Scheda libro la leggenda del pianista sull\'oceano PDF

Title Scheda libro la leggenda del pianista sull\'oceano
Course Letteratura italiana
Institution Università degli Studi di Perugia
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Titolo: Novecento, la leggeda del pianista sull’oceano Autore: Alessandro Baricco Casa editrice: Universale Economica Feltrinelli Anno di pubblicazione: 2005 Personaggi principali: Novecento, protagonista e pianista della nave; Tim Toone, narratore e migliore amico di Novecento; Danny Booman marinaio che trovò Novecento quando venne abbandonato a bordo della nave; Jelly Roll Morton, pianista che sfidò Novecento. Luogo : Transatlantico Virginian E' la storia di un pianista che si esibisce tutte le sere sul Virginian, piroscafo che tra le due guerre fa la spola tra l'Europa e L'America. Il Virginian come ogni piroscafo ha un carico di ricchi signori, emigranti e marinai, ma con una particolarità: un pianista straordinario, che suona una musica mai sentita prima, meravigliosa. Danny Boodman, un macchinista nero del transatlantico Virginian, trova un neonato abbandonato in una cassetta di limoni nella prima classe della nave il 1 gennaio del 1900. Gli dà come nome il proprio, Danny Boodman, aggiungendovi il nome della cassetta su cui lo ha trovato ("T.D. Lemon") ed il secolo dell'anno in cui è nato ("Novecento"): Danny Boodman T.D. Lemon Novecento. Decide di allevarlo in segreto, per impedire che possano portarglielo via. Il bambino vive così i primissimi anni della sua infanzia nella sala macchine del piroscafo, salvo poi uscirne conoscendo e conquistandosi la simpatia dei restanti membri dell'equipaggio. In seguito, durante una burrasca, muore il padre in un incidente causato nella sala macchine; una carrucola impazzita lo colpisce alle spalle. Novecento riesce a sottrarsi ai poliziotti, che dietro ordine del capitano Smith, dovevano prelevarlo e portarlo in un orfanotrofio. I poliziotti però non lo trovano e di Novecento per un po’ di tempo non si ha più nessuna notizia, era scomparso. Rimase nascosto per 24 giorni. Finché una notte si sentì il suono del pianoforte collocato nel salone da ballo di prima classe; lì si era radunato tutto l'equipaggio e i passeggeri e, stavano ascoltando stupiti la musica prodotta da quel misterioso bambino: Novecento. Col passare degli anni diventa il pianista della nave, famoso in tutto l’oceano, suonando per i passeggeri durante le serate e per conto proprio, in terza classe, con un altro pianoforte. Ha una tecnica spettacolare, è in grado di suonare musica complicata ma straordinarimente bella. Molti anni dopo, senza essere nel frattempo mai sceso dal transatlantico, conosce Max Tooney, un trombettista con il quale suonerà per molti anni e stringerà una solida amicizia. La notizia della sua bravura come improvvisatore ed esecutore si diffonde, al punto da condurre da lui il più grande pianista jazz , il famoso Ferdinand "Jelly Roll" Morton, che lo sfiderà in un duello all'ultima nota. Nonostante l'apparente superiorità di questo nell'esecuzione di brani al pianoforte, risulta però l'abilità innata di Novecento, che si aggiudica la vittoria del duello eseguendo un exploit della famosa melodia eseguita a più mani alla fine del quale si alzerà, chiederà una sigaretta e l’accenderà sulle corde del pianoforte. Jelly Roll Morton, umiliato, rimarrà chiuso nella sua stanza per tutta la durata del viaggio e scenderà al primo scalo. Novecento non cede alle ripetute esortazioni dell'amico a scendere dalla nave ed andare incontro alla fama ed al successo, e resta a bordo anche quando Max lo lascia, all'alba della Seconda Guerra Mondiale. Lui non lascerà mai la nave, per lui rappresenta la sua esistenza, la sua casa e la sua vita. Qualche anno dopo, gli arriva una lettera da parte di un suo compagno marinaio ( Neil O’Connor) in cui era scritto che la nave stava per essere fatta esplodere, poiché ormai inutilizzabile. Novecento scelse di non scendere. Così Max Tooney si reca subito dall’ amico per convincerlo ma il tentativo fallisce infatti Novecento muore subito dopo l’esplosione del Virginian, salutò l’amico con queste parole: "La terra è una nave troppo grande per me, è una donna troppo bella, è un viaggio troppo lungo, è un profumo troppo forte, una musica che non so suonare...Non scendero dalla nave, al massimo posso scendere dalla mia vita...In fin dei conti è come se non fossi mai

nato, tu sei l'eccezione, solo tu sai che sono qui e sei una minoranza, non ti resta che adeguarti. Perdonami amico mio, ma io non scenderò. ”...


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