Riassunto Lo sviluppo è libertà - Amartya Sen PDF

Title Riassunto Lo sviluppo è libertà - Amartya Sen
Author Giulia Padre
Course Sociologia dello sviluppo
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
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Riassunto del libro "Lo sviluppo è libertà. Perchè non c'è crescita senza democrazia" per l'esame di Sociologia dello Sviluppo con il prof. Giancarlo Rovati....


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Riassunto “Lo sviluppo è libertà” – Amartya Sen Capitolo 1 – Il punto di vista della libertà Quando si concettualizza lo sviluppo il tema che riguarda il divario tra due punti di vista – quello tutto concentrato sulla prosperità economica e quello che mette in primo piano il tipo di vita che possiamo vivere – assume un’importanza fondamentale. In generale, l’uomo possiede valide ragioni per desiderare una ricchezza maggiore, non perché sia in sé desiderabile ma poiché sono un ottimo strumento per essere più liberi di condurre il tipo di vita che si vuole. L’utilità della ricchezza sta nelle cose che permette di fare, nelle libertà sostanziali che permette di conseguire; ma questa correlazione non è né esclusiva (esistono altri fattori che influiscono nel medesimo modo sulla nostra vita) né uniforme (poiché il suo effetto varia a seconda di questi ultimi fattori). Una concezione adeguata dello sviluppo deve andare oltre l’accumulazione di ricchezza e la crescita del prodotto nazionale lordo o altre variabili legate al reddito. Lo sviluppo deve avere una relazione stretta con la promozione delle vite che viviamo e delle libertà di cui godiamo. Le forme di illibertà Moltissimi individui sono soggetti a molteplici forme di illibertà: queste vanno dalle carestie (che negano la sopravvivenza), alla denutrizione, all’inaccessibilità a cure mediche e acqua potabile, alla preclusione di cose fondamentali come l’istruzione o la sicurezza sociale ed economica, fino alla disuguaglianza fra i sessi. Altre forme di privazione di libertà sono le negazioni di libertà politiche e diritti civili fondamentali. La tesi di Lee (così chiamata perché attribuita all’ex primo ministro di Singapore Lee Kuan Yew) sostiene che la mancata concessione di tali diritti contribuirebbe a stimolare la crescita economica e uno sviluppo economico rapido. In realtà, i dati empirici fanno decisamente pensare che la crescita economica sia legata più ad un clima economico tranquillo piuttosto che ad un regime politico duro. Lo sviluppo economico infatti trova un requisito fondamentale nella sicurezza: una democrazia funzionante e i diritti politici garantiti possono contribuire ad impedire carestie e disastri economici, cosa che non accade nel caso di governi autoritari. I governi democratici, che in quanto tali devono vincere le elezioni, sono incentivati ad adottare per tempo misure preventive e affrontare le critiche dell’opinione pubblica. Di conseguenza, hanno un forte stimolo nell’adottare provvedimenti che scongiurino tali catastrofi (in tutta la storia non si è mai verificata una carestia né in una democrazia ricca, né relativamente povera). La libertà politica e i diritti civili hanno un’importanza diretta: anche quando godono di sicurezza economica, coloro che non hanno libertà politica e diritti civili sono privati della libertà di scegliere la vita che vogliono e della libertà di esprimersi su questioni cruciali di pubblico interesse. à limitazioni sul vivere sociale e politico, oppressive anche quando non generano altre sofferenze. Processi e possibilità L’idea di libertà appena descritta investe sia quei processi che permettono azioni e decisioni libere sia le possibilità effettive che gli esseri umani hanno in condizioni personali e sociali date. L’illibertà dunque può derivare sia da processi inadeguati (es. negazione del diritto di voto o altri diritti civili o politici) sia dal fatto che ad alcune non sono date adeguate possibilità di soddisfare desideri anche minimali (es. sfuggire alla morte prematura). I due ruoli della libertà La libertà individuale ricopre un’importanza cruciale nel concetto di sviluppo: si concreta nell’espansione delle “capacitazioni” degli individui di vivere il tipo di vita al quale danno valore. Tali capacitazioni possono essere promosse da decisioni politiche, ma non solo: anche l’uso efficace delle capacità partecipative della società può influire à relazione bidirezionale. Le ragioni che spiegano l’importanza della libertà individuale nello sviluppo sono due: valori ed efficienza:

1. Il successo della società va giudicato prima di tutto sulla base delle libertà sostanziali di cui godono i suoi membri à approccio valutativo. 2. La libertà non è solo il criterio in base al quale decretiamo successi e fallimenti, ma anche una delle principali determinanti dell’iniziativa ed efficienza sociale di un individuo à maggiore liberta stimola la capacità di “farcela da soli” e “influire sul mondo” à individuo come centro d’azione. I sistemi valutativi: redditi e capacitazioni L’incapacitazione, cioè la privazione delle capacitazioni, può essere ricollegata ad un basso reddito: il basso reddito può essere una delle cause principali di analfabetismo, cattiva salute, fame, denutrizione e viceversa: la buona salute e l’istruzione facilitano l’ascesa del reddito. Siccome privazione di reddito e incapacitazione sono spesso fortemente correlate, occorre evitare di pensare che conoscere la prima significhi capire tutto anche della seconda. La maggior parte delle volte infatti, soprattutto nelle scelte politiche, i casi in cui le due variabili si allontanano sono più frequenti di quelli in cui esse convergono. Povertà e disuguaglianza La povertà va concepita come privazione di capacitazioni fondamentali, anziché come pura e semplice scarsità di reddito. Questo cambiamento di prospettiva permette una migliore comprensione del fenomeno non solo nei paesi in via di sviluppo, ma anche nelle società più ricche. Esempio: la presenza di disoccupazione di massa in Europa à spesso queste privazioni vengono sminuite, osservando che il sistema europeo di sicurezza sociale (che prevede l’indennità di disoccupazione) riesca a compensare la perdita di reddito subita. Tuttavia, la disoccupazione non è solo una mancanza di reddito, ma è anche causa di forti effetti debilitanti sulla libertà, l’iniziativa e la capacità di una persona. Reddito e mortalità Anche per quanto riguarda il nesso tra reddito e mortalità è necessario sottolineare che l’entità della deprivazione subita da certi gruppi in paesi molto ricchi sia paragonabile a quella del Terzo Mondo. Esempio: gli afroamericani negli USA hanno la stessa probabilità, se non inferiore, di raggiungere l’età avanzata rispetto a chi nasce in paesi molto più poveri, come ad esempio la Cina. Gli afroamericani infatti pur avendo un reddito pro capite nettamente inferiore rispetto alla popolazione bianca, sono molto più ricchi degli abitanti della Cina: dunque non solo soffrono di una privazione relativa rispetto ai cittadini bianchi, ma sono anche più deprivati rispetto a popolazioni a basso reddito. Libertà, capacitazione e qualità della vita Il punto di vista che assume come centrali le libertà sostanziali assomiglia all’ordinaria preoccupazione sulla qualità della vita: anch’essa considera centrale il modo in cui una persona vive, e non soltanto le risorse e il reddito che possiede. Mercati e libertà Il rapporto tra meccanismo di mercato e libertà genera due tipi di problemi: 1. Il negare possibili transazioni attraverso controlli arbitrari può essere, di per sé, una fonte di illibertà, perché significa impedire a qualcuno di fare cose che si ritiene che sia suo diritto fare à importanza che riveste la libertà di avviare scambi senza richiedere autorizzazioni e subire intralci. 2. Normalmente i mercati funzionano in modo da espandere il reddito, la ricchezza e le occasioni economiche individuali. Le restrizioni del meccanismo di mercato possono determinare una riduzione delle libertà come conseguenza dell’assenza di un mercato; e quando si negano agli uomini le occasioni economiche e le conseguenze benigne che i mercati offrono, possono derivarne delle privazioni. Il secondo argomento è completamente diverso dal primo, che sancisce il diritto di avviare transizioni e scambi. Il negare agli individui la libertà di interagire economicamente fra loro comporta una perdita per la società.

Esempio: scenario in cui due meccanismi di mercato – uno basato sulla libera scelta e uno sull’obbedienza all’ordine dittatoriale – conseguono gli stessi risultati in termine di produzione e consumo. Una persona ha comunque buone ragioni per preferire la libera scelta alla sottomissione all’ordine. È per questo che diventa fondamentale la distinzione tra esiti di culminazione (cioè gli esiti finali puri, senza tenere in conto il processo che ha portato a conseguirli, compreso l’esercizio della libertà) e esiti comprensivi (nei quali viene considerato il processo che porta alla culminazione). Gli economisti hanno spostato la loro attenzione dalla libertà all’utilità: oggi infatti la priorità della pubblicistica è la creazione di redditi elevati, di un paniere di beni di consumo più grande, e altri effetti di culminazione. In molte economie, una delle maggiori trasformazioni del processo di sviluppo è legata alla sostituzione del lavoro servile e forzato con un sistema in cui il lavoro è contrattato liberamente e gli spostamenti fisici non vengono limitari. A questo proposito, è bene citare uno studio sulla natura del lavoro degli schiavi nel sud degli Stati Uniti à il paniere dei beni di consumo degli schiavi regge favorevolmente il confronto con i redditi dei braccianti agricoli liberi. Anche la speranza di vita non era particolarmente bassa. Ciononostante, gli schiavi fuggivano ugualmente. Anche dopo l’abolizione della schiavitù, molti piantatori cercarono di ricostruire le proprie squadre di lavoro corrispondendo loro un salario molto alto, ma non ebbero successo à importanza della libertà di impiego e di lavoro. Tradizione, cultura e democrazia Tra i problemi fondamentali della teoria dello sviluppo, che ne hanno compromesso la forza e la portata, troviamo la questione della partecipazione. La questione più seria riguarda la fonte dell’autorità e della legittimità: nel decidere quali scelte compiere se ci si trova davanti ad aspetti della tradizione che non possono coesistere con cambiamenti economici e sociali, è in gioco un problema di valore. Se per sfuggire ad una povertà schiacciante bisogna sacrificare un modo di vivere tradizionale, è alle persone che bisogna dare la possibilità di decidere insieme cosa scegliere. Il conflitto è tra: 1. Un valore fondamentale: cioè scegliere liberamente quali tradizioni si desidera o non si desidera seguire; 2. L’insistenza dogmatica sul principio che si devono seguire le tradizioni esistenti o, in alternativa, che la popolazione debba obbedire alle decisioni di autorità (religiose o laiche), che impongono il rispetto di determinate tradizioni. La prima deve la propria forza all’importanza fondamentale della libertà umana à l’approccio dello sviluppo come libertà valorizza proprio questo principio. Qualsiasi conflitto reale tra conservazione della tradizione e vantaggi della modernità richiede una soluzione partecipativa e non in rifiuto unilaterale della modernità in favore della tradizione da parte di politici o autorità religiose. Inoltre, poiché la partecipazione richiede conoscenze e capacità che si acquistano solo con la scuola di base, negare a un qualsiasi gruppo – ad esempio le bambine – la possibilità di andare a scuola, significa opporsi alle condizioni fondamentali della libertà partecipativa.

Capitolo 2 – Fini e mezzi dello sviluppo È necessario partire dalla distinzione fra due atteggiamenti generali verso il processo di sviluppo che troviamo sia nelle analisi degli economisti che nei dibattiti pubblici: 1. Lo sviluppo come processo feroce: la sicurezza sociale, l’erogazione di servizi sociali, le deroghe alle regole istituzionali dure e pure in situazioni di difficoltà sono il “lusso della democrazia”, cioè cose che ci si potrà permettere più avanti, mentre nel momento di sviluppo è necessaria disciplina e durezza. 2. Lo sviluppo come processo dolce: scambi con beneficio reciproco, libertà politiche, sicurezza sociale, progresso sociale.

Ruolo costitutivo e ruolo strumentale della libertà Amartya Sen è in accordo con la seconda concezione dello sviluppo, inteso come processo di espansione delle libertà reali di cui godono gli esseri umani. L’espansione delle libertà è considerata sia come scopo primario (ruolo costitutivo) che come principale mezzo (ruolo strumentale) dello sviluppo. Il ruolo costitutivo attiene all’importanza delle libertà sostanziali per l’arricchimento della vita umana (si tratta di capacitazioni elementari come l’essere in grado a sfuggire a privazioni come fame acuta, denutrizione, morte prematura, nonché le libertà associate al saper leggere e scrivere, al diritto di partecipazione politica e di parola, ecc. lo sviluppo costitutivo comporta l’espansione di tutte queste libertà. Si tratta di libertà che sono parte integrante del processo di sviluppo e che lo arricchiscono. Il ruolo strumentale della libertà riguarda il modo in cui i diversi tipi di diritti, occasioni e titoli contribuiscono ad ampliare la libertà umana in generale, e quindi a promuovere lo sviluppo. L’efficacia delle libertà come strumento sta nel fatto che esse sono di diversi tipi e interconnesse: di conseguenza quelle di un tipo possono rendere molto più facile il progresso di quelle di un altro. Le libertà strumentali Ci sono cinque tipi distinti di libertà che meritano, nella prospettiva strumentale, un particolare rilievo: 1. Le libertà politiche: sono compresi anche i diritti civili, riguardano la possibilità della popolazione di stabilire chi deve governare e i principi che dovrà seguire. Comprendono anche la possibilità di esaminare e criticare le autorità, di discutere di politica, avere una stampa non censurata, scegliere tra diversi partiti, ecc. 2. Le infrastrutture economiche: sono le possibilità date agli individui di utilizzare risorse economiche per consumare, produrre o scambiare. I titoli economici di un individuo dipendono dalle risorse che possiede e dalle condizioni di scambio (es. i prezzi relativi e l’andamento dei mercati). 3. Le occasioni sociali: sono gli assetti che si dà la società in materia di scuola, sanità e simili. Questi influiscono sulla libertà sostanziale dei singoli di vivere meglio. Non si tratta solo di occasioni importanti ai fini della vita privata (es. non contrarre malattie), ma anche ai fini di una partecipazione più efficace alla vita politica ed economica. 4. Le garanzie di trasparenza: nelle interazioni sociali, gli individui entrano in contatto tra loro nutrendo delle aspettative. In questo senso la società funziona grazie ad una fiducia di massima. Le garanzie di trasparenza hanno a che fare con questo bisogno di sincerità. Si tratta dunque della libertà di trattare gli uni con gli altri avendo garanzie di franchezza e chiarezza. Esse sono funzionali a combattere la corruzione, l’irresponsabilità finanziaria e le trattative sottobanco. 5. La sicurezza protettiva: è necessaria per fornire una rete di protezione sociale che impedisca alle persone vulnerabili di cadere in miseria, e addirittura morire di fame. Questo ambito comprende assetti istituzionali fissi, come assegni di disoccupazione o l’integrazione per legge del reddito degli indigenti, insieme ad altri provvedimenti ad hoc. Si tratta di libertà che contribuiscono alla capacità generale di una persona di vivere in modo più libero, e si integrano a vicenda. Interconnessioni e complementarietà Le libertà fondamentali promuovono le capacitazioni degli individui e si integrano e rafforzano a vicenda. Esempio: l’avere titolo alle transazioni economiche tende ad essere un potente motore della crescita economica. Quest’ultima facilita non solo l’ascesa dei redditi privati, ma dà anche allo Stato la possibilità di finanziare la sicurezza sociale ed un intervento pubblico attivo. Inoltre, la creazione di nuove occasioni sociali attraverso servizi come la pubblica istruzione o il sistema sanitario o una stampa libera, può contribuire sia allo sviluppo economico sia alla riduzione della mortalità. Quest’ultima può a sua volta facilitare quella della natalità, rafforzando l’influenza dell’istruzione di base e dell’alfabetizzazione femminile sui modelli di fertilità. Questo approccio rifiuta la convinzione che “lo sviluppo umano sia in realtà un lusso che solo i paesi più ricchi possono permettersi”. A smentire questa tesi in modo netto sono le esperienze dell’Asia orientale, a

cominciare dal Giappone, le cui economie si sono impegnate in un’espansione massiccia dell’istruzione e del sistema sanitario, ancor prima di spezzare i vincoli di una povertà generalizzata. Alcuni aspetti del contrasto India-Cina È importante considerare anche i fattori che determinano lo sviluppo: in particolari quelli sociali (comprese le iniziative statali), che contribuiscono a definire la natura e portata delle libertà individuali. In questo contesto va citato il contrasto tra India e Cina. I governi di entrambi i Paesi stanno infatti cercando di passare ad un modello di economia più aperta, attiva sul piano internazionale e orientata al mercato. Gli sforzi dell’india hanno conseguito qualche successo, ma non al livello dei grandissimi risultati della Cina. - Un fattore sta nel fatto che per quanto riguarda la preparazione della società, la Cina è molto più avanti nella capacità di utilizzare l’economia di mercato (l’istruzione di base era già garantita). Perciò, quando si passò al sistema di mercato, la popolazione era già alfabetizzata e sul territorio c’erano buone strutture scolastiche. L’India invece presentava una popolazione per metà analfabeta, e la situazione non è migliorata. - Anche le condizioni sanitarie in Cina erano migliori di quelle indiane, grazie all’impegno del regime in materia di sistema sanitario. Questo impegno ha poi creato occasioni sociali che è stato possibile usare in modo dinamico dopo l’apertura del Paese al mercato. L’India invece privilegiava elitariamente gli studi superiori, non si è occupata della creazione di un sistema scolastico diffuso, né tantomeno sanitario. Per certi aspetti, la Cina sarebbe svantaggiata rispetto all’India proprio per la mancanza di libertà democratiche. Inoltre, la Cina ha vissuto la più grande moria per fame della storia, data la carestia sorta dopo il fallimento del Grande Balzo in Avanti, cosa che l’India non ha vissuto dopo l’indipendenza. Assetti sociali mediati dalla crescita L’impatto degli assetti sociali sulla libertà di sopravvivere può essere forte. In particolare, alcune analisi statistiche che confrontano paesi diversi hanno dimostrato che la speranza di vita ha effettivamente una correlazione positiva significativa con il PNL pro-capite, ma tale correlazione opera soprattutto attraverso gli effetti del PNL sullo specifico livello di reddito dei poveri e sulla spesa pubblica (in particolare in ambito sanitario). Il risultato di questo studio, se fosse confermato anche da altri studi empirici, non dimostrerebbe che la crescita del PNL pro-capite non migliora la speranza di vita, ma direbbe solo che la connessione opera soprattutto attraverso la spesa pubblica per l’assistenza sanitaria e la lotta contro la povertà. Per una serie di ragioni storiche, come ad esempio l’attenzione all’istruzione e al sistema sanitario, arrivare ad una partecipazione economica diffusa è stato molto più facile in Asia orientale che ad esempio in Brasile o in India, dove la creazione di occasioni sociali è andata molto più a rilento. L’espansione delle occasioni sociali ha agevolato uno sviluppo economico con alti livelli di occupazione, ha fatto sì che diminuisse il tasso di mortalità e crescesse la speranza di vita. Ciò si pone in contrasto con altri paesi a crescita rapida, come il Brasile, che ha avuto un aumento del PNL pro-capite quasi equivalente, ma anche noncuranza per le diseguaglianze sociali, disoccupazione e assistenza sanitaria. Si pongono dunque due contrapposizioni: 1. Per i paesi ad alta crescita economica, la contrapposizione tra: a. Chi ha avuto grande successo nell’aumentare la durata e la qualità della vita (Taiwan); b. Chi non ha avuto grande successo negli stessi campi (Brasile); 2. Per le economie che hanno avuto grande successo nell’aumentare la durata e la qualità della vita, la contrapposizione tra: a. Chi è riuscito a realizzare una forte crescita economica (Taiwan); b. Chi non è riuscito a ottenere una crescita economica elevata (Cina prima della riforma); Esistono due tipi di processo capaci di ridurre rapidamente la ...


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