individuato in base al rapporto di realtà con una cosa. 4. In cosa consiste la differenza tra diritto di credito e diritti reali: - I primi consistono in un pretesa verso il debitore, i secondi in una potestà verso tutti i consociati. 5. In cosa consiste la differenza tra obbligazione e obbligo: - L’obbligazione ha contenuto patrimoniale, l’obbligo no. 6. In cosa consiste la differenza tra patti tra gentiluomini e prestazioni di cortesia: - I primi danno almeno luogo a riprovazione sociale se violati, i secondi no. 7. Quale forma di solidarietà si presume: - La solidarietà passiva. 8. Cosa sono le obbligazioni cumulative: - Le obbligazioni con più prestazioni, che vanno adempiute tutte. 9. Quale disciplina si applica alle obbligazioni indivisibili: - Quella delle obbligazioni solidali. 10. Quando si applica il principio nominalistico: - Ai debiti di valuta. 1. Nel caso di morte del debitore causata dal comportamento colposo di terzi è possibile il risarcimento: - Si, ma solo nelle prestazioni infungibili. 2. La differenza tra espromissione e accollo: - L’espromissione è un accordo tra terzo e creditore, l’accollo tra debitore e terzo. 3. Nella cessazione del credito: - La causa esiste ma è variabile. 4. Il creditore cedente deve garantire anche l’adempimento del debitore ceduto: - Si, ma solo se vi è patto espresso.

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5. La cessazione del contratto è possibile quando: - Oltre al consenso, sia a prestazione corrispettive e non ancora. 6. Il pagamento con surrogazione si ricollega all’istituto: - All’adempimento del terzo. 7. Il deb...


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