LA Memoria - Riassunto C.I. Psicologia Generale - Psicologia Delle Emozioni  PDF

Title LA Memoria - Riassunto C.I. Psicologia Generale - Psicologia Delle Emozioni 
Author valentina coppola
Course C.I. Psicologia Generale - Psicologia Delle Emozioni 
Institution Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale
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LA Memoria...


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CAPITOLO 7. LA MEMORIA

La memoria è un sistema attivo che riceve, immagazzina, organizza modifica e recupera le informazioni . Le informazioni in ingresso vengono dapprima codificate o raccolte in una forma utilizzabile; successivamente vengono immagazzinate o custodite nel sistema. Infine i ricordi devono essere recuperati o estratti dall’archivio perché possano essere utili. I tre sistemi distinti della memoria sono memoria sensoriale, memoria a breve termine e memoria a lungo termine. Le informazioni entrano dapprima nella memoria sensoriale che trattiene una copia esatta di ciò che vediamo o sentiamo per pochi millesimi di secondo. Non tutto ciò che vediamo o sentiamo resta immagazzinato nella nostra memoria in quanto l’attenzione selettiva controlla quali informazioni devono arrivare alla memoria a breve termine . La MBT trattiene piccole quantità di informazioni a livello consapevole per circa 12 secondi . I ricordi a breve termine possono essere immagazzinati sotto forma di immagini ma più spesso vengono immagazzinati in forma fonologica soprattutto richiamando parole e lettere .La memoria a breve termine conserva un numero limitato di informazioni e se l’informazione non viene reiterata, ossia ripetuta mentalmente più volte viene rapidamente scartata e perduta per sempre. Quando la MBT è abbinata ad altri processi mentali agisce come memoria di lavoro nella quale avviene buona parte delle nostre attività di pensiero; la memoria di lavoro trattiene per breve tempo le info di cui abbiamo bisogno quando dobbiamo risolvere un problema come eseguire un calcolo aritmetico , risolvere un puzzle, pianificare una cena. Secondo Baddeley la memoria di lavoro consiste in una serie di componenti controllate da un sistema con capacità attentive denominato esecutivo centrale che presiede a tutte le attività cognitive intenzionali e che svolge funzioni di coordinamento e integrazione dei due sistemi principali: il loop articolatorio e il taccuino visuo –spaziale. Il primo è adibito all’elaborazione e al mantenimento dell’informazione linguistica, invece il secondo è coinvolto nel mantenimento dell’informazione visiva e spaziale permettendo la visualizzazione e la trasformazione delle immagini mentali. Memoria a lungo termine Se la MBT è così limitata le informazioni percepite come importanti e significative vengono trasferite nella memoria a lungo termine che funziona come un magazzino duraturo per la conoscenza; la MLT può contenere quantità illimitate di informazioni. Il modello formulato da ATKINSON E SHIFFRIN ipotizzava una sequenzialità tra memoria a breve e a lungo termine: un’informazione non poteva essere presente nella MLT se prima non era stata elaborata nella MBT. Come visto precedentemente la MBT trattiene da 5 a 7 unità ma i ricordi a breve termine scompaiono molto rapidamente; tuttavia possono essere trattenuti se spostati nella MLT tramite un processo chiamato reiterazione: più un ricordo a breve

termine viene reiterato, maggiore è la probabilità che venga immagazzinato nella MLT. L’apprendere per mezzo della semplice ripetizione può essere definito apprendimento meccanico. Tuttavia l’apprendimento meccanico non sempre risulta essere particolarmente efficace. La codifica elaborativa più profonda, attribuisce un significato all’informazione, la collega tramite nessi logici ad informazioni già esistenti in memoria. Se non c’è reiterazione i ricordi a breve termine dopo un periodo compreso tra 12 e 18 secondi sono perduti per sempre. Man mano che nuove informazioni vengono immagazzinate, quelle più vecchie vengono spesso aggiornate, modificate, cancellate o riviste. L’aggiornamento dei ricordi è detto elaborazione costruttiva, in pratica i ricordi non sono stabili nel tempo ma vengono continuamente riorganizzati e aggiornati sulla base delle info acquisite. Inoltre, ricordi mancanti, che sono molto comuni, possono essere creati ed elaborati per mezzo della logica, del ragionamento e attraverso l’utilizzo di nuove informazioni. E’ possibile addirittura di avere ricordi di fatti mai vissuti o falsi ricordi . Quanti tipi di memoria a lungo termine esistono? E’ sempre più chiaro che esiste più di un tipo di memoria a lungo termine. Vi sono due grandi categorie di MLT: la memoria procedurale, e quella dichiarativa. La memoria procedurale riguarda le risposte condizionate fondamentali e le azioni apprese come guidare una automobile o andare in bici. I ricordi di questo tipo possono essere espressi appieno solo sotto forma di azioni. Nella memoria dichiarativa sono invece conservate specifiche info fattuali come nomi, volti, parole, date e idee . I ricordi dichiarativi vengono espressi sotto forma di parole o simboli. La memoria dichiarativa può essere a sua volta divisa in memoria semantica e memoria episodica. Memoria semantica: i nomi degli oggetti, i giorni della settimana o i mesi dell’anno, le parole e il linguaggio costituiscono la memoria semantica che funziona come una sorta di dizionario o un’enciclopedia mentale di conoscenza di base. La memoria semantica non ha alcun collegamento con tempi e luoghi ( sarebbe raro per esempio ricordare quando abbiamo appreso il nome delle stagioni. Memoria episodica: per memoria episodica si intende il ricordo di singoli eventi connotati secondo una logica spazio-temporale ( ad esempio eventi storici, l’attentato alle torri gemelle, l’elezione di un presidente). Un particolare tipo di memoria episodica è quella autobiografica che si riferisce al ricordo di episodi prettamente personali, riguardando il cosa, dove, quando della nostra vita. Una caratteristica rilevante della memoria autobiografica è il fenomeno conosciuto come amnesia infantile . Questo termine si riferisce al fatto che è estremamente infrequente essere in grado di ricordare eventi che hanno avuto luogo prima dei due anni d’età e che i ricordi del periodo fra i 2 e i 5 anni sono relativamente scarsi. L’origine delle cause dell’amnesia infantile può avere differenti interpretazioni. Una possibilità è che il fenomeno sia semplicemente una funzione dell’oblio; un’altra più plausibile è che non vi sia una vera assenza dei ricordi, ma che essi siano inaccessibili. Affinchè si formino dei ricordi è necessario che si sia sviluppato un sé

cognitivo , che emerge solo intorno ai 18-24 mesi; inoltre prima della comparsa del linguaggio è impossibile organizzare i ricordi in maniera narrativa. Un’altra importante distinzione è tra la memoria retrospettiva che ci consente di ricordare eventi del passato, e quella prospettica che riguarda l’intenzione di svolgere delle cose nel futuro. Quest’ultima è una funzione preposta a definire gli schemi di comportamento, a mantenerli a un livello consapevole al fine di pianificarli correttamente e tradurli in azioni concrete al momento opportuno. Dimenticare.. l’oblio Ebbinghaus in una serie di esperimenti riuscì a dimostrare che si ricorda meno del 30 % delle informazioni dopo solo 2 giorni. Le info importanti però non vengono perse definitivamente come quelle senza senso. Dopo 3 anni gli studenti di psicologia avevano dimenticato circa il 30 % delle info apprese. In seguito, l’oblio diminuiva solo di poco . In realtà quando l’apprendimento è intensivo e le informazioni vengono collegate fra loro possono diventare pressoché permanenti. I ricordi possono andare perduti anche mentre vengono prodotti. Per esempio un trauma cranico può provocare una amnesia dei ricordi precedenti al trauma. L’amnesia retrograda riguarda la perdita di memoria per gli eventi avvenuti prima dell’incidente; viceversa l’amnesia anterograda implica la perdita di ricordi per gli eventi successivi al trauma. Molte aree del cervello sono responsabili dell’organizzazione della memoria, ma l’ippocampo ha un ruolo fondamentale in quanto funziona come una sorta di “ stazione di smistamento” tra la memoria a breve termine e la memoria a lungo termine. Se l’ippocampo viene danneggiato ne deriva un’amnesia anterograda e la persona che ne è colpita non è in grado di consolidare nuovi ricordi . DA NEUROPSICOLOGIA…..: L’amnesia è un disturbo selettivo della memoria caratterizzato dall’incapacità a rievocare le esperienze passate e o ad acquisire nuove informazioni indipendentemente da disturbi intellettivi linguistici o percettivi. Si può dire che per un paziente amnesico ogni giorno è isolato da tutti gli altri, privo di riferimento a ogni dolore o gioia provato in passato. Distinguiamo due fondamentali tipi di amnesia: -

Anterograda : riguardante l’incapacità di acquisire nuove informazioni Retrograda : incapacità di rievocare eventi passati.

Per quanto riguarda l’amnesia retrograda numerosi studi hanno segnalato che vengo no perduti più facilmente ricordi degli eventi più recenti , mentre i ricordi che si riferiscono a periodi di tempo più remoti sono spesso più conservati. Per quanto riguarda il contenuto dei ricordi, il deficit della memoria non colpisce solo aspetti personaloi della vita del soggetto, ma anche eventi pubblici (es, attentato torri gemelle ).

Molti dei pazienti amnesici presentano una totale mancanza di coscienza della malattia negando di avere qualsiasi disturbo nella vita di tutti i giorni e tale fenomeno viene detto anosognosia. Associato all’anosognosia spesso vi sono le confabulazioni , ovvero la tendenza a fornire risposte del tutto inventate e talvolta fantasiose alle domande alle quali il paziente non sa fornire una risposta corretta. Nonostante il quadro clinico dell’amnesia globale mostri una grave incapacità nell’acquisire nuove informazioni, anche i pazienti con gravi sindromi amnesiche possono dimostrare insospettabili abilità residue di memoria in svariate condizioni sperimentali. Tale fenomeno è detto ’apprendimento inconsapevole e il primo esempio è stato descritto da Claparede il quale dopo aver stretto la mano a un suo paziente amnesico nascondendo uno spillo sul palmo della mano, sperimentò che il paziente da quel omento in poi si rifiuto di stringergli la mano nonostatnte non sapesse fornire una spiegazione del perché del suo rifiuto. Essenzialmente la memoria si divide in due tipi : la memoria esplicita e quella implicita. Si parla di memoria esplicita quando gli eventi vengono portati alla mente secondo un piano intenzionale e cosciente, si parla di memoria implicita quando il ricordo avviene in modo automatico, non intenzionale e cosciente. La memoria si divide in MBT E MLT MBT: sistema capace di mantenere per alcuni secondi un numero limitato di informazioni. E composta da un magazzino verbale e uno visuo spaziale entrambi controllati dall’esecutivo centrale. MLT: magazzino a capacità illimitata che possiede tutte le informazioni acquisite che possono essere soggette a processi di elaborazione Due sistemu compongono la memoria a lungo termine: 1) Sistema dichiarativo  tipo di memoria il cui contenuto una volta affinato può essere espresso verbalmente ( diviso in memoria semantica e memoria episodica) 2) Sistema non dichiarativo  insieme di abilita mnesiche non cpscienti . ( ( Memoria procedurale : deputatat all’aprrendimento di di abilità motorie percettive e cognitive--Sistema percettivo: ruolo fondamentale nei compiti di identificazioni di persone e soggeti.) Le prove neuropsicologico di uso clinico per i disturbi della memoria possono essere incluse in tre gruppi fondamentali:prove per la memoria a breve termine, prove per la memoria a lungo termine anterograda e prove per la memoria a lungo termine retrograda. Le prove di memoria a breve termine sono accomunate dal fatto che esse prevedono una sola presentazione del materiale da ricordare e la sua produzione immediata. Presentando sequenze di stimoli di lunghezza crescente, si ottiene una misura ( span ) della quantità immediata di materiale che il soggetto riesce a mantenere in mente per la riproduzione immediata. Uno dei test più usati in clinica è il test di Corsi. Questo test utilizza una tavoletta di legno sulla quale sono disposti 9 cubetti; l’esaminatore tocca

questi cubetti secondo una sequenza e l’esaminato dovrà riprodurre la stessa. I soggetti normali riescono gneralmente a riprodurre correttamente dai 4 ai 7 cubetti. Le prove di memoria a lungo temrine anterograda valutano maggiormente la capacità di apprendimento del paziente. In italia sono state tarate diverse prove di apprendimento di una lista di parole , in cui viene letta ripetutamente una lista di parole che il soggetto dovrà imparare. Altro test molto importante è il test di rey : è composto da un foglio con 15 parole ad alta frequenza di uso e non collegate tra loro semanticamente. Il clinico legge tutte le parole e il paziente deve provare a dire tutte quelle che si ricorda. Il clinico userà la stessa procedura per 5 volte. In seguito ci si fermerà per 15 minuti nei quali il paziente sarà impegnato in un altro test di tipo visuo spaziale x poi risottoporlo al test di Rey. Generlamente il paziente ricorda più le prime e le ultime parole per effetto della working memory. Le prove di memoria a lungo termine retrograda cnsistono in valutazioni delle conoscenze acquisite in precedenza come questionari che si riferiscono a fatti ben conosciuti dalla maggior parte della popolazione oppure tramite la verifica di racconti fatti dai familiari sulla vita del paziente. Le sindromi amnesiche possono essere causate da diversi eventi neurologici:ictus tumori , interventi neurochirurgici , infezioni cerebrali, intossicazioni croniche processi degenerativi o traumi cranici. Queste patologie possono ledere una o più strutture cerebrali coinvolte nel processo della memoria. Queste strutture sono incluse nel cosidetto sistema limbico e sono connesse tra di loro costiutendo una fitta e complessa rete funzionale. Papez individuò un circuito cortico-sottocorticale che costituiva la base anatomica delle emozioni ma che a oggi viene considerato cruciale per il normale funzionamento della memoria Il circuito di Papez è cosi costituito : L’IPPOCAMPO che si connette con i CORPI MAMMILLARI; questi attraverso la via mammillo-talamica si connettono al TALAMO ANTERIORE il quale proietta al GIRO DEL CINGOLO che è connesso di nuovo all’ippocampo a chiusura del circuito.

IPPOCAMPO- CORPI MAMMILLARI - TALAMO ANTERIORE  GIRO DEL CINGOLO  IPPOCAMPO

Tra le sindromi amnesiche la piu nota è la sindorme di korsakoff causata da abuso di alcool che determina un danno ai nuclei dorsomediali del talamo e dei corpi mammillari. Tale sindrome è caratterizzata da grave e persistente amnesia anterograda, lieve o moderata amnesia retrograda , confabulazioni mentre invece è preservata la memoria a breve termine. Se la causa dell’amnesia è dovuta a lesione dei lobi frontali nella parte basale e mediale si

riscontrano deficit di memoria anteerograda e retrograda , confabulazioni anosognosia e disturbi di personalità. Se la causa dell’amnesia è data da lesioni del lobo temporale ( che contiene le strutture ippocampali ) si realizzerà una grave amnesia anterograda con alterazioni di capacità di apprendimento. Le sindrome amnesiche più frequenti sono negli anziani quelli relativi alle demenze , mentre nei giovani quelle relative al trauma cranico. In seguito ad un trauma cranico grave il paziente presenta un periodo di forte perdita di coscienza della durata di giorni o addirittura mesi. La sindrome amnesica si può realizzare in forma transitoria oppure permanente ed è caratterizzata da una completa e per lo piu irreversibile incapacità a ricordare l’episodio del trauma e spesso associata ad amnesia anterograda o retrograda di gravità variabile....


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