Riassunto filosofie femministe PDF

Title Riassunto filosofie femministe
Course Filosofia politica
Institution Università degli Studi di Palermo
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LE FILOSOFIE FEMMINISTE

1. IL PENSIERO FEMMINISTA. UNA STORIA IMPOSSIBILE 1.1 La nascita del pensiero femminista All’origine del pensiero femminista vi è un’opera del 1792 scritta da Mary Wollstonecraft “Rivendicazione dei diritti della donna” che suonò scandaloso. La scrittrice fu considerata scabrosa secondo i criteri morali vittoriani. Giunge dopo serie di pubblicazioni a diventare giornalista presso “La rivista analitica” riuscendo a frequentare ambiente di intellettuali. Questo è il periodo della rivoluzione francese e sarà il più produttivo per lei. Scrive “Rivendicazione dei diritti dell’uomo” nel quale denuncia la morte delle donne povere e sfruttate. Nel 1792 scriverà “Rivendicazione dei diritti della donna”. In Francia difatti erano iniziati alcuni movimenti come quello del pane e a creazione di organizzazioni come “le repubblicane” che sostengono tesi radicali e le “bottegaie di Halles” su posizioni moderate, come anche Olympe de Gouges [1791 aveva proposto di estendere alle donne i diritti universali dell’uomo proclamati da assemblea nazionale con “Dichiarazione dei diritti delle donne”, finirà impiccata]. La Wollstonecraft intanto conosce Imlay, indipendentista americano, e convive senza sposarsi. Nel 1794 ritorna a Londra e inizia una relazione con Godwin. Da qui nel 1797 nasce Mary Shelley (Frankenstein), ma parto fa morire madre. La W. fu la prima testimonianza per conquista sul piano teorico e pratico di quei diritti che venivano predicati come universali ma riconosciuti a maschi. Il pensiero di Wollstonecraft: Ella non ha fiducia nelle donne di alto rango ne in quelle di basso ne nei maschi. Si relaziona con pubblico di lettrici di classe media e colta. Non vede con positività l’avvenire per le donne in quanto capisce che oppressione non è naturale ma fattore dato da educazione, dipende da organizzazione della società. Per lei se venissero lasciati alle donne i diritti la società avrebbe miglioramenti morali. Ella mette soprattutto accento sul diritto all’educazione maschile per le donne, ma è anche una riforma che devono operare dentro di sé per distruggere ruolo impostole dall’uomo. 1.2 L’uguaglianza con gli uomini, obiettivo principale del primo femminismo (1848-1918) La prima ondata femminista Soprattutto in Gran Bretagna e USA emerge, su iniziativa di sole donne, un grande movimento politico: prima ondata femminista. Essa coinvolgerà dal 1850 milioni di donne. Questi movimenti si istallano in cesura economica e sociale nuova: tecnica, trasformazioni industriali e di costume che apportarono ricadute nella vita di donne e uomini. Con i telai meccanici scompare il lavoro casalingo facendo entrare donne nel mercato del lavoro entrando in conflitto. Donne tuttavia dovranno avere anche lavoro supplementare in casa. Vi sono anche donne di media fascia che tuttavia non hanno autonomia economica e dunque si fanno mantenere dai maschi = non appagante. Da qui derivano divieti come quello di praticare libere professioni, di gestire patrimonio e di votare. Si viene dunque a dividere il mondo femminile in due correnti: Liberale (non costretto a vendere forza lavoro, che rivendicarono diritto di voto etc.) creando movimento femminista. L’altra è quella Socialista (donne costrette a vendere forza lavoro in concorrenza con uomini e bambini). La corrente liberale Harriet Taylor (1808-1858) sposata con John Stuart Mill. Entrambi molto sensibili alle problematiche dell’emancipazione della donna e la loro relazione è schiaffo alla morale vittoriana. Collocati a sinistra le loro idee si sviluppano in ambito liberale progressista. Obiettivo è confutazione tesi di inferiorità naturale della donna e individuazione di mezzi per superare condizione di inferiorità e soggezione in cui donna di è trovata rispetto a uomini.

Entrambi muovono da presupposto comune a tradizione liberale che ogni essere umano è naturalmente autonomo, razionale e morse e che deve essere libero nella società di esercitare i diritti. Entrambi affermano che uomo ha creato soggezione a donna. Entrambi indicano i mezzi per avere diritti naturali ma con differenza di accento: Taylor elenca (educazione universitaria, accesso a professioni, partecipazione a politica con diritto di voto) ma svolta è possibilità di impresa e autonomia economica —> punto non condiviso da marito. Per lui infatti donna deve essere privilegiata in sfera domestica per motivi biologici (meno forza fisica). Per Taylor invece liberazione sarà piena solo con possibilità di realizzare liberazione da impegni domestici. Donna completamente alla pari dell’uomo. Nel libro “L’asservimento delle donne” Mill afferma l’origine storica della subordinazione con enfasi sulla differenza fisica rispetto agli uomini. Egli indica unica la schiavitù femminile (riguarda tutte) e si esercita con affetto. Si è creato giogo per donne. Per cui parola d’ordine di femminismo liberale è: donne hanno stessi diritti degli uomini. Lottiamo perché ci vengano riconosciuti. La nascita del movimento femminista può essere ricondotta ufficialmente nel 1848 con dichiarazione di Elisabeth Stanton a NY dove vengono richiesti diritti di uguaglianza. Non tutti verranno raggiunti, ma la maggior parte sì. Vi sarà un pò di amaro per le conquiste legali, da qui seconda ondata riconoscerò limiti alla prima. PUNTI COMUNI: ✓ ogni essere umano e per natura autonomo, razionale e morale (illuministi); per questo deve essere libero, nella societa, di esercitare i diritti che derivano da quelle caratteristiche naturali. ✓ Non la natura, ma le vicende storiche e il dominio esercitato dagli uomini sono le fonti dell'asservimento delle donne e del loro stato di inferiorita. DIFFERENZE: ✓ Taylor – mezzi per conquistare i diritti naturali: La corrente socialista La tesi di fondo è che le conquiste legali di uguaglianza fra uomini e donne non cambiano le condizioni materiali di subordinazione delle donne, come cambiamenti legali di uguaglianza non hanno cambiato rapporti fra capitalisti e proletari. Per farle cambiare davvero si deve realizzare, con rivoluzione comunista, società socialista dove possano scomparire forme di subordinazione. Dunque l’interesse delle donne proletarie è alleanza con i proletari per rivoluzione. L’elaborazione più organica di tali tematiche proviene da “L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato” di Engels e Marx, contraltare a “Asservimento delle donne” di Mill da parte liberale. Engels parte dicendo che la famiglia monogamica ha origine da trasformazioni successive rispetto a condizione originaria di promiscuità sessuale in cui tutti i maschi avevano relazioni sessuali con tutte le femmine. Una prima trasformazione ha riguardato esclusione dei rapporti sessuali fra genitori e figli. Una seconda esclusione sessuale fra fratelli e sorelle. In questa fase, dove rapporti economici sono di caccia e raccolta, non vi è subordinazione (anzi donna esaltata a dea-madre). Cose cambiano quando l’umanità in alcune zone passa allo stadio di allevamento del bestiame con guerre di conquista di territori e schiavitù. Si passa a famiglia monogamica nella quale capofamiglia è proprietario del territorio, delle greggi, degli schiavi e della donna. Con proprietà privata nasce famiglia monogamica e uomo ha suoi beni comportando sconfitta storica per la donna con nascita di sistema patriarcale. Per cui matrimonio monogamico è soggiogamento di un sesso da parte di un altro. Il rapporto si consuma in una monogamia a senso unico (uomini possono avere altre donne fuori) con donne rinchiuse in casa. Anche nel proletariato il marito vede moglie come proprietà. Con fine della proprietà privata vi sarà fine schiavitù donna. Difatti trasferendo mezzi di produzione in comune la singola famiglia smette di essere unità economica di base della società. Saranno possibili unioni basate su amore tra persone libere. Per fare questo vi vorrà tempo.

1.3 Uguaglianza o differenza? Ripensamenti nel periodo di riflusso (1918-1968) Virginia Woolf e Simone de Beavoir Il movimento della prima ondata ottiene il massimo di conquiste dopo prima guerra mondiale. Successivamente movimento affronta crisi di identità e proposte per 50 anni. In questo periodo ci sono donne non classificabili che analizzano risultati ottenuti, esprimendo dubbi sul principio di uguaglianza e rimarcando quello della differenza fra donne e uomini. Virginia Woolf: Le sue riflessioni sulla donna, colta e di classe media, e su obiettivi di rivendicazione sono in due saggi : A. “Una stanza tutta per sé” (1929): viene ripercorso il destino delle donne privilegiate rispetto alle lavoratrici, che nella storia hanno desiderato scrivere così come han potuto sempre fare gli uomini. Alle donne manca condizione materiale per realizzare la propria vocazione personale, di scrittrici o altro. Disponibilità date agli uomini. B. “Le tre ghinee” (1938): differenza delle donne rispetto agli uomini viene vista in positivo. La prima ghinea la darà a istituto di istruzione per ragazze impedendo che istruzione sia fotocopia di quella maschile, ma una cultura differente. La seconda la darà all’associazione che aiuta le donne nell’accesso a libere professioni. La terza all’associazione pacifista maschile che lotta contro regimi totalitari. Simone de Beauvoir: Ella ebbe relazione con Sartre libera. E’una privilegiata avendo indipendenza economica e riconoscimento sociale importante. Pubblica nel 1949 “Il secondo sesso”. Qui colloca problema della donna, della sua condizione di subordinazione e di oppressione in prospettiva esistenzialistica. Ogni essere umano è costretto ad essere libero e la sua vita è pertanto nelle sue mani. Ognuno può scegliere via della progettualità (trasformare il mondo) o dell’immanenza (accettare il mondo non attivamente). Perché allora donne sottomesse a secondo sesso da secoli? De Beauvoir affronta tale tema analizzando svariati aspetti. Per lei hanno un errato fondamento teorico la spiegazione biologica (divisione dei compiti nella procreazione non comporta inferiorità); la spiegazione freudiana (no invidia del pene e mancanza di esso come inferiorità); quella marxista. Per lei condizione di inferiorità della donna non sono assimilabili ad altri tipi di subordinazione: mentre neri, ebrei, proletari possono continuare a vivere eliminando i loro nemici, la donna no. La donna è considerata come l’Altro nella totalità = “la donna ha scelto di essere Altro” rispetto all’uomo, il secondo sesso rispetto al primo. La donna continua ad essere complice dell’uomo in questa situazione in quanto ha scelto l’immanenza. Avendo scelto di essere Altro, ciò significa che donna non si nasce ma si diventa. Appunto per questa condizione in divenire la donna può cessare di esserlo. Si può diventare “l’altro” nel senso di essere con uguali diritti e dignità. Le condizione per farlo sono un’autonomia economica (lottando per società socialista) dove non vi sia sfruttamento sociale. L’opera di De Beauvoir ha diffusione capillare in occidente. Specialmente va a donne medie che subiscono differenti condizioni di vita dopo seconda guerra mondiale con abbandono fabbriche e ritorno in sfera domestica con (elettrodomestici, macchine, arredamenti). Le giovani sollecitate a sposarsi presto e a trovare sistemazione definitiva abbandonando gli studi (donna in carriera è insulto). Questo mutamento verrà analizzato da: • Betty Friedan: Ella inizia a intervistare molte donne analizzando la veridicità di ciò che propinano i media, ossia condizione di una donna che si realizza stando a casa. Le ricerche smentiscono questa visione. Il problema è il sentimento di incompletezza che deprime e inganna le donne. Il suo è un

campanello di allarme di orientamento liberale. Nella “Mistica della femminilità” (1963) documenta diversi aspetti con cui questa mistica viene imposta a tutta l’opinione pubblica. La Friedan tuttavia afferma che per uscire da questa situazione si deve coniugare carriera e famiglia. • Julien Mitchell: militante della Nuova Sinistra, scrisse nel 1966. “Donne: la rivoluzione più lunga” dove indica limiti della prospettiva socialista per problema femminile. Intende proporre temi di riflessione che sviluppino discorso teorico. Ella si riferisce a donna lavoratrice sfruttata in tutte e due le sfere. Lei crede che subordinazione sia collegata a 4 elementi: 1) La produzione; 2) La riproduzione; 3) Il sesso; 4) La socializzazione dei figli. La liberazione Avverrà se tutti e 4 saranno trasformati con: 1) rivoluzione socialista con eliminazione proprietà privata; 2)Liberazione della sessualità con metodi contraccettivi; 3) Liberazione da norme che lo regolano; 4) Toglierlo dal lavoro esclusivo della donna-madre e si realizza con padre e servizi sociali. Lei punta molto sul punto 1). Più avanti ci saranno divergenze sul punto di lotta a cui dare priorità. Schieramento radicale spingerà per riproduzione e sessualità. 1.4. La differenza sessuale al centro della seconda ondata del femminismo (1968-1980) Liberazione sessuale e nuovo femminismo La condizione delle donne nei paesi più avanzati dell’Occidente aveva fatto passi da gigante dall’affermarsi del primo femminismo: parità giuridica con uomini, economica e mondo del lavoro non completamente. Rimaneva problema del lavoro domestico e della cura dei figli e tensioni di fondo con uomini non risolta con divorzio, e soprattutto immagine pubblicizzata della donna come inferiore. Con fine degli anni sessanta è un’altra generazione che rimette in moto lotta per liberazione. Studentesse universitarie ai nuovi movimenti progressisti che formano New Left. Nel 1968 donne pongono il problema della subordinazione nei movimenti di sinistra. Viene a crearsi la “Seconda ondata” con laureate che si domandano perché permane immutata la condizione femminile rispetto agli uomini successivamente ai successi precedenti? Di fronte a questa domanda le due correnti precedenti non riescono a rispondere. La risposta deve essere radicale. Andando alle radici del predominio maschile si scorge la supremazia nella sfera sessuale e riproduttiva, che viene trasformata da uomini in violenza carnale e subordinazione del più debole. Si doveva rompere la barriera della servitù sessuale. Questo movimento si articola a rete di piccoli gruppi di discussione. Mezzi di diffusione sono efficaci e portano idee a circolare velocemente. La prima comparsa pubblica del nuovo femminismo nel ’68 fa scandalo: gruppo di giovani contesta concorso di Miss America denunciando sfruttamento dell’immagine femminile voluta dai maschi e gettano biancheria intima.

Il femminismo radicale negli Stati Uniti (1968-1975) Nella sfera della sessualità nuovo femminismo trova risposta a domanda sull’origine e inferiorità della donna rispetto all’uomo. Alcuni motivi si ispirano al “secondo sesso”. Le nuove pensatrici hanno molto in comune con Simone. La prima fase della seconda ondata prevale accentuazione di condizione in cui tutti uomini sono oppressori di tutte le donne (no alleanze con uomini, mentre sì prima). Il manifesto del nuovo femminismo del 1969, redatto dalle Calzerosse di NY esplicitano che donne sono classe oppressa in tutto che porta a riversare critica a uomini. Inoltre non si chiede di cambiare la donna, ma che l’uomo, abbandonando i propri privilegi, lo faccia. Sessismo e sistema patriarcale saranno i vocaboli piu usati in questi primi anni di nuovo femminismo.

“La politica del sesso” di Kate Millet del 1969: vi è analisi del sessismo (dominio di un sesso su un altro) e del sistema patriarcale. Il sesso sta a l’origine della politica, ossia dei rapporti di potere e di dominio nella società e fra gli individui. Gli atti sessuali sono innanzitutto non atti di piacere, ma atti politici, nei quali si perpetua supremazia maschile in tutti momenti della storia. grande impatto e influenza per l'analisi attenta che fa del sessismo, e della sua legittimazione sociale e culturale, in pagine di scrittori contemporanei famosi: considerazione della donna come oggetto sessuale da usare e maltrattare a seconda della volonta del maschio per il fine esclusivo del suo piacere.

• Shulamith Firestone: eliminabile supremazia maschile? Da dove viene? Risponde a questo con libro del 1970 “La dialettica tra i sessi. Tesi per una rivoluzione femminista”. Ella abbraccia tesi biologiche di origine supremazia. Donna concepisce rispetto all’uomo e questo comporta successivamente che donna ha ulteriori compiti (allattare, accudisce) per lungo periodo. In questo periodo è in condizioni di debolezza. Natura la pone in quelle condizioni. Aiuto e protezione dell’uomo sono divenuti dominio e supremazia. Per cui è famiglia che porta a tale dislivello. Tuttavia per la Firestone le cose possono cambiare con rivoluzione culturale economica e tecnologica. Si deve separare la sessualità dalla riproduzione (più contraccettivi per sessualitàgiocosa e non drammatizzata da paura di gravidanza) per farla diventare polimorfamente perversa. Tesi per una rivoluzione femminista (1970), dedicato a De Beauvoir: anch'esso di grande influenza, sostiene che sia stata la natura a porre la donna in condizioni di debolezza, in cui e necessario l'aiuto dell'uomo, che si e abituato a dominare la donna; ma se la natura ha creato questa subordinazione, la cultura e la struttura economico-sociale puo liberare la donna. La prima condizione e la separazione di sessualita e riproduzione, tramite la contraccezione;la maternita e la cura dei figli non saranno completamente a carico della donna, ma devono essere creati dei servizi sociali che sollevino la donna dalla piena responsabilità.

• Anne Koedt: pubblica ne 1968 “Il mito dell’orgasmo vaginale”. Qui si scontra apertamente con tesi di Freud su doppio orgasmo femminile: il primo (clitorideo con masturbazione sin dall’infanzia) il secondo (vaginale solo con penetrazione che fa diventare donna matura e completa). Ella demolisce tale mito affermando che è l’uomo la causa della frigidità femminile perché pensa solo al suo piacere ottenibile con penetrazione vaginale. Così facendo l’uomo può diventare sessualmente superfluo dato che la clitoride è centro del piacere. Per donne questo aprirà possibilità di bisessualità e omosessualità. Non c’è nulla di male nelle forme di sessualità che fuoriescono da norma. Questo creerà presupposti per gruppo lesbico nel movimento. Donne lesbiche: irrompono sulla scena nel 1970 a NY. Gruppo “Radicalesbians” diffondono scritto “La donna-identificata donna” che aprirà porte delle lesbiche nel movimento. il mito dell'orgasmo vaginale (1968), e un saggio che mira a distruggere la tesi di Freud sui due tipi di orgasmo femminili (clitorideo – adolescenziale – e vaginale – di donna adulta; in realta studi in quel periodo sostenevano che il piacere della donna deriva solo dalla clitoride). Sostiene che non è colpa della donna se essa non arriva all'orgasmo, ma dell'uomo, che si preoccupa solo del suo piacere, e quindi pretende l'orgasmo vaginale della donna, mentre il clitoreideo e quello favorito. Tale orgasmo abbatterebbe l'istituzione eterosessuale. Queste tesi saranno cavalcate dai movimenti lesbici.

• Adrienne Rich: nel 1980 scriverà saggio “Eterosessualità obbligatoria ed esistenza lesbica” che darà al lesbismo status di teoria rispettabile a tutti gli effetti. Affermano che categorie sessuali sono maschilizzate da immagine imposta dal dominio maschile di donna. Nel mondo a dominio patriarcale donne lesbiche che non si prestano a matrimoni o ad avere figli vengono marginalizzate, per cui anche loro contro il patriarcato. eterosessualità obbligatoria e esistenza lesbica, dara al lesbismo lo status di teoria rispettabile. Essere donna di nessun uomo in una societa patriarcale equivale ad essere patetica, discriminata e esclusa. Anche i movimenti femministi avranno quindi l'obiettivo di abbattere la societa patriarcale.

• Mary Daly: analisi che demistifica sistema patriarcale e sessista del giudaismo e cristianesimo. • Gayle Rubin: pubblica nel 1974 “Lo scambio delle donne. Note sulla “economia politica” del sesso” dove precisa la necessità di concetti più fedeli al nuovo pensiero femminista. Ella afferma che idee chiave del nuovo movimento siano “sesso-genere” dove il primo indica caratteristiche fisiche naturali che non produce ruoli sociali differenti. E’il genere a creare differenze, inteso come cultura e rapporti soc...


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