Schemi diritto amministrativo PDF

Title Schemi diritto amministrativo
Author Valentina Sfriso
Course Diritto Amministrativo
Institution Università degli Studi di Padova
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Summary

DIRITTO AMMINISTRATIVOTERMINE AMMINSTRARE avere cura in concreto di interessida esso deriva il terminePUBBLICA AMMINISTRAZIONESENSO OGGETTIVO SENSO SOGGETTIVOCome attività come organizzazione IL DIRITTO AMMINISTRATIVO:o Nasce dai tempi più antichi. o Possiamo definirlo come: La disciplinaspeciale c...


Description

DIRITTO AMMINISTRATIVO TERMINE AMMINSTRARE

avere cura in concreto di interessi da esso deriva il termine

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

SENSO OGGETTIVO Come attività



IL DIRITTO AMMINISTRATIVO: o Nasce dai tempi più antichi. o Possiamo definirlo come: La disciplinaspeciale che regola l’organizzazione della pubblica amministrazione, e regola, altresì, i rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione. o Quello MODERNO nasce con il tramontare dell’assolutismo per la necessità di porre dei limiti al potere pubblico e rispondere all’esigenza del principio di legalità. o Oltre ad essere statale è passato ad essere anche regionale. o È definibile anche come sostanziale , cioè si applica agli stati che hanno stipulato trattati per l’osservanza di regole comuni. o È costituito da 2 componenti:

PRIVATISTICA Può agire anche con gli strumenti del diritto privato, allo scopo di perseguire i suoi scopi pubblici. 

SENSO SOGGETTIVO come organizzazione

PUBBLICISTICA Vediamo come la PA può esercitare il suo potere pubblico attraverso dei provvedimenti unilaterali ed imperativi, che si impongono ai privati anche senza la loro volontà.

PRINCIPI FONDAMENTALI DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO (ART. 1 l. 241/90) 

Se non vengono rispettati rendono il procedimento illeggittimo.

Sono: o PRINCIPIO DI LEGALITA’  inizialmente inteso come “non contraddizione della legge”

Dovere di rispettare e porre dei limiti al potere pubblico (intesa come legalità formale, l’azione della PA oltre a rispettare la legge deve avere un fondamento legislativo)

Conformità sostanziale, cioè che la PA non deve agire solo entro i limiti della legge, ma anche in conformità della disciplina sostanziale che questa impone. o

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Diversa dalla riserva di legge che limita l’esecutivo delle PA in determinate materie.

o

IMPARZIALITA’ (ART 97 COST): o Applicazione del principio di uguaglianza. o Violazione = illegittimità x disparità di trattamento. o Viene visto come:

Dovere della PA di non discriminare la posizione dei soggetti coinvolti nella sua azione nel perseguimento degli interessi affidati alla sua cura.

Come la realizzazione di un assetto imparziale dei rapporti

ASSENZA DI ORIENTAMENTO DELLA PA

o

BUON ANDAMENTO (ART 98 COST): o Consiste nella migliore realizzazione delle attività della PA o Essenziale una coerenza tra fini e mezzi o Crea 3 sotto - principi:  EFFICACIA  rapporto risultati / obbiettivi  EFFICIENZA  rapporto risultati / risorse  ECONOMICITA’  garantire un minor dispendio di risorse pubbliche.

o

PRINCIPIO DEL NON AGGRAVAMENTO DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO: o Rientra l’obbligo di accertamento d’ufficio o Obbligo di acquisire d’ufficio i documenti o Richiamo dell’applicazione delle disposizioni in materia di autocertificazione

o

TRASPARENZA: o Indica le modalità di svolgimento del rapporto cittadino – pubblica amministrazione, e delinea la comprensibilità dell’azione dei soggetti pubblici sotto i diversi profili. o Viene anche ricondotto ai provvedimenti

o

PUBBLICITA’ : o Applicazione del principio di trasparenza o Riguarda lo sforzo che la PA deve compiere per comunicare ai cittadini notizie, atti e dati o Riguarda l’azione e l’organizzazione amministrativa

o

SUSSIDIARIETA’ : o Mira a portare la gestione amministrativa all’ente più vicino al cittadino o Può essere inteso in senso:

Verticale Criterio di distribuzione delle funzioni o

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orizzontale rapporto fra cittadino e stato

DIFFERENZIAZIONE  Consiste nel fatto che nella distribuzione delle funzioni il legislatore deve tener conto della capacità di governo dei diversi enti pubblici.

o

ADEGUATEZZA: o diverso modo di intendere la differenziazione; o attribuire funzioni ai diversi enti del governo territoriale *quelli in blu sono principi dell’ordinamento comunitario

o

RAGIONEVOLEZZA: o I diritti e le libertà dei cittadini possono essere limitati solo nella misura in cui ciò risulti ragionevole e indispensabile per proteggere gli interessi pubblici. o Se si viola questo principio si viola anche quello di imparzialità. o Per funzionare deve esserci una congruità tra:  Decisione normativa e amministrativa  Valutazione compiuta e decisione presa  Coerenza fra decisioni comparabili

o

PROPORZIONALITA’: o Indica il rapporto tra mezzi usati e obbiettivi perseguiti o Spesso richiamato nei procedimenti espropriativi



Coloro che esercitano le funzioni amministrative, ossia attività volte alla cura di interessi pubblici.

 

Queste attività sono definibili come attività giuridiche o semplici attività materiali Sono centri di potere che esercitano sia attività di diritto pubblico che privato INIZIALMENTE l’unico modello era lo stato

GLI ENTI PUBBLICI

le cose cambiano con l’istituzione delle Regioni, Province e Comuni

nasce così il CRITERIO DI COMPETENZA TERRITORIALE (lo stato distribuisce le funzioni degli enti nazionali, mentre gli altri sono regolati da enti locali. Ognuno persegui i propri fini)  Per l’individuazione degli enti pubblici, non è sufficiente guardare il suo aspetto formale, ma ci sono degli indici esteriori:  L’ente deve essere istituito per legge  Bisogna valutare la natura dell’interesse perseguito  Si guarda la relazione organizzativa con gli apparati politici  Controlli pubblici  Finanziamenti pubblici stabili Nessuno di questi indici è ritenuto sufficiente, sono significativi ma non decisivi

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E’ importante ciò che afferma il CONSIGLIO DI STATO: la natura di un soggetto dipende dall’inquadramento istituzionale di quel soggetto stesso nell’apparato organizzativo delle P.A., e quindi il rapporto in cui tale soggetto si trova rispetto allo stato.

CLASSIFICAZIONE: ENTI TERRITORIALI e ENTI NON TERRITORIALI ENTI TERRITORIALI o Definizione: perseguono lo sviluppo economico e sociale della comunità stanziata nel suo territorio. L’ente territoriali per eccellenza è lo STATO, e poi ci sono le varie autonomie locali o per quanto riguarda lo STATO può essere qualificato come ente pubblico in quanto persona giuridica, sulla base di riferimenti normativi  la sua formazione è fortemente disgregata, prova di ciò sono i Ministeri, che fanno a capo a vertici differenti. o La cellula fondamentale è il MINISTERO (figure soggettive, cioè centri di imputazione di alcune situazioni giuridiche soggettive)  È l’apparato burocratico composto da uffici e organi gerarchicamente ordinati  Duplice veste: Fa parte di un collegio politico

  

È responsabile della deliberazione del Consiglio dei Ministri

Ha una veste amministrativa perché è a capo di organi e offici da cui partono i settori di amministrazione Oggi sono circa 20 e sono disciplinati dalla legge Statale Il ministero è affiancato da altri soggetti scelti con regime fiduciario

VICE MINISTRO Non può essere affidato il titolo a + 10 sottosegretari

SOTTOSEGRETARIO Nominati con decreto dal Presidente della Repubblica, il loro numero è fissato dalla legge

possono essere invitati a partecipare alle sedute del Consiglio dei Ministri, ma senza diritto di voto. 

I ministeri sono organizzati secondo un duplice modello:

DEL DIPARTIMENTO (settori nettamente diversi tra loro) COMPITI FINALI Che riguardano grandi aree di materie omogenee.

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DELLE DIREZIONI GENERALI (settori riguardanti stessa materia) PIU’ SPECIFICO Le direzioni sono prive di responsabilità complessiva



Ogni ministero ha + uffici importante  UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO

Coordina le funzioni statali svolte in ambito locale ed ha poteri sollecitori e sostitutivi nei confronti dell’amministrazione statale periferica



COMPOSIZIONE AMMINISTRAZIONE STATALE 1) GOVERNO 2) PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA  svolge alcune funzioni amministrative come la nomina degli alti funzionari o emanazione di regolamenti governativi 3) PRESIDENTE CONSIGLIO DEI MINISTRI  indirizza ai ministri le direttive politico/amministrative in attuazione delle deliberazioni del consiglio  direttive connesse alla propria responsabilità di direzione  coordinare e promuovere l’attività dei ministri  direttive x assicurare imparzialità, buon andamento, efficienza uffici pubblici  disporre l’istituzione di particolari comitati di ministri  autonoma gestione delle spese nei limiti di possibilità Iscritte nello stato di pensione del ministero dell’ Economia. 4) CONSIGLIO DEI MINISTRI  funzioni: politiche e di coordinamento  poteri di annullamento di ufficio di atti amministrativi  formato dai ministri 

Da ricordare: MINISTRI SENZA PORTAFOGLIO Soggetti che pur essendo membri del governo non sono titolari di nulla, ma possono essergli delegate funzioni dal Presidente del Consiglio dei ministri, dopo aver sentito il consiglio stesso.

Accanto ai ministeri ci sono LE AGENZIE e le AZIENDE AUTONOME  AGENZIE  Non hanno personalità giuridica  sono assoggettate a personalità giuridica dello Stato.  Struttura organizzata a servizio del Ministero  Lo stato gli affida compiti specifici  di tipo tecnico – operativo di interesse nazionale e di natura non economica.  Gli obbiettivi sono definiti da apposite convenzioni stipulate tra ministero competente e direttore generale  Sono così strutturate: 1. Direttore generale 2. Comitato direttivo composto dai dirigenti principali settori di attività  Autonomia nei limiti preposti dalla legge  Sottoposte al controllo della Corte dei Conti 

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AUTORITA’ AMMINISTRATIVE INDIPENDENTI

      

 

Enti pubblici con personalità giuridica Possibilità di emanare i propri atti regolamentali; di esercitare poteri di vigilanza e controllo tramite i propri organi ispettivi (guardia di finanza) Sono svincolate dai regolamenti governativi Sono indipendenti dal potere politico del governo, ma devono trasmettere al Parlamento delle relazioni sull’attività svolta Non sono obbligate ad adeguarsi all’indirizzo politico della maggioranza La loro esistenza trova le radici nella INDIPENDENT REGULATORY COMISSIONS in America 3 caratteristiche fondamentali : o Specifico grado di indipendenza o Esercizio di funzioni neutrali o Elevato grado di competenze tecniche Attributi poteri amministrativi in senso proprio La commissione europea può chiedere degli accertamenti attraverso delle autorità

AUTORITA’ PRINCIPALI AGCM Agisce su 2 livelli:



REGOLAMENTAZIONE DELLA CONCORRENZA DEI MERCATI  Attuazione dei principi dell’art. 81 e 82  agisce principalmente con organi di vigilanza  può anche erogare sanzioni amministrative

TUTELA DEI CONSUMATORI Perseguendo attività di ispezione attraverso guardia di finanza



AGCOM  Opera nel mercato delle telecomunicazioni, audiovisivo e dell’editoria  Vuole garantire quella che è la tutela della concorrenza e il pluralismo dell’informazione tra i diversi operatori  GARANTE PER LA PRETEZIONE DEI DATI PERSONALI (l. 675/76 – legge sulla privacy)  Il compito fondamentale è tutelare il corretto trattamento dei dati personali, il rispetto della correttezza dei dati e anche il rispetto dei diritti delle persone.  Si attribuisce la legittimazione ai singoli soggetti lesi ad agire davanti a questo Garante con un ricorso, reclamo o segnalazione 

CONSOB E IVASS  CONSOB è dotata di personalità giuridica e tutela gli investitori, in particolare in termini di trasparenza ed efficienza.  IVASS ha personalità giuridica e risale al 2012. Ha sostituito l’ISVAP. Opera come vigilante in materia di assicurazioni.

DIFENSORE CIVICO  è diverso dalle autorità indipendenti ma ne presenta alcuni profili simili. È nato come soggetto flessibile ed informale per interagire come collegamento tra cittadini e poteri pubblici. Può essere utile anche all’amministrazione attiva per favorire una migliore scelta finale in vista dell’interesse pubblico.

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Ciò che lo differenzia dalle autorità indipendenti è che non dispone di poteri decisori. ANAC (Autorità Nazione Anticorruzione) E’ un’autorità indipendente. Istituzione  istituita con l.190/2012, fu la prima autorità che unì poteri di controllo e vigilanza nel settore dei contratti pubblici ad uno specifico sistema anticorruzione. Prima dell’ANAC ci sono state altre autorità che si sono occupate di anticorruzione:  Alto Commissario  istituito con la legge del 2004. Era privo di poteri efficaci di intervento, e quindi aveva solo poteri ispettivi e in caso di qualche problema doveva solo avvisare le autorità giudiziarie o amministrative competenti.  Saet  a questo istituto è stata attribuita una maggiore autonomia funzionale. Anche qui però non vengono risolte le due lacune fondamentali: la mancanza di indipendenza e autonomia dal potere politico e di intervento, e potere sanzionatorio.  Civit  Con questo istituto è stato posto rimedio al problema della mancanza di indipendenza ed autonomia, ma era ancora privo di poteri di intervento.  Anac  a porre fine ad entrambi i problemi fu l’introduzione del medesimo istituto. Come si nominano gli organi di vertice delle autorità indipendenti?  Procedimento tendenzialmente governativo: il poteri di iniziativa alla nomina del Presidente e dei singoli componenti spetta ai ministri.  Procedimento tendenzialmente parlamentare:  Il Presidente: ministro della PA, con il ministro di giustizia e il ministro dell’interno  Altri componenti: iniziativa solo del ministro della pubblica amministrazione Questa nomina viene controbilanciata da un parere vincolante che deve essere espresso dalle Commissioni parlamentari competenti. L’ultimo atto è la delibera del Consiglio dei ministri che deve essere controfirmata dal Presidente della Repubblica. Poteri:  raccomandazione vincolante, cioè uno strumento complementare da usare in caso di mancato adempimento spontaneo della stazione appaltante. La sua applicazione crea però delle criticità, e si arriva ad abrogare questo istituto e a sostituirlo con la legittimazione processuale.

Essa consente all’ANAC di impugnare atti illegittimi in sede processuale sempre in caso di mancato adempimento spontaneo della stazione appaltante.  Potere di commissariamento, è una misura sanzionatoria. I presupposti per poter usufruire di questo potere sono situazioni anomale corrispondenti a situazioni anomale o in violazione di legge imputabili alla impresa aggiudicataria dei lavori. Non è necessario un processo penale in corso, ma è sufficiente un procedimento per l’accertamento di un reato. L’iniziativa spetta al Presidente dell’ANAC che può chiedere l’emanazione al prefetto di questa misura, adottata con un apposito decreto amministrativo. Il prefetto agisce come organo che effettua un controllo di legittimità e di gravità sulla richiesta dell’ANAC. Se decide che la richiesta è fondata, può decidere di adottare questa misura secondo due tipologie:  Ordine all’impresa aggiudicataria di rinnovare gli organi societari  Se l’impresa rifiuta il primo punto: si sollecita ulteriormente l’impresa applicando la misura vera e propria del commissariamento, che consiste nella gestione temporanea e straordinaria

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dell’impresa appaltatrice dei lavori, fatta direttamente dal prefetto o da un soggetto da lui delegato. Questa normativa però crea dei problemi applicativi: si può applicare la misura del commissariato per “fatti gravi ed accertati “. Si aveva paura potesse essere applicata in modi non congrui, perciò sono intervenute delle linee guida, contestualmente all’approvazione di un protocollo di intesa sottoscritto dall’ANAC, prefetture, ministero dell’interno e amministrazioni locali. Questo protocollo da una definizione chiare di quello che si deve intendere per fatti gravi ed accertati : tutte le situazioni consistenti delitti contro la PA, condotte illecite, interventi criminali, supportati da riscontri oggettivi.  Regolamentazione flessibile: potere di adottare linee guida, bandi tipo, capitolati tipo, contratti tipo e altri strumenti. Sono atti di regolamentazione emanati da un’autorità indipendente; sono espressione di una specie di commissione inedita tra potere regolamentare e attività di regolazione dell’ANAC. Possiamo definirli degli atti di regolazione, che sono atti amministrativi generali di regolazione.  Parere vincolante : è simile all’arbitrato, ed è una modalità di risoluzione alternativa. Essa è l’obbligo per le parti, che hanno aderito consensualmente e congiuntamente, di attenersi alle decisioni di precontenzioso. Se invece la richiesta è presentata solo da una parte, il potere non è più vincolante. ENTI NON TERRITORIALI (ENTI ECONOMICI E NON ECONOMICI) ENTI PUBBLICI ECONOMICI Definizione  enti economici pubblici se, allo scopo di realizzare un fine di lucro, esercitano attività imprenditoriali ponendosi allo stesso piano dell’imprenditore ed usano strumenti del diritto privato. Il fatto che usino strumenti del diritto privato è la caratteristica che li distingue maggiormente dagli altri enti pubblici. La differenza sta nel fatto che usando strumenti di diritto pubblico vengono messi in atto provvedimenti amministrativi che agiscono sul destinatario anche senza il suo consenso, mentre con gli strumenti del diritto privato si pongono in essere dei negozi giuridici, dove serve il consenso di entrambe le parti. Origine:  Inizialmente erano regolati dall’art. 7 del vecchio codice del commercio.  Dopo le due guerre mondiali, lo Stato entra nel settore economico, con l’inserimento di alcuni enti economici come ENI, ENEL, … e da qui viene abrogato l’art. 7 cod. commercio.  Con la l. 1303/38 si toglie il divieto di iscriversi alle associazioni sindacali, ma solo per gli enti che operano nel settore della produzione e svolgono attività economica.  Per questi enti con l’art. 2093 cc del ’42 si sancisce l’applicabilità delle disposizioni dell’impresa privata.  Con l’art. 409 e 429 del codice di procedura civile si sancisce anche l’applicabilità del processo civile per le controversie relative ai rapporti fra dipendenti di questi enti pubblici economici. Gli ENTI PUBBLICI ECONOMICI sono i primi enti per i quali si opera un’equiparazione sul piano sostanziale e processuale con la disciplina dell’impresa privata.  Si ha la privatizzazione di tutti gli enti pubblici, tranne alcune categorie che sono escluse.  Ciò che è rimasto soggetto alla disciplina pubblica è l’ organizzazione interna Il processo che trasforma gli enti pubblici in società per azioni, comprende due fasi: 1) Conferimento in azioni  il capitale viene diviso in quote e conferito allo Stato, che è l’unico socio pubblico.

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2) Privatizzazione vera e propria  si ha una dismissione delle quote statali in favore dei privati. Ciò viene sottoposto al controllo del Ministro delle finanza, che opera in tutela del socio pubblico. Potere di Golden Share  Se la soglia del capitale pubblico scende sotto il 50+1%, il ministro utilizza degli strumenti per limitare la quota di partecipazione di altri soci o oppone il diritto di veto a certe decisioni, a tutela del capitale pubblico.

Con la legge finanziaria del 2000 sono state poste delle limitazioni a questo potere, stabilendo che essi sono esercitabili solo in caso di sicurezza pubblica, sanità e difesa, e si possono esercitare in modo idoneo e proporzionale alla tutela di tali interessi (richiamo al principio di proporzionalità). I dipendenti pubblici e i funzionari sono sottoposti al controllo della Corte dei Conti? La giurisprudenza ha sempre avuto opinioni contrastanti:  Inquadramento prevalente  confermato dalla sentenza della Corte costituzionale, ritiene che questi soggetti debbano essere s...


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