Riassunto La riforma protestante PDF

Title Riassunto La riforma protestante
Author Elisa Barbera
Course Storia Moderna
Institution Università degli Studi di Firenze
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BAINTON – “LA RIFORMA PROTESTANTE” Introduzione Epoca della Riforma= epoca di molti sconvolgimenti: - Rinascimento: attenzioni degli uomini dal cielo alla terra - Scoperte geografiche che ampliano i confini - Monarchie nazionali indebolimento SRI e minaccia per la monarchia papale - Fine sistema corporazioni e libertà nel commercio La R. non deriva da nessuno di questi eventi, con alcuni si alleò, con altri si oppose. Prima di ogni cosa la R. è stata un risveglio religioso; ha portato a una frantumazione dell’organizzazione monolitica della chiesa romana. Questa, all’epoca della R era talmente secolarizzata che i papi facevano alleanze anche con i Turchi vs gli europei. Ripercorriamo lo sviluppo della Chiesa: 1- Prima di Costantino, epoca delle persecuzioni 2- La chiesa si inserisce nella vita dell’Impero Romani, si crea una società cristiana e iniziano a collaborare i due poteri (impero e papato). Gli imperatori che adottarono il cristianesimo rinunciarono all’essere divinizzati. Due atteggiamenti diversi: - Oriente: tutto l’apparato ecclesiastico era sottomesso e controllato dall’imperatore: cesaropapismo - Occidente: con le invasioni barbariche lo sviluppo della chiesa assunse una direzione diversala chiesa si fece educatrice e civilizzatrice di questi popoli. 3- Chiesa medievale che a sua volta vede 3 periodi: a) Propagazione del cristianesimo tra i barbari b) Dominazione grazie al grande istituto terriero che aveva creato: chiesa parte del sistema feudale e inizia a secolarizzarsi con conseguente processo di corruzione che investì tutti gli organi di cui la chiesa era formata: curia romana, clero secolare e clero regolare. VIII sec la chiesa era più che altro una potenza territoriale e politica e questo fu, per Lutero, il primo passo per la decadenza. I papi era veri e propri sovrani immischiati in alleanze con altri sovrani. Inoltre il clero secolare era ormai una potenza feudale, signori di terre e non di anime. Si salvava il sistema monastico, chiuso nei loro conventi e lontano dalla corruzione, infatti il movmento riformatore parte proprio da questi luoghi. XII sec esigenza di riforma avvertita da tutti, ma intato la chiesa era diventata una teocrazia. Gregorio VII fu portavoce di un programma con pretese riformiste universali, partendo dalla cristianizzazione della società: se proprio i cristiani dovevano far la guerra, invece che farla tra di loro, che si volgessero all’esternocrociate. Per far sì che la teocrazia si attuasse andava riformata la struttura parrocchiale facendo in modo che quella dei sacerdoti non diventasse una casta ereditaria celibato obbligatorio. Allo stesso tempo perché la teocrazia fosse attuata la chiesa doveva essere libera e superiore al potere degli imperatori e non tollerò le deposizioni dei papi da parte degli imperatori. La chiesa afferma il suo dominio su base sacramentale: è la chiesa l’unica istituzione in grado di amministrare i sacramenti, un potere imperiale, per quanto potente, poteva garantire solo per la vita terrena, la Chiesa poteva garantire anche per la vita dopo la morte. l’ultimo dei preti era cmq superiore al più potente degli imperatori. E’ su questo e sul sacramento del sacerdozio che la Chiesa si impone come predominante frattura laicato e clero. Teocrazia al suo culmine con Innocenzo III che fu arbitro d’europa, superiore a ogni sovrano. c) Decadenza che si ha già prima della riforma. Il papato fu coinvolto nell’indebolimento dell’Impero. Momento più basso cattività avignonese, 70 anni papato trasferito ad avignone e solo papi francesi. + espediente lucrativo delle indulgenze e i papi ad avignone riuscirono a guadagnare tantissimo. Ovviamente il re di francia appoggiava questo apporto di denaro, ma gli altri paesi no e se la sede papale non fosse tornata a Roma, probabilmente sarebbero nate in quel periodo le chiese nazionali. Il ritorno a Roma non fu salutato positivamente dai cardinali avignonesi che elessero un loro papa scisma da 1378 a 1417. Molto concili con lo scopo sia di riunificare la chiesa, che ti arginare il potere del papa in una sorta di monarchia costituzionale. (riuscirono solo nel primo punto). Superato lo scisma i papi riacquisirono il loro potere monarchico, ma poi tanto più il prestigio e il potere andavano diminuendo, tanto più il potere si centralizzava. Durante il rinascimento il papato era diventato una via di mezzo tra una signoria italiana e una potenza europea, il papa non sapeva se essere il successore di cesare o di pietro.

XV sec disgregazione del papato si accompagna al tramonto della filosofia che lo aveva supportato. Esplode la filosofia individualistica. Negli ultimi decenni del 1400 il rinascimento impone uno stile di vita contrapposto a quello della chiesa e in questo contesto nasce una nuova classe di letterati e artisti non provenienti dagli ordini monastici modello di “Uomo universale”: esercizio fisico, arte, lettere, guerra + recupero classicità. Tra rinascimento e chiesa non ci furono conflitti, soprattutto perché il rinascimento invase anche il Vaticano. Alcuni papi del rinascimento: Sisto IV si comportò come un despota, Alessandro VI ebbe molte amanti tanto che fallì l’obbligo del celibato all’interno del vatiano; Giulio II fu uomo autoritario e giusto, molto coinvolto nelle crociate, era un guerriero; Leone X di famiglia medici, sperperò moltissimo denaro in spettacoli e giochi d’azzardo.  NON è STATA LA RIFORMA A PORRE FINE ALLA TEOCRAZIA PAPALE, LO STATO DELLE COSE INTERNE ALLA CHIESA, LA CORRUZIONE, PORTò ALLA SUA FINE. Tutto questo + nascita di sette in tutta europa che si distaccavano dalla chiesa. Dottrine più sovversive per la chiesa: 1. Escatologia: attesa del ritorno di Cristo 2. La vera chiesa di Dio non è quella visibile, bensì quella degli eletti predestinati e un uomo corrotto non può essere il capo della vera chiesa di Dio. 3. Negazione validità dei sacramenti o della facoltà di amministrarli Wycliff e Hus negarono il dogma della transustanziazione, altri negarono che tale sacramento non poteva essere compiuto da un prete indegno…cmq entrambe queste correnti erano contro il sacerdozio e screditavano tutto il sistema dei sacramenti. Ad ogni modo continuava ad esistere, a livello periferico e decentrato rispetto allo sfarzo e alla corruzione romana, una chiesa che era pietà: nascono sette e comunità (“Gli amici di Dio” p.es) che denunciavano le malefatte della chiesa e si impegnavano a riportare il cristianesimo a un livello puro e evangelico. A questo punto della storia la chiesa auspicava ad un ritorno al medioevo, quando la fioritura dei monasteri e il potere teocratico costituivano una primavera nella storia della cristianità. Cap 1 – La fede di Lutero Alcune interpretazioni cattoliche della R la pongono sulla linea della decadenza della chiesa, in quanto non attua una riforma morale, non impone ulteriori divieti e osservanze, ma semmai le elimina. Lutero come personaggio medievale che apre la strada all’età moderna: al suo inizio la R porta a una proliferazione di sette come si ebbe nel tardo medioevo, ma la R NON SI SVILUPPA DA UNA SETTA  L cercò sempre di contenere gli influssi settari. LA R NON SI SVILUPPA DA CONCEZIONI DELLA SCOLASTICA in comune con la scolastica c’è la svalutazione della filosofia e della ragione per comprendere la fede. ANALOGIE COL RINASCIMENTO contro i culti di reliquie e santi, i pellegrinaggi e le indulgenze, L se la prese con l’arroganza degli italiani, anche se cmq in italia ebbe un certo seguito. L cmq aspirava a conquistare l’Europa. L considerava il cattolicesimo una deformazione del Vangelo. La Chiesa aveva una considerazione troppo piccola della grandiosità di Dio, e una troppo grande delle capacità umane. Lutero visse ai confini della cristianità, nelle regioni slave lontane dall’influenza del rinascimento: non in contatto con testi rinascimentali, ma testi legati a una religiosità austera, che preannunciava il male dell’inferno. La Chiesa puntava sul trasmettere paura e speranza (paradiso) in una giusta dose, in modo che cmq gli uomini fossero indotti ad essere operativi nella vita, ma per L questo comportò gravi fasi alterne di depressione e esaltazione durante tutta la sua vita. La Chiesa indottrinava alle modalità di accesso al paradiso e la vita monastica risultava la via migliore e più sicura, tant’è che chi non si faceva monaco nella vita, spesso indossava la tonaca in punto di morte per salvarsi dall’inferno. Questo porta L, nel luglio 1505, a fare un voto a sant’Anna durante un temporale: se si fosse salvato, si sarebbe fatto frate entra in un convento agostiniano. La serenità fu passeggera, i tormenti della paura dell’inferno tornarono. La sua vita in convento prosegue attraverso dure penitenze e una vita rigida fatta di rinunce. Era convinto che il sistema della indulgenze funzionasse, fino al suo viaggio a Roma 1511. Qui salì la santa scala carponi, visitò santuari ecc, ma si chiede se davvero la cosa funzioni. Inizia una riflessione: la via della salvezza passa per la penitenza che a sua volta è divisa in tre momenti: contrizione, confessione, soddisfazione. Il problema sono i primi due punti, poiché la chiesa aveva sostituito la contrizione vera con la paura annichilente e la confessione non poteva essere totalmente purificante, in quanto difficile per ogni uomo capire quali sono le sue colpe, alcuni peccati sono esterni alla sua consapevolezza. Un’altra via che offriva la chiesa era quella del misticismo, ma anche qui si presentava un problema: abbandonarsi totalmente a Dio, come una goccia nell’oceano era sbagliato: Dio non è

un abisso che ingloba tutti, ma è maestà divina e l’uomo non si farà mai avvolgere totalmente da un abisso, tenterà sempre di resistere. L poi fu influenzato dalla concezione agostiniana della predestinazione e questo gli causò un grande sconforto. Di tutti questi problemi L ne parlava col suo confessore che lo induceva a smettere di farsi ste seghe mentali e gli consigliava di adoperarsi per il bene altrui: gli propose di prendere un dottorato, diventare un predicatore e dedicarsi all’insegnamento e così inizia a dare lezioni sulla Bibbia si immerge nella lettura della bibbia più volte e le sue prime lezioni furono sui sal. Lo studio del salmo 22 fu illuminante per lui: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” anche Gesù si era sentito abbandonato, perché Dio lo abbandona? Gesù arriva a condividere così tanto l’umanità che come gli uomini si sente abbandonato. Ma poi arriva per L la comprensione del miracolo del perdono, miracolo perché non si può spiegare con la ragione. Dio padre di tutti è misericordioso e ha pietà, perdona senza condizioni. Cap 2 – La Riforma di Lutero Lutero all’inizio non fu un innovatore, molte cose che disse erano già state dette prima di lui. L distingue due tipi di cattolicesimi: agostinianesimo e tomismo( tutto dipende sì da Dio, ma ha dato grandi capacità all’uomo che può quindi contribuire alla sua salvezza). Per L se tutto dipende da Dio, niente va lasciato all’uomo. La rottura con la chiesa avvenne nell’ambito delle indulgenze: L rifiuta il concetto di “merito”, rifiuta che i santi abbiano meriti. Le indulgenze venivano usate solo per guadagnare, i soldi venivano divisi tra il papato e il signore del territorio nel quale venivano concesse. Il principe di L era Federico il Savio di Sassonia e aveva ottenuto la proclamazione annua delle indulgenze, contro la quale L protestò tre volte. La prima di queste proteste ci fa capire che L non era contro l’aspetto finanziario, piuttosto voleva dimostrare la falsità del fatto che i santi avessero dei meriti e la vendita delle indulgenze portava a rilassatezza. 1517 Alberto di Hoenzollern, pur non avendo ancora l’età per esser vescovo, si vide offrire dalla chiesa l’arcivescovato di Magonza accordando un pagamento col papato. Alberto dovette chiedere un prestito per pagare, ma il Papa per far sì che estinguesse il suo debito, proclamò un’indulgenza di 8 anni sui suoi territori e l’incasso sarebbe stato diviso: ½ Alberto e ½ alla costruzione di un santuario per contenere e riparare le reliquie di san pietro. A chi contribuiva a questo pagamento, era concessa la remissione dei peccati e garantito il paradiso ai suoi amici nel purgatorio. 31 ott 1517 L affisse alla porta della cattedrale di Wittenberg le sue famose 95 tesi contenenti obiezioni di triplice natura: 1) appello al nazionalismo tedesco offeso dalla sottomissione papale 2)illegittimità della giurisdizione papale sul purgatorio: le indulgenze non si estendono al purgatorio e non comportano il perdono dei peccati 3) le indulgenze favoriscono uno stato d’animo falso. A questo evento ne seguì un dibattito nel quale il papa ribadì la sua posizione: a) le indulgenze portano alla remissione della pena, non del peccato b) il papa ha potere assoluto sulla terra. Lutero per tutta risposta sposta l’argomento sulla questione dell’infallibilità papale, affermando che il papa e il concilio non sono infallibili. Questa posizione ancora non poteva essere giudicata eretica. Successivamente L gessò sullo stesso rogo la bolla di scomunica e il diritto canonico. Gli attacchi vs l’autorità furono resi più efficaci dal ricorso a due dottrine: 1)escatologia e 2)predestinazione. Come la setta escatologica, anche L credeva nella venuta del Cristo che avrebbe sconfitto l’Anticristo (il papa) ma per L ogni papa era l’incarnazione del diavolo, anche quelli che furono tra i più buoni. 2)la vera chiesa è formata solo dai predestinati, ma nessuno sa chi sono i predestinati. A volte l’autorità con cui L si approcciava alle scritture o giudicava la chiesa è stata contestata giudicata individualistica o addirittura della stessa rigidità di quella della chiesa romana. Il protestantesimo ai suoi esordi porta alla nascita di molte sette derivanti da interpretazioni relativiste delle scritture, mentre il luteranesimo posteriore è più legato a un biblicismo stretto. L non appartiene a ness di queste 2 correnti, lui credeva che la solo autorità era contenuta nelle parole della Bibbia. Del NT considera di maggior importanza il vangelo di Giovanni e le lettere paoline, mentre rifiutava la lettera di Giacomo perché vi era troppa insistenza sulle opere. Interpretazione arbitraria delle ss, ma c’erano delle norme: la parola di Dio era il mezzo tramite il quale veniva rivelata la salvezza e per essa non era chiesto niente all’uomo, solo la fede. La radicalità della riforma di L la si vede quando tratta della questione dei sacramenti: dei 7 istituiti dalla chiesa cattolica, ne salva due, battesimo e eucarestia. - Matrimonio no sacramento perché ha un valore civile e non deve essere monopolio della chiesa lo stato era così chiamato a prendere il posto che gli era stato sottratto dalla chiesa - Ordinazione no sacramento perché non è stata istituita da Gesù, non conferisce nessuna grazia invisibile SACERDOZIO UNIVERSALE per tutti i cristiani, poi per ragioni

organizzative ci devono essere dei ministri che guidano. L fa crollare tutto il sistema teocratico della Chiesa - Estrema unzione no sacramento, ma più un rito legato alla superstizione - Cresima può venire lasciata come rito, no sacramento perché non istituita da Cristo - Confessione come mezzo sacramento e ritenuta utile L era d’accordo con la Chiesa nel dire che la loro validità non dipende da chi somministra i sacramenti, ma ci deve essere la fede, perché non agiscono da soli in chi li riceve. Concezione della messa: non avviene nessun sacrificio, non c’è niente che gli uomini possono sacrificare che sia gradito a Dio, il momento della cena deve essere un rendere grazie rifiuto della transustanziazione, nessuna parola dell’uomo può essere in grado di compiere tale miracolo. Inoltre Dio è già presente nella materia, non è il ministro con il suo ufficio a rendere l’ostia il corpo di Gesù: il ministro fa solo in modo che la sua presenza sia percepibile. No chiamare messa, ma “cena del Signore”. Questione del battesimo: il fatto che il battesimo vada fatto ai bambini può essere contrastante con il sola fide, ma L afferma che Dio ripone la fede in ognuno, poiché è un suo dono per noi. Poi cambia posizione e afferma che è la fede del padrino a sostenere il fanciullo durante il battesimo. Il battesimo portava al dibattito una questione più ampia: la distinzione tra setta e chiesa, poiché il battesimo in età infantile inseriva il bambino nella società dei fedeli che per la tradizione medievale coincideva anche con quella civile. L si scaglia contro le 3 istituzione della chiesa: papato, clero e monachesimo contro quest’ultimo afferma che non è nella vita monastica che si pratica meglio la morale evangelica, questa deve esser cosa da tutti i giorni, il concetto di vocazione va ampliato ed esteso. L si fa restauratore di una morale cristiana che si basa sull’imitazione di Cristo, sull’ispirarsi al suo atteggiamento. Uso della forza lecito ma gestito dalla legge, non dalla chiesa: non ammetteva né le rivoluzioni, né la teocrazia, e si scaglia duramente contro le crociate. La guerra può essere fatta da un cristiano, ma solo se è giustamente motivata dalle autorità civili. Lo stato non deve mai essere limitato dalla Chiesa, il suo ideale era un parallelismo tra stato e chiesa (anche se poi il luteranesimo sfociò nel cesaropapismo). La dottrina di L non maturò in un giorno: dopo il suo attacco alle indulgenze seguirono 4 anni di minacce e denunce da parte del papato. La situazione si fece critica quando nel 1519 morì l’imp Massimiliano e le contendenti erano le casate di SP e FR, ma né i tedeschi, né il papa erabo favorevoli. Il papa propone il suo candidato nella figura di Federico il Savio, il principe di Lutero e questo ci teneva che L non venisse processato fuori dalla germania e che non venisse condannato senza che fosse ascoltato. Il processo si aprì nel 1520 e riaccese molte rivalità: 1- Tra nord e sud Sassonia: la prima sotto federico, la seconda sotto re Giorgio e fedele al papato. 2- Agostiniani vs domenicani 3- Università: Wittenberg vs Lipsia Cap 3 – l’irrimediabile rottura Dopo la disputa di Lipsia L diventò una personalità A) Nazionale: i nazionalisti si schierarono dalla sua parte vs quella Roma che aveva portato alla disgregazione dell’impero, arrivando a proteggerlo e dargli riparo B) Internazionale: le sue idee fecero presa sugli umanisti. Erasmo piaceva quello che diceva L, gli piaceva il ritorno alla semplicità del NT, era d’accordo contro le sottigliezze della scolastica e il culto delle reliquie, ma non andò mai oltre l’essere d’accordo su quello che lui stesso aveva detto, e anzi cercò cmq una via di conciliazione con la chiesa. Leone X nel 1520, dopo che L pubblicò la cattività babilonese, capisce la gravità della situazione e il 10 ott invia una bolla di scomnica a L che gli dava 60 gg di tempo x ritirare le sue dottrine e sottomettersi alla chiesa. Per tutta risposta il 10 dic L brucia sia la bolla di scomunica che il diritto canonico. La scomunica non arrivò immediatamente grazie alla mediazione del principe Federico il Savio, che insistette nel far processare L dalla dieta nazionale tedesca che si sarebbe riunita a Worms a inizio 1521. Dieta di Worms si trasformò in un tribunale laico che doveva giudicare un eretico e assunse le funzione di un concilio. Formata da 3 partiti: a) papisti fanatici, volevano mettere al bando L senza discutere; b) difensori di L, più che essere d’accordo con le sue teorie, voelvano che venissero discusse in modo equo; c) erasmiani, soluzione di compromesso e conciliazione. Lo scopo di questa dieta era far riuscire L ad abiurare le sue opere più eretiche e la dottrina dei sacramenti. L arrivò alla Dieta a marzo 1521, riconobbe tutte le sue opere, gli fu chiesto di ritrattare le sue dottrine e in risposta disse che non poteva sconfessare la sua coscienza;

inoltre disse che il papa non è arbitro in materia della parola di Dio, ma che ogni cristiano deve esaminarla da sé individualismo luterano. L fu posto al bando, aveva 40 gg per tornare a casa, dopodiché rogo. L’editto di worms in realtà aveva una valenza più politica che religiosa. Mentre tornava a casa con la sua comitiva fu assalito da una banda e rapinato, ma di disse in giro che era stato assassinato. In realtà era stato organizzato tutto dal principe Federico che aveva ordinato di prendere Lutero e portarlo in un posto protetto che nemmeno lui sapeva. L rimase per un anno n...


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