Riassunto Psicologia delle relazioni Familiari. Prof Venturelli. PDF

Title Riassunto Psicologia delle relazioni Familiari. Prof Venturelli.
Author Francesca Baldassarri
Course Psicologia Clinica
Institution Università degli Studi di Parma
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Summary

Riassunto completo esame Psicologia delle relazioni familiari....


Description

Psicologia delle relazioni familiari (Elena Venturelli) Lezione 1 La rappresentazione di “famiglia” La tradizionale famiglia nucleare, composta da genitori eterosessuali e figlio biologici conviventi, caratterizzata da una pratica binaria dei ruoli di genere e da una gerarchia di potere patriarcale. Una rappresentazione univoca, ma questa rappresentazione da diverso tempo non può corrispondere come unico riferimento di analisi. Come si può anche vedere nel libro famiglie, questa idea di famiglia non è morta ma non è neanche rimasta uguale, e non è anche cambiata in modo univoco e uniforme. Sta cambiando in modo eterogeneo. (Oggi c’è una contemporaneità di forme e questa diversità si associa ad una serie di cambiamenti storici e culturali degli ultimi 30, 40 anni. L’aspetto importante su quale noi psicologi dobbiamo riflettere è: se noi abbiamo in mente solo questo genere di famiglie, cosa faccio con le altre dimensioni di famiglie? Se non considero le altre tipo di famiglie anche se non rispetta il criterio della nuclearità, esempio vive in più nuclei (es. famiglie post-separazione), andrò ad intervenire solo nel nucleo senza considerare che la famiglia di questa ragazza/o può essere suddivisa in più nuclei. Se come psicologo ho solo in mente questo nucleo di famiglia, potrei non considerare il fatto che non per forza i genitori sono eterosessuali. Le nuove leggi ci portano la presenza di genitori omosessuali che hanno dei figli riconosciuti) Molteplicità: un po' di storia delle varie famiglie (Confronto) (il primo aspetto su cui riflettiamo, è la molteplicità, cioè che esistono molteplici forme di famiglia, questo è il primo cambiamento storico che è molto uniforme, da famiglia allargata a famiglia nucleare, oggi dalla famiglia nucleare si va alla contemporaneità di forme familiari diverse che hanno caratteristiche diverse) ALLARGATA

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Patriarcale (fondata sull’autorità del capo) Unione di coppia regolata dal contratto economico e dalle decisioni della famiglia allargata Patrimonio e lignaggio come criteri per la scelta del coniuge Genitorialità materiale-strumentale Famiglia e lavoro non sono separati

NUCLEARE

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Coniugale (fondata sulla relazione di coppia) Unione di coppia si fonda sugli affetti e sulla libera scelta del partner Felicità personale e autorealizzazione come criteri per la scelta del partner Genitorialità affettiva emotiva Lavoro e famiglia sono separati

Molteplicità: un po' di storia (Le trasformazioni degli anni Sessanta nel mondo) • •

“Rivoluzione femminista” Autonomizzazione delle tre aree della sessualità, della coniugalità e della prolificazione. - La sessualità diventa infatti sempre più sganciata dalla riproduzione - L’esperienza di coppia sempre più svincolata dalla genitorialità e - La prolificazione sempre più indipendente dall’unione legale

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Matrimonio perde il carattere di ineluttabilità (introduzione della legislazione sul divorzio Lo sviluppo delle biotecnologie (han consentito a genitori di diventare tali) I grandi processi migratori (la formazione di gruppi familiari multietnici o multireligiosi) L’affermazione della cultura dei diritti umani nella legislazione degli stati e nella definizione dei rapporti sociali (il riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali) Il diffondersi di una solidarietà interpersonale che va al di là dei legami di parentela o di clan (adozione e affido familiare).



Alcune distinzioni utili ▪ ▪ ▪ •

Nucleo familiari abitativo fa riferimento all’insieme di persone legate da sentimenti di affetto che condividono uno spazio comune. Nucleo familiare biologico fa riferimento all’insieme di persone legate da sentimenti di affetto che condividono il patrimonio genetico. Famiglia fa riferimento alla rete di rapporti affettivi interdipendenti che costituiscono il contesto relazione all’interno del quali si svolge la trama delle persone. Tutte queste cose NON SEMPRE COINCIDONO

(perché parliamo di famiglia? Quello che è importante tenere presente, è che dietro ogni persona che sia bambino, adolescente o adulto, c’è sempre una famiglia non in senso deterministico ma proprio come contesto relazionale nel quale si svolge la trama delle storie delle persone, e per noi futuri psicologi è importante per comprendere anche il funzionamento del singolo)

Criteri metodologici per lo studio e l’analisi delle relazioni e dei processi familiari Molteplicità Adozione di modelli capaci di studiare tutti i tipi di famiglie Complessità I processi e le funzioni familiari Multiprocessualità Concatenazione di processi a diversi livelli (uno schema che ci guiderà in tutto il corso)

Analizziamo Molteplicità: Da una famiglia normativa alle diverse normalità In seguito ai processi socioculturali, legislativi, tecnologici, demografici e migratori. La tradizionale famiglia nucleare, composta da genitori eterosessuali e figli biologici conviventi, caratterizzata da una pratica binaria dei ruoli di genere e da una gerarchia di potere patriarcale. È diventata soltanto una delle tante forme familiari presenti oggi nel nostro contesto sociale. → le famiglie di oggi sono diverse per: struttura (forme diverse o plurinuclearità), fondazione (attraverso le modalità attraverso cui le famiglie nascono es. famiglie adottive o biotecnologie) e circostanze di vita (famiglie transazionali, con membri disabili ecc.) I Cambiamenti strutturali delle famiglie Alcune famiglie contemporanee derivano dalla trasformazione/riorganizzazione strutturale/formale della tradizionale famiglia nucleare Rivoluzione femminista/libertaria → riduzione dell’asimmetria Legge sul divorzio → Plurinuclearità Le tante circostanze delle famiglie d’oggi • • • • • •

Plurinuclearità Altre generatività Immigrazione Disabilità Vivere a distanza Essere immersi nel mondo digitale

(rispetto a questo ci invito ad approfondire attraverso il capitolo 1 di famiglie, e nel 1 capitolo di famiglie oggi, gli altri spunti dal secondo capitolo in poi sempre del libro famiglie oggi) Lezione 2 La patologizzazione delle diversità I pregiudizi nel senso comune e nella letteratura scientifica Affermazione della cultura della differenza La diffusione di una cultura della differenza (che applica il principio della multiciplità) nell’ambito dello studio delle dinamiche familiari costituisce l’esito di un percorso di riflessione critica che passa attraverso varie fasi: (senza ricondurre alla patologia la differenza di struttura di formazione,

di circostanze di vita come ha fatto la cultura della devianza che confronta ogni famiglia con il modello tipico e ideale della famiglia nucleare tradizionale e considera tutte le famiglie non corrispondenti a questo modello problematiche) • • • •

La denuncia dei pregiudizi presenti nelle metodologie di studio delle famiglie, L’affermazione della de-patologizzazione della diversità, L’individuazione dei punti di forza delle famiglie a struttura differente da quella nucleare, La sottolineatura delle specificità delle diverse forme familiari, senza privilegiarne una, rispetto all’altra.

I risultati della ricerca scientifica in sintesi: Ciò che è importante per il benessere dei bambini è la qualità dell’ambiente familiare che i genitori forniscono loro, indipendentemente dal fatto che essi siano conviventi, separati, risposati, single, dello stesso sesso e indipendentemente dalla circostanza di vita e dalla fondazione della genitorialità (concetto fondamentale) (quello che conta sono le relazioni che si instaurano, le dinamiche, piuttosto che la struttura. la struttura di per sé di una famiglia non ci dice nulla rispetto al funzionamento di una famiglia, piuttosto sono le dinamiche relazionali) Processi e funzioni familiari • • • • • • •

Coniugare autonomia e coesione Bilanciare stabilità e cambiamento Garantire cura (protezione) Assicurare il contenimento (insegnare il limite) Sviluppare la capacità di essere in relazione con più di una persona alla volta (intersoggettività) Aiutare a fare i conti con le differenze che caratterizzano tutti i contesti interpersonali e sociali (gestire i conflitti) Costituire l’un per l’altro quella base sicura da cui sia possibile partire verso le altre mete (esplorazione)

Prospettiva della devianza

Prospettiva della differenza

FOCUS DELL’ANALISI

Tipo di struttura/formazione/circostanze di vita delle famiglie

Qualità dei processi e delle relazioni familiari

VARIABILI CONSIDERATE

Strutturali/formali Processuali

Processuali

CONDIZIONE PER UN BUON FUNZIONAMENTO

Assenza/ evitamento di problemi

Capacità di fronteggiare i problemi

APPROCCIO ALLA MOLTEPLICITA’

La diversità come fattore di rischio: Quali problemi crea l’essere diversi dalla famiglia nucleare tradizionale?

DOMANDA DEI CLINICI

Come le circostanze, la struttura, la formazione delle famiglie diverse da quella tradizionale impediscono di far fronte agli eventi critici nel corso della propria storia?

La diversità come specificità di compiti di sviluppo: Quali compiti di sviluppo devono affrontare le famiglie diverse da quella tradizionale Di quali risorse hanno bisogno le famiglie diverse da quelle tradizionali e attraverso quali dinamiche e processi possono affrontare gli eventi critici nel corso della propria storia

La specificità: gli inconsueti compiti di sviluppo delle famiglie di oggi ▪ Pluri-nuclearità (pluriappartenenza) ▪ Pluri-genitorialità (nuovi ruoli e rapporti tra loro) ▪ Genitorialità biologica e socioaffettiva ▪ Interculturalità ▪ Mono-genitorialità ▪ Curare le relazioni a distanza ▪ Omosessualità della coppia ▪ Narrazione della nascita ▪ Discriminazione sociale (importanti sapere, per non cadere nel falso patologico, quindi individuare certe situazioni come patologiche solo perché non le conosciamo) Lo studio della famiglia tra patologia e normalità ▪ Analisi psicologica della famiglia a partire solo dal contesto clinico ▪ Famiglia normale come quella priva di sintomi psichiatrici? ▪ Nuovo scenario:

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- Modelli di funzionamento al di là della patologia - Irriducibile grado di conflitto che caratterizza i rapporti Variabilità di stili di funzionamento nelle famiglie non sintomatiche Labilità della barriera che divide salute e patologia

Definizione di famiglia “NORMALE” Kantor e Lehr 1975. Tutti quei gruppi familiari che soddisfano la maggior parte dei propri bisogni definiti in modo collettivo e congiunto, che mettono in grado i propri membri di realizzare gli scopi definiti da ciascuno e che non impediscono sistematicamente e consistentemente ai propri membri di perseguire bisogni e obiettivi individuali. La possibilità di assolvere a tali funzioni è legata - Non tanto all’assenza di conflitti bensì al modo in cui i conflitti vengono negoziati all’interno del gruppo - Non tanto all’assenza di disagio e sofferenza ma al come disagio e sofferenza vengono affrontati - Non tanto a modelli prescritti da norme prestabiliti ma alle singolari modalità specifiche di ogni famiglia nell’utilizzare le proprie risorse.

La famiglia come sistema di interazioni • • • • • • •

Come studiare la famiglia? Approccio sistematico e analisi delle dinamiche familiari Sistema e studio della famiglia come insieme vs somma dei singoli componenti e criteri individualistici Poiché la famiglia esista come unità è necessario che esistano gli individui la cui identità di costituisce a propria volta dall’appartenenza all’unità familiare Concetto di embricazione fra livelli (Varela 1979): l’una emerge dagli altri e viceversa. Da Linearità (causa- effetto) a Circolarità Interdipendenza

La sopravvivenza del sistema famiglia è l’esito di due processi intrecciati: quello MORFOSTATICO che ne garantisce la continuità e la stabilità nei confronti delle continue variazioni dell’ambiente circostante o interno e quello MORFOGENETICO che ne regola le trasformazioni. Morfostasi e morfogenesi sono interconnesse, dal momento che la possibilità per la famiglia di riminare sé stessa è legata alle sue capacità di mutare in relazione ai cambiamenti dei suoi componenti e quelli che intervengono nell’ambiente in cui è inserita e con cui intrattiene rapporti Due principali processi del sistema familiare: • Coesione/autonomia: come il sistema familiare realizza l’unità del gruppo in rapporto all’autonomia degli individui • Morfostasi/morfogenesi: come il gruppo riesce a mantenere una continuità con sé stesso e contemporaneamente a cambiare in rapporto alle sollecitazioni che vengono dai suoi rapporti con l’ambiente interno od esterno (Servono per studiare le dinamiche familiari) Analizziamo Complessità

La complessità dei processi e delle funzioni familiari: la coniugazione di opposti Autonomia coesione Protezione esplorazione Stabilità cambiamento Contenimento crescita Conflitto collaborazione Intersoggettività apertura

La complessità: fuoco dell’analisi • La comunicazione nelle famiglie • La struttura familiare • I modelli o pattern interattivi tipici di ogni famiglia • La costruzione dell’intersoggettività • I pattern di attaccamento familiari • Interdipendenza relazionale • Le credenze o i valori sottostanti ai comportamenti e alle dinamiche familiari Processi comunità

Organizzazione del comportamento dei membri nell’influenza reciproco

Focus di studio: messaggio scambiati tra i membri a libello di contenuto e di relazione (denotativo e metacomunicativo), punteggiature Variabili: a) congruenza tra i due livelli; b) modalità negoziazione delle definizioni in cui sono implicati; c) modalità di esprimere accordi e disaccordi Es. Modello della scuola di Palo Alto

(emergono diversi concetti, che riguardano i concetti metacomunicativi, questa tabella ci porta all’incrocio di quattro dimensioni nella tabella sotto) Tipologie monodimensionali Criteri

Indicatori

Coesione/autonomia

Stabilità/cambiamento

Sequenze interattive

Struttura

Famiglie pseudomutuali/pseudostili (Wynne)

Famiglie altamente interconnesse e scarsamente e interconnesse (Ashby)

Famiglie differenziate e indifferenziate (Bowen) Famiglie invischiate e disimpegnate (Minuchin)

Famiglie centripete e centrifughe (Stierling)

Il Modello Strutturale (Minuchin,1974) •

Famiglie invischiate (enmeshed) - Interconnessione inestricabile tra i componenti - Debolezza confini tra i vari sottosistemi - Confusione tra livelli generazionali che porta a coalizioni perverse e triangolazioni di due membri di un sottosistema contro un terzo - Potere NON espresso in base ai livelli gerarchici



Famiglie disimpegnate (disengaged) - Membri separati, legami inesistenti - Confini legati al singolo, ognuno opera in isolamento - Confini labili con esterno: relazioni di invischiamento con istituzioni esterne



Famiglie adeguate - Confini tra le generazioni chiari - Potere e responsabilità esercitato in relazione a ruolo gerarchico - Confini tra famiglia e ambiente NON sono ambigui

Analisi delle sequenze interattive (Wynne, 1958) • Famiglie pseudomutuali/pseudostili • Focus sulle sequenze interattive e su come si coniugano coesione e autonomia • Famiglie pseudo-mutuali, i membri compongono un quadro formale di unione a scapito di ogni differenza individuale – evitano il conflitto • Famiglie pseudo- ostile, i membri sembrano sull’orlo della scissione, che rimane però superficiale – evitano la vicinanza

Modello di Bowen (1966) • •

Famiglie differenziate/indifferenziate Focus sulle sequenze interattive e su come si coniugano coesione e autonomia

Modello di Ashby (1969) • •

Famiglie altamente interconnesse e scarsamente interconnesse Focus sulla stabilità/cambiamento delle sequenze interattive



Indifferenziate: sono famiglie disfunzionali che esprimono sequenze interattive ridondanti e che impediscono l’espressione delle divergenze



Altamente interconnesse: mantenimento dell’equilibrio interno a scapito di cambiamenti sollecitati dall’ambiente. Resistenza al cambiamento

(Chiede di approfondire questi quattro modelli compreso quello di stierling) Famiglie centripete e centrifughe (Stierling) Centripete • Confini rispetto all’ambiente rigidi • Fiducia vs l’interno a discapito dell’esterno Centrifughe • Confini labili • I membri si aspettano gratificazioni dall’esterno piuttosto che dall’interno della famiglia Aspetti critici dei modelli mono-dimensionali 1. Rigidità: viene considerata una sola dimensione, non vengono colte le sfaccettature del funzionamento familiare (dicotomia, funzionalità/disfunzionalità) 2. Auto confinamento: famiglia e ambiente vengono considerate separatamente (la nozione di confine come barriera) 3. Normatività: modello normativo di famiglia, ovvero modelli adeguati solo per certi tipi di famiglia (distorsione metodologica ed etica) 4. Atemporalità: focus su dimensione statica e sincronica a discapito di una dinamica e diacronica (no processi ma stati e omeostasi) (questi modelli li possiamo abbinare e non vederli come alternativa tra di loro. In una stessa famiglia possiamo vedere più modelli. Non è possibile vedere delle posizioni intermedie e le dinamiche funzionali e disfunzionali vengono appiattite su un unico profilo. Inoltre, Questi modelli non sono considerati adatti per studiare altre forme familiari perché sono adeguati a certi tipi di famiglia, questi modelli non sono adatti a studiare i processi, ma sono come fotografie statiche. Non considerano la famiglia come possibilità di diversità e di cambiamento nel tempo.) Lezione 3 Modelli Multidimensionali • •

Ampliamento delle variabili considerate e complessificazione dei modelli per lo studio degli stili di funzionamento Correlazione di coesione e individuazione con stabilità e cambiamento

(si riconosce anche due punti di vista: uno interno (famiglia) e uno esterno (ricercatore), vengono introdotte nuove scale di valutazione che la famiglia ha di sé stessa e della nuova immagine ideale)

Il modello di Epstein e collaboratori (1978; 1982; 1993) Classifica le famiglie in base ai “punteggi” ottenuti rispetto a sei diverse dimensioni: ▪ ▪ ▪ ▪



La dimensione del problem solving fa riferimento alle capacità della famiglia di risolvere i problemi mantenendo un funzionamento globale efficace; Quella della comunicazione misura lo scambio di informazioni all’interno della famiglia lungo un continuum i cui poli opposti sono “chiara e diretta” e “confusa e indiretta” La dimensione dei ruoli familiari valuta le strutture comportamentali ridondanti in base alle quali i singoli membri adempiono alle funzioni della famiglia Le dimensioni della sensibilità emotiva e del coinvolgimento emotivo mettono a fuoco la gamma familiare di risposte affettive e il grado in cui i componenti valorizzano le attività e gli interessi degli altri Il controllo comportamentale, infine, è la dimensione che definisce lo stile adottato dalla famiglia nello stabilire le norme e le regole, e il grado di scostamento da esse che è disposta a tollerare

Il modello circonflesso di Olson et al. (1983, 1993, 2003) Focus: Stili di funzionamento familiare a partire da tre dimensioni: A. Coesione (Togertherness): legame emotivo tra i membri. Concerne le modalità con cui le famiglie gestiscono l’equilibrio tra separazione e vicinanza. Viene misurata su quattro livelli (min: disimpegno, max: invischiamento) B. Flessibilità (Adaptability/flexibility): capacità dei membri di negoziare potere, ruoli, regole interattive a fronte di particolari eventi o tappe di sviluppo. Concerne la coniugazione di stabilità e cambiamento. Viene misurata su cinque livelli (min: rigide, max: caotiche). Le famiglie equilibrate si caratterizzano per negoziazi...


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