Sistema ventricolare e vascolarizzazione dell\'encefalo PDF

Title Sistema ventricolare e vascolarizzazione dell\'encefalo
Course Scienze Infermieristiche E Tecniche
Institution Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro
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Summary

Ventricoli cerebrali, poligono di willis...


Description

Sistema ventricolare Il tubo neurale, organizzato in midollo spinale, tronco encefalico, telencefalo e diencefalo , si evolve tantissimo diventando canale centrale del midollo spinale nella porzione inferiore, e si trasforma in ventricoli o strutture simili a livello encefalico. Il risultato finale di tutte le modificazioni a cui vanno incontro i macro settori encefalici è la creazione di un sistema ventricolare costituito da ventricoli laterali, il 3° ventricolo, l’acquedotto di Silvio (dietro il corno temporale del ventricolo laterale) il 4° ventricolo con i suoi recessi, e poi il canale centrale del midollo spinale. Il telencefalo, che è la parte più espansa, si sdoppia e il prosencefalo (in particolare la sua porzione anteriore) va a formare due emisferi, per cui il risultato sarà la presenza di due ventricoli laterali. Il telencefalo ruotando anteriormente, inferiormente e anche posteriormente, durante il suo sviluppo, va a costituire due ventricoli laterali a forma di C con un corno posteriore. I ventricoli laterali sono costituiti da un corpo centrale da cui si diparte un corno anteriore o frontale, un corno posteriore o occipitale e un corno inferiore o temporale; questi tre corni prendono il nome dai lobi encefalici che accolgono queste porzioni ventricolari. I due ventricoli non comunicano tra di loro ma comunicano con un terzo ventricolo. Il diencefalo non si sviluppa così come il telencefalo e consiste in una serie di formazioni nucleari che si distribuiscono attorno ad un’unica cavità centrale, appunto il 3° ventricolo le cui pareti laterali sono rappresentate in alto da due talami, in basso dai due ipotalami che poi si uniscono in un’unica struttura con nuclei pari. I due ventricoli non comunicano tra di loro ma con il terzo attraverso i fori di Monro. Dal 3° ventricolo passiamo ad un restringimento del canale , l’acquedotto di Silvio (accolto nel mesencefalo), e poi passiamo al 4° ventricolo accolto tra ponte e bulbo. Il 4° ventricolo ha una forma a rombo ma presenta anche due recessi o prolungamenti laterali; sul tetto di tale ventricolo troviamo il velo midollare superiore che lo chiude sul ponte. Sulla superficie del velo midollare inferiore, il quale costituisce il tetto della porzione bulbare del 4° ventricolo, sono evidenziabili tre fori: il foro di Luschka (pari) e il foro di Magendie (impari). Il primo lo troviamo sui due recessi del 4° ventricolo, il secondo è posto centralmente. Tali fori servono a mettere in comunicazione tutto lo spazio che sta dentro il sistema ventricolare con lo spazio subaracnoideo (compreso tra aracnoide e pia madre, costituito dalla porzione trabecolata dell'aracnoide) contenente liquor. Questi tre fori permettono al liquor, prodotto nei quattro ventricoli, di passare nello spazio subaracnoideo. Il liquor viene prodotto da un filtrato del sangue arterioso e una volta riassorbito viene riversato nel sangue venoso. Vi è dunque un volume fisso di liquor distribuito tra lo spazio ventricolare e lo spazio subaracnoideo; il turn over di questo liquido è continuo in quanto la sua produzione è contemporanea al riassorbimento della stessa quantità ( se ciò non avvenisse ci sarebbe un aumento della pressione interna). Tale processo consente soprattutto un ricambio totale del liquor più volte al giorno e le strutture preposte alla produzione del liquido cefalorachidiano le troviamo all’interno dei ventricoli. Ogni qualvolta nell’encefalo troviamo delle strutture costituite da Ependima e Pia madre accollati si vengono a creare delle pareti che prendono il nome di tela corioidea; essa è presente nelle porzioni dove sostanza grigia e sostanza bianca non sono interposti, questo accade ad esempio nel 4° ventricolo o in alcune parti dei ventricoli laterali. Quando a queste strutture si unisce un vaso sanguigno o i capillari, si formano i plessi corioidei, strutture preposte alla produzione di liquor e localizzati sul tetto del 4° ventricolo e nel corno inferiore dei ventricoli laterali. A livello encefalico inoltre, esiste una barriera ematoencefalica in cui i capillari sono costituiti da cellule endoteliali unite da giunzioni

serrate, quindi c’è una forte selettività di ciò che abbandona il circolo sanguigno ed entra nel liquido interstiziale che bagna il tessuto nervoso. Nel Sistema nervoso però, abbiamo delle zone limitate sprovviste di barriera ematoencefalica; questi organi, detti cincum ventricolari, entrano direttamente in contatto con ciò che circola nel sangue. Anche nei plessi corioidei la barriera ematoencefalica viene meno, le sostanze passano dal vaso sanguigno all'ambiente esterno, ma la selettività permane ed è dovuta alla presenza di cellule a ridosso della parete endoteliale. Tali cellule sono dette periciti e possono avere un ruolo attivo nell'aumentare la selettività durante il -Qual è il percorso del liquor una volta riversato nel sistema ventricolare? • Sia quello prodotto nel 4° ventricolo che quello prodotto nei ventricoli laterali passa attraverso i fori di Monro, va nel 3° ventricolo, scende nell’acquedotto di Silvio e poi giunge nel 4°ventricolo dove attraversa i fori di Luschka e Magendie per poi arrivare nello spazio subaracnoideo. Il liquor che raggiunge il 4°ventricolo va anche nel canale centrale del midollo spinale, dove ne troveremo una quantità minima. Quando esso raggiunge lo spazio subaracnoideo quindi, scende nello spazio subaracnoideo del midollo spinale e si distribuisce nello spazio intorno all'encefalo, nell’aracnoide encefalica; quest'ultima lo riassorbe e lo riporta nel circolo venoso. • L'aracnoide in alcuni punti si estroflette ovvero nelle zone dove la dura madre, costituita da uno strato periostale ed uno meningeo, si sdoppia; quando ciò accade, lo strato periostale rimane adeso al periostio mentre quello meningeo rimane adeso all’aracnoide. Tale sdoppiamento va a costituire strutture peculiari: i setti durali e i seni venosi. I setti durali, suddividono parzialmente la cavità cranica; essi includono la falce cerebrale, il tentorio del cervelletto, la falce cerebellare e il diaframma della sella. I seni venosi della dura madre sono invece formazioni venose accolte nello sdoppiamento della dura madre, questi sono: il seno sagittale superiore che si trova nella zona più alta della falce cerebrale, il seno sagittale inferiore che si trova nella zona più bassa della falce, il seno retto, il confluente dei seni in corrispondenza della protuberanza occipitale, infine il seno trasverso che diventa sigmoideo e successivamente giugulare interna che abbandona il cranio attraverso il foro lacero posteriore. Le granulazioni aracnoidee si trovano lungo la scissura longitudinale che separa gli emisferi ovvero all’interno della grande falce cerebrale; tali formazioni assorbono il liquor.

Vascolarizzazione dell'encefalo L'aorta è l’arteria di maggior calibro che si diparte dal ventricolo sinistro del cuore e quando nasce si dirige verso l’alto (aorta ascendente), forma l’arco aortico e discende(aorta discendente). Da ogni porzione dell'aorta nascono rami diversi; dall’arco aortico in particolare nascono tre vasi e sono le strutture arteriose preposte alla vascolarizzazione del capo e dell’arto superiore. Queste sono :carotide comune e succlavia. La prima è preposta principalmente alla vascolarizzazione dell’encefalo mentre la seconda è preposta alla vascolarizzazione dell’arto superiore. Dall’arco aortico originano tre vasi, a sinistra carotide comune e succlavia nascono in maniera autonoma, a destra invece nascono come un tronco comune che si chiama tronco brachiocefalico. Quest’ultimo si suddivide in carotide comune di destra e succlavia di destra. Carotide comune e succlavia contribuiscono a formare le arterie che vascolarizzato l'encefalo. Alla base dell’encefalo vi è un circolo anastomotico che prende il nome di poligono di Willis costituito da più vasi arteriosi anastomizzati tra loro. Lo scopo del circolo anastomotico è quello di mantenere costante la pressione sanguigna; il poligono di Willis permette una ridistribuzione continua del sangue al fine

di mantenere costante la pressione in ogni punto dell’encefalo. Sia la succlavia di destra sia quella di sinistra danno molti rami; uno dei rami principali è l’arteria vertebrale che nasce dalla succlavia e si pone nei processi trasversi delle vertebre cervicali. Le due arterie vertebrali entrano attraverso il forame magno e raggiungono la base dell'encefalo; qui le due arterie si uniscono (si inosculano) ed il sangue portato dalle due arterie viene riversato in un unico vaso che prende il nome di arteria basilare. L’arteria vertebrale si divide in due rami che prendono il nome di arterie cerebrali posteriori. Questo fin ora descritto rappresenta il contributo della succlavia al poligono. L’altro contributo viene fornito dalla carotide. La due carotidi comuni quando nascono si dividono, all’altezza della cartilagine tiroidea, in due branche: la carotide esterna e la carotide interna. La carotide esterna vascolarizza le porzioni esterne del capo, la carotide interna invece vascolarizza l’encefalo. La carotide interna entra nella cavità cranica attraverso il canale carotideo posto sulla superficie della rocca petrosa dell’osso temporale. Una volta entrata all’interno della scatola cranica, la carotide interna si pone ai lati del corpo dello sfenoide, ovvero ai lati della sella turcica dividendosi in alcuni rami. Questi rami sono: l’arteria comunicante posteriore che si anastomizza con la cerebrale posteriore; le due arterie cerebrali anteriori che sono unite da una piccola arteria che si chiama arteria comunicante anteriore. La carotide interna da anche un altro ramo, ovvero l’arteria cerebrale media che non fa parte del poligono di Willis.    

Poligono di Willis) circolo anastomotico costituito da: le due cerebrali posteriori (posteriormente) le due comunicanti posteriori Le due cerebrali anteriori unite dalla comunicante anteriore

Le due cerebrali posteriori provengono dall'arteria basilare che a sua volta nasce dalla fusione delle due vertebrali. Le comunicanti posteriori e le cerebrali anteriori provengono dalla carotide interna. L’arteria cerebrale anteriore è preposta alla vascolarizzazione delle formazioni anteriori dell' encefalo; La cerebrale posteriore, prevalentemente, si occupa di vascolarizzare le porzioni posteriori dell’encefalo; La cerebrale media vascolarizza la parte centrale, però si sposta lateralmente e si dispone nella scissura laterale anche detta scissura di Silvio (per questo prende anche il nome di arteria silviana) e provvede a vascolarizzare le porzioni esterne dell’encefalo. I territori di vascolarizzazione sono fortemente sovrapposti, quindi non abbiamo dei limiti netti tra il territorio di un’arteria e il territorio di un’altra. Per quanto concerne il ritorno venoso, tutto il sangue che viene raccolto da varie porzioni dell’encefalo viene riversato nella giugulare interna. Anche i seni venosi sono connessi l’uno con l’altro; ci sono delle comunicazioni venose che mettono in contatto il seno sagittale inferiore con quello superiore e le vene profonde si “buttano” in uno dei seni venosi, (quindi seno sagitale inf. , seno sagittale sup. ,seno retto si raccolgono nel torcolare di Erofilo ) da questo nascono i due seni trasversi destro e sinistro , il sigmoideo e la giugulare interna. Altri seni importanti sono i due seni cavernosi che si formano ai lati dello sfenoide in comunicazione tra di loro. La carotide interna quando entra(?) si trova nel seno cavernoso circondata da sangue venoso.

Per quanto concerne il midollo spinale abbiamo due sistemi di vascolarizzazione arteriosi: -il primo nasce dall’arteria basilare -il secondo sistema, preposto a vascolarizzare ogni segmento del midollo spinale, è organizzato in arterie segmentali, ovvero abbiamo varie formazioni arteriose che, nel segmento cervicale, in quello toracico e in quello lombare raggiungono il midollo spinale. Di volta in volta queste arterie inter-segmentali si originano da arterie diverse (dipende dal segmento corporeo preso in considerazione). A livello toracico, per esempio, nasceranno delle arterie intercostali.

L’arteria vertebrale dà origine alle arterie preposte alla vascolarizzazione del midollo spinale: - anteriormente avremo un’unica arteria che si pone lungo la fessura longitudinale anteriore; -posteriormente avremo due spinali posteriori. Anche qua abbiamo un ritorno venoso che è paragonabile a quello arterioso (avremo la vena anteriore e le due vene posteriori)....


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