Riassunto libro Management pubblico PDF

Title Riassunto libro Management pubblico
Course Economia delle amministrazioni pubbliche (Management pubblico)
Institution Università degli Studi di Trento
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Ho realizzato il riassunto di tutto il libro suddiviso per capitoli e paragrafi. ...


Description

Management pubblico

- Introduzione Quando si parla di amministrazione pubblica si pensa alla Res Pubblica, infatti amministrare significa occuparsi della vita, dei redditi e delle spese mentre amministrazione pubblica significa occuparsi della vita della comunità, tutela dei diritti, garantire i servizi che la società ritiene opportuni da dare a tutti. 3 livelli della garanzia logica: Bene comune= Ciò che in base a una concezione religiosa, antropologia, filosofica ed ecc viene considerato una parte fondamentale per una comunità locale, nazionale o sovranazionale e contribuisce a rafforzarne il senso di comunità. Il principio del bene comune dovrebbe guidare le scelte di chi in un determinato arco di tempo rappresenta la comunità di riferimento locale, nazionale o sovranazionale. Beni pubblici= sono non divisibili e non esclusivi nell’uso. Esistono per tutti o per nessuno, ad esempio la difesa, la sicurezza pubblica ed ecc. L’esistenza di quest’ultimi non per forza rispondono al bene comune. 3° livello= beni e servizi che sul piano tecnico ed economico sono divisibili ed esclusivi poiché ognuno può scegliere se usufruirne o meno. Quindi, questi beni possono essere garantiti tramite uno scambio di mercato ma che una società ritiene espressivi di un livello di civiltà e quindi si impegna a garantire in forme diverse a tutti i cittadini. Per esempio luce, gas, raccolta delle immondizie ed ecc vengono offerti senza un pagamento diretto poiché finanziati tramite i tributi oppure vengono pagati ad un prezzo inferiore al costo o ad un prezzo che possa coprire i costi fissi. Nel concreto significa occuparsi della raccolta dei tributi o di altre risorse finanziarie ed dell’impiego di quest’ultime per finanziarie beni e servizi e dell’erogazione di quest’ultimi. Fino al consolidamento dell’economia moderna nata dalla rivoluzione industriale, il termine amministrazione era riferito al funzionamento delle comunità determinato dall’esercizio del potere di sovranità o al funzionamento delle famiglie. Oggi si parla di economicità, mentre nelle società pre rivoluzione industriale e pre rivoluzioni americana/francese il potere discendeva secondo una logica gerarchica. Ad esempio il sovrano era espressione in terra della divinità e per conto di esso amministrava, si occupava dei tributi, gestiva l’esercito ed ecc. quando ciò era eccessivo si scatenavano ribellioni. il consolidamento della rivoluzione industriale ha introdotto le imprese nella società. L’aumento della complessità delle imprese e il ruolo crescente dell’economia sulle dinamiche della società ha determinato nel XX secolo la distinzione tra amministrazione pubblica e privata. La prima è espressione del potere politico e del sistema di regolazione di diritti e doveri dei cittadini nei confronti della comunità. In Italia nasce l’economia aziendale nella quale si distingue il livello degli istituti economico sociali da quello dei processi economici che si svolgono in ognuno di essi. i diversi istituti si distinguono in base alle differenti finalità mentre i processi che in essi si svolgono costituiscono le aziende strumentali in quanto devono contribuire al raggiungimento delle finalità. L’amministrazione viene suddivisa in - Gestione - Organizzazione - Rilevazione

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Nel XX secolo i termine amministrazione e management venivano riferiti principalmente alla realtà di impresa e del privato in conseguenza della continua progressiva rilevanza delle imprese nella società. Negli anni 80 viene introdotta la New Public Management che si fonda sulla necessità di instaurare all’interno del settore pubblico o nelle amministrazioni pubbliche principi, criteri, metodi e tecniche tipiche delle imprese private ( in italia ciò avvenne negli anni 70). Le motivazione che portarono al crescente interessamento per il buon funzionamento delle amministrazioni pubbliche sono : 1) Esperienza quotidiana di ogni persona con le amministrazioni pubbliche, la presenza di quest’ultime è pervasiva ( riguarda tutti i momenti della vita quotidiana e non), estensiva ( riguarda più ambiti della comunità ) e complessa ( attività diverse tra di loro). -> complessità, indica che l’oggetto non può essere analizzato, previsto, governato poiché vi è differenza tra un sistema complicato ( composto da 10-100-1000 componenti ma le cui reazioni sono determinate) e complesso ( persone che svolgono attività per persone consuma conseguente incertezza riconducibile alla sfera sentimentale umana. 2) relazioni economiche di base , della competizione e della collaborazione. Con l’evoluzione dell’economia si arrivati ad un tipo di competizione tra sistemi paesi. questo comporta un miglioramento della vita delle persone e dall’altro fornisce servizi per le imprese, contribuendo ad una maggiore o minore concorrenza tra di loro. per raggiungere questi obiettivi è necessario stimolare una collaborazione per un miglioramento generale e condiviso. Le conoscenze, competenze e capacità di tipo manageriale ed economico aziendale si pongono l’obiettivo di migliorare l’efficacia e l’efficienza delle amministrazioni pubbliche e di migliorare il rapporto tra risorse acquisite tramite tassazione e la qualità e quantità dei servizi resi. 3) In una realtà progredita i cittadini sono sempre meno disposti a pagare le tasse se non ricevono come contropartita servizi di qualità elevata o almeno soddisfacenti. Inoltre, le imprese, richiedono come controprestazione delle tasse politiche e servizi in grado di sostenere la loro competitività a livello globale. 4)Prospettive di analisi il fenomeno del settore pubblico 1) estensione da dare al settore pubblico e a quello privato; 2) analisi delle politiche pubbliche 3) funzionamento interno di istituzioni.aziende pubbliche ed è propria dell’economia aziendale e del management 4) relazioni tra istituzioni - aziende che fanno parte del settore pubblico Una maggiore collaborazione tra stato-regioni e enti locali, un influsso di trasferimenti statali alle regioni e agli enti locali, e alle diverse sinergie che si possono creare per garantire diritti e a risolvere problemi porta ad un miglioramento dell’insieme. Infatti , secondo l’economia aziendale un miglioramento e l’equilibrio di ogni singola componente porta d un miglioramento ed un equilibrio dell’insieme. I PARTE I CAPITOLO I PARAGRAFO - Le istituzioni pubbliche L’istituzione pubblica è definita come ogni organizzazione a cui la collettività a conferito, direttamente o indirettamente, poteri sovraordinati per la tutela e la promozione di interessi ritenuti rilevanti per la comunità. Esse possono avere la finalità di tutela di un determinato territorio o finalità specifiche. In italia le istituzioni pubbliche sono lo stato, le province, i comuni, lo stato, ed ecc. Cittadinanza e residenza rendono i cittadini appartenenti a determinate istituzioni pubbliche territoriali. Le istituzioni pubbliche specializzate esistono a ogni livello di

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governo e si qualificano per il fatto di avere una missione più specifica e limitata, esse sono derivate poiché discendono e dipendono dall’istituzione territoriale. Le istituzioni pubbliche hanno un vertice politico eletto dalla comunità di riferimento, mentre le istituzioni specializzate hanno un vertice politico nominato dall’ente territoriale di riferimento. Gli istituti pubblici esercitano poteri sovraordinati al fine di perseguire l’interesse collettivo generale. L’istituzione pubblica può anche essere vista come un insieme di regole, più o meno formalizzate, che in modo duraturo orientano e limitano i comportamenti umani. Le norme scritte o le consuetudini sono istituzioni e la loro funzione stabilizzante restringe il campo di indeterminatezza dell’agire umano. II PARAGRAFO - Le finalità delle istituzioni pubbliche Le istituzioni pubbliche tutelano gli interessi generali, cioè sono interessate all’impatto della propria azione sugli interessi collettivi. L’interesse pubblico non è quindi la sommatoria di tanti interessi individuali, ma un valore in sé, che rispecchia i valori di una comunità e per svolgere questa finalità le istituzioni pubbliche svolgono un articolata e ampia gamma di funzioni. La multidimensionalità dei nostri ruoli nei confronti delle istituzioni pubbliche riflette la multidimensionalità dell’azione pubblica, che deve contemperare divers obiettivi, spesso contraddittori tra di loro. III PARAGRAFO - Livello politico e amministrativo nelle istituzioni pubbliche La rilevanza delle finalità delle istituzioni pubbliche ne determina anche la complessità organizzativa e di funzionamento. Esse presentano due livelli di funzionamento: - Livello politico, chiamato anche organo di controllo, vertice istituzionale e amministrazione in carica, è costituito dagli organi eletti ha funzioni di indirizzo e di controllo ed è in carica per un tempo prestabilito; - Livello amministrativo, chiamato anche tecnostruttura, burocrazia, corpo professionale, macchina amministrativa o livello tecnico, è l’insieme delle tecnostrutture che implementano le politiche, gestiscono i servizi pubblici e sono responsabili di tutta l’operatività. Si tratta di un corpo altamente specializzato, professionale e stabile. Nelle democrazie moderne gli organi politici rimangono in carica per un lasso di tempo relativamente breve ( mediamente 5 anni) mentre le strutture amministrative sono composte da migliaia di professionisti, chiamati dipendenti pubblici, che di norma hanno una funzione professionale stabile con l’istituzione pubblica. L’organo politico è più attento alle scadenze elettorali che comportano scelte di breve periodo mentre le strutture amministrative hanno fisiologicamente un orientamento di medio lungo periodo. I due livelli hanno relazioni molto frequente costanti, in quanto il secondo presenta le analisi dei problemi e propone possibili indirizzi di policy, mentre il primo decide sulle policy proposte e ne controlla l’attuazione. PARAGRAFO IV - Tre modelli compresenti nelle istituzioni pubbliche Le istituzioni pubbliche possono l’azione congiunta di tre interagiscono tra loro e coloro attività ed impattano politico ed amministrativo.

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Modello politico

Istituzioni pubbliche

essere inquadrate sotto differenti modelli che determinano la qualità delle direttamente sul livello

aziendale

PARAGRAFO V: Il modello politico In Italia, come in tutto l’occidente, si sono affermati regimi democratici che assegnano il potere politico tramite procedure elettorali universali.i sistemi politico elettorali possono essere diversi di paese in paese ma hanno in comune il principio di rappresentanza democratica e l’idea che l’allineamento tra interesse pubblico e privato avvenga tramite un sistema elettorale regolato per legge e ne deriva una competizione elettorale, ossia la ricerca del consenso che dovrebbe garantire che i rappresentanti politici agiscano nell’interesse della comunità di riferimento. Per il management pubblico tutto ciò è importante perché: 1) Addossa la responsabilità delle scelte pubbliche alla politica e quindi alla qualità complessiva del sistema politico; 2) esso risente della complessità del sistema politico e della fragilità di rendicontazione tra governanti e governati. Il modello politico ha come logica fondamentale di funzionamento la ricerca del consenso elettorale, che garantisce il contesto democratico in cui siamo inseriti. La ricerca del consenso elettorale è il meccanismo cardine che guida l’azione del livello politico, ma influenza significativamente anche il livello amministrativo. PARAGRAFO VI: Il modello legale Il funzionamento delle istituzioni pubbliche è regolato da un articolato sistema di norme. Queste norme definiscono le regole entro cui operano sia il livello politico, sia il livello amministrativo. In ogni amministrazione pubblica il livello amministrativo controlla il rispetto della legalità da parte del sistema politico e viceversa ed inoltre ogni istituzione pubblica è sottoposta a controllo indipendente. L’autorità di controllo applica alcune routine di accertamento, ma agisce su impulso del livello amministrativo o politico o su segnalazione dell’opposizione politica.In caso di conflitti sull’interpretazione di norme interviene la giustizia amministrativa. In sintesi, il modello politico e quello legale sono in un rapporto dialettico e per diversi aspetti conflittuale perché esprimono due momenti fondamentali ma diversi dell’attività di governo: l’autonomia di decidere in rappresentanza della comunità e il rispetto delle regole della vita comunitaria. Il modello legale garantisce che gli organi di governo e le strutture amministrative agiscano sempre in un quadro di norme e di limiti piuttosto stabili, decisi dai rappresentanti della collettività. PARAGRAFO VII: Il modello economico - aziendale Ogni istituzione pubblica deve rispettare le logiche economico aziendali fondamentali perché deve garantire funzionalità ai soggetti che rappresenta, ossia risultati coerenti ai contributi richiesti alla collettività. Bilanciamento tra contributi e risultati!

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La legittimazione dell’azione pubblica si consolida laddove i benefici collettivi prodotti sono superiori a quelli ottenibili da altre istituzioni. La maggiore funzionalità delle istituzioni pubbliche può essere raggiunta laddove sono necessarie anche funzioni redistributive, di regolazione o di sostenibilità, che difficilmente possono essere garantite da istituzioni private. La funzionalità delle istituzioni pubbliche può essere raggiunta considerando tutte le dimensioni rilevanti del sistema economico aziendale: chiarezza strategica, razionalità organizzativa, produttività operativa ed ecc. Si tratta di un modello complesso che riguarda il livello politico e amministrativo in quanto i disegni politici devono essere improntati sotto un modello di efficacia e di efficenza e l’attuazione deve essere attenta alle ottimizzazioni operative. il modello economico aziendale e strutturato con meccanismi di controllo interni ed esterni. In sintesi, il modello presidia la razionalità nell’uso delle risorse e nella definizione delle politiche e nell’uso delle risorse nella definizione delle politiche e nei processi esecutivi, perché anche le istituzioni pubbliche hanno una rilevante dimensioni economica, in quanto acquisiscono dalla società ingenti risorse, le trasformano e le cedono sotto forma di servizi e funzioni redistributive e di regolazione, necessarie per la tutela degli interessi collettivi. PARAGRAFO VIII: L’equilibrio tra modello politico, legale ed economico aziendale Dall’equilibrio delle tre variabili presentate si può stabilire la qualità degli istituti pubblici e l loro contributo allo sviluppo economico sociale. infatti le tre finalità sono fondanti per le IP in quanto devono seguire la legge, devono avere il consenso del popolo e e devono essere efficaci ed efficienti. non esiste una gerarchia tra le tre variabili. Queste variabili si trovano in un ambiente complesso e variabile che ne condiziona il funzionamento. Quindi il valore complessivo dell’azione pubblica è dato da: - modello politico rappresentante del popolo - modello legale che difende i diritti - modello economico aziendale che supporta la produzione di beni e servizi in base alle risorse disponibili Il management pubblico deve muoversi all’interno di queste tre distinte razionalità PARAGRAFO XIX: Le teorie sui processi decisionali nelle IP Dalle considerazioni svolte sinora capiamo che non è possibile una decisione perfettamente razionale nelle IP. Modello decisionale della razionalità assoluta assume che i fini perseguiti vengono raggiunti in modo ottimale (Stato informazione Perfetta) e c’è un unico deciso che determina la coincidenza tra interesse individuale e collettivo. Ipotesi: 1. è possibile identificare e ordinare gerarchicamente obiettivi e valori 2. avere conoscenza, possesso e padronanza di tutti i mezzi necessari per raggiungerli 3. valutare perfettamente e in maniera completa le conseguenze correlate alle diverse alternative La razionalità assoluta è impossibile da applicare per costi eccessivi e tempi di analisi quindi si ricorre ad analisi a razionalità parziale. Modello della razionalità limitata di Simons - non esiste un unica informazione chiara e condivisa - non c’è un processo decisionale con un quadro informativo completo - obiettivo è un risultato soddisfacente - non è sempre possibile misurare le variabili - i decisori si adattano all’ambiente Modello incrementale di Lindblom

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critica il modello di razionalità limitata poiché non tiene conto dei processi cognitivi degli attori e quindi non si adatta al carattere pluralistico dei sistemi democratici —> processi di frammentazione della decisione. - funzioni obiettivo frammentarie e parzialmente sovrapposte tra stakeholders - processi decisionali frammentari ed eterogenei - diversi poli decisionali - decisioni assunte in maniera incrementale, modificando parzialmente lo status quo Modello Mixed-Scanning I processi decisionali non sono ne olistici né soltanto incrementali - processo decisionale gerarchico - coesistono modelli decisionali alti e bassi —> i primi sono la conseguenza dei secondi - il processo opera scartando le decisioni meno rilevanti al fine di avere una decisione finale - determinare solo le fonti più importanti per assumere la decisione PARAGRAFO X: Il vocabolario sulle istituzioni pubbliche Governo: - sinonimo di Stato—> sarebbe l’intera articolazione delle IP, quindi comprenderebbe il livello politico e amministrativo - organo deputato all’esercizio del potere esecutivo - funzione di governo delle istituzioni comprende il potere esecutivo, il livello amministrativo e quello legale. Governance Pubblica: è la costruzione allargata e partecipata di un processo decisionale e di rendicontazione degli interessi pubblici PARAGRAFO XI: Management pubblico ed economia aziendale Complesso duraturo, dinamico, ordinato, unitario e autonomo che utilizzano beni mat e immat. per perseguire finalità. 1. famiglie 4. imprese 5. IP 6. enti non profit Contributi dell’economia aziendale - management trasversale ai diversi ambiti istituzionali, cioè organizzare beni mat e immat. è comune a tutti i settori ed è trasversale r - concetto di azienda, ordinamento economico dell’istituto di riferimento quindi analizza l’azienda pubblica come insieme di processi economici svolti all’interno dell’IP poiché considera solo la dimensione economica —> risorse scarse e finalità degli istituti - autonomia dell’azienda pubblica, autonomia di ogni IP per poter funzionare correttamente - sistema delle IP non è un corpo unitario e indistinto CAPITOLO II PARAGRAFO I: le funzioni delle istituzioni pubbliche Le istituzioni con finalità di perseguire l’interesse generale assolvono numerose funzioni 5 interpretazioni delle funzioni pubbliche 1. definizione sistema legale e tutela dei diritti

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Le IP hanno il dovere di stabilire il quadro giuridico —> diritti e doveri delle persone + spazi di azione delle IP. Definisce anche gli spazi d’azione della funzione potestativa ( identità, e posizione giuridica ). Principali prodotti sono leggi, decreti, circolari, sentenze e disposizioni 7. regolazione del sistema economico (estensione di 1) e redistribuzione della ricchezza Regolazione —> macroeconomica ( politiche monetarie, vigilanza su sist. bancario e su politiche industriali) —> microeconomico ( guidare, incentivare e sanzionare i singoli attori affinché le loro azioni siano allineate all’interesse generale es. tutela dei consumatori o dei mercati) Redistribuzione ricchezza —> Modello ridistribuito( gli enti pubblici hanno anche funzione di redistribuire la ricchezza) —> Funzione assicurativa e sociale delle IP (con la spesa pubblica si assicura la protezione dai rischi della vita 8. produzione beni pubblici Beni collettivi sono beni che non verrebbero prodotti in un contesto di mercato normale o verrebbero prodotti in misura insufficiente. Sono non escludibili e non rivali. La domanda di un bene pubblico non è dato dalla somma delle domande individuali, ma dal sacrificio che i membri sono disposti a sopportare per quel bene. Le IP operano in regime di monopolio per questi beni. 9. produzione...


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