La Chiesa Anglicana, Riforma Protestante, Concilio di Trento. PDF

Title La Chiesa Anglicana, Riforma Protestante, Concilio di Trento.
Course STORIA MODERNA
Institution Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
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Chiesa Anglicana, Riforma Protestante, Concilio di Trento....


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STORIA MODERNA: 16/10/18. La Chiesa anglicana nasce in Inghilterra, nasce per una scritta politica, non ha nella prima fase elementi tipici del protestantesimo, ma è una sostituzione dal vertice papale allo stato inglese della monarchia. Enrico VIII manifestò delle forti opposizioni nei confronti del credo protestante, quando si inizia a diffondere in Inghilterra, proprio per la sua repressione nei confronti del protestantesimo, ricevette dal pontefice il titolo di difensor fidei (titolo ancora oggi esistente). La monarchia francese godeva del nome del cristianesimo, veniva considerata la prima monarchia che si è convertita al cristianesimo ai tempi di Clodoveo, i re cattolici (re di Spagna) questo titolo di re cattolici era recente. A questa situazione si aggiunge problemi politici, problemi matrimoniali a cui incorre Enrico VIII, egli tenta di annullare il suo matrimonio. (Infatuato di Anna Bolena, era al servizio della corte, faceva parte dell’alta aristocrazia). Ci sono delle monarchie che hanno conseguito nel corso del tardo medioevo la successione al trono dinastica, tuttavia questo era stato conseguito dall’Inghilterra, però essa a sua volta aveva vissuto un momento difficile successivamente alla guerra dei cento anni che aveva provocato una crisi nel paese, accompagnato ad una crisi dinastica provocando una guerra civile tra due clan: York e Lanchaster (Guerre delle due rose), abbiamo visto la vittoria degli York inizialmente con Riccardo III ed i Lanchaster maritano l’ultima discendete con Enrico di Tudor (Enrico VII, diventa re perché sposa una Lanchaster). Egli sale sul trono di Inghilterra in una situazione problematica, il potere monarchico deve consolidare il proprio potere, soprattutto c’è una questione: sul trono inglese potevano valutare diritti non solo i Tudor (che ci arrivano per via femminile). In Francia si è affermata la legge salica che vieta alle donne di diventare regine, in Inghilterra non esiste legge salica, però, la successione al trono di Enrico VII ha una sua debolezza, possono vantare del diritto al trono anche i cugini degli Stuart che sono i sovrani della

Scozia. La famiglia Stuart digerisce che i loro cugini i Tudor possano essere re di Inghilterra. Enrico VII ha due figli: il primo genito che deve diventare re d’Inghilterra, in quanto Enrico VII vuole affermare un forte potere, fa un matrimonio prestigioso Arturo viene fatto sposare con una delle figlia dei re cattolici (genitori: Ferdinando ed Isabella) ovvero Caterina d’Aragona, Arturo dopo poco muore e gli succede il fratello più piccolo ovvero Enrico VIII che diviene re d’Inghilterra. Di fronte alla possibilità che Caterina ritorni in Spagna, quindi Caterina ed Enrico VIII si sposano. Matrimonio di per sé legittimo, ma questo matrimonio viene considerato nelle sacre scritture, un matrimonio incestuoso. Questo matrimonio deve ricevere una dispensa papale e viene ricevuta affinché ci sia il matrimonio tra questi due cognati, da questo matrimonio, però, nasce solo una figlia femmina e per questo non si riesce ad assicurare un erede maschio. Per l’Inghilterra non è un problema, c’è il problema dei cugini Stuart in quanto si proclamano più legittimi al trono d’Inghilterra, è questa la preoccupazione di Enrico VIII. Trova, quindi, una ragazza di cui si innamora la quale resta incinta facendo ventilare l’ipotesi che ci possa essere un erede maschio. Bisogna chiedere quindi un annullamento di matrimonio: avviene attraverso la Sacra Rota. Questa volta questo annullamento non viene ottenuto, trova opposizione da parte della Chiesa perché 1) il matrimonio precedente è stato possibile da una dispensa papale essendo cognati, non si può rimangiare una dispensa papale in quanto mette in discussione l’autorità del papa. 2) Inoltre Caterina d’Aragona è la zia di Carlo V, l’uomo più potente a quel momento, Clemente VII che dovrebbe concedere l’annullamento, ha avuto un momento di difficoltà con Carlo V poiché avevano un ottimo legame. Per questo mandò in Italia i Lanzichenecchi che mettono a ferro e fuoco Roma (Sacco di Roma nel 1500), il papa scappa dal palazzo del vaticano per farsi proteggere all’interno di Castel Sant’Angelo. Avvia le attività di pacificazione con Carlo V il quale si fa incoronare a Bologna dal papa, dall’altro lato Carlo V aiuta Clemente VIII a

restaurare i medici sulla Repubblica di Venezia. In questo contesto c’è l’esplosione dello scisma d’Inghilterra. EREDE MASCHIO CHE CONSOLIDI IL POTERE DELLA DINASTIA DEI TUDOR. Si ha la conseguenza che nasce la chiesa anglicana, è una chiesa simile a quella cattolica. Verranno aggiunte in seguito elementi del protestantesimo. Anna Bolena non darà un figlio maschio ad Enrico VIII, con un successivo matrimonio avrà il figlio Edoardo VI. La riforma protestante ha degli effetti sulla chiesa cattolica: ha quello che noi chiamiamo la Controriforma, la risposta che la chiesa romana o cattolica dà alla chiesa protestante. Gli storici cattolici non amano la controriforma, è un termine che nasce dalla storiografia ottocentesca laica, la controriforma è un’azione di repressione che la chiesa cattolica che conduce nei confronti del protestantesimo. La storiografia preferisce parlare di un’esistenza di una riforma cattolica che è precedente alla stessa riforma protestante. Se non ci fosse stata la riforma cattolica, la chiesa cattolica avrebbe proseguito nella sua azione di riforma della Chiesa, anzi ritengono che è stata colpa della riforma protestante che ha esasperato gli animi che ha creato una situazione che ha bloccato quei processi di riforma cattolica che erano già in atto. Questi processi erano: tentativi di riforma negli ordini religiosi (il movimento dell’osservanza, ovvero famiglie francescane che stavano chiedendo un ritorno all’antica regola di San Francesco), beghinaggio che caratterizza il mondo fiammingo, associazione di donne che decidono di vivere religiosamente insieme, tentativi di riforma come l’oratorio romano ovvero uomini che si riuniscono in preghiera. L’atteggiamento fu quello che una qualsiasi riforma che potesse venire ad essere svolta all’interno della chiesa doveva essere a giudizio del papato, una riforma che doveva essere portata davanti dal Capo, non si poteva lasciare ad una libera discussione ovvero il Concilio. Fra lo scoppio della riforma protestante e la convocazione del concilio di Treno (1545), è troppo tardi per procedere alla conciliazione. Il problema era che la chiesa cattolica non

voleva che ci fosse un concilio, in quanto erano terrorizzati all’idea che potesse essere convocato un concilio, poiché gli ultimi due concili che si erano tenuti (Basilea e Costanza), si erano tenuti per porre fine allo scisma che c’era tra la Chiesa Avignonese e Romana, la soluzione che era stata trovata: il concilio aveva dimesso sia il papa di Avignone e sia quello di Roma. Problematico come fatto, in quanto attraverso ciò, si sanciva che l’autorità del concilio era più importante e di rilievo dello stesso pontefice, si sviluppa la dottrina del conciliarismo (il concilio è un’autorità superiore a quella del papa). Il papa per questo chiude subito il concilio di Basilea e proprio per questo non si voleva sentir parlare di concili. Contemporaneamente però alcune idee della riforma si diffondo all’interno della chiesa stessa (ex: riforma protestante), le stesse cose succedono in Italia perché ci sono personaggi, come intellettuali, che guardano interessati la riforma protestante, particolarmente interessati si mostrano tutti verso il principio della giustificazione per fede. Come se esistesse una doppia religione: una per il popolo ed una per gli intellettuali. Queste idee si diffondono all’interno di movimenti intellettuali, si sviluppa intorno al circolo di uomini e donne (Valdesse). Intorno a questo circolo si sviluppano discussioni, secondo alcuni queste idee possono minare la stessa credenza religiosa, per altri invece pensa che per tutto questo non ci sia motivo per discutere, anzi, si pensa che il discutere troppo liberamente ha creato i presupposti di queste idee, definite idee perniciosissime. Nei confronti di questi gruppo si vanno appuntando le attenzioni di altre persone, in particolare spicca il Cardinal Garafa che è il padre dell’inquisizione romana. Garafa coltiva un’idea di inquisizione diversa: ovvero un’inquisizione unitaria e romana, un controllo da Roma, sottrarre le case di inquisizione ai vescovi. E’ nata un’altra inquisizione quella spagnola di cui sono investiti i sovrani Ferdinando ed Isabella, nasce per purificare i territori riconquistati (Granada). L’inquisizione spagnola diventa un’altra cosa: è uno degli strumenti per la repressione dei

dissidenti nei confronti della monarchia. La chiesa anglicana, con a capo il re d’Inghilterra, uno degli strumenti peculiari dello stato moderno è per l’affermazione della supremazia della monarchia inglese. Il progetto di Garafa è quello di far nascere una centralizzazione, da Roma si controllano e si condannano tutti i dissidenti. Nel 1542 ottiene il procedimento dell’inquisizione, si parla uno dei massimi strumenti di affermazione di quel processo di CONTRORIFORMA. Le intenzioni di Garafa erano precise: l’inquisizione nasce inizialmente non tanto per combattere l’esistenza delle eresie, è un modo attraverso il quale si vuole reprimere non tanto il protestantesimo ma soprattutto quelli che hanno manifestato all’interno delle gerarchie ecclesiastiche aperture verso il credo protestante. Le spinte per un concilio sono molteplici, l’autorità che chiede con forza il concilio è (la conciliazione serve soprattutto a Carlo V per riunire da un punto di vista religioso) Carlo V perché è in guerra in Germania che è collegata a quella francese che appoggiano la riforma protestante, lo chiede con necessità affinché tolga di mezzo tutte queste questioni alle guerre legate in Germania. Quando muore Clemente VII, diventa papa Paolo III Farnese nel 1539. Non ha una personalità di spicco religioso è molto nipotista, la sua preoccupazione è quella di assicurare alla sua famiglia un adeguato futuro, ha un rapporto conflittuale con Carlo V, ma all’interno di questo rapporto Carlo V gli permette di creare lo stato di Parma e Piacenza dove il figlio di Paolo III possa diventare duca. Paolo III nel suo primo concistorio (luogo dove il papa nomina i cardinali), nominò una serie di cardinali che facevano pensare ad un avvio di riforma intorno alla chiesa, si crea un ambiente che sembra più disponibile alla riforma della chiesa. Nel 1545 quando si decide di poter convocare un concilio, il papa vuole fare il concilio a Roma, Carlo V vuole farlo in Germania affinché ci si possa conciliare, la soluzione che viene trovata è quello del compromesso: Trento, da un lato è dell’Italia, fa parte dell’impero ed è un principato vescovile. Il compromesso più grande era: cosa

discutere? Il papa vuole discutere di teologia, Carlo V, invece, vuole discutere di questioni disciplinari, i comportamenti del clero che tanto scandalo provocano. Il papa non vuole che si discuta della disciplina in quanto se ne occupavano loro a Roma, non vuole che saltino fuori le idee conciliariste, non si vuole che si pensi che il concilio che sia un’autorità maggiore dello stesso papa....


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