Riassunto fondamenti di sociologia di Anthony Giddens, Philip W. Sutton PDF

Title Riassunto fondamenti di sociologia di Anthony Giddens, Philip W. Sutton
Course Sociologia
Institution Università degli Studi di Milano
Pages 41
File Size 707.3 KB
File Type PDF
Total Downloads 93
Total Views 138

Summary

Riassunto fondamenti di sociologia - ANTHONY GIDDENS, PHILIP W. SUTTON (Il Mulino)...


Description

CAPITOLO 1. LA SOCIOLOGIA La sociologia studia le diverse forme di vita umana associata, i legami, le relazioni tra le persone. A sociologia ha come oggetto il nostro comportamento di esseri sociali. L’ambito di interessi sella sociologia è estremamente vasto:dagli incontri casuali per strada ai processi sociali globali. Un concetto molto importante in sociologia è la struttura sociale. Essa si riferisce al fatto che le attività umane non sono casuali ma strutturate socialmente, e che vi sono delle regolarità nei nostri comportamenti e nelle relazioni che intratteniamo. La struttura sociale si differenzia da quella fisica, ad esempio un edificio di mattoni esiste indipendentemente dalle azioni umane. Nel mondo sociale i mattoni sono invece gli esseri umani. Il processo di strutturazione è un processo biunivoco in quanto le azioni umane strutturano il mondo intorno a noi e contemporaneamente vengono strutturate da esso. Il lavoro sociologico dipende da quello che Charles Wright MILLS definisce immaginazione sociologica. L’immaginazione sociologica richiede la capacità di riflettere su se stessi fuori dalle abitudini familiari della vita quotidiana, al fine di guardarle con occhi diversi. L’immaginazione fa si che ci poniamo delle domande . A CHE COSA SERVE LA SOCIOLOGIA? La sociologia ha numerose implicazioni pratiche per la nostra vita: 

Consapevolezza delle differenze culturali. In primo luogo, la sociologia ci permette di guardare il mondo sociale da prospettive diverse. Se comprendiamo correttamente come vivono gli altri, comprendiamo meglio i loro problemi.



Valutazione degli effetti delle politiche. In secondo luogo, la ricerca sociologica fornisce un aiuto pratico alla valutazione degli effetti delle politiche.



Autocomprensione. In terzo luogo, più sappiamo sul funzionamento complessivo della nostra società più saremo in grado di influire sul nostro futuro.

1

AUGUSTE COMTE Dobbiamo a Auguste Comte il merito di aver coniato il termine sociologia. Egli infatti ambiva a creare una scienza della società che potesse spiegare le leggi del mondo sociale così come le scienze della natura spiegano il mondo fisico. Comte ha una visione positiva. Il positivismo afferma che la scienza è applicabile esclusivamente a fenomeni osservabili. Adottare un approccio positivo in sociologia vuol dire credere nella produzione di conoscenza sociale basata sull’evidenza empirica ricavata dall’osservazione ,dal confronto e dalla sperimentazione. Secondo Comte gli sforzi degli individui per comprendere il mondo sono passati attraverso quello che lui definisce la legge dei tre stadi.   

Nello stadio Teologico gli individui fanno riferimento alla religione per spiegare il mondo; Nello stadio Metafisico, affermatosi grosso modo all’epoca del Rinascimento, la società viene spiegata facendo ricorso ad idee astratte; Nello stadio Positivo, annunciato da Copernico, Newton e Galileo,è caratterizzato dall’applicazione del metodo scientifico al mondo sociale.

EMILE DURKHEIM Come anche Comte così Durkheim è convinto che si debba studiare il mondo sociale con la stessa oggettività con cui gli scienziati studiano la natura. Il primo principio della sociologia di Durkheim è «studia i fatti sociali come cose» I fatti sociali sono elementi della vita sociale che determinano le azioni degli individui. Essi sono esterni agli individui e sono invisibili e intangibili, essi non possono essere osservati direttamente. Per Durkheim è essenziale che i fatti sociali siano studiati lontani dai pregiudizi e ideologie. Nel suo primo lavoro “divisione del lavoro sociale” Durkheim dichiara che con l’avvento dell’industrializzazione si afferma un nuovo tipo di solidarietà. La solidarietà è per Durkheim un elemento che tiene la società unita impedendole di sprofondare nel caos. Egli contrappone la solidarietà meccanica alla solidarietà organica.  La solidarietà meccanica: i membri di questa società si occupano di cose molto simili tra loro, essi sono legati da esperienze comuni e credenze condivise. Le sanzioni sono repressive e limitano le possibilità di dissenso individuale.  La solidarietà organica: i membri di questa società si dedicano in prevalenza a occupazioni diverse tra loro, essi sono legati gli uni agli altri dall’interdipendenza reciproca, proprio come gli elementi di uno stesso organismo. Le sanzioni sono di tipo restitutive, cioè mirano a ristabilire l’equilibrio turbato dalla violazione.

2

Uno degli studi più famosi di Durkheim riguarda il “suicidio”. Egli afferma che il suicidio non è un fatto puramente personale, ma è un fatto sociale spiegato solo da altri fatti sociali. Egli individua delle categorie più propense al suicidio rispetto ad altre. Gli uomini sono più propensi rispetto alle donne, i single di più rispetto ai coniugati, i protestanti di più rispetto i cattolici, i ricchi di più rispetto ai poveri, e momenti di pace favoriscono i suicidi rispetto alle guerre. Da questi confronti Durkheim afferma che vi sono dei fattori sociali che spingono l’individuo al suicidio. Questi fattori sono l’integrazione sociale e la regolazione sociale, un eccesso o una carenza provocano 4 tipi di suicidio: - Una mancanza di integrazione sociale causa un suicidio egoistico. Si ha quando un individuo si sente isolato, e i suoi legami sociali sono allentati o distrutti.  Un eccesso di integrazione sociale causa un suicidio altruistico. Si ha quando l’individuo attribuisce alla società più importanza rispetto a sé stesso. Esempio i Kamikaze giapponesi  Una mancanza di regolazione sociale causa un suicidio anomico. L’anomia per Durkhaim è una carenza di valori e di norme provocata dalla vita sociale moderna. Si ha un suicidio anomico quando gli individui a causa di cambiamenti sociali o economici repentini si trovano privi di norme.  Un eccesso di regolazione sociale causa un suicidio fatalistico Si ha quando l’individuo è avvolto da un senso di oppressione che lo spinge al suicidio.

KARL MARX Secondo Marx i cambiamenti dell’età moderna sono causati dallo sviluppo del capitalismo. Il capitalismo è un modo di produzione diverso dai suoi precedenti storici. Il capitalismo è caratterizzato da due elementi: Il capitale e il lavoro salariato. Il capitale sono cioè i mezzi di produzione, quindi le macchine, le fabbriche, il denaro, ecc Il lavoro salariato è l’insieme di lavoratori che non possiedono mezzi di produzione e che vendono la propria forza lavoro in cambio del salario. Il capitalismo crea in questo modo due classi sociali: la borghesia e il proletariato. La borghesia sono cioè coloro che detengono il capitale, i mezzi di produzione; Il proletariato è la classe operaia industriale urbana priva di mezzi di produzione , che possiede solamente la propria prole.

3

Il rapporto di classe è basato sullo sfruttamento, vi è la classe borghese che è la classe dominante e quella del proletariato è quella subordinata. Essendoci questo sfruttamento i rapporti tra le due classi è di conflitto Marx afferma che la storia di ogni società è la storia delle lotte di classe. Marx prevedeva che come i capitalisti avevano rovesciato l’ordine preesistente, anche loro sarebbero stati rovesciati. Vi sarà una rivoluzione dei lavoratori che avrebbe instaurato una società senza classi. Il nuovo modo di produzione si sarebbe organizzato intorno ad una proprietà di tipo comunitaria.

MAX WEBER Benché influenzato dalle idee di Marx, Weber sosteneva che l’influenza dei valori e delle idee era pari a quella delle condizioni economiche sui cambiamenti della loro epoca. Per Weber non esisterebbero i fatti sociali, per lui gli individui sono liberi di agire e possono plasmare il loro futuro. Per questo la sociologia ha il compito di comprendere le loro azioni. (sociologia comprendente). Weber studiò a lungo le varie religioni, quella della Cina, quella dell’India, quella Orientale, ecc e confrontandole con quella Occidentale arrivò ad affermare che alcuni aspetti dell’etica protestante avevano contribuito a formare lo spirito del capitalismo. Proprio “l’etica protestane e lo spirito del capitalismo” è il titolo della sua maggiore opera. Per comprendere l’analisi di Weber è importante il concetto di tipo ideale. I tipi ideali sono modelli concettuali utili a comprendere il mondo. Nel mondo reale i tipi ideali non esistono, se ne hanno solo alcuni attributi. Il termine ideale indica la forma pura di un certo fenomeno Studiando le religioni Weber si accorse che la società si stava allontanando da essa, dalle superstizioni e da altre credenze, e al suo posto stava subentrando il calcolo strumentale razionale. Ciò viene definito razionalizzazione. Per Weber la rivoluzione industriale e l’avvento dell’industrializzazione è la manifestazione più ampia del processo di razionalizzazione. Egli utilizzò anche il termine “disincanto” per descrivere il modo in cui il pensiero razionale moderno ha spazzato via le credenze di carattere «magico». Per Weber però la razionalizzazione pone un pericolo. Egli immaginò una società moderna in cui il tentativo di regolamentare ogni sfera della vita sociale, la trasformasse in una gabbia di acciaio capace di soffocare lo spirito umano.

4

CAPITOLO 2. CULTURA E SOCIETA’. In sociologia il termine cultura si riferisce ai modi di vita dei membri di una società,o di gruppi all’interno di una società,e include l’abbigliamento, i modi di pensare, ecc La cultura si può concettualmente distinguere dalla società Una società è un sistema di relazioni tra individui. Tutte le società sono accomunate dal fatto che i loro membri sono legati da relazioni strutturate sulla base di una cultura comune. Gli elementi fondamentali di ogni cultura sono le idee, o valori, e le norme. I valori guidano gli esseri umani nelle loro interazioni con l’ambiente sociale, ad esempio la monogamia (ovvero la fedeltà a un solo partner sessuale) per gli occidentali è un valore. Le norme sono regole di comportamento che riflettono o incarnano i valori di una cultura. I valori e le norme variano nel tempo e nello spazio, ( la convivenza , donare il sangue, ecc) Una società è un sistema di relazioni tra individui. Tutte le società sono accomunate dal fatto che i loro membri sono legati da relazioni strutturate sulla base di una cultura comune. Le società primitive, tendono ad essere culturalmente omogenee o società monoculturali. La maggior parte delle società industrializzate attraversa un processo di diversificazione culturale che le rende società multiculturali. Queste società multiculturali sono culturalmente composite, nel senso che la loro popolazione è costituita da gruppi di diversa origine culturale. Nelle metropoli moderne ci sono numerose comunità subculturali che vivono fianco a fianco nel contesto di una cultura prevalente. Per subculture non intendiamo solo gruppi etnici o linguistici, ma qualsiasi segmento di popolazione appartenente a una società più ampia e distinguibile sulla base di parametri culturali. Es: hippy, cultori hip-hop, naturalisti… La cultura non si riferisce a caratteri ereditati, ma appresi nel corso della socializzazione. Il processo attraverso cui il bambino apprende valori, norme e stili di vita è detto socializzazione. La socializzazione è il canale primario di trasmissione della cultura da una generazione all’altra. Essa è un processo che dura tutta la vita. I sociologi dividono la socializzazione in due fasi che coinvolgono diversi agenti di socializzazione: La socializzazione primaria: avviene durante la prima infanzia. In questa fase si apprende il linguaggio e i modelli fondamentali di comportamento. L’agente di socializzazione è la famiglia. La socializzazione secondaria: avviene dopo l’infanzia e dura tutta la vita. Chiaramente gli agenti di socializzazione saranno molti di più, come il gruppo dei pari, i colleghi, i mass media, le organizzazione, ecc.

5

Attraverso la socializzazione gli individui imparano a conoscere i ruoli sociali. Il ruolo sociale è l’insieme di quei comportamenti socialmente definiti che ci aspettiamo da chi ricopre un determinato status o posizione sociale. I sociologi distinguono gli status in status ascritti e status acquisiti. I status ascritti sono quelli assegnati biologicamente ad ognuno di noi, essi riguardano la razza, il sesso, l’età, ecc (uomo, bianco, adulto) I status acquisiti sono quei status acquisiti attraverso una prestazione, ad esempio atleta, laureato, dirigente, ecc. Esistono però degli status che hanno priorità sugli altri e sono i master status, i più comuni sono quelli basati sul genere e la razza, le prime due caratteristiche che le persone notano le une delle altre in un incontro. Nel corso della socializzazione gli individui sviluppano anche la propria identità. In senso lato, l’identità consiste nella nozione che le persone hanno di se stesse e di ciò che per loro è significativo. In sociologia si hanno due tipi di identità: l’identità sociale e l’identità individuale o personale. 

L’identità sociale riguarda tutte quelle caratteristiche attribuite dagli altri ad un individuo, ad esempio studente, madre, avvocato, ecc. L’identità sociale è plurima e cumulativa, infatti una donna può essere contemporaneamente madre, in geniere, cattolica, ecc…



L’identità personale o individuale è un processo nel quale elaboriamo la nostra identità. Essa fa riferimento al processo di sviluppo personale attraverso il quale elaboriamo il senso della nostra unicità.

Le società premoderne:  Le società di cacciatori-raccoglitori. A partire da circa 50.000 anni fa, gli esseri umani hanno vissuto in società di cacciatoriraccoglitori . Questi gruppi si procuravano il sostentamento con la caccia, la pesca e la raccolta di piante commestibili. Nei gruppi di cacciatori–raccoglitori esiste un basso grado di disuguaglianza. Tali gruppi hanno scarso interesse per la ricchezza materiale, privilegiando piuttosto i valori religiosi e le attività rituali. Un’altra caratteristica di queste società sono le differenze di rango limitate all’età e al sesso.  Le società pastorali e agricole. Circa 20.000 anni fa, alcuni cacciatori-raccoglitori per provvedere al proprio sostentamento, cominciarono ad allevare animali domestici e a coltivare appezzamenti di terreno. Le società pastorali sono quelle che si affidano all’allevamento del bestiame. Le società agricole sono prevalentemente dedite alle coltivazioni stanziali. L’agricoltura garantisce un più sicuro approvvigionamento di cibo e può perciò offrire 6

sostentamento a comunità molto più ampie di quelle precedenti. Inoltre non essendo nomadi, le società agricole possono accumulare maggiori proprietà materiali.  Le società tradizionali A partire dal 6.000 a.C. Queste società erano caratterizzate dallo sviluppo urbano, presentavano disuguaglianze di ricchezza. Poiché furono accompagnate dall’uso della scrittura e dal fiorire delle scienze ed arti, sono spesso chiamate civiltà. Le società industrializzate: L’industrializzazione ( cioè avvento della produzione meccanizzata e alimentata da risorse energetiche inanimate, come il vapore e l’elettricità) ha distrutto le forme di società che hanno dominato la storia fino ad appena due secoli fa. Un primo aspetto distintivo delle società industrializzate consiste nel fatto che la grande maggioranza della popolazione attiva svolge un lavoro extra-agricolo. Inoltre, in seguito la processo di urbanizzazione, più del 90% della popolazione vive in città dove si trova la maggior parte dell’offerta di lavoro. In queste nuove aree urbane, la vita sociale diventa più impersonale e anonima che in passato, poiché molti contatti quotidiani avvengono tra estranei.

 Primo,Secondo e Terzo mondo Le società del Primo mondo sono quelle industrializzate dell’Europa e dell’America settentrionale,l’Australia la Nuova Zelanda, il Giappone. Le società del Secondo mondo erano quelle comuniste dell’Unione Sovietica e dell’Europa orientale. Erano inoltre sistemi politici a partito unico.  Paesi in via di sviluppo Molti paesi in via di sviluppo si trovano in regioni che hanno subito il dominio coloniale: Asia,Africa e Sudamerica. Le società in via di sviluppo non sono semplicemente «arretrate» rispetto a quelle industrializzate, ma sono state in gran parte create dal contatto con l’industrialismo occidentale, cha ha spazzato via i preesistenti sistemi tradizionali.  Paesi di nuova industrializzazione Il «Terzo mondo » non è una realtà limitata. Una maggioranza di paesi che fanno parte del «Terzo mondo » è rimasta indietro rispetto ai paesi dell’occidente, alcuni però hanno intrapreso un processo di industrializzazione che ha portato ad una crescita economica sensazionale nell’ultimo trentennio. Tra questi: Messico, Brasile, Hong Kong,Singapore, Corea del Sud e Taiwan.

7

CAPITOLO 3. INTERAZIONE SOCIALE E VITA QUOTIDIANA L’occhiata che i passanti si scambiano e il loro distogliere lo sguardo quando arrivano vicino sono una dimostrazione di quella che il sociologo americano Erving GOFFMAN ha chiamato disattenzione civile. Lo studio di queste forme di interazione sociale è di grande importanza per la sociologia. Le ragioni sono tre: 1. Le routine della vita quotidiana conferiscono forma e struttura alla nostra attività. La nostra esistenza è organizzata in base alla ripetizione di modelli di comportamento giorno dopo giorno. 2. In secondo luogo,Lo studio della vita quotidiana ci rivela che gli esseri umani sono in grado di agire creativamente per modificare la realtà. Questo concetto di costruzione sociale della realtà è fondamentale per la sociologia. 3. In terzo luogo, lo studio delle interazioni sociali quotidiane getta luce su sistemi e istituzioni sociali. Comunicazione non verbale: Un importante aspetto della comunicazione non verbale è l’espressione facciale delle emozioni Darwin sosteneva che le modalità fondamentali di espressione delle emozioni sono le stesse per tutti gli esseri umani. Paul EKMAN ha condotto una ricerca proprio su questa affermazione. Egli studiò una popolazione indigena della nuova Guinea. Questa popolazione pur non avendo mai avuto nessun altro contatto esterno riconobbero delle immagini che rappresentavano gioia, dolore, disgusto, ed erano in grado di identificarle. Ciò ci fa capire quindi che l’espressione facciale delle emozioni e la sua interpretazione sono innate. E’invece culturalmente variabile il modo di sorridere e i gesti e le posture del corpo. ( in alcune culture per dire di sì si muove la testa a destra e a sinistra) Non esistono gesti o posture del corpo comuni a tutte le culture. Scambi verbali: Gran parte delle nostre interazioni ha luogo attraverso lo scambio verbale. Lo studio della conversazione è stato fortemente influenzato da Goffman anche se è Garfinkel il padre dell’etnometodologia. L’etnometodologia è lo studio degli etnometodi, cioè quelle pratiche di uso comune di una cultura di cui ci serviamo per comprendere cosa dicono gli altri. (Etnometodologia = studio dei modi, in cui i soggetti inseriti in culture diverse cercano il senso della conversazione.) Il vandalismo internazionale: DUNEIER e MOLOTCH hanno studiato gli scambi verbali che avvengono tra «gente di strada». Nello studio è stata utilizzata una tecnica chiamata analisi della conversazione. L’analisi della conversazione è una tecnica che esamina il significato di ogni elemento di una conversazione. Per definire la produzione di disagio e incertezza attraverso scambi verbali tecnicamente incivili 8

Duneier e Molotch usano l’espressione vandalismo internazionale. Il vandalismo internazionale lascia le vittime nell’incapacità di elaborare quello che succede. I gridi di reazione Certe espressioni linguistiche sono esclamazioni inarticolate che GOFFMAN chiama gridi di reazione. Prendiamo ad esempio il caso di qualcuno che dice «Oplà!», questo viene usato solo in situazioni di scarsa gravità non nel caso di incidenti seri. L’esclamazione segnala una capacità di controllo sui dettagli della vita sociale. I lapsus linguae Secondo FREUD, nessun errore commesso nel parlare è in realtà accidentale. I lapsus linguae rivelano per un breve attimo cose che desideriamo tenere nascoste,...


Similar Free PDFs