saggio di fehling PDF

Title saggio di fehling
Course Chimica
Institution Università degli Studi di Trento
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Summary

● testare vari carboidrati al reattivo di Fehling;
 realizzare una “scala di riferimento” facendo reagire col reattivo di Fehling soluzioni di glucosio a diversa concentrazione (nota);
 stimare la concentrazione di varie soluzioni di differenti carboidrati, confrontandole con la “scala...


Description

RELAZIONE: saggio di Fehling Scopi: ● testare vari carboidrati al reattivo di Fehling;  realizzare una “scala di riferimento” facendo reagire col reattivo di Fehling soluzioni di glucosio a diversa concentrazione (nota);  stimare la concentrazione di varie soluzioni di differenti carboidrati, confrontandole con la “scala di riferimento” dopo aver eseguito il saggio di Fehling;  verificare l'azione della saliva umana sull'amido.

Materiali: -becco bunsen; -reticella spargifiamma; -becher; -provette e portaprovette; -pipetta. Sostanze: -reattivo di Fehling; -acqua; -amido;

-maltosio; -saccarosio; -lattosio; -glucosio; -saliva umana; -reattivo di Lugol.

Procedimento: A. Per costruire la scala di riferimento: 1.accendere il becco bunsen e coprirlo con la reticella spargifiamma, appoggiandole poi sopra un becher pieno d'acqua, che va lasciata bollire; 2.in una provetta preparare una soluzione di glucosio con concentrazione al 0,1%; 3.partendo dal campione appena preparato, diluire il glucosio a scalare per 7 volte, ottenendo, in totale, 8 provette contenenti soluzioni di glucosio con concentrazioni decrescenti (da 0,1% a 10-8%); 4. utilizzando la pipetta, mettere 1 mℓ di reattivo di Fehling in ciascuna provetta e successivamente shakerare;

5.collocare le provette nell'apposito portaprovette e inserire il tutto nel becher (pieno d'acqua in ebollizione), lasciando riscaldare il loro contenuto a bagnomaria; 6.una volta avvenuta la reazione, togliere le provette dal becher e disporle in ordine di concentrazione crescente.

B. Per il saggio di Fehling sugli altri carboidrati: 1.accendere il becco bunsen e coprirlo con la reticella spargifiamma, appoggiandole poi sopra un becher pieno d'acqua, che va lasciata bollire; 2.preparare, in due provette, due soluzioni di amido con concentrazioni differenti; 3. utilizzando la pipetta, mettere 1 mℓ di reattivo di Fehling in ciascuna provetta e successivamente shakerare;

4.collocare le provette nell'apposito portaprovette e inserire il tutto nel becher (pieno d'acqua in ebollizione), lasciando riscaldare il loro contenuto a bagnomaria; 5.osservare l'eventuale reazione e confrontare il risultato con la scala di riferimento.

Eseguire i passaggi appena descritti anche per lattosio, saccarosio e maltosio.

C. Saggio di Fehling sull'amido+saliva: Ripetere lo stesso procedimento dell'esperimento B, aggiungendo però all'amido qualche goccia di saliva prima di mettere il reattivo di Fehling.

D. Amido+saliva+Lugol: 1.preparare, in una provetta, una soluzione di amido; 2.aggiungere alla soluzione qualche goccia di saliva; 3.utilizzando la pipetta, mettere 1mℓ di reattivo di Lugol nella provetta e successivamente shakerare; 4.mettere la provetta in forno a 37°C per 24h; 5.osservare gli eventuali cambiamenti nella colorazione del campione.

Dati e risultati: A. Le soluzioni di glucosio avevano le seguenti concentrazioni decrescenti: n. campione 1 2 3 4 5 6 7 8

concentrazione 10-1% 10-2% 10-3% 10-4% 10-5% 10-6% 10-7% 10-8%

B. I carboidrati si sono comportati in modo diverso a contatto col reattivo di Fehling: 1.Amido: dopo un lungo lasso di tempo, una parte ha reagito, colorando parzialmente le due soluzioni di arancione chiaro. 2.Maltosio: la reazione è stata molto rapida e ha colorato le soluzioni di un arancione acceso. Non sono state notate particolari differenze dovute alla diversa concentrazione. Dal confronto con la scala di riferimento, le due soluzioni sono risultate entrambe paragonabili al numero 1. 3.Saccarosio: reazione scarsa dopo un lungo intervallo di tempo. 4.Lattosio: come per il maltosio, si è assistito a una rapida reazione, che ha colorato le soluzioni di un arancione tendente al rosso. Si è apprezzata una lievissima differenza tra le due soluzioni (a diversa concentrazione). In ogni caso, entrambe sono risultate paragonabili al numero 1 della scala di riferimento. C. Amido+saliva: la reazione è avvenuta in un breve intervallo di tempo, colorando la soluzione di arancione. D. Amido+saliva+Lugol: -Prima di mettere la provetta in forno: l'amido ha reagito con il reattivo di Lugol, dando al campione una colorazione blu scuro. -Dopo aver tolto la provetta dal forno: il contenuto della provetta è risultato essere incolore.

Osservazioni: Il glucosio ha reagito in modo relativamente lento a contatto col reattivo di Fehling, probabilmente a causa della bassa concentrazione delle soluzioni, in particolare dalla n. 4 in poi.

Il lattosio e il maltosio, invece, hanno reagito rapidamente, chiaro segno della loro positività al saggio di Fehling. Lo stesso non vale per il saccarosio e l'amido, che hanno reagito in minima parte solo dopo un lungo arco di tempo, probabilmente perché il calore aveva ormai spezzato alcuni legami dei due carboidrati, liberando glucosio (positivo al saggio di Fehling). L'amido unito alla saliva, infine, ha reagito prontamente, grazie all'azione della ptialina (o amilasi salivare), un enzima presente nella saliva umana che catalizza l'idrolisi dell'amido, rompendolo in zuccheri più semplici (come il maltosio, risultato positivo al reattivo di Fehling). Per quanto riguarda l'esperimento D, invece, l'amido si è dimostrato chiaramente positivo al reattivo di Lugol, colorandosi di blu scuro. Dopo 24h, tolta la provetta dal forno, il campione è però risultato essere incolore, fenomeno questo dovuto all'azione della ptialina contenuta nella saliva umana. L'enzima, infatti, in questo lasso di tempo ha idrolizzato l'amido in zuccheri più semplici, non positivi al saggio di Lugol. Ne è conseguita la decolorazione del campione....


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