5 lo sviluppo sostenibile PDF

Title 5 lo sviluppo sostenibile
Author Claudio Sorrentino
Course Geografia Economica
Institution Università degli Studi di Napoli Parthenope
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LO SVILUPPO SOSTENIBILE La definizione di sviluppo sostenibile è stata proposta a livello internazionale nel 1987; a quei tempi la commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo definì lo sviluppo sostenibile come > rispettando quindi sia l’equità intergenerazionale che l’equità intragenerazionale. La conferenza mondiale sull’ambiente e lo sviluppo di Rio de Janeiro , del 1992, meglio conosciuta come Earth Summit, aveva come scopo principale quello di trasportare le politiche ambientali verso uno sviluppo sostenibile. Il primo risultato è rappresentato dalla sottoscrizione di 3 convenzioni quadro: 1) cambiamenti climatici 2) lotta contro la diversificazione 3) diversità biologica. Ulteriore risultato è rappresentato dall’Agenda 21 che non aveva carattere vincolante ma forniva un valido aiuto per trasformare le dichiarazioni in veri e propri principi da seguire. La conferenza di Johannesburg del 2002, aveva come obiettivi quello di rinnovare l’impegno per la sostenibilità e attualizzare i programmi di Agenda 21. Il concetto di sviluppo sostenibile ha registrato, negli ultimi 20 anni, un successo inarrestabile però esiste un filone che è possibile considerare di critica al paradigma della sostenibilità. Il concetto di sviluppo sostenibile , infatti, avrebbe alla radice una serie di ambiguità: Alcuni studiosi sottolineano l’assenza di una definizione chiara e univocamente accettata, ragion per cui ciascuno è libero di adottare e mettere in pratica la propria specifica declinazione di sostenibilità. Altri segnalano invece la contraddizione nell’accoppiamento tra i concetti di sviluppo e di sostenibilità, che da un punto di vista scientifico dovrebbero invece essere agli antipodi. Sarebbe invece più corretto parlare di sostenibilità in riferimento a specifiche pratiche settoriali e/o contestuali, evitando di dare al concetto una portata troppo generale. Quindi esistono differenti concezioni di sviluppo sostenibile. Di base esistono due ideologie diverse: l’ideologia ecocentrica, che accetta solo una strategia di sviluppo minimale, e l’ideologia tecnocentrica; quest’ultima afferma che per garantire la crescita economica è necessario un adeguato livello di spesa per gli investimenti. Per definire il livello di sostenibilità, esistono due accezioni diverse: 1) La prima accezione riguarda la Sostenibilità Debole che prevede uno sviluppo sostenibile legato alla crescita e quindi ad un’ideologia tecnocentrica. -In questo caso , lo sviluppo è sostenibile se garantisce la crescita economica di un paese già sviluppato, sia per le generazioni presenti che per quelle future. 2) La seconda accezione, invece, riguarda la sostenibilità forte: in questo caso non è corretto prevedere la perfetta sostituibilità tra le diverse forme di capitale; le funzioni e i servizi degli ecosistemi e gli altri beni ecologici, come i paesaggi, rappresentano il capitale naturale critico e non è prevista la perfetta sostituibilità tra le risorse naturali; Il concetto di sostenibilità forte, si collega alla regola della salvaguardia del capitale naturale; tale regola introduce il livello minimo di sicurezza che rappresenta una sorta di contratto tra le generazioni presenti e quelle future per garantire lo stesso stock di capitale naturale, alle generazioni future. --LIMITI DELLA SOSTENIBILITA’ LOCALE I limiti dello sviluppo sostenibile, sono legati sostanzialmente al concetto di sostenibilità locale. Lo sviluppo sostenibile, infatti è un obiettivo che va Territorializzato, cioè deve essere considerato in funzione delle risorse , dei problemi e delle relazioni presenti in determinati contesti geografici e territori specifici.

-Concetti come quelli di impatto ambientale e capacita di carico, per esempio, non hanno senso se non fanno riferimento a un determinato ecosistema in relazione a un contesto locale circoscritto e definito. Purtroppo sarà anche vero che la scala locale può rilevarsi come una scala adeguata per affrontare i problemi ambientali, ma è anche vero che non sempre questa scala è facile da identificare. Le scale ecologiche e biologiche dei problemi ambientali e quelle antropiche delle pressioni sull’ambiente e delle competenze amministrative, raramente coincidono. Quindi la discrasia tra queste scale comporta un’inefficienza dell’azione locale e delle limitazioni delle pressioni sull’ambiente naturale.

I limiti dello sviluppo...


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