Riassunto Libro Colombo - Sulle Regole PDF

Title Riassunto Libro Colombo - Sulle Regole
Author Emy Zan
Course Sociologia dell'Arte
Institution Università degli Studi di Parma
Pages 8
File Size 179.9 KB
File Type PDF
Total Downloads 27
Total Views 129

Summary

Download Riassunto Libro Colombo - Sulle Regole PDF


Description

SULLE REGOLE - GHERARDO COLOMBO 1 UN PAESE IMMAGINARIO Situazioni dove vige l'illegalità, dove non si rispettano le regole: ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ●

il vigile corrotto dal negoziante l'idraulico che propone il conto senza fattura il pagamento di tangenti da parte di funzionari per evitare un'evasione banche che propongono bond fasulli o metodi per evitare il sistema dell'antiriciclaggio tangenti versate da imprese per vincere gli appalti corrompere un arbitro di calcio tangenti tra politici prostituzione tangenti tra medici per acquisti non necessari titolari di pompe funebri che pagano gli infermieri per avere in anticipo le notizie dei decessi certificati medici fasulli per la P.A. Il benzinaio che modifica l'erogatore la mafia con i premi dell'assicurazione o la tariffa della protezione i fondi occulti delle agenzie di pubblicità

Ogni giorno la maggior parte delle persone non osservano e non rispettano le leggi e sono sempre più gli illegali che i legali.

2 LEGGE E GIUSTIZIA Le regole sono indispensabili per la comune convivenza nei rapporti con le persone (lo stare a tavola, il frequentare una scuola). Il termine legge, regola, legalità sono neutri e assumono un significato in base al contenuto che vogliono esprimere: legge schiavitù => regole per gli schiavi (ovviamente per noi oggi ha un senso negativo) legge che prevede la libertà, l'uguaglianza Per dare un senso al termine legge bisogna guardare il loro contenuto e quindi il termine regola viene utilizzato in base al contenuto che esprime. Osservanza delle leggi = legalità 3 LEGGI DIVERSE NEL TEMPO E NELLO SPAZIO La parola “legalità” indica esclusivamente l'atteggiamento dei cittadini nei confronti della legge e cioè se osservano tale legge. Le leggi cambiano in un contesto spazio – temporale: le leggi, il diritto, le regole possono essere diverse e si possono contraddire a seconda del momento storico e dei paesi in cui vigono 1938: leggi razziali in Italia 1865: abolizione schiavitù in America Il senso della legalità è uguale sia prima che dopo i cambiamenti costituzionali => quello che cambia è il contesto storico che influisce sul contenuto della regola

4 “GIUSTIZIA” E' UNA PAROLA AMBIGUA La giustizia indica la validità della legge anche se è una parola che può essere interpretata in vari modi: 1. giustizia intesa come principio fondamentale della convivenza, come punto di riferimento o come fine o aspirazione che una persona ricerca per se stessa o nelle relazioni con gli altri (giustizia sociale, retributiva – detto: in questo paese non c'è giustizia) 2. giustizia intesa come meccanismo che gestisce in modo pratico, concreto il sistema degli esseri umani dove risolvere le controversie (tribunali, giudici, avvocati, carceri.. - detto: la giustizia non funziona.) Nel corso della Storia in nome del principio della giustizia sono scoppiate rivoluzioni, praticati genocidi, represse sommosse, basti pensare alla Santa Inquisizione, Hitler, le bombe atomiche, Stalin, Pol Pot. Ciascuno di questi dittatori ha commesso determinati atti in nome della giustizia, del loro concetto di giustizia e ognuno ha una propria interpretazione, ma quale il concetto di giustizia che si puo' condividere?

LE VISIONI DI GIUSTIZIA CHE GIUSTIFICANO LA LEGGE: ●

il diritto viene da dio => il diritto corrisponde alla parola di dio



il diritto è giusto se naturale => il diritto traduce in legge i principi basilari comuni a tutte le persone



il diritto è giusto quando c'è => il diritto è giusto perchè è stato prodotto dalle istituzioni delegate

5 IL DIRITTO VIENE DA DIO Il termine giustizia è sempre stato utilizzato per giustificare il contenuto delle leggi e tale esigenza risale dalla nascita dell'umanità. All'inizio della storia dell'umanità il diritto e giustizia coincidevano in quanto le leggi provenivano da dio e considerato che dio è giusto di conseguenza anche le leggi sono giuste, quindi dio visto come legittimazione delle leggi. Questa interpretazione è durata fino a quando si credeva che l'autorità di governare avesse origine divina (sovrani assoluti – la funzione temporale della chiesa) era dio l'unica fonte di legittimazione delle leggi. Ma in alcuni casi la giustizia divina è intensa in senso negativo (separazione, esclusione, eliminazione) in altri casi in senso positivo e coerente con una giustizia solidale e di fratellanza. Ma ai tempi questo non si poneva come problema in quanto l'utilizzo di una o dell'altra interpretazione si giustificava in base al contesto. E' importante ricordare che anche nella storia contemporanea la pratica di giustificare il diritto con la sua origine divina è ancora presente ed in alcune parti del mondo è indiscussa 6 IL DIRITTO E' GIUSTO SE E' NATURALE Significa che al momento della nascita l'essere umano avesse insito il concetto di giustizia o meglio

alcuni principi fondamentali comuni a tutti gli altri, come per esempio “ non è bene uccidere, non è bene testimoniare il falso”. Diritto naturale in quanto proprio dell'essere umano. Dio c'era, ma aveva un ruolo secondario e la sua presenza non era necessaria per giustificare il diritto. Ma questo pensiero è andato progressivamente in crisi, in quanto si è constatato che non tutti al mondo condividono gli stessi principi 7 IL DIRITTO E' GIUSTO QUANDO C'E' in questa concezione il diritto è giusto perchè sono presenti delle istituzioni che secondo determinate procedure possono crearlo ed osservarlo (es. in una democrazia parlamentare, una legge è giusta quando è emanata dl quel parlamento) ed in questo caso la giustizia perde il valore universale perché ci possono essere più diritti diversi, ciascuno dei quali è giusto nel momento in cui esiste ed è applicato su un determinato territorio.

8 DAL SUDDITO AL CITTADINO Montesquieu nella metà del XVIII sec (periodo dell'Illuminismo) ha dato corpo ad un'idea che poi avrebbe originato lo stato di diritto. Il questo periodo il sovrano aveva in mano il potere assoluto che comprendeva la legislazione, il governo e la giustizia, quindi faceva le leggi, le applicava e verificava se venivano rispettate. Le persone del suo regno dipendevano dal potere sovrano, erano sudditi e questo modello ha dominato larga parte della storia dell'umanità. Ma il pensiero illuminista preme affinché le persone vengano riconosciute in quanto tali perché esistono. Quindi Montesquieu ha elaborato una struttura organizzativa che avrebbe permesso ai sudditi di diventare cittadini e cioè ha diviso il potere assoluto in tre organi separati: 1. legislativo: fare le leggi 2. esecutivo: applicare le leggi 3. giudiziario: verificare se le leggi vengano rispettate Ogni ente è diviso dall'altro anche se ognuno svolge anche una funzione di limitazione e di controllo reciproco e questo è finalizzato a non dipendere più da un'unica persona. La separazione dei poteri è un presupposto per la creazione di una società in cui i diritti e i doveri sono distribuiti in modo equo qui si ha una nuova concezione di diritto, giusto perchè proveniva dal popolo, in quanto la giustificazione della legge aveva base nella volontà popolare che con il voto poteva scegliere isui portavoce e collocarli in parlamento. Ovviamente coloro che compongono un popolo non possono avere le stesse idee, allora si è deciso che chi potesse creare le leggi fosse la maggioranza, cioè il maggior numero di persone che la pensano nello stesso modo.

SOCIETA' ORIZZONTALE E SOCIETA' VERTICALE

Per Colombo la parola giustizia è ambigua perché dipende dal contenuto che essa esprime e questo contenuto è conseguenza delle diverse convinzioni, diverse concezioni del mondo che si hanno nell'intendere le relazioni umane che appaiono, quindi, diverse in una società verticale e in una società orizzontale.

9 SOCIETA' VERTICALE Comunità/Umanità ●

Si basa su una scala gerarchica:



livello più alto: i più forti, furti, adeguati, gli eletti, i più ricchi



livello più basso: i deboli, chi non sta al passo



la persona non ha valore in quanto tale, ma solo se è in sintonia con l'evoluzione della specie



più è ricco, potente e famoso => più è funzionale allo sviluppo della specie e per lo sviluppo ulteriore

Ruolo della giustizia: ● ●

tutela e promuove chi ha privilegi elimina anche fisicamente chi è dannoso

In una società verticale le situazioni di conflitto si risolvono applicando il principio della scala gerarchica per cui chi è in basso deve sempre cedere Spesso le società sono state organizzate in questa modalità fino a quando si è affacciata una nuova tipologia di società (orizzontale) dove si esalta la relazione umana.

10 LA SOCIETA' ORIZZONTALE si intende la comunità non in senso gerarchico come nelle società verticali, ma sull'idea che si progredisce attraverso le relazioni umane e la collaborazione di ciascuno. Quindi l'umanità non progredisce attraverso la selezione naturale della specie, ma attraverso l'esaltazione della dimensione umana in quanto tale. Persona che ha un valore e una dignità e queste peculiarità si riconoscono nell'altro, indipendentemente dal sesso, razza, religione e questo riconoscersi nell'altro ha come effetto la percezione dell'esser parte del genere umano in senso universale. Di conseguenza poiché ogni persona è dignità e valore: i diritti sono riconosciuti a qualsiasi membro della società (diritti fondamentali – soprattutto quelli inerenti alla vita): libertà di manifestare il proprio pensiero, no eliminazione fisica, no riduzione in schiavitù i doveri ( limitazioni e obbigli che possono essere imposti sono in funzione del rispetto dei diritti degli altri e dell'efficacia dell'organizzazione sociale) devono essere applicati nei confronti degli altri: non attentare alla vita altrui, lasciare la libera espressione ... I doveri non incombono solo sui singoli, ma anche sulle istituzioni, cioè sugli enti ai quali è

delegato un particolare potere al fine di consentire una più utile organizzazione della società (es il sindaco non puo' rifiutarsi di redigere un certificato anagrafico che attesta l'identità della persona). Ovviamente è opportuno porre delle limitazioni al diritto nel momento in cui entra in conflitto con il diritto altrui (es. killer mafia che gira in lungo e in largo per il paese – che puo' fare visto che esiste il diritto di muoversi liberamente sul territorio nazionale- ma va ad ammazzare le persone => limitazione al suo diritto in quanto attenta alla vita altrui) Quindi ad ognuno spettano diritti e sono imposti gli stessi doveri, ogni persona che partecipa alla società risulta uguale alle altre di fronte alla legge. - istruzione per tutti indipendentemente dal sesso, religione o altro – stesse pene per chi ha commesso un reato indipendentemente che sia ricco o povero – cristiano o musulmano possono esprimere il proprio pensiero e se ci devono essere delle limitazioni vanno applicate ad entrambi. L'uguaglianza di fronte alla legge non ha lo scopo di rendere l'esistenza uguale a quella degli altri, ma garantisce ad ognuno di essere artefice del proprio destino. Per soddisfare queste esigenze è necessaria la presenza di istituzioni che permettono alla società di formarsi e progredire e considerato che nella società orizzontale vige il principio di uguaglianza le persone devono scegliere chi deve assumere il compito di amministrare la società e l'unico mezzo indispensabile è l'informazione.

11 COMPOSIZIONE DEI DUE MODELLI Si possono trovare società dove si fondono entrambi i modelli (verticale e orizzontale) basti pensare nella Grecia classica, in particolare alla repubblica ateniense dove si rispettava la persona, ma esistevano disparità. Oggi, basti pensare all'America stato democratico che prevede la pena di morte: la persona è inviolabile soltanto entro certi limiti, se li supera l'inviolabilità cessa. Di conseguenza mescolando i due modelli si danno diverse possibilità di attribuire un senso alla parola giustizia.

12 CONSEGUENZE DELLA SOCIETA' VERTICALI Società verticale: ● ● ●

persona come semplice strumento ci si evolve scartando i deboli le relazioni si basano sulle competizioni

uno stato che adotta un modello verticale non garantisce e non tutela il necessario affinchè una persona possa realizzarsi e progredire istruzione => accede solo chi ha un determinato reddito e da possibilità solo ai privilegiati salute => se hai un'assicurazione o una carta di credito puoi essere curato in ospedale – gli altri vanno in strutture meno efficienti pena di morte o carcere => chi danneggia l'altro deve essere eliminato fisicamente o escluso dalla

società atto di guerra => il modello verticale giustifica e ammette le pratiche di guerra immigrazione => per difendersi dai diversi viene bandito l'ingresso a coloro che nn sono riconosciuti come simili Il principio generale del modello verticale è: ● ●

chi sta sopra ha ragione – chi sta sotto ha torto chi sbaglia o non sta nello schema è allontanato o eliminato

La società non ha responsabilità nei confronti dei singoli se non quella di garantire l'ordine.

13 CONSEGUENZE DELLA SOCIETA' ORIZZONTALE Le risorse sociali ed economiche vengono impiegate per garantire il rispetto della dignità di ciascuna persona, vengono tutelati i diritti fondamentali, in primis vita, salute, istruzione, abitazione lavoro, libertà di espressione e di culto. Il rispetto della persona comporta l'imposizione di alcuni limiti ai poteri dello stato nei confronti dell'individuo

salute => generalizzata e spetta a tutti, anche a chi non è in grado di sostenere la spesa istruzione => garantita a tutti e nessuno deve essere discriminato indipendentemente dal reddito abitazione => dignitosa lavoro => stabile e adeguato alle proprie capacità e non puo' essere allontanato senza giustificazione accoglienza e integrazione => no separazione e rifiuto, lo straniero è simile a sé, indipendentemente dalla cultura, religione, razza o colore della pelle armi => previste solo nel caso di aggressione da parte di altri che tendono invece a svilupparsi in senso di selezione naturale, all'eliminazione del piu' debole Al rispetto della persona consegue il rispetto dell'ambiente, delle risorse naturali, della loro destinazione e durata.

Obiezioni al modello orizzontale - Repliche ●

O = antistorica e antropologicamente inattuabile, cioè in passato la società si è evoluta attraverso il modello verticale e l'uomo di natura è aggressivo e propenso alla strumentalizzazione e di conseguenza questo comportamento trasformerà la società in modello verticale



R = è vero che non è ancora stata sperimentata completamente, ma ci si puo' avvicinare in modo progressivo



O = conservatrice e non promuove il progresso R = si nel senso di conservare la persona, ma anche l'ambiente per evitare la fine del nostro pianeta e delle nostre possibilità di vita – modello propositivo, rivoluzionario e innovativo



● ●

● ●





O = rende le esistenze esatte fotocopie l'una dell'altra R = l'uguaglianza di fronte alla legge non esclude la diversità, anzi conserva la libertà di realizzarsi O = modello improponibile a livello globale perchè le risorse sono insufficienti per tutti R = appaiono insufficienti perchè sprecate o mal distribuite o impiegata non a fini utili (armi) O = modello utopistico in quanto applicato alla società in generale – la società non sarebbe organizzabile se non consentendo in certe occasioni la violazione dei diritti fondamentali della singola persona R = obiezione più centrata – analisi più approfondita che riguarda i diritti fondamentali e le sanzioni applicate alle violazioni nei due modelli

14 I DIRITTI FONDAMENTALI SECONDO I DUE MODELLI Verticale => i diritti fondamentali dipendono da una variabile esterna e il condizionamento del diritto di vivere o del diritto di essere libero è, nella società verticale assoluto, cioè i diritti sono limitati nel momento in cui si mette a repentaglio il senso di giustizia dell'organizzazione sociale. Orizzontale => il limite c'è, ma quando viola la persona, non il sistema e cioè se non pongo un limite al diritto di una persona rischio di nuocere il diritto dell'altro. La limitazione, pero', deve essere reciproca verticale => persona come strumento orizzontale => persona in quanto tale

15 LE SANZIONI SECONDO IL MODELLO VERTICALE Sanzione => pena che consiste in un male e la sua intensità dipende da una scala gerarchica che sancisce la gravità della violazione. La parola pena esprime il concetto secondo cui la sanzione per chi viola i diritti altrui deve essere in primo luogo sofferenza e il male provocato attraverso la violazione delle regole va ripagato con il male inflitto tramite la punizione. (male ripagato con il male) – concezione afflittiva e retributiva della pena

Pena => conseguenza carcere - chi è stato in carcere pero' anche quando ritorna libero continua ad essere escluso dalla comunità

● ●

chi è in alto nella scala gerarchica avrà uno sconto di pena o comunque una minore sanzione chi è in basso nella scala gerarchica la pena sarà maggiore

Pena di morte => figlia della società verticale, in quanto l'eliminazione fisica calpesta il più fondamentale dei diritti, quello della vita, ma è anche efficace per evitare futuri comportamenti devianti in quanto rende l'eliminazione definitiva ed esclude la possibilità che chi ha infranto una volta l'ordine possa tornare a farlo Carcere => quando il carcere non è ritenuto sufficiente si trasforma in detenzione a vita e può avvenire anche quando i reati commessi non sono particolarmente gravi (America: dopo un certo numero di violazioni, non si esce più dal carcere e si è esclusi dalla vita di società)

LA CONSEGUENZA DELLA VIOLAZIONE SECONDO LA SOCIETA' ORIZZONTALE ●

pena di morte non compatibile con il modello orizzontale



carcere non coerente con i principi della società orizzontale, ma è presente in questa società nonostante quasi annulli la libertà personale e comporta il deperimento di cui è recluso:



carcere come ostacolo al reinserimento nella società non svolge ruoli di prevenzione speciale ne generale costa alla società

➔ ➔



la giustizia nel modello sociale orizzontale non ha lo scopo di punire, ma persegue il fine di riparare e conciliare



il diritto penale è meno esteso e riguarda solo i comportamenti che metto a repentaglio i diritti fondamentali e la convivenza armonica delle persone



una società organizzata orizzontalmente limita le occasioni a violare la legge, in quanto sono riconosciuti e tutelati i diritti fondamentali di ogni singola persona e per la presenza di punti di riferimento. La devianza è meno diffusa e assume i connotati della patologia piuttosto che della fisiologia.



Invece di condannare al carcere si potrebbe tramutare la pena in attività sociale o un risarcimento se ad esempio per chi ha costruito case abusive.



Il carcere solo come soluzione nel caso non sia riusciti ad ottenere un risultato utilizzando altri strumenti => per individuare altri strumenti è importante prima distinguere la posizione della vittima e di chi ha causato il danno....


Similar Free PDFs