Riassunto del pensiero di Gadamer e l\'Ermeneutica PDF

Title Riassunto del pensiero di Gadamer e l\'Ermeneutica
Author Arianna Montrone
Course Storia della filosofia
Institution Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
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Summary

Nasce a marburgo nel 1900 e muore nel 2002
Gadamer non si scrive al partito nazista Ma non tieni comunque una posizione accondiscendente nei confronti del regime firmando nel 1933 una dichiarazione a sostegno di Hitler. nel 1946, dopo la sconfitta tedesca, le forze di occupazione giudicano ch...


Description

Gadamer e l'ermeneutica Nasce a marburgo nel 1900 e muore nel 2002 Gadamer non si scrive al partito nazista Ma non tieni comunque una posizione accondiscendente nei confronti del regime firmando nel 1933 una dichiarazione a sostegno di Hitler. nel 1946, dopo la sconfitta tedesca, le forze di occupazione giudicano che Gadamer non si sia compromesso con il regime nazista e lo nominano rettore dell'università di Lipsia. Gadamer reifiuta Perché volle trasferirsi nella Germania occidentale e quindi nel 1949 ottiene una cattedra all'Università di Heidelberg. l'opera principale di gadamer è verità e metodo pubblicata nel 1960 ha sviluppato un'ermeneutica filosofica. tradizionalmente con ermeneutica si intende la tecnica dell'interpretazione, elaborata e impiegata in discipline come la teologia, la filosofia classica e la giurisprudenza, allo scopo di comprendere il significato di Testi Sacri, profani o delle leggi. L'ermeneutica di gadamer ha come obiettivo quello di mettere in chiaro le strutture della comprensione e dell'interpretazione come strutture proprio dell'esistenza storica dell'uomo. il suo intento non è quello di costruire un metodo ma portare alla luce l'esperienza diventa, che avviene nella comprensione e nell'interpretazione. È convinto che la verità non sia riducibile alle conoscenze oggettive ottenibili mediante il metodo scientifico la verità, quindi, non consiste nell' adeguarsi delle rappresentazioni soggettive alle proprietà oggettive, bensì nell'interazione fra soggetto, l'oggetto e i loro rispettivi contesti quindi, la verità, è il risultato di un processo a cui si deve prendere parte. le esperienze fondamentali di verità sono l'esperienza dell'Arte, della storia, Del linguaggio. la verità che si manifesta in tali essenze richiede un'attività interpretativa è la verità dell'oggetto viene a dipendere dalla prospettiva del soggetto sull'oggetto e dai rispettivi contesti di appartenenza. Per esperienza si intende un essere toccati E modificati. l'esperienza dell'arte sesso è caratterizzata dalla pura contemplazione, questa modalità viene chiamata differenziazione estetica ed è tipica della cultura moderna. consiste in un'operazione di attrazione, con la quale si prescinde da tutto ciò che

radica un'opera d'arte nel suo contesto Vitale originario punto un'espressione concreta di questa operazione è data dal museo, in cui l'opera d'arte appartiene Soltanto alla coscienza estetica perché è strappata dal suo mondo originario di appartenenza. in questo senso, L'opera è colta come qualcosa di semplice ma questo non costituisce la vera esperienza estetica. la vera esperienza estetica e data dall' incontro con l'opera d'arte e con il mondo contenuto in essa perché nel rapporto con l'opera d'arte che si impara anche a comprendere se stessi e quindi l'esperienza estetica diventa autocomprensione.L'esperienza dell'opera d'arte instaura un rapporto non con un oggetto semplicemente presente, ma con un evento che non è concluso e di cui si entra a far parte. per chiarire che cosa sia questo evento, Gadamer parte dal concetto di gioco. il gioco ha un essenza, indipendentemente dai giocatori: esso si produce attraverso i giocatori e ogni giocatore è un essere giocato: se un singolo giocatore smette di giocare, il gioco può continuare senza di lui, invece, se il gioco termina, i giocatori non sono più tali. quindi è la verità stessa che rende possibile l'esperienza dei soggetti e la loro relazione con gli oggetti facendoli partecipare al suo gioco che è un gioco di interpretazione.In altre parole il modo di essere dell' opera d'arte e gioco, che si compie solo temporalmente con la presenza e comprensione degli spettatori. Il problema è come sia possibile l'identità dello per adattarsi che si presenta diversamente in base ai tempi e a coloro che la ammirano. allora gadamer fa un riferimento alla festa: la testa è sempre identica, ma al tempo stesso esiste soltanto perché viene celebrata ogni volta nel mutare della storia ,del tempo. in ciascuna di queste circostanze si tratta di mediare ciò che è identico con il presente, che sempre storicamente mutevole. ghada Amer parla di un esperienza di mediazione tra l'opera d'arte è il presente. Per quanto riguarda l'esperienza della storia, l'atteggiamento da criticare e la coscienza storica che considera il passato come un repertorio di fatti esaminabili in maniera diretta e oggettiva. gadamer contrappone la consapevolezza che la nostra relazione con il passato non può mai essere diretta perché è mediata da varie tracce e interpretazioni a cui lui dà il nome di storia degli effetti cioè le tracce attraverso cui il passato giunge a noi. se la nostra relazione con il passato è mediata dalle tracce che ne

sono rimaste e dalle interpretazioni, La distanza temporale diventa una possibilità del comprendere. Lo studio della storia non può essere un tasto dal presente al passato ma deve posti come una mediazione tra il presente, che costituisce la nostra identità, è il passato, che possiamo conoscere soltanto dalla prospettiva del presente, interpretando le tracce che c'è nessuno pervenute. questa mediazione è chiamata fusione di orizzonti. Per arrivare a mostrare che ogni nostra relazione con l'essere è mediata dall'interpretazione, propone una concezione dell'esperienza alternativa a quelle empirista: L'esperienza è una relazione con il mondo che ci cambia significativamente. perché vi si esperienza nel senso ha messo in luce dal gadam er, occorre che il soggetto si rivolga a un certo oggetto possedendone una precomprensione. soltanto così potrà concludersi quel cambiamento significativo che costituisce l'esperienza in quanto tale. in questo senso L'esperienza è il modo in cui soggetto trova l'oggetto e lo interpreta a partire dalla precomprensione che ha di esso. A questo proposito parla di circolo ermeneutico:l'interpretazione conforta un processo circolare, tale per cui la precomprensione dell'oggetto influisce sulla relazione con esso, dalla quale sorge l'interpretazione, che influisce a sua volta sulla precomprensione arricchendola e trasformandola in una nuova comprensione. a questa prospettiva si collega la concezione della comprensione dell'interpretazione come dialogo quindi l'alternanza di domande risposte. questa piccolo si ritrova in un alternanza potenzialmente senza fine e quindi l'ermeneutica fa è una impresa dialogica inesauribile. il concetto di precomprensione si riporta a quello di pregiudizio che secondo gadamer Giova al raggiungimento della verità. è impossibile non avere pregiudizi e quindi l'atteggiamento migliore è quello di riconoscerli e di valorizzarli mettendo in gioco nella nostra interpretazione della realtà. L'esperienza di verità può avere Lugo soltanto se il soggetto riconosce di essere situato storicamente e di essere vincolato ai suoi pregiudizi. interpretare non vuol dire affidarsi ai pregiudizi ciecamente ma utilizzarli come punto di partenza dell'esperienza e come comprensione preliminare che verrà modificata. per tradizione si intende una rete di pregiudizi che capace di conservarsi Nel

passaggio da un'epoca all'altra ma il fatto che la tradizione sia essenzialmente conservazione non significa Che essa si imponga a tutti i costi: perché qualunque tradizione ha bisogno di essere accettata, adottata e coltivata. riveste un ruolo centrale anche l'autorità il pensiero illuministico considerava come un ostacolo alla ricerca della verità. Secondo Gadamer, l'autorità può giovare a l'esperienza della verità contribuendo a costituire la precomprensione che rende tale esperienza possibile.Se impariamo qualcosa è perché ci fidiamo inizialmente dell'autorità che ci insegna ed è soltanto a partire da questa comprensione che possiamo poi sviluppare la nostra Concezione. L'attività di interpretazione È un'attività linguistica perché senza il linguaggio non si può avere alcuna comprensione dell'essere e quindi Nessuna verità. soltanto in presenza del linguaggio l'essere può manifestarsi E presentarsi come tale Al soggetto che faccia e pensa il gioco dell'essere è tale soltanto se ci sono giocatori e per giocare a questo gioco occorre linguaggio. Il linguaggio non è uno strumento che i progetti costituiscono intenzionalmente bensì e linguaggio che costituisce i soggetti in quanto tali e quindi è come un gioco in cui i soggetti partecipano. la razionalità pratica quando di fronte ad una certa situazione valutiamo quale sia la giusta decisione da prendere, solitamente, non applichiamo il metodo scientifico ma non per questo ci stiamo comportando irrazionalmente. il fatto che ci soffermiamo a soppesare Le possibili opzioni indica che stiamo usando la ragione. ghada Amer si richiama questo proposito alla nozione aristotelica di phronesis cioè Sagitta intesa come una disposizione pratica, accompagnata da ragione verace, intorno a ciò che è bene e male per l'uomo. ugualmente ad Aristotele, ritiene che i principi morali non determinano automaticamente il modo migliore di agire in tutti i casi possibili e quindi la decisione deve essere presa in base alla situazione in cui si trova in questo caso la saggezza è la capacità di interpretare i principi morali in base al caso concreto quindi adattare quelli che si presentano come leggi universali ad una situazione particolare. il problema pratico della decisione si ricollega così al problema che nell'ermeneutica

giuridica prende il nome di latino di applicazione che riguarda l'interpretazione di una certa legge allo stesso modo dobbiamo fare per scegliere l’azione migliore. L’ermeneutica si configura così come, non solo ricerca di verità, ma anche guida per il giusto agire....


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