Title | Saggio sul film \"I cannibali\" di Liliana Cavani |
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Author | Carlo Luzzani |
Course | Scienze storiche |
Institution | Università degli Studi di Milano |
Pages | 1 |
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Carlo Luzzani Riflessione su “ I cannibali”di Liliana Cavani L’ opera di Liliana Cavani, improntata sulla ben nota tragedia di Sofocle, èambientata in una città reale, ove vige uno stato di polizia conforme, nella rappresentazione scenica, a certe esperienze dittatoriali proprie degli anni ’ 70. Ivi, i cadaveri dei ribelli uccisi vengono lasciati per le strade, senza la possibilità, per ordine governativo, di essere toccati e spostati; scelta che risponde alla cruda volontàdi affermare il proprio potere al fine di assicurare la pace sociale. In questo dispotico regime dittatoriale, una moderna Antigone sa dove si trovi il corpo del fratello ribelle ucciso. Nessuno sembra disposto ad aiutarla, eccezion fatta per un giovane straniero, Tiresia, che collabora con Antigone a prelevarlo e a garantirgli le onoranze funebri. I due giovani, convinti della loro azione, continuano ad attuarla con altri cadaveri dei ribelli lasciati nelle strade, fino quando non vengono presi. Dopo una serie di torture subite da Antigone, questa verrà uccisa insieme a Tiresia e da quel momento vari ragazzi incominciano a prelevare i cadaveri per garantirgli una sepoltura; questa rivolta giovanile costituisce un chiaro riferimento ai moti insurrezionali giovanili degli anni esattamente precedenti, 68’ e 69’ , alla registrazione del film. Nell’ opera sofoclea, Creonte sospende, per una necessitàtemporanea, il sistema valoriale, condiviso da Antigone; pentendosi per quanto fatto, permette una riconciliazione del sistema stesso. Contrariamente, nel film, la riconciliazione tra legge umana e legge morale non è ammessa, consumando questa discrasia nella scena finale, in cui il potere nascosto furtivamente nel palazzo osserva, perversamente, attraverso il binocolo, le atrocitàche commette. “ L’ odine èristabilito”o forse no....