Quota 90 - .E\' il riassunto di quanto in oggetto. Non c\'è molto da aggiungere. PDF

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.E' il riassunto di quanto in oggetto. Non c'è molto da aggiungere....

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QUOTA 90: La quota 90 era un'espressione del governo fascista, per indicare il progetto di rivalutazione della lira italiana, volta raggiungere il cambio di 90 lire per una sterlina. L’apprezzamento avrebbe reso più facile l'afflusso di capitali stranieri e la negoziazione con l'estero. La quota 90 era necessaria per ridurre l'offerta di moneta. Le conseguenze furono una riduzione dei salari, la restrizione del credito interno e un calo delle importazioni. L'imposizione della quota 90 aiuto i settori più sviluppati come il metallurgico e meccanico il chimico ma danneggiò le esportazioni. Nel complesso fu giudicata negativamente dagli industriali, ed il regime pur di compiacerli e non inimicarsi: - ridusse i salari degli operai; - aumentò le ore di lavoro da 8 a 9. In questo contesto, con il PIL in recessione, arrivarono anche gli effetti della crisi del 1929, che colpirono maggiormente l'industria che subì un - 23 %. Allora il governo fascista reagì con l’azione pubblica in modo da provare a sostenere da un lato la produzione in affanno e dall'altro i consumi. Dal lato dell'offerta furono effettuati 3 salvataggi di banche miste la Comit, la Credit e il Banco di Roma. Furono creati: - l’ IRI: istituto per la riconversione industriale, nel 1933, che acquisì le partecipazioni delle imprese detenute dalle banche miste salvate; - l’ IMI: Istituto mobiliare italiano con il compito di finanziare l'industria in luogo della Banca mista. dal lato della domanda va ricordato : - il riordino dell’ assicurazione pensionistica INFPS l'attuale INPS; - l'introduzione degli assegni familiari. Queste sono le principali manovre effettuate dal governo a seguito della quota 90. L’Italia ed il suo sistema produttivo in generale, risulta fortemente frammentato e di conseguenza non vi è alcuna possibilità di conseguire economie di scala. ....