Scheda libro Spleen, riassunto testi PDF

Title Scheda libro Spleen, riassunto testi
Author Chiara Rizzo
Course italiano
Institution Istituto Tecnico Economico Statale A.Gallo
Pages 2
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Summary

Charles Baudelaire e il suo libro LE SPLEEN, Preparazione maturità, e descrizione autore.
Esame 5° superiore, preparazione per esame maturità. Riassunto per uno studio migliore...


Description

C. Baudelaire, Les fleurs du mal, Spleen et idéal Spleen Anno: 1861 Metro: cinque strofe di quattro versi con schema ABAB CDCD ecc.

È una delle quattro poesie intitolate Spleen. La lirica è espressione del “tedio” baudelairiano: quell’orribile condizione interiore che qui prende quasi una forma allegorica, nella battaglia fra la Speranza, che come un pipistrello cieco cerca una via d’uscita dall’incubo del presente, e l’Angoscia, che alla fine trionfa, lasciando la Speranza vinta e piangente.

La raccolta de Les fleurs du mal Pubblicato nel 1857, Les fleurs du mal comprendono 126 liriche, suddivise in sei parti; la raccolta si caratterizza per i temi trattati: la noia di vivere, la solitudine dell’individuo, la ricerca della bellezza, l’ansia di sottrarsi al conformismo, il senso di estraneità del poeta rispetto ai valori dominanti del tempo. Baudelaire non ricorre al linguaggio tradizionale ma utilizza simboli e analogie per cercare di andare oltre gli aspetti oggettivi del reale, per ricercare nuovi percorsi, associazioni, emozioni in grado di svelare gli aspetti più profondi e misteriosi dell’esistenza umana, che la ragione non è in grado di cogliere ed esprime. Lo Spleen La parola “spleen”, che letteralmente significa “milza”, sta ad indicare, sulla base di antiche credenze che indicavano quell’organo come la causa dello stato d’animo malinconico, sede dell’angoscia esistenziale. Tale termine è assimilabile al francese ennui e all’italiano noia o tedio. Il tema della lirica è dunque dato da questo senso di disperazione senza via d’uscita che implica disagio, disgusto del mondo, irascibilità, angoscia esistenziale. Inserita nella raccolta dei fiori del male, la lirica mostra la massima espressione della profonda malinconia esistenziale dell’uomo: lo stato interiore è qui mostrato scenicamente mediante la prevalenza dell’impatto visivo rispetto agli altri sensi. La struttura del testo: il testo è strutturato in cinque quartine che sviluppano due soli periodi sintattici. Il primo corrisponde alla descrizione dello stato d’animo cupo e disperato e occupa le prime quattro strofe; il secondo periodo è dato dall’ultima strofa in cui si mostra lo scontro tra la Speranza e l’Angoscia. Il ritmo ascendente: Baudelaire delinea la sua disperazione costruendo una lirica dal ritmo ascendente. Infatti, l’apertura ripetuta (anafora) delle prime tre strofe con il “quando” determina una crescente tensione che ha poi il suo sbocco nell’esplosione delle campane (v. 13) e nel trionfo dell’Angoscia che accampa il suo vessillo nell’animo del poeta. Le figure retoriche: sono molte le figure retoriche presenti all’interno dell’opera e che concorrono a creare un’atmosfera dominata da immagini cupe e spaventose. Il cielo è “come un coperchio” (similitudine); la terra è una “prigione” all’interno della quale la Speranza si trasforma in un “pipistrello” (metafora); le testa è offuscata da infinite inquietudini, paragonate a “un popolo di ragni”. Acquistano infine particolare forza le personificazioni della Speranza (v. 6 e 18) e dell’Angoscia (v. 19) come due combattenti che ingaggiano un ultimo duello, al termine del quale la seconda afferma la sua vittoria, conficcando sul cranio del poeta “il suo nero vessillo”. Il senso di soffocamento claustrofobico: la lirica è dominata fin dall’inizio, da sensazioni claustrofobiche. Il cielo “basso e greve” incombe come un coperchio” quasi riducendo lo spazio fisico dell’atmosfera; la triste luce del giorno abbraccia “l’intero giro dell’orizzonte”, anche qui disegnando uno spazio chiuso; la terra è una “prigione” e la Speranza è chiusa dento un “carcere”. L’impianto allegorico: all’interno della lirica è presente una forte presenza di allegorie al fine di trasmettere la complessità della disperazione dello stato d’animo del poeta. I dati della realtà meteorologica scatenano l’immaginazione: la stagione e il paesaggio sono responsabili dello stato d’animo dei personaggi. Le prime tre strofe pongono le condizioni che determinano lo stato d’animo spleenico nelle ultime due quartine.

Le analogie con William Blake: l’utilizzo di elementi cupi da parte di Baudelaire ricorda la poesia visionaria e l’oscurità gotica di William Blake. LA POETICA BAUDELAIRIANA ATTRAVERSO LE OPERE  L’albatro: mostra la condizione dell’intellettuale in relazione alla società.  Corrispondenze: è la lirica all’interno della quale Baudelaire spiega quali sono i potenziali di una nuova poesia sul piano tecnico.  Spleen: attraverso un’esperienza visionaria cupa mostra il male del vivere dato dall’angoscia esistenziale del poeta....


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