Riassunto - Filosofia Politica PDF

Title Riassunto - Filosofia Politica
Author Alberto Zoani
Course Filosofia politica
Institution Università degli Studi Guglielmo Marconi
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1.

LA DEMOCRAZIA ATENIESE E LE SUE ISTITUZIONI

Iniziamo citando le Lezioni di Storia della Filosofia di Hegel in cui affermava : Nel Mondo Greco ogni Intellettuale si sente a casa propria. Questo per evidenzare che tra il VII e il V secolo a.c si svilupperanno in Grecia alcune discipline che sono alla base della cultura moderna ed occidentale : Ø Ø Ø Ø Ø Ø

La filosofia ( da Fileo = sapienza e Sofia = amore con prsonaggi come Platone ed Aristotele La storiografia con I padri della storia come Erotodo e Tucidide L’arte medica con Ippocrate La retorica ( Georgia da Leontini) La Tragedia di Sofocle e Eschilo La Commedia ( Aristofane e Meneandro)

Possiamo dire che I Greci inventarono la Politica, parola che diriva dal Greco Politiké técnhé( l’arte della politica. Quindi il plurale dell’aggettivo deriva da POLITIKOS, ovvero le cosec he riguardano la vita della polis, la Città Stato. Facendo riferimento alla DEMOCRAZIA ATENIESE, come modello di democrazia lasciato in eredità al mondo occidentale. Tucidide fa riferimento ad una ‘’ conquista durevole per sempre’’. Sia il tema del Potere POLOTICO che quello di GIUSTIZIA hanno delle origini antichissime risalendo ad Omero ed Esiodo. Sottolineato dallo studioso Tedesco Werner Jaeger, I POEMI OMERICI hanno format oil patrimonio educativo e culturale dell’uomo Greco. Si parla di un’educazione ( PAIDEIA) basata su ideali aristocratici, l’onore, il coraggio le virtu eroiche. OMERO descrive il mondo politico in maniera piramidale con a capo ( l’arche) il re con compiti di amministrare la giustizia e mantenere l’ordine in un territorio. Queto punto è stato messo in evidenza nel secondo libro dell’ILIADE dove vi è il contrasto tra I Greci davanti a Troia e le truppe che volevano ritornare a casa. Odisseo parla proprio di una sola persona al potere nella figura del re e non il commando dei molti. Proprio al cuore di quest’opera L’ELIADE, vi è una crisi di autorità politica dove Agamennone a capo dell’esercito Greco non riesce a farsi ubbidere da Achille e dove Ulisse , per riconquistare il suo trono è costretto ad usare la forza. Omero fa anche riferimento ad una polis ideale. Nel VII e VIII libro dell’Odissea si fa riferimento alla città dei FEACI come una comunità ideale con il re Alcino a capo del consiglio dei 12 nobili. Dall’altra parte ed opposto all’isola ei Teaci troviamo il mondo dei Ciclopi caratterizzato da un Governo in titannia senza leggi ne assemblee. Proprio l’opera ispira I due filosofi inglesi Hobbes e Locke citando lo Stato di NAtura, uno stato prima che l’uomo entri nella societàESIODO, fa piuttosto riferimento ad una vita Contadina e manuale con attività produttive e non il mondo degli eroi, Lo mette ben in evidenza nella sua opera LE OPERE e I GIORNI. Esalta gli idelai di GIUSTIZIA rispetto la virtu guerriera. LA GIUSTIZIA è il tema principale della sua opera la quale deve essere garantita da ZEUS e DIKE ( la figlia di Zeus) rivela al padre I pensieri ingiusti degli uomini. Lo stesso poeta fa riferimento ad un’esperienza di ingiustizia in cui egli chiede riscatto alla divinità. ESCHILO mette in evidenza questo nesso di giustizia nelle vita delle città. La sua opera, la Trilogia ORESTEA lo mette ben in evidenza questo punto di giustizia. Parla del tribunale di Atene ( l’AREOPAGO) con compiti di instaurare una giustizia nelle città, con LA GIUSTIZIA come un’Istituzione divina, Istituzione teologica. Eschilo crede in una conciliazione tra DIKE e NOMOS ( giustizia e legge) entrambi fondamentali all’interno della città con l’Aeropago di Atene una creazione Divina. SOFACLE invece crede irrangiungibile questa conciliazione. Nel 442 a.c accentra il tema centrale tra il conflitto tra diritto naturale e diritto positivo , quindi la scisione tra Diritto Divino e Diritto Umano, tra Legge non scritta e legge convenzionale. Si fa riferimento anche all’ANTIGONE in cui si parla di ETEOCLE ed il fatto che puo essere seppellito con amore ( perché caduto mentre difendeva la patria), POLINICE vieta la sepoltura ( traditore della patria) e ANTICONE, parla delle leggi fatta dai Dei quelle non scritte che rimangono in eterno. Proprio tra il VII ed il VI secolo a.c si consolidano le POILIS in grecia, come ad esempio Atene stabilendo una sua POLITEIA cioé COSTITUZIONE. Andiamo a vedere la connesione che vi era tra POLITEIA ( Costituzione) e PAIDEIA ( Educazione) Da dire con il termine di Costituzione, non ci limitaimao ad una visione di costituzione che possiamo avere dei nostri giorni, ma certamente una gamma di significati molto piu ricchi. Una definizione del concetto PAIDEIA ( cioe cultura educazione) con quella di POLITEIA ( cioe complesso di istituzioni non solo politiche ma di carattere culturale, morale, consuetudini, religione culto) è stata rappresentata nelle dottrine politiche di Mario D’Addio.

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POLITEIA significa modo di essere della POLIS. La Polis che forma l’individuo in modo di renderlo capace di vivere nella Polis e per la Polis. PAIDEIA, come una pedagogia, e la politica intesa per la civiltà come la forma piu alta di educazione dell’uomo. Molto interessante è anche l’analisi e l’opera 8 tre volumi) presentata dal filosofo tedesto Wergner Jaeger dal titolo ‘’ PAIDEIA’’. Vediamo anche il contributo di Solone e Clistene per la Democrazia Ateniese. Innanzi tutto dobbiamo dire che LA COSTITUZIONE DEMOCRATICA ATENIESE ha rappresentato un UNICUM nella storia antica e costante punto di riferimento per le moderne democrazie. SOLONE : considerato come il padre della democrazia ateniese, portando nuove riforme per una nuova forma di costituzione democratica. TRE sono le innovazioni portate da SOLONE: Ø Lo SCUOTIMENTO DEI PESI cioè cancellazione dei debiti ed evitare che un cittadino divenisse schiavo per estinguere I suoi debiti Ø Riordino della cittadinanza in base al censo con divisioni di 4 classi per evitare I privilegi dalla nascita. Ma la nvità era che indifferenza della ricchezza tutti potevano partecipare alla vita politica con edute nell’Assemblee e tribunali Ø SOLONE parla dell’ELIEA cioè un tribunale popolare nel quale I cittadini potevano sedere come giudici, pero dovevano avere almeno 30 anni e di sesso maschile. Si parla dell’EUNOMIA cioe il GOVERNO DELLE BUONE LEGGI. Solone fa riferimento a una legge umana BUONA quando si fa espressione di una legge NATURALE e DIVINA. La Legge senza forza non ha efficacia per SOLONE, e fa rifrimento ala teoria del Giusto Mezzo cioè una giusta misura come equilibrio tra gli estremi. Un tem ache sguirà poi il pensiero politico dei Greci e la filosofia. CLISTENE che con le sue riforme contribui a stabilire una vera e propria costituzione democratica. Ø In primis fece una divisione del territorio di ATTICA in DEMOI, che si apparteneva solo per ragioni territorialei e non privilegi di classi. Alla nascita il cittadino ateniese veniva registrato in un DEMOS in cui faceva riferimento per tutte le successive attività Ø In base all’apparteneza del DEMOS si costituiva la partecipazione all’aorgano di governo BOULE ( Consiglio dei 500). La Boulè presentava l’ordine del giono che era tema di discussione per la giuria popolare esclusi le donne, schiavo e meteci ( stranieri) Ø Introduse anche il famoso OSTRACISMO dal nome Ostrakon cioè COCCIO, e consisteva nel mandare in esilio per 10 anni coloro reputati pericolosi per la democrazia, scrivendo il nome in un pezzetto di coccio. Possiamo quindi dire che la Democrazia Ateniese non ha un carattere Rappresentativo come nelle moderne democrazie ma piuttosto DIRETTO. Tutti I cittadini partecipano alla vita politica e per questo retribuiti. Il cittadino era un vero e proprio mestiere, e la politica era caratterizzata da una rotazione continua delle cariche. A rafforzare il lavoro e l’analisi di Clistene, intervene PERICLE trasferendo tutti I poteri All’EKKLESIA coiè al tribunale popolare con indennizzi economici piu consistenti anche per le classi meno abbienti. Quindi da ricordare il V secolo a,c il trionfo della democrazia ateniese, con una nuova tecnica per coloro che partecipavano alla vita politica, cioe l’ORATORIA, cioè ‘’L’art de persuade’’. Di convincere il popolo. I Maestri della retoria, cioè I SOFISTI erano espressione di questa arte per persuadere e non convincere con il vero. I cardini del sistema democratico sono due : Ø Ø

ISONOMIA : uguaglianza di tutti I cittadini di fronte alla legge ISEGORIA : Libertà di parola e voto ( detta anche Parresia).

Un fattore da mettere in evidenza è come I Filosofi ( esempio Platone) non amavano al democrazia sottolinenando I lati negativi : Ø Si poteva trasformare in OCLOCRAZIA ( il governo delle masse incolte) Furono invece I tragici ( Eschilo, Sofocle, ed Euripide) e gli storici ( Erotodo e Tucidice) che maggiormente contribuirono alla democrazia. Per ESCHILO la democrazia come forma di libertà garanti la vittoria della Grecia sull’impero Persiano ( I Greci di nessuno si dichiarano Schiavi e di nessuno Unomo sudditi)

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EURIPIDE alla domanda ‘’ Chi è il sovrano di questo paese?’’ risponde ‘’ questo popolo non è governato da un uomo solo ma è una città libera con il popolo sovrano. ERODOTO : definito padre della storia da Cicerone ma anche il padre della politica con la tripartizione di Governo in : Ø Monarchia Ø Aristocrazia Ø Democrazia L’approfondimento di questo tema si sviluppa intorno al terzo libro delle Storie dove Erodoto racconta una storia che si svolge in Persia in cui dopo la morte del re che aveva usurpato il trono, di quale forma di governo necessitava il paese. Si fa quindi riferimento alla tripartizione classica dove : Ø OTANE è favorevole al governo di tutti cioè la Democrazia Ø MEGABIZIO al governo dei pochi ( Aristocrazia o oligarchia) Ø DARIO il governo di uno solo ( Monarchia) Esodoto non prende parte e si attribuisce il merito che per primo ha utilizzato la parola Democrazia. TUCIDIDE : si concentra sulla storia politica INTERAMENTE RAZIONALIZZABILE ed elimina nella sua analisi qualsiasi collegamento mitologico. Per Tucidide che le vicende storiche hanno come fine utile la conquista del potere e richezza. Analizza le cause profonde della Guerra del PELOPONNESO tra Atene e Sparta sostenendo la causa della politica imperialistica. Possiamo dire che la sua analisi si basa su una storiografia realista, lucida e scientifica sostendendo quasi il termine ILLUMINISTA. Nell’ ELOGIO della DEMOCRAZIA dell’EPITAFIO di PERICLE si celebra I caduti durante la Guerra dl PELOPONNESSO tra Atene e Sparta. Pericle nel suo discorso cita ATENE come Scuola della GRECIA, con ordinamento politico originale ed unico nella DEMOS cioè democrazia, il potere affidato a tutti nell’ISOGORIA e ISONOMIA.

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2.PLATONE L’UTOPIA POLITICA E LE SUE POSSIBILI INTERPRETAZIONI LA condizione storica nel quale l’intelletuale si trova, condiziona le riflessioni filosofiche. Quindi possiamo dire che vi è un stretto nesso tra fatti storici ed idée, facendo cisi riferimento a Platone e la sua proposta di uno Stato ideale. Come evidenziato dal filosofo Tedesco Willamowitz Mollendorf, tutto il pensiero di Platone si sviluppa intorno alla crisi della democrazia ateniese e la sconfitta della Guerra del Peloponesso tra Sparta e Atene quindi parliamo tra il V e il VI sec a.c. Platone quindi propone una riforma totale della POLIS basata su principi come il Bene, la Giustizia e la ragone filosofica ( logos filosofico). FAcendo riferimento alla VII Lettera di Platone, che viene fatto in relatione al cotesto storico del tempo, mettendo in evidenza il suo interesse giovanile per la politica e la successive delusione per la condanna a MORTE di SOCRATE che fu accusato dei piu gravi reati come quello di ATEISMO e IMPIETA’. Questo evento spines Platone ad un distacco della sua partecipazione politica anche se pero non perse mai di vista la situazione globale politica di ATene. Questo evento porta a pensare Platone su un punto molto importante e cioé l’INGIUSTIZIA della democrazia ateniese dove prevalgono I SOFISTI cioè i maestri dlla retorica con l’arte del verosimile e non della verità. Questo punto viene approfondito in un’opera GORGIA ( prese il nome dai uno dei filosofi Gorgia da Leontini), in cui si contrappone la sua dialettica all’arte ingannevole dei sofisti.. Per Patone la DIALETTICA è lo strumento intellettuale che porta l’uomo alla conoscenza della verità. La celebre DOTTRINA PLATONICA DELLE IDEE di PLATONE, dove l’intelletuale raggiunge la verità eterna con la dottrina delle idée essenza delle cose. Platone, proprio con la dottrina delle idée intende fondare una politica come scienza che si distacchi dalla retorica e dai sofisti. Proprio quella retorica che per Platone è stata la causa della condanna a morte di Saocrate. Andiamo a veder la Dottrina delle idée come si presenta nella Repubblica, dove Platone vede la città ideale governata dai filosofi che conoscono sia il bene assoluto e il valore della giustizia. Per Platone, il mondo delle idée rappresenta il mondo ideale e materiale. Tutto gita intorno al mondo della dialettica e quindi il raggiungimento della vera verité con il mondo delle idée. Oltre a rappresentare il mondo reale e materiale, le idée rappresentano il mnondo IPERURANIO cioè aldila del cielo. Per capira meglio la sensibilità dlle idée ci possiamo riferire all’interpretazione data dalla CULTURA EBRAICA CRISTIANA dell’antichità. Personaggi come DIONIGI e FILONE e I Padri della chiesa interpretano le idée platoniche come I pensieri di IO che ha creato il mondo. Tre sono I testi fondamentali del pensiero platonico politico : Ø La REPUBBLICA ( governata dai filosofi ( re-filosofi) che conoscono l’idea del bene e la diffondono sotto la giustizia) Ø Il POLITICO ( l’arte di governo viene paragonata all’arte del nocchiero o del medico) Come il capitano della nave che bada sempre al bene della nave, senza norme scritte ma bensi con la sua tecnica, e salva tutti quelli che navigano con lui. Ø Le LEGGI( Platone parla di un Goveno in cui sovrane siano le leggi e non l’arbitrio, che pero oggi non si è ancora realizzato. Propone quindi una COSTITUZIONE MISTA DI base democratica e sorvegliata da un Consiglio notturno. I componenti del consiglio si caratterizzano per qualità religiose e teologiche. Si introtuce anche il concetto UTOPICO ( dal Greco non luogo) che non c’è primo a coniarlo THOMAS MORE nella sua opera UTOPIA del 1516. Proprio l’analisi platonica sulla Repubblica ha una visione utopica e non realisticamente attuabile. Nelle opere il Politico e le Leggi vi è un’immagine decisamente meno utopica. Come viene narrato nel libro IX della REPUBBLICA ‘’ è uno Stato che esiste solo in parole e non nella terra. Forse ne esiste un modello nel cielo.’’ La Repubblica contiene la descrizione dettagliata di una COSTITUZIONE che si lega al concetto di giustizia. Nel primo dei 10 libri PLatone si sofferma sul tema della giustizia dove parla del dibattito di Socrate e Trasimaco dove la giustizia è l’utile del piu forte cioè di coloro che governano. Come dice Trasimaco, la giustizia quindi è solo di chi Governa e degli interessi dei potenti. Mentre Socrate e Platone parlano di una giustizia a sé basata nella divisione dei compiti all’interno della città in base alle doti naturali dell’uomo. Quindi una divisione in classic che deve avvenire per NATURA e GIUTIZIA. La divisione è cosi compresa: Ø I Lavoratori

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Ø Ø

I Guerrieri I Governanti

Sulla divisione delle classi va attribuito un’altro aspetto che è le tre parti in cui è divisa l’anima : Ø Ø Ø

I Governanti con l’elemento razionale dell’anima I Guardinai quello del coraggio I Lavoratori quello Concupiscibile

A sua volta ogni classe si distinguee per le capacità etico sociali : Ø Sapienza ( Govenanti) Ø Coraggio ( I guerrieri) Ø La temperanza ( I lavoratori) Per PLATONE nella REPUBBLICA l’ordine politico e quello antropologico coincidono. Altro tema importante è quello della PAIDEIA cioè che ognuna delle tre classi dovrà ricevere un’appropriata educazione per svolgere le sue funzioni. A proposito I filosofi Wener Jaeger e Havelock, sostenevano che l’opera di Platone cioè la Repubblica piu che di carattere politico era di carattere pedagogico ed educativo. Per Havelock, la Repubblica è un attacco del sistema educativo esistente in Grecia e dove il sistema politico ha un carattere utopico. Per Jaeger, Platone da un’importanza particolare all’aspetto pedagogico, cioè ti formare le anime. Aspetto molto importante era che Platone intende sostituire alla poesia ( basti pensare all’importanza storica, educative, politica e morali della poesia omerica del V sec) la FILOSOFIA. Per Platone, la poesia reca danno all’anima delle persone generando sofferenza, mentre invece la filosofia è educazione. Dal libro II al libro V della Repubblica, Platone descrive un’organizzazione politic ache per alcuni autori come Hengel, Rousseau è parsa COMUNISTA. Parla di classi dirigenti senza proprietà privata, ma si parla piuttosto di una comunione dei beni. Per comunione dei beni si fa riferimento anche a donne, figli e allevamento della prole. A proposito GIOVANNI REALI che il Comunismo Platonico non ha niente a che vedere con il COLLETTIVISMO MODERNO. Quest-ultimo, dal punto di vista storico fa riferimento alla rivoluzione industriale, al capitalismo e si applica specialmente alla sfera economica. Il COMUNISMO Platonico nasce nell’esigenza di avere classi dei custody a totale disposizione del governo e della difesa dello Stato, lasciando fuori le classi dei lavoratori. Si parla di Egualitarismo e comunione dei beni solo per I guardiani. IL SUO COMUNISMO è piu un idelae etico che di tipo sociale. Lo stesso Karl Marx che critico molto l’utopismo Platonico, ma riprende gli ideali pedagogici sopratutto nel vedere uno Stato di gustizia ed uguaglianza nella società. Platone come anche Aristotele, giustifica la SCHAVITU visto come uno stato di natura e il concetto dell’uomo sarà introdotto in Occidente dalla cultura ebraico-cristiana. Anche innovative è la visione della partita tra uomo e donna, dove dice che la donna puo fare tutti I lavori chef a l’uomo solo che si rivela meno forte. Addirittura parla della donna con incariche di potere al Governo. Per Platone lo Stato ideale era quello ARISTOCRATICO, dove I migliori erano a capo como I filosofi e I sapienti e critica le 4 forme di governo come forme corrotte: Ø La TIMOCRAZIA Ø L’OLIGARCHIA Ø DEMOCRAZIA Ø Tirannide LA Democrazia per Platone è vista come una forma di Govern ache porta alla tirranide. LA tirrannia puo sorgere solo attraverso la democrazia. QUando fa questa critica, diciamo che Platone è fortemente influenzato dalla situazione politica di Atene del tempo. Proprio la Democrazia permette la parola a tutti, anche coloro che regnano nell’ignoranza e nell’incapacità. Quindi una città dove tutti hanno la parola, non è la città ideale. Nel 1945 la critica su PLatone fu mossa dal liberale pensatore Karl POPPER sostenendo che la visione politica di Platone è antidemocratica ed illiberale e addirittura totalitaria. Lo Stato di Platone è strutturato su una rigida divisione delle classi e su un eccessivo potere affidato ai re-filosofi. L’analisi di POPPER sostiene che è lo stesso Platone ad ingannare Socrate il quale era un modesTo ricercatore della verità, democratico che opera nella polis per migliorare le leggi.

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Altro personaggo contrario alla visione totalitaria di PLatone è ERIC VOEGELIN che come Popper, vede Platone un nemico della società liberale. Analizza tutti gli errrori del passato e proiezionismo storico che riflettono il presente, per trovarci amici da esaltare o nemici da combattere.

3. ARISTOTELE : ETICA DELLE VIRTU E COMUNITA POLITICA Di Aristotele ci sono pervenuti solo le lezioni tenute al liceo di Atene, fondato da lui stesso, I cosi detti ESOTERICI. Il primo a catalogare gli scritti aristotelisci fu Andronico di Rodi che ragruppo sotto lo stesso titolo gli scrittiche apparivano dedicati allo stesso argomento. Dobbiamo innnanzi tutto menzionare gli scritti di : Ø LOGICA ( definiti organon, strumento. Aristotele fu anche definito il fondatore dell Logiga e Sillogistica. Ø Gli scritti di METAFISICA ddalla parola stessa prima della fisica, cioè la scienza che indica I principi prima dell’es...


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