Scheda L\' Altra Donna DEL RE PDF

Title Scheda L\' Altra Donna DEL RE
Author Vittoria Pizzuto
Course Narrazione storica e narrazione cinematografica - lm
Institution Università degli Studi Roma Tre
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Summary

visione film, scheda di sintesi...


Description

SCHEDA D’ANALISI FILM: L’ALTRA DONNA DEL RE (2008)

TRAMA: Il film tratto dall'omonimo libro di Philippa Gregory narra uno dei periodi più interessanti e ricchi di colpi di scena della storia inglese. Infatti, le vicende narrate mostrano il re Enrico VIII (Eric Bana) nel pieno della sua vita e del suo vigore fisico (nel film il re ha circa 30 anni) che si trova in grosse difficoltà perché non riesce ad avere un erede maschio dalla regina sua consorte, Caterina d'Aragona. La regina, infatti, dopo una sola figlia e tanti aborti, bambini nati morti o sopravvissuti solo pochi mesi, sembra non essere in grado di dargli un maschio. In questo clima di tensione e preoccupazione per le sorti del futuro del trono inglese, molte famiglie nobili cercano di spronare e proporre le loro giovani figlie e in età fertile, al fine di attirare l’attenzione del re. Diventare una “favorita” del re, infatti, poneva non solo la giovane in un ruolo privilegiato ma anche tutta la famiglia ne traeva un tornaconto economico e di prestigio. E’ proprio in questo contesto che le sorelle Anna (Natalie Portman) e Maria Bolena (Scarlett Johansson), di nobile origine, sotto la spinta dei genitori e dello zio, decidono di lasciare la tenuta e la vita di campagna per stabilirsi alla corte di Enrico VIII d'Inghilterra come damigelle della regina con lo scopo di sedurre il re e far avere benefici economici alla famiglia. Le due ragazze, quindi, seppur con caratteri molto diversi si trovano ad affrontare insieme un nuovo ambiente molto distante dall’ambiente in cui sono cresciute, inoltre Maria era già sposate e si trovava in una situazione molto delicata. La vita di corte, infatti, è eccitante e dinamica e quello che inizialmente era visto come un tentativo di aiuto alla famiglia diventa in realtà una competizione spietata non solo con le altre “pretendenti” ma anche tra le sorelle Bolena. La prima ad attirare le simpatie del re è Maria Bolena, di carattere mite e dolce, cattura l’attenzione del re e resta incinta di una figlia illegittima. E’ proprio il fatto che sia una bambina il motivo per cui il re inizia ad allontanarsi da Maria, la quale nutre dei veri sentimenti per il sovrano. Proprio in contemporanea alla gravidanza di Maria, Anna di carattere più temerario e calcolatore, con un’articolata opera di seduzione riesce a mettere da parte sia sua sorella sia la moglie del Re e a coinvolgere il re in un vortice di passione. Mentre Maria nutre dei sentimenti sinceri per Enrico, Anna è spinta solo dalla smania di potere e vuole solo diventare Regina d'Inghilterra. L’ascendete di Anna sul re è sempre più forte tanto da convincerlo a ripudiare la regina e a sposarla, causando così lo scisma dalla chiesa Cattolica e fondando la chiesa Anglicana. Purtroppo però anche le gravidanze di Anna Bolena non riescono a soddisfare i desideri del re, infatti, Anna dà alla luce una bambina, Elisabetta I d'Inghilterra e l'unico maschio portato a compimento della gravidanza, nasce morto. In seguito all’ennesimo aborto spontanea, Anna si fa prendere dalle paranoie e dall’ansia di essere ormai prossima alla condanna se non riuscirà a dare un erede al re, decide di fare una mossa disperata: chiede al fratello Giorgio di aiutarla a restare incinta. Giorgio però non riesce ad andate fino in fondo e ad aiutare la sorella. A questo punto, un ennesimo colpo di scena vede protagonista Jane la moglie di Giorgio che, intercettando una parte della conversazione tra i fratelli, si convince che tra i due vi sia un rapporto incestuoso e lo va a riferire al re. Enrico, ormai stanco, invecchiato e logorato dall’ossessione di avere un erede maschio, coglie la palla al balzo per liberarsi di Anna e la fa incriminare, insieme al fratello, di vari capi reati (ingiuria, adulterio, incesto, stregoneria). Un disperato tentativo di Maria di convincere il re a risparmiare loro la vita è vano. Il film si conclude con la scena di Maria e del nuovo marito William Stafford in campagna con i loro figli, tra cui la piccola Elizabeth (Elisabetta I), figlia di Anna, e il figlio illegittimo di Maria ed Enrico VIII.

TEMPO: Le vicende narrate si svolgono nel XVI secolo, più precisamente dal 1527 circa al 1536 anno in cui è stata giustiziata Anna Bolena. In realtà la scena finale del film è un salto nel futuro

quando, qualche anno dopo la morte di Anna Bolena e del fratello, al fine di “concludere” e dare un epilogo alla storia viene mostrato cosa ne è stato di Maria Bolena e dei figli suoi e di Anna. Il film narra le vicende che nella vita “reale” coprono circa sei anni, se all’inizio le varie dinamiche sono mostrate con una velocità quasi contestuale e costante, nella seconda parte del film le scene sono più veloci e si passa abbastanza celermente dal periodo d’oro del re con Anna Bolena alla decaduta della stessa. SPAZIO: le vicende del film sono narrate quasi esclusivamente in luoghi chiusi come il palazzo del re. In una prima fase la scena si focalizza sulla famiglia Bolena e sulla loro tenuta nelle campagne inglesi per poi spostarsi nei luoghi chiusi della dimora del sovrano a parte qualche scena all’aperto (scena del re a cavallo che corteggia Anna Bolena) oppure sotto i portici del palazzo (sempre il re nell’atto di corteggiare e convincere Anna a concedersi a lui) PERSONAGGI: Maria Bolena è rappresentata come una giovane donna dall’animo gentile e premuroso, a differenza di Anna Bolena che invece viene mostrata come una donna furba e ingegnosa dedita alle trame e ai sotterfugi. Il re invece viene mostrato come volubile e plasmabile, inoltre vi sono alcune inesattezze storiche come ad esempio l’aspetto del re che è mostrato come un uomo moro mentre in realtà era biondo-rossiccio e la stessa regina Caterina d'Aragona non era mora, bensì aveva capelli biondi con riflessi rosso-dorati e gli occhi azzurri. Alla stessa maniera Maria Bolena nella realtà era ben diversa dalla creatura dolce che viene mostrata nel film, anzi la sua reputazione era ben peggiore di quella della sorella Anna. Il re nel film subisce comunque un cambiamento nell’atteggiamento che diventa dapprima premuroso e poi freddo e scostante nei confronti di Maria e da innamorato folle a insofferente nei confronti di Anna. NARRATORE E FOCALIZZAZIONE: Il narratore è onnisciente, le scene sono abbastanza piene di dialoghi ma spesso le battute non sono veloci anzi molto spesso si lascia le scende in sospeso con le inquadrature in primo piano al fine di creare suspense e attesa nello spettatore. TECNICHE DI PRESENTAZIONE DELLE PAROLE E DEI PENSIERI DEI PERSONAGGI: Nel film prevalgono i dialoghi diretti, botta e risposta dei personaggi con molto pathos e interpretazione accorata. TEMATICHE: Il film tratta il tema più volte narrato della vita di Enrico VIII, forse il più famoso dei regnati inglesi. Le vicende del re sono diventate leggenda sia per il suo temperamento esuberante e sopra le righe sia per le ricadute storiche delle sue decisioni. L’intento del film è quello di narrare le vicende dal punto di vista delle dame che si contendevano i favori del re e nello specifico narra il rapporto tra due sorelle che combattono per lo stesso uomo ma con motivazioni diverse. L’idea di base è quella di diventare l’amante del re ma lo stesso scopo viene narrato da due punti di vista differenti, quello di Maria realmente innamorata del re e quello di Anna descritta come una opportunista il cui unico scopo è raggiungere il potere. STILE: Il film in lingua originale inglese e poi doppiato in italiano presenta un lessico arcaico, questo al fine di rappresentare nel miglio modo possibile il linguaggio dell’epoca che per ovvi motivi è molto diverso da quello attuale. INQUADRATURE E MUSICHE: le inquadrature sono differenti a seconda dei momenti del film. Spesso vi sono primi piani al fine di captare le espressioni dei personaggi principali ma altrettanto

spesso vi sono immagini laterali o da media distanza al fine di inquadrare anche il contesto come ad esempio la scena in cui Anna Bolena discute con il re nella sala da pranzo, ove vi sono molte altre persone e descrive la sua impressione sul nuovo re di Francia, poiché lei è di ritorno dall’esilio. Oppure la scena intima in cui il re è con Maria nella sua stanza da letto, in questo caso l’inquadratura è laterale a distanza abbastanza ravvicinata. Molte scene inoltre sono coadiuvate da sottofondo musicale con un crescendo di drammaticità a seconda della situazione. GENERE FILMICO: il film è di genere drammatico e storico poiché l’ambientazione è quella del 1500 mentre gli avvenimenti narrati sono di natura sentimentale e romantica con un continuo sviluppo delle dinamiche tra i personaggi con forti impatti emotivi. GIUDIZIO PERSONALE: Personalmente il film non mi ha molto entusiasmato, forse perché il tema è stato trattato tante volte nella filmografia moderna. Inoltre, il titolo stesso del film “l’altra donna del re” induce a pensare che la protagonista del film sia Maria Bolena ma in realtà con un personaggio ingombrante e carismatico come Anna Bolena, il confronto non regge. Credo che in nessun film sullo stesso tema qualsiasi confronto proposto non possa essere vincente. Maria, nelle premesse doveva essere il personaggio principale il centro emotivo della storia ma alla fine, forse per la caratterizzazione stessa del personaggio, diventa una figura debole e quasi passiva. La storia invece è tutta dominata dalla figura negativa, ma molto più interessante di Anna, anche se in tutta onestà è raffigurata con tutti gli stereotipi di una donna che oggi si potrebbe definire una famme fatale (donna fatale, mangiatrice di uomini). Purtroppo il racconto è molto romanzato e ci sono molte imprecisioni storiche oltre che le vicende legate allo Scisma d’Inghilterra sono molto semplificate e vi sono solo accenni ai grandi temi come la nascita degli stati nazionali, la rivalità con Francia e Spagna, le implicazioni della riforma protestante e i movimenti di rinnovamento interni alla chiesa, infine molto sottovalutato è il personaggio di Thomas Moore che invece è molto importante dal punto di vista storico.

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