Semiotica PDF

Title Semiotica
Course Semiotica
Institution Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM
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Riassunto del libro le basi della Semiotica integrabile con video lezioni https://elearning.unite.it/course/view.php?id=904...


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SEMIOTICA Unità 1 Ferdinand de Saussure  Corso di linguistica generale

Qual è l’oggetto della linguistica? Parlante A e parlante B hanno uno scambio linguistico Concetto nella mente di A che si trasforma in una serie di suoni che B ascolta e rielabora per far ripartire il circuito linguistico. Distinzione tra langue e parole  Parole: esecuzioni concreta materiale del segno linguistico (es. dire albero)  Langue: competenza sociale astratta che permette di eseguire e comprendere gli atti di parole (es. capire la parole “albero” cosa rappresenta) Modello Prampolini PAROLE (Atto linguistico/esecuzione) LANGUE (Sistema) Fonia: esecuzione di albero   Significante: modello a cui ricondurre le diverse fonie Segno: unione dei due modelli Sensi: attribuisco un senso alla fonia   Significato: modello che racchiude tutti i possibili sensi La Parole è ciò che i parlanti fanno, la Langue è ciò che i parlanti sanno. -Tulio de Mauro

Oggetto della linguistica è la Langue I due principi del segno linguistico  Primo principio: il legame che unisce il significante al significato è arbitrario - Non c’è un legame naturale tra significante e significato: la loro relazione è immotivata (il legame tra il segno e il concetto è un artificio) - Eccezioni previste da Saussure: onomatopee ed esclamazioni Mutabilità/immutabilità della lingua - Perché un significante cambi è necessaria una giustificazione ragionevole: ma non essendoci motivazioni nei legami segnici, ogni cambiamento sarebbe parimenti irragionevole - La lingua è una faccenda di tutti, appartiene alla massa sociale e questo è il più importante fattore di conservazione (un costrutto sociale che per cambiare deve avere il consenso di tutti) - L’esperienza mostra che i tentativi di ingerenze nel linguaggio non hanno avuto successo - La lingua è intangibile: ma non inalterabile 

Secondo principio: il carattere lineare del significante (“Il significante, essendo di natura auditiva, si svolge soltanto nel tempo ed ha i caratteri che trae dal tempo: a) Rappresenta una estensione, b) Tale estensione è misurabile in una sola dimensione: è una linea”)

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SINCRONIA/DIACRONIA Studio sincronico del linguaggio: studio del sistema linguistico in un particolare momento senza riferimenti a ciò che viene prima o dopo Studio diacronico del linguaggio: studio dell’evoluzione del linguaggio nel tempo

Linguistica sincronica - Saussure è pienamente consapevole della storicità del linguaggio e del suo carattere evolutivo, ma decide di concentrarsi sugli aspetti sistematici - Linguistica sincronica: concetto di valore Il valore di un elemento linguistico è dato dalla sua posizione rispetto agli elementi del sistema linguistico. La lingua è un sistema di valori, cioè un sistema di elementi che intrattengono delle relazioni. Principio fondamentale della linguistica di Saussure è Arbitrarietà verticale Significante  Legame innaturale e immotivato tra concetto e sequenza di suoni (cane=dog) Significato Arbitrarietà orizzontale I suoni hanno articolazione differente nelle lingue quindi sono arbitrarie. Anche i concet hanno articolazioni differenti (tempo= weather o time). Le lingue classificano l’esperienza in modo arbitrario rendendo i concetti differenti a seconda delle lingue. Sono arbitrari i rapporti tra un significante e gli altri significati, così come sono arbitrari i rapporti tra un significato e gli altri significati. Secondo Saussure la lingua forma i suoni e allo stesso tempo forma i concetti (differenti lingue portano a differenti concetti). Non ci sono concetti predefiniti che esistono prima del – e indipendentemente dal – linguaggio, e il linguaggio non è una nomenclatura che assegna nomi a categorie di pensiero già esistenti. Ciascun linguaggio articola e organizza il mondo in modo differente.

Saussure così apre le porte una disciplina nuova, che lui prefigura soltanto ma non sviluppa, la semiologia. “la lingua è un sistema di segni esperimenti delle idee e, pertanto, è confrontabile con la scrittura, l’alfabeto dei sordomuti, i riti simbolici, le forme di cortesia, i segnali militari ecc. Essa è semplicemente il più importante di tali sistemi.” “…” “Si può dunque concepire una scienza che studia la vita dei segni nel quadro della vita sociale: noi la chiameremo semiologia. Poiché essa non esiste ancora non possiamo dire che cosa sarภessa ha tutta via diritto ad esistere e il posto è determinato in partenza. La linguistica è solo una parte di questa scienza generale, le leggi scoperte dalla semiologia saranno applicabili alla linguistica e questa si troverà collegata a un dominio beni definito nell’insieme dei fatti umani.”

Unità 2 Louis Hjelmslev Pone come obiettivo l’analisi scientifica del linguaggio: dalla classe ai componenti ultimi ( fino all’esaurimento dell’analisi). Altre premesse importanti sono: -

Il principio di immanenza: si tratta di “chiudere” l’oggetto di analisi, la lingua, e pensarla come struttura autosufficiente. La lingua è concepita come una struttura, cioè un “entità autonoma di dipendenze interne”.

La prima operazione prevista dall’analisi: scomposizione del testo linguistico in due piani: il piano dell’espressione e il piano del contenuto. Il rapporto tra espressione e contenuto è una relazione che viene definita denotazione seconda la seguente formula E (R) C = denotazione funzione segnica Che tipo di relazione è la funzione segnica? Hjelmslev elabora la teoria della stratificazione del linguaggio, cioè l’idea è che i piani dell’espressione e del contenuto siano ulteriormente organizzati in: forma dell’espressione e sostanza dell’espressione, forma del contenuto e sostanza del contenuto. Espressione Il punto di partenza è la materia dell’espressione (massa dei suoni non organizzati per il linguaggio), la lingua forma la materia articolandola in una serie di suoni. Quindi la forma dell’espressione è una serie di articolazioni virtuali, la sostanza dell’espressione è l’esecuzione del piano dell’espressione del linguaggio. Contenuto Il punto di partenza anche qui è la materia (la realtà che ci circonda senza alcuna concettualizzazione linguistica), anche qui interviene la forma, ovvero, un linguaggio proietta una forma su questa materia. La forma è nient’altro che una serie di articolazioni ma che questa volta non sono suoni ma concetti. La sostanza del contenuto è la materia (es la neve concretamente) però con il concetto che la investe. Possiamo quindi dire che è il rapporto della forma linguistica con la materia. Arbitrarietà della forma dell’espressione  le lingue formano la materia in modi differenti. Arbitrarietà della forma del contenuto  le lingue formano la materia in modi differenti (tempo  time, weather). La formatività: i linguaggi sono non solo gli strumenti per comunicare un pensiero, ma sono tutti gli effetti i dispositivi per formarlo e produrlo. Il “relativismo linguistico” (ipotesi Sapir-Whorf): la struttura lessicale e la struttura sintattica di una lingua determinano la visione del mondo di una civiltà....


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