Riassunto Basso Medioevo PDF

Title Riassunto Basso Medioevo
Author Lucia Tessio
Course Storia medievale
Institution Università di Bologna
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basso medioevo...


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STORIA MEDIEVALE IL BASSO MEDIOEVO Capitolo 1. IL DINAMISMO DELL'OCCIDENTE EUROPEO Tra la fine del X secolo e l'inizio del XIV, in Europa vi è stata una forte e generalizzata crescita demografica, anche se con forti disparità tra regione e regione. Non si tratta solo di un fatto numerico, ma vi è anche un importante progresso dell'economia agricola: ci sono nuovi insediamenti, lo spazio coltivato aumenta, vi è la frammentazione e disgregazione dei mansi → unità fondiaria in cui si divideva la grande proprietà terriera e che veniva assegnata in concessione pluriennale alle famiglie di coltivatori. Lo sviluppo della produzione agricola è probabilmente alla base dello sviluppo dei secoli XI e XIII. Si è infatti parlato di rivoluzione agraria. La novità è rappresentata dalla diffusione dei più avanzati metodi d conduzione agraria. Di grande rilievo sembrano gli sforzi di lavorare meglio la terra attraverso la moltiplicazione delle operazioni di aratura, il miglioramento dell'aratro leggero e dell'aratro pesante, l'adozione di migliori metodi d'attacco degli animali, la sostituzione del cavallo da tiro al bue. Erano tutte tecniche che consentivano di smuovere più in profondità le zolle. La crescita delle rese, rispetto alle medie dei secoli precedenti, può essere il risultato del progressivo aumento della superficie coltivabile dei campi. Dal XI secolo mutano l'intensità e la velocità con cui gli uomini abbattono boschi e foreste, dissodano sterpaglie e sodaglie, bonificano paludi e acquitrini. L'attacco alla foresta risponde alle crescenti richieste di materiale da utilizzare nell'ampliamento dell'abitato, nella costruzione dei sistemi di difesa e delle infrastrutture viarie, nella produzione di attrezzi agricoli e domestici, nella regolazione delle acque, nel riscaldamento. Cambiano i paesaggi e mutano i rapporti mentali nelle popolazioni con spazi deserti. L'attività degli uomini alla ricerca di nuovi spazi coltivabili avviene secondo modalità e direzioni molteplici. Si ampliano i margini dei campi, si strappano fette di terra alla sodaglia confinante. Altra operazione di dissodamento è praticata da contadini che si spingono ai margini delle vaste solitudini paludose e boschive lontane dal controllo signorile. Sono i signori in possesso di vasti incolti a decidere di trasformarli in aree coltivabili, non solo per ricavare nuove entrate agricole, ma per estendere la propria signoria politica sulle popolazioni attratte nelle terre di nuova conquista con i relativi profitti ricavabili dalla tassazione.

In Germania ci sono i locatores, ovvero imprenditori a cui i signori affidano la direzione dell'impresa di dissodamento, ricevendo in cambio proprietà nel nuovo villaggio e partecipando alle entrate signorili. Bonifiche, disboscamenti e dissodamenti avvengono in tutta Europa a vantaggio della coltivazione di cereali, si diffonde però anche la coltivazione della vite dietro la spinta dell'aumentata domanda di vino e in relazione all'alto tasso di redditività che la viticoltura offre. Si diffonde una viticoltura borghese legata territorialmente e socialmente alla città e ai ceti urbani. Metodi di perfezionamento delle tecniche di aratura e di sistemazione agraria consentono di utilizzare minore mano d'opera per ottenere raccolti più abbondanti. Si riducono progressivamente le prestazioni di lavoro che l'affittuario doveva svolgere sulle terre della riserva signorile, e vengono allentati di molto gli stretti legami economici tra le due parti dell'azienda curtense→ centro di produzione agraria di origine altomedievale che, di norma, comprendeva la pars dominica, a gestione diretta del signore, e la pars massaricia, suddivisa in mansi o in quote date in concessione. Le migrazioni sono sollecitate dall'intreccio di molti fattori: la necessità di nuove terre e braccia, il bisogno di protezione dei rustici, la pluralità delle forme di dominio e la diversa intensità dei controlli signorili, la rinnovata dinamica delle relazioni locali e internazionali. Le terre da dissodare appaiono il luogo privilegiato dove si offre la possibilità di superare le antiche forme di dipendenza e di conseguir maggiori libertà personali e collettive. Le numerosissime villenove e villefranche sono il fenomeno più evidente dei nuovi insediamenti programmati. Il castrum rappresenta una nuova tipologia d'insediamento. E' di tipo militare, è infatti un villaggio cinto da mura. Il burgus invece rappresenta la parte mercantile dell'insediamento di una città. Nel basso medioevo le città sono pochissime, ma le città fondate come le villenove rurali sono uno degli aspetti materialmente visibili e stabili dei processi di ricostruzione territoriale, perseguita dai signori, laici ed ecclesiastici, e dai comuni. Gli studiosi ritengono che il fattore decisivo della crescita demografica delle città, derivi dall'inurbamento, coatto o spontaneo, di abitanti delle campagne. Il trasferimento in città di tanti coltivatori nasce dal bisogno di non aggravare le condizioni economiche della famiglia contadina. Ministeriales: in origine agenti signorili in larga prevalenza di origini servili, che mediante il servizio al signore si innalzarono nella scala sociale. Soprattutto in Germania si dinastizzarono attraverso l'esercizio di funzioni amministrative e militari. Dal X-XI secolo assumono vigore e dimensioni le attività commerciali e manifatturiere. Nella Champagne si impone un ciclo annuale di sei fiere, di durata plurisettimanale, che fino alla

seconda metà del Duecento mantiene un ruolo fondamentale nelle relazioni economiche europee. Vi affluiscono mercanti d'ogni parte. Dal XII assume sempre maggiore rilevanza un'altra area commerciale – vi si trafficano soprattutto pellicce, cereali, legnami, tessuti – che coinvolge i paesi bagnati dal mare del Nord e che si estende a tutto il mar Baltico. Le città agli inizi del XIV secolo si uniranno nella Hansa teutonica, autentica confederazione politico-economico tra centri urbani, da non confondere con le hanse e gilde delle terre d'Oltralpe, che sono invece associazioni di mercanti a protezione e di regolamentazione della loro attività, con riferimento soprattutto all'Europa centro-settentrionale. In città i mestieri si consolidano e si differenziano in rapporto alle lavorazioni svolte e alle possibilità di guadagno da esse offerte. La presenza degli artigiani tende a definirsi istituzionalmente in corpi professionali (corporazione) per lo più nei maggiori agglomerati urbani a partire dal secondo quarto del XII secolo, per iniziativa dei signori o dei mercanti, oppure per associazione spontanea. La Reconquista segna un lunghissimo periodo della storia della penisola iberica che va dalla seconda metà dell'VIII secolo fino al 1492. la svolta determinante avviene nel XI secolo quando lo scontro esce dalla sua dimensione locale per coinvolgere nell'impresa la cristianità occidentale. Pellegrinaggi: viaggi rituali verso luoghi considerati sacri con finalità penitenziali al fine di realizzare un rapporto pacificato con la divinità. Le crociate nascono come pellegrinaggi armati. (Reconquista: è così designato il lungo periodo di tempo (sec. VIII-XV) nel corso del quale i regni cristiani della Spagna reagirono, dapprima, all'invasione musulmana del 711 e, successivamente, andarono riconquistando i territori perduti, fino a espugnare nel 1492 l'ultimo regno moro di Spagna: quello di Granada.) Alfonso VI occupò Toledo ma non scelse la soluzione dello sterminio o della riduzione in schiavitù dei Mori, egli fu infatti definito “imperatore delle due religioni”, formula che sembra sancire l'esistenza di due Spagne, una cristiana e l'altra islamica, pur sotto il dominio di un re cattolico. Toledo, trasformata la moschea prncipale in chiesa cattedrale, diviene sede di una nuova provinci ecclesiastica di grande prestigio. Le crociate furono una serie di guerre combattute tra l'XI e il XIII secolo fra eserciti di regni cristiani europei ed eserciti musulmani. Papa Urbano II bandisce la crociata nel corso del Concilio di Clermont, il 25 novembre 1095. Egli espose il piano di una spedizione volta a liberare i Luoghi Santi esortando i fedeli presenti ad arruolarsi.

Fu la notizia della caduta di Gerusalemme in mano turca a fornire il pretesto per scatenare una guera santa contro gli infedeli. La prima crociata fu una crociata popolare nel 1095, composta da gente molto povera e furono quasi tutti sterminati nel primo scontro contro i turchi. La prima vera crociata, detta "dei nobili", avvenne solo due anni dopo e fu guidata fra gli altri da Goffredo di Buglione. Essa portò i maggiori successi dal punto di vista territoriale, i terreni conquistati però non furono tutti restituiti a Bisanzio, come pattuito prima delle spedizioni, ma alcuni portarono alla nascita degli stati crociati d'Outremer. Tuttavia spesso le azioni dei crociati si riveleranno incontrollate e fin dal loro arrivo a Gerusalemme nel 1099, dopo aver proceduto ad un massacro degli abitanti della città (cosa tuttavia che non differiva dalle abitudini dell'epoca), gli storici parlano di soprusi non solo nei confronti dei musulmani, ma anche nei confronti degli ortodossi. La Seconda Crociata fu determinata dalla caduta della contea di Edessa, avvenuta nel dicembre del 1144. L'evento indusse il papa Eugenio III a bandire la seconda Crociata nel 1145. Alla nuova chiamata risposero il re di Francia Luigi VII e l'imperatore Corrado III, ciascuno intervenendo con un proprio esercito. Ma, logorati dall'ostilità dei bizantini, disgregati da discordie interne, decimate da privazioni ed epidemie, i crociati vengono sterminati dai turchi presso Damasco. La terza crociata fu causata dalla caduta diGerusalemme per opera del grande condottiero turco Saladino. Il 29 ottobre 1187 Gregorio VIII bandì la Terza Crociata, ottenendo l'adesione di tre potenti sovrani europei: Federico I Barbarossa, il re francese Filippo II Augusto e quello inglese Riccardo I Cuor di Leone. Nonostante avessero raccolto il più grande degli eserciti formatisi a partire dal 1095, i tre sovrani non riportarono grandi successi. Federico morì in Cilicia; Filippo e Riccardo liberarono dal dominio di Saladino alcune città sul Mediterraneo, ma non riuscirono a conquistare Gerusalemme. Stabilita una tregua con Saladino, nell'ottobre 1192 il Regno latino, anche se meno esteso di prima e sensibilmente più debole sul piano militare ed economico, venne ricostituito. Durò ancora un secolo. L'aristocrazia tra il XII e il XIII secolo si definisce come un ceto giuridicamente chiuso a base ereditaria. La nobiltà di fatto si evolve in nobiltà di diritto. Un processo di definizione giuridica e culturale attraverso l'elaborazione e la codificazione di valori, simboli, cerimonie, modelli comportamentali, privilegi connessi e finalizzati a un dominio di classe. Affermazione di famiglie aristocratiche.

La cavalleria pesante nel secolo XI è il nucleo fondamentale e decisivo degli eserciti. La turbolenza dei milites abituati a un costume di vita violenta provoca nel XII secolo instabilità ai vertici della società e nell'intera convivenza civile. Nobiltà e cavalleria sono delle elites. I gruppi che compongono le città sono gli oratores, i bellatores e i laboratores. Il clero e i militari sono i gruppi aristocratici e i lavoratori sono coloro che coltivano e svolgono attività utili per la società. Monachesimo: ambiguo, in perenne tensione tra rifiuto del mondo e presenza nel mondo. Partecipano gli eremiti che cercano il “deserto”, ma che non sono indifferenti agli uomini e che proprio per il loro isolamento/santità sono ricercati dagli uomini come efficaci mediatori col Divino e la salvezza eterna.

L'eremitismo spesso si evolve in monachesimo comunitario: attorno

all'anacoreta si raccolgono alcuni discepoli e si consolida il culto dei fedeli. Gli eremiti dimostrano attenzione nella predicazione ai fedeli, nell'assistenza dei malati e nel soccorso dei poveri. I certosini invece, sorti alla fine del secolo XI, sono alla ricerca personale dell'unione con Dio nella contemplazione, attuata secondo forme organizzative in cui sono garantiti sia l'isolamento dei monaci, il desertum, sia alcuni momenti di vita comune. Tra i secoli XI e XII il monachesimo è in piena ascesa; ma tra il XII e XIII secolo entra in crisi in quanto strutturalmente non riesce a reggere il confronto con quegli ideali di povertà, evangelismo e radicalismo cristiano che lo stesso monachesimo aveva contribuito a diffondere nella società, e quando il rinnovamento religioso ed ecclesiastico si situa in modo privilegiato negli ambienti urbani e si attua in collegamento con i ceti cittadini. Capitolo 2. IL MOVIMENTO COMUNALE La rinascita dei centri urbani.Il profondo rinnovamento spirituale, sociale ed economico verificatosi in Europa intorno al Mille aveva dato origine a una rapida rinascita delle città, favorita dallo sviluppo del commercio, dalla maggiore circolazione di moneta e dalla formazione di grossi capitali nelle mani di intraprendenti mercanti. Tra l’XI e il XII secolo le città subirono una profonda evoluzione anche di natura politica, soprattutto in Italia: esse infatti si liberarono progressivamente dal rigido controllo dei feudatari e conquistarono una sempre maggiore autonomia e indipendenza. Al chiuso e ormai statico mondo feudale si andava così contrapponendo il dinamismo della città, con la su forza operosa, con la sua intraprendenza, con il suo desiderio di lavoro e di guadagno e, soprattutto, con l’aspirazione a esercitare direttamente tutte quelle funzioni amministrative e politiche che erano state fino a quel momento una prerogativa del vescovo-conte o del feudatario

laico. La città è tale perché un numero sufficientemente ampio di persone si sono raccolte nella stessa località per vivere le une accanto alle altre sotto il medesimo complesso di norme giuridiche (“assemblemens de gens”). Dal XIII secolo le città si impongono dappertutto ma le più grandi concentrazioni urbane sono distribuite nella penisola italiana e in Grancia. La crescita demografica dei borghi va di pari passo con la loro crescente importanza economica nel quadro della intensa ripresa degli scambi internazionali e locali. “Vivre a une loi” sta a sottolineare come le città pervengano all'eliminazione delle inuguaglianze giuridiche tra i cittadini e all'elaborazione di un diritto uniforme. Il fenomeno comunale fece la sua comparsa con caratteristiche e tempi diversi nelle diverse aree d'Europa. L'affermarsi delle comunità cittadine può avvenire mediante la trattativa tra signori e collettività o per mezzo di atti di ribellione violenta (esempio le vicende di Laon, città della Piccardia). Le cittadinanze rappresentano soggetti economici e politici di così grande rilievo che i signori stessi favorivano la promozione a città di insediamenti a loro sottoposti, si impegnavano nella fondazione di nuovi centri urbani grandi e piccoli, fornendo gli uni e gli altri di privilegi e d esenzioni, riconoscevano, dove le collettività lo sollecitassero, il diritto di “fare comune”. Oltralpe la città doveva accogliere la presenza di un funzionario dell'autorità. Questo non succedeva nell'Italia del centro-nord, dove invece le autorità erano formate in autonomia dalla città stessa. Il sud della Francia ha forme istituzionali più simili a quelle dell'Italia del centro nord (cioè più libere). Nel Mezzogiorno di Francia nella prima metà del secolo XII compaiono i consoli, magistrati comunali reclutati in misura e combinazioni variabili tra i gruppi aristocratici cittadini di tradizione militare e di origine mercantile, i “prudhommes”. Il consolato, concesso inizialmente da vescovi, conti o da signori, tende ad assumere un forte significato politico. Tolosa è il caso più significativo verso l'acquisizione della giurisdizione anche sulle campagne e manifesta una propria autonoma iniziativa politica. In area tedesca il comune nasce meno precocemente: ha un profilo più popolare e non tutte le città riescono a sviluppare lo stesso grado di autonomia. In questa area ci sono due tipi di città: 1. città imperiali: città libere che riconoscono solo la superiorità dell'impero; 2.città territoriali: fanno parte del territorio dell'impero e sottostanno a un principe con un potere locale. Dipendono dalla signoria; sono città più piccole. A Colonia e Lubecca tra il XIII e il XIV secolo si passa a un regime consigliare, emancipato dal potere vescovile. Tale regime è l'espressione dell'ampia autonomia politica conseguita dai gruppi dominanti cittadini. In Inghilterra i centri urbani sono favoriti dai re, e anche da signori ecclesiastici e laici, a fini di

consolidamento territoriale e di crescita economica. In Spagna la costituzione di cittadinanze è favorita dalla Reconquista: re e signori concedono molto presto fueros, carte che contengono privilegi e franchigie per gli abitanti di insediamenti vecchi e nuovi da rivitalizzare. A Barcellona e Valencia si forma il ceto dei cives honorati, i discendenti dei grandi mercanti che posseggono vaste proprietà fondiarie e i diritti di banno sui dipendenti dei loro domini rurali. Banno: indica il potere di coercizione detenuto da un signore e, di conseguenza, i diritti di esazione per l'uso di talune strutture come se fossero un servizio pubblico. In Spagna all'interno della comunità cittadina vi è una comunità ebraica anch'essa con la sua autonomia e riconoscimenti. Resta esclusa quella parte di popolazione costituita da schiavi, domestici, lavoratori giornalieri, immigrati indigenti, girovaghi e prostitute. Le città d'oltralpe non conobbero tuttavia l'eccezionale sviluppo politico dei comuni dell'Italia centro-settentrionale. Nelle città italiane, prevalentemente attorno ai vescovi, si erano affermati gruppi vassallatici cittadini di più o meno antica data, tra cui appartenenti alla piccola aristocrazia fondiaria di tradizione militare trasferitasi in città, che stava sviluppando poteri di banno nelle campagne. Perdurava un ceto intellettuale di giudici e notai, la cui potenza risiedeva sulla specializzazione professionale ma anche su un patrimonio fondiario. A Milano la struttura sociale era composta da capitanei (vassalli maggiori di marchesi e vescovi)e valvassori, i milites e il popolo. Il consolato appare mezzo di compromesso e di raccordo tra forze sociali diverse e risultato istituzionale del superamento di un profondo contrasto generato dall'evoluzione in senso nobiliare del gruppo capitaneale, dall'irrobustirsi dell'aristocrazia militare minore e da un più deciso emergere di un ceto mercantile intraprendente a livello economico. Verso la metà del secolo XII le città dell'Italia centro-settentrionale stavano completando la loro emancipazione da ogni potere pubblico superiore. Le città si erano liberate dal potere signorile superiore, stavano imponendo la propria giurisdizione all'aristocrazia militare della campagna e ricostituendo l'unità della dominazione del contado, eppure le cittadinanze riconoscevano autorità e diritti all'imperatore. Lega lombarda: La Lega Lombarda fu un'alleanza costituita il 7 aprile 1167 presso l'abbazia di Pontida, e formata da Milano, Ferrara, e Parma. La Lega venne formata per contrastareFederico I di Hohenstaufen detto "Il Barbarossa", imperatore del Sacro Romano Impero, nel suo tentativo di restaurare l'influenza imperiale nell'Italia settentrionale. Ci fu un conflitto con Federico I: egli si pose l'obiettivo di restaurare i suoi diritti. Vuole infatti

mandare dei funzionari esterni alle città, limitando quindi l'autonomia del comune. L'esigente prelievo delle risorse di Federico I, le sue pretese istituzionali e la nomina di funzionari causano una guerra (che porta nel 1162 alla distruzione di Milano). Nella Battaglia di Legnano del 29 maggio 1176, Federico I venne sconfitto dalle truppe comunali, guidate, secondo le credenze popolari, dal condottiero Alberto da Giussano. Nel 1183 Pace di Costanza; questa ha una forma di compromesso che di fatto non lo è. All'imperatore viene riconosciuta la sua autorità, ha diritto a chiedere il fodro e i rappresentanti designati dalle città devono giurare fedeltà. Di fatto questi riconoscimenti cadono e diventa effettivo quello che negli anni precedenti era andato costituendosi e così ai comuni viene riconosciuta l'autonomia (esercitano sovranità riconosciuta). Furono ricon...


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